ono entrato in paranoia pensando a Valencia. Penso di non essere preparato per il momento in cui smetterò di essere un pilota di MotoGP". L'uscita di scena (o meglio il momento di scendere di sella) è ormai dietro l'angolo e Valentino Rossi, nonostante le "secche" di un finale di carriera poverissimo di soddisfazioni in pista rivela di essere tutt'altro che pronto a riporre definitivamente casco, tuta e guanti: quelli di una moto della premier class, perlomeno.
Ha annunciato al mondo la decisione di scendere di sella poco più di due mesi fa, giovedì 5 agosto, alla vigilia dei primi turni di prove libere del Gran Premio della Stiria a Spielberg. Ma ora che i numeri del conto alla rovescia si fanno sempre più piccoli (e nonostante la perdurante assenza di risultati di rilievo nei sei GP andati in scena da allora a domenica scorsa), la nostalgia spinge il Dottore a confessare che il distacco non sarà indolore ma comunque in qualche modo sereno. La fase "acuta" del conto alla rovescia inizia dall'appuntamento emozionalmente intenso con il Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia-Romagna in programma dl 22 al 24 ottobre al Marco Simoncelli World Circuit di Misano Adriatico, dove a rendere il fine settimana ancora più intenso - non solo per Valentino, naturalmente - sarà la ricorrenza (sabato 23) del decimo anniversario dell'incidente mortale di Marco nel GP della Malesia a Sepang. Poi rimarranno solo il GP del Portogallo del novembre a Portimao e quello della Comunità Valenciana del fine settimana seguente al "Ricardo Tormo" di Cheste.
"Quando ho annunciato il mio ritiro in Austria, non ero particolarmente condizionato dalle mie parole. Però adesso è diverso, ho realizzato che la mia vita sta per cambiare. Sono quindici anni che si parla del mio ritiro, ma non mi ero mai preoccupato della cosa. L'addio al Motomondiale non sarà facile, ma penso che possa comunque essere un bel momento, nonostante tutto".
da sportmediaset
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