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MotoGP: incidenti, piloti in pista, avvisi automatici a chi segue

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    MotoGP: incidenti, piloti in pista, avvisi automatici a chi segue



    In seguito ai tragici incidenti che hanno colpito piloti adolescenti nelle classi 300 di questa stagione 2021 –con piloti che una volta caduti vengono colpiti dai concorrenti che seguono- la FIM come sapete ha varato nuove norme di sicurezza in tre aree: riduzione delle griglie, innalzamento dei limiti minimi di età, equipaggiamento di gara e comunicazione con i piloti. Peter McLaren, su crash.net, analizza gli ultimi due temi.

    La premessa è che, pur con tutti i progressi nell'equipaggiamento del pilota, non è possibile proteggersi completamente da un impatto diretto di una moto ad alta velocità. Il meglio che si può probabilmente fare in tali situazioni è cercare di avvertire appena possibile coloro che seguono, aumentando così le loro possibilità di evitare gli impatti. Questo è ciò che la FIM, con la "comunicazione tra piloti" si propone di affrontare.

    Anche la MotoGP ha sfiorato un incidente quando Pedrosa è caduto al terzo giro in Austria con la sua moto, poi colpita da Savadori. Dani Pedrosa era in dodicesima posizione quando è caduto, e sono trascorsi quasi cinque secondi prima che Savadori si schiantasse contro la KTM che non aveva visto. Se Pedrosa è rimasto illeso, Savadori ha riportato fratture alla caviglia nell'impatto violento che ha fermato la gara.



    incidenti, piloti in pista, avvisi automatici a chi segue

    moto.it


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