Sarà ricordato come il primo pilota della MotoGP ad essere squalificato per doping. Una sanzione che è sinonimo di fine carriera e che non è per nulla piaciuta alla Dorna e al suo boss Carmelo Ezpeleta. “Non mi è piaciuto quello che è successo con Iannone“. Il manager catalano ha avuto molto a che dire con la FIM sulla vicenda. Aprilia ha sostenuto ‘The Maniac’ fino all’ultima udienza in data 10 novembre 2020, pagando a caro prezzo la sua lealtà, visti i tempi ormai ristretti per trovare un sostituto degno del compito. Ezpeleta si è sempre detto convinto della sua innocenza e chiede di rivedere l’elenco delle sostanze dopanti per i piloti della MotoGP.
Troppo tardi per consentire ad Andrea Iannone di avere una via di uscita. “La realtà è che ora ci sono queste regole, posso o non posso essere d’accordo con queste regole FIM. Ma queste sono le regole in questo momento. Ovviamente ho parlato con la FIM e ho dato la mia opinione. Non mi è piaciuto quello che è successo con Andrea – ha commentato Carmelo Ezpeleta – e credo che sia un argomento che deve essere discusso per il futuro“.
da corsedimoto
Troppo tardi per consentire ad Andrea Iannone di avere una via di uscita. “La realtà è che ora ci sono queste regole, posso o non posso essere d’accordo con queste regole FIM. Ma queste sono le regole in questo momento. Ovviamente ho parlato con la FIM e ho dato la mia opinione. Non mi è piaciuto quello che è successo con Andrea – ha commentato Carmelo Ezpeleta – e credo che sia un argomento che deve essere discusso per il futuro“.
da corsedimoto