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Guida completa alla MotoGP 2022: piloti, team, calendario, orari tv, statistiche

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    Guida completa alla MotoGP 2022: piloti, team, calendario, orari tv, statistiche


    La nuova stagione del Motomondiale partirà domenica 6 marzo da Losail in Qatar. Diversi i piloti che proveranno a sfidare il campione del mondo Fabio Quartararo (Yamaha), spiccano Marc Marquez (Honda) e 'Pecco' Bagnaia (Ducati), pronto a raccogliere per l'Italia l'eredità di Valentino Rossi

    Pubblicato il 28 Febbraio 2022 ore 07:00




    •COSI’ NEL 2021
    Il mondiale di MotoGP della scorsa stagione ha visto Fabio Quartararo conquistare il primo titolo mondiale della sua ancor giovane carriera. Il 21enne di Nizza ha portato la prima corona iridata della classe regina in Francia, ed è stato capace di spezzare un lungo digiuno della Yamaha, che andava avanti dal 2015 (Jorge Lorenzo). Il transalpino con cinque vittorie totali e una grande regolarità è riuscito a resistere al prepotente ritorno sul finale di campionato di ‘Pecco’ Bagnaia e della Ducati, riuscendo a primeggiare per 26 punti e conquistando lo scettro iridato con due gare d’anticipo, a Misano. A completare il podio il campione uscente Joan Mir (Suzuki), incapace di difendere a dovere il titolo, senza pole né vittorie. Ma il 2021 è stato anche l’anno del rientro di Marc Marquez (Honda) dopo il brutto infortunio all’omero: il campione spagnolo si è assicurato tre vittorie, ma è stato evidentemente limitato dalle proprie condizioni fisiche. E c’è stato anche l’addio di Valentino Rossi, al passo d’addio dopo una straordinaria carriera, che ha appeso il casco al chiodo a 42 anni dopo una stagione incolore. Il titolo costruttori è andato alla Ducati, così come quello dedicato al miglior team, quello ufficiale di Borgo Panigale.
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    •PILOTI E TEAM
    APRILIA RACING
    Ultima con soli 122 nella graduatoria riservata ai costruttori, a Noale non sono stati risparmiati gli investimenti sia sulla moto che sui piloti. Sul finire della scorsa stagione è infatti arrivato uno dei top rider della categoria, Maverick Vinales, ad affiancare Aleix Espargarò. La RS-GP 2022 è sembrata nascere sotto una buona stella, avendo destato un’ottima impressione sia nei test di Sepang che di Mandalika. L’obiettivo di Massimo Rivola e Romano Albesiano è evidentemente quello di fare il salto di qualità decisivo, dopo il primo podio in MotoGP conquistato da Aleix Espargarò a Silverstone nel 2021. Motore con profonde novità interne, aerodinamica in evoluzione, parte ciclistica e software adeguatamente rivista per migliorare frenata, accelerazione e partenze: l’Aprilia si candida a sorpresa della stagione.
    MAVERICK VINALES (Spagna): numero #12, classe 1995, 1 titolo mondiale (Moto3 2013), 9 vittorie in MotoGP
    27 anni da Figueres, in Catalogna, Vinales è sempre stato un pilota estremamente umorale quanto veloce. Nelle giornate giuste è imprendibile, ma può bastare una virgola o un dettaglio per farlo precipitare in uno dei suoi soliti coni d’ombra. Il matrimonio con Yamaha, partito con due vittorie in altrettante gare all’esordio con il team nel 2017, non ha superato la crisi del quinto anno, con pilota e team che hanno iniziato a perdere fiducia l’uno nell’altra, sino ad arrivare ad una rottura nel corso della stagione 2021 tanto inaspettata quanto traumatica. Lo spagnolo ha rinunciato a molti soldi pur di trovare un team che possa metterlo al centro del proprio progetto, e l’ha trovato nell’Aprilia, pronta a coccolare Maverick in cambio di prestazioni al top. Le cinque gare dello scorso anno sono state di apprendimento: in questo 2022 Vinales deve chiudere i fantasmi nell’armadio e trascinare il team di Noale verso traguardi mai raggiunti in MotoGP.
    ALEIX ESPARGARO’ (Spagna): numero #41, classe 1989
    32 anni da Granollers, in Catalogna, Aleix Espargarò è ora il secondo pilota più anziano sulla griglia di partenza della MotoGP. Alla dodicesima stagione nella classe regina, ancora alla caccia della sua prima vittoria, lo spagnolo può vantare due soli podi in carriera. Uno di questi è arrivato in Gran Bretagna nella scorsa stagione, giusto premio per l’aver guidato il progetto Aprilia nelle ultime cinque stagioni. Ora lo sforzo può dividerlo con Maverick Vinales, in una sfida interna dalla quale sarà costretto a non sfigurare per garantirsi un futuro nella categoria che vada oltre il 2022. La nuova Aprilia può dargli le condizioni per emergere, a patto di limitare le cadute e di reggere psicologicamente la rivalità interna.



    DUCATI LENOVO TEAM

    La migliore squadra del 2021, con 6 vittorie, si candida con forza ad essere il team da battere nella nuova stagione. Gigi Dall’Igna, Davide Tardozzi e Paolo Ciabatti, la ‘triade’ in pista di Borgo Panigale non si sono nascosti: ci sono tutti i presupposti per riportare anche il titolo piloti a casa, dopo l’unico successo del 2007 con Casey Stoner. Il punto di forza della Desmosedici GP-22 resta il motore, ma attenzione ai dispositivi tecnici e aerodinamici, settore in cui la Ducati ha spesso tracciato la strada agli altri. L’ultima innovazione portata in pista, ovvero il cosiddetto ‘abbassatore’, ha già spinto i rivali a correre ai ripari. Ma si sa, le copie non sono mai come l’originale. Lo sforzo dell’amministratore delegato Claudio Domenicali è stato evidente: ora tocca a ‘Pecco’ Bagnaia e Jack Miller.
    FRANCESCO ‘PECCO’ BAGNAIA (Italia): numero #63, classe 1997, 1 titolo mondiale (Moto2 2018), 4 vittorie in MotoGP
    25 anni da Torino, alla sua quarta stagione in MotoGP, Bagnaia si candida ad essere l’uomo da battere per il 2022, forte di una progressione quasi inarrestabile sul finire del passato campionato. ‘Pecco’ è finalmente sbocciato e 4 vittorie e 5 pole nelle ultime 6 gare sono un chiaro segnale di come la sua simbiosi con la Desmosedici sia ora praticamente perfetta. Nessun problema durante i test invernali, dove le moto ufficiali si sono nascoste, consapevoli della propria forza. Fresco di rinnovo sino alla stagione 2024, Bagnaia è la punta di diamante della Ducati e dell’Italia nel Motomondiale. Sono alte le aspettative, ma Bagnaia ha mostrato di avere spalle larghe e consapevolezza per resistere alla pressione e mettere in riga in rivali.
    JACK MILLER (Australia): numero #43, classe 1995, 3 vittorie in MotoGP
    27 anni da Townsville, nel Queensland, Miller all’esordio nel team ufficiale Ducati ha confermato le impressioni sul suo conto, ovvero quelle di un pilota veloce ma incostante. Due vittorie e poi un lungo periodo di appannamento nel 2021, che l’ha posto nel naturale ruolo di ‘spalla’ di Bagnaia nel finale di campionato. Indubbiamente ‘Jackass’ è un uomo squadra, amato dal team e in buoni rapporti con ‘Pecco’, ma questo non potrebbe bastare a mantenere il sellino della squadra ufficiale di Borgo Panigale. Miller sente chiaramente sul collo il fiato di Jorge Martin ed Enea Bastianini, che puntano senza mezzi termini al suo posto per la prossima stagione.






    GRESINI RACING MOTOGP
    La storica struttura del compianto Fausto Gresini si è staccata dall’Aprilia, per tornare ad intraprendere un percorso proprio, come accaduto sino al 2014 con la lunga partnership con Honda. Il team italiano ha lanciato Daijiro Kato, ha portato Sete Gibernau ad un livello superiore, ha regalato a Marco Melandri le sue migliori stagioni in MotoGP, ha fatto crescere Marco Simoncelli. La partnership tutta made in Italy con Ducati fornisce grandi speranze ad entrambi, con Enea Bastianini osservato speciale e in possesso di un contratto diretto con Borgo Panigale.
    ENEA BASTIANINI (Italia): numero #23, classe 1997, 1 titolo mondiale (Moto2 2020)
    24 anni da Rimini, Bastianini ha impressionato nel 2021 all’esordio in MotoGP in sella ad una Ducati vecchia di due stagioni. Il pilota italiano, dopo aver preso le misure della categoria, ha messo in pista una seconda parte di campionato davvero speciale, che l’ha portato sul podio a Misano – terzo – in due occasioni e in cui ha collezionato diverse prestazioni da punto esclamativo. Il suo punto di forza è evidentemente la gestione della gomma, che lo rende estremamente competitivo sul finale di gara. Il tallone d’Achille sono le qualifiche, aspetto assolutamente da migliorare, per non costringerlo a partire troppo indietro. Ma il futuro è nelle sue mani: nelle prime gare la GP21 che avrà tra le mani potrà farlo emergere con prepotenza, sta a lui continuare sulla strada tracciata per sognare un futuro da ufficiale Ducati a fianco di ‘Pecco’ Bagnaia.
    FABIO DI GIANNANTONIO (Italia): numero #49, classe 1998
    23 anni da Roma, ‘Diggia’ è stato accompagnato nel Motomondiale da Fausto Gresini già dal 2016 e ha già diviso in Moto3 il box con Bastianini prima e Martin poi. Dopo una parentesi biennale in Speed Up in Moto2, la scorsa stagione Di Giannantonio è tornato in orbita Gresini, con il quale aveva già pianificato lo sbarco in MotoGP nel 2022. Avrà a disposizione una Ducati GP20 per fare apprendistato, senza fretta di emergere. Il romano dovrà cercare di riannodare i fili di una carriera che si è un po’ arenata dopo i promettenti acuti iniziali. La struttura di Gresini è la famiglia giusta per crescere.



    LCR HONDA

    Legato alla Honda sin dal lontano 2006, il team clienti di Lucio Cecchinello negli anni è stato capace di ottenere tre vittorie (tutte con Cal Crutchlow) e un totale di quindici podi. L’obiettivo potrebbe essere proprio quello di tornare sul quel podio che manca da fine 2019. Per farlo, il manager italiano spera in una RC213V profondamente rinnovata, che possa dare l’occasione ai riconfermati Alex Marquez e Takaaki Nakagami di emergere e mettersi in evidenza.
    ALEX MARQUEZ (Spagna): numero #73, classe 1996, 2 titoli mondiali (Moto3 2014, Moto2 2019)
    Fratello d’arte, 25 anni da Cervera, in Catalogna, Alex Marquez ha vissuto una strana carriera in MotoGP, avendo esordito nel team ufficiale Honda ed essendo poi stato retrocesso in LCR. Nel 2020 ha cercato di prendersi sulle spalle, da esordiente, il peso della HRC orfana del fratello Marc, ma dopo due secondi posti consecutivi a Le Mans e Aragon, si è inspiegabilmente involuto, staccandosi nuovamente dal gruppo di testa. Le difficoltà della moto 2021 e il passaggio da Cecchinello non l’hanno fatto brillare nello scorso campionato. È atteso un sussulto d’orgoglio per dare un chiaro indirizzo ad una carriera nella top class che rischia di rasentare l’anonimato.
    TAKAAKI NAKAGAMI (Giappone): numero #30, classe 1992
    30 anni da Chiba, nella Prefettura di Tokio, ‘Taka’ è la quota Honda in MotoGP. Pilota nipponico protetto dalla casa dell’Ala Dorata, si appresta ad iniziare la sua quinta stagione nella classe regina, con l’ombra di Ai Ogura già ben presente alle sue spalle. A Nakagami manca sempre il classico centesimo per fare l’euro, basti pensare all’esibizione di Aragon 2020, quando, partito dalla pole position, è caduto nel corso del primo giro. Il suo ruolino in pista è tutt’altro che esaltante, con tre quarti posti come miglior risultato e il decimo posto nella classifica piloti del 2020 come picco più alto.

    MONSTER ENERGY YAMAHA MOTOGP

    Sembra quasi paradossale, ma dopo la vittoria del titolo mondiale piloti 2021 è subito suonato il campanello d’allarme in casa Yamaha, tanto è parsa evidente la superiorità Ducati sul finale di stagione. E a lanciare l’allarme è stato proprio Fabio Quartararo, che ha ventilato la concreta ipotesi di lasciare la squadra in caso di progetto insoddisfacente per il 2022. E i primi segnali dei test invernali non sono parsi proprio confortanti, tra una Ducati sempre più in formato missile, una Honda rivoluzionata, un’Aprilia sorprendente e una Suzuki rinvigorita. Il rischio è quello di faticare non poco e di indispettire Quartararo, in un team sempre più ‘Diablo-centrico’. Nel 2021 nessun altro è riuscito ad ottenere risultati accettabili in sella alla M1, e parliamo di piloti tutt’altro che ‘fermi’, come Franco Morbidelli, Andrea Dovizioso o Valentino Rossi. Venire a capo a questa moto sembra essere molto complicato, chiedere a Maverick Vinales, stufo delle risposte dei tecnici di Iwata e protagonista di una rottura clamorosa a metà campionato.
    FABIO QUARTARARO (Francia): numero #20, classe 1999, 1 titolo mondiale (MotoGP 2021), 8 vittorie in MotoGP
    La vittoria del campionato 2021, più che meritata, è stata più sua che della moto. Ma se per un anno può andar bene, non è detto che possa accadere sempre. Il 22 enne di Nizza ha già avvertito il team di aver bisogno di una M1 più competitiva, magari finalmente capace di velocità di punta accettabili che non lo costringano a fare costantemente miracoli in staccata. La necessità è quella di partire davanti, perché superare con la Yamaha attuale diventa decisamente complesso. La posizione di Quartararo è solida all’interno del team, essendo l’unico pilota capace di ottenere risultati degni di nota, e dunque ha già fatto la voce grossa a Iwata, ventilando l’ipotesi di guardarsi attorno, senza fretta di rinnovare l’accordo in scadenza a fine 2022.
    FRANCO MORBIDELLI (Italia): numero #21, classe 1994, 1 titolo mondiale (Moto2 2017), 3 vittorie in MotoGP
    27 anni da Roma, con mamma brasiliana, ‘Morbido’ ha faticato non poco nel 2021, dopo essere giunto secondo nel mondiale piloti 2020. La moto più che vecchia e il pesante infortunio al ginocchio lo hanno limitato non poco, ma l’essere comunque riuscito a raggiungere il team ufficiale Yamaha non è un risultato da sottovalutare per il centauro cresciuto dalla VR46. Morbidelli dovrà partire da qui e costruire un feeling con la M1 2022 – condizioni fisiche permettendo – che non sembra essere stato proprio immediato nei test invernali. Le qualità ci sono, la mentalità anche: manca l’ultimo passo per diventare uno dei piloti di riferimento della categoria. Magari dando filo da torcere a Quartararo, come accaduto nel 2020 nel team Petronas.

    MOONEY VR46 RACING TEAM

    Arabi o non arabi, per mesi c’è stata nebbia fitta sul progetto VR46 MotoGP, che avrebbe portato Valentino Rossi all’esordio da proprietario di team nella classe regina. In realtà il pesarese non sarà direttamente coinvolto nella squadra, lasciata in gestione ai suoi uomini di fiducia, ‘Uccio’ Salucci in testa, ma è indubbiamente affascinante la presenza del team del ‘Dottore’ sulla griglia di partenza. Alla fine lo sponsor principale sarà Mooney, attiva nei sistemi di pagamento, e le moto saranno due Ducati, una GP22 e una GP21 affidate a due allievi dell’Academy di Rossi, ovvero il fratello Luca Marini e Marco Bezzecchi.
    LUCA MARINI (Italia): numero #10, classe 1997
    24 anni da Urbino, fratello di Valentino Rossi, Luca Marini avrà tra le mani una Desmosedici GP22 che gli ha permesso di chiudere in testa i test di Mandalika. Insomma, un’occasione da sfruttare al massimo, dopo un’annata d’esordio in MotoGP nella quale non è riuscito ad emergere come invece fatto dal suo compagno di box Enea Bastianini. Al quinto posto in Austria sotto la pioggia è seguito un solo piazzamento in top10: urge un chiaro miglioramento, anche in virtù della moto che gli è stata messa a disposizione.
    MARCO BEZZECCHI (Italia): numero #72, classe 1998
    23 anni da Rimini, il centauro della VR46 si approccia alla sua stagione d’esordio in MotoGP in sella a una Ducati del 2021, senza particolari pressioni o aspettative. Bezzecchi potrà così fare apprendistato e accogliere tutto ciò che verrà con serenità. Lo stile di guida simile a quello del compagno di squadra Luca Marini lo aiuterà nell’approccio alla categoria.

    PRAMAC RACING

    Il team Pramac nel 2021 è stato il primo tra quelli satellite in MotoGP, piazzandosi quarto assoluto nella classifica riservate alle singole scuderie, davanti a factory come Honda HRC, KTM e Aprilia. La bontà del lavoro della struttura di Paolo Campinoti è evidente, così come è più che solida la partnership con la Ducati, che affonda le radici nel 2005. La squadra italiana è il passaggio obbligato di formazione per i futuri piloti del team ufficiale di Borgo Panigale: è accaduto con Andrea Iannone, Danilo Petrucci, Jack Miller e ‘Pecco’ Bagnaia. Il prossimo nella lista potrebbe essere Jorge Martin, che ha regalato al team la storica prima vittoria in MotoGP in Austria nel 2021.
    JOHANN ZARCO (Francia): numero #5, classe 1990, 2 titoli mondiali (Moto2 2015 e Moto2 2016)
    31 anni da Cannes, in Costa Azzurra, l’esperto pilota francese fa della discontinuità il suo tratto distintivo da quando è in MotoGP. Nel 2021 aveva iniziato bene, con quattro secondi posti che l’avevano posto nei primissimi posti della classifica, ma l’incapacità di conquistare la tanto agognata prima vittoria nella classe regina, l’ha spento gradualmente sino a disputare un finale di campionato decisamente anonimo. Per garantirsi un futuro in Pramac dovrà reggere psicologicamente la forza di Martin, anche perché considerata l’età e i risultati sinora ottenuti, le prospettive future di carriera sembrano essere piuttosto limitate.
    JORGE MARTIN (Spagna): numero #89, classe 1998, 1 titolo mondiale (Moto3 2018), 1 vittoria in MotoGP
    24 anni da Madrid, il debuttante dell’anno della stagione 2021, ha le carte in regola per essere tra le sorprese anche del 2022. In sella ad una Desmosedici GP22, Martin ha velocità, testa e talento per stazionare stabilmente nelle primissime posizioni. L’obiettivo – dichiarato – è quello di soffiare il sellino a Jack Miller per il 2023, forte della grande stima sempre ribadita dai vertici Ducati nei suoi confronti, che lo strapparono alla KTM pagando la clausola rescissoria. Lo spagnolo dovrà però essere cauto e non incappare in quelle cadute che gli hanno fatto saltare quattro gran premi e collezionare altrettanti ‘zeri’ nel corso del campionato appena trascorso.

    RED BULL KTM FACTORY RACING

    Dopo gli ottimi risultati del 2020, che l’avevano portata a chiudere al terzo posto in classifica team alle spalle di Suzuki e Yamaha Petronas, il 2021 messo in pista dalla casa austriaca è parso decisamente deludente e lontano dalle aspettative. Una moto difficile da mettere a punto, senza evidenti punti di forza, ha allontanato dal vertice la KTM, che di certo non ha mai lesinato finanziamenti al team. Due vittorie non salvano un bilancio tendente verso il basso. La moto 2022 è sembrata avere del potenziale, ma non è stata dichiarata totalmente pronta dai propri piloti. Si prospetta un inizio di stagione in salita per Francesco Guidotti, nuovo responsabile del team, giunto in inverno dopo l’esperienza in Pramac. Non sarà semplice lottare contro una concorrenza decisamente agguerrita.
    BRAD BINDER (Sudafrica): numero #33, classe 1995, 1 titolo mondiale (Moto3 2016) 2 vittorie in MotoGP
    26 anni da Potchefsroom, il sudafricano nonostante alti e bassi è riuscito a collezionare un successo nel 2020 e uno nel 2021, risultato non da poco se pensiamo ad illustri colleghi (ad esempio Zarco e i fratelli Espargarò) che non sono mai riusciti a trionfare in top class. Brad Binder è un pilota veloce, decisamente aggressivo nei sorpassi, ma senza il piglio del punto di riferimento: di certo la presenza nella struttura satellite di Gardner e Fernandez non può fargli dormire sonni tranquilli.
    MIGUEL OLIVEIRA (Portogallo): numero #88, classe 1995, 3 vittorie in MotoGP
    27 anni da Almada, Oliveira si è un po’ perso dopo quanto mostrato nel 2020. Tra maggio e giugno ha conquistato una vittoria e due secondi posti, un raggio di luce in una stagione decisamente disastrosa che non l’ha più visto nella top10 nelle ultime 9 gare disputate. Il portoghese è chiamato ad un rendimento più continuo, che possa portarlo quantomeno a competere con regolarità per le prime posizioni, senza avvilupparsi nella spirale negativa che l’ha risucchiato a fine 2021.

    REPSOL HONDA TEAM
    La casa dell’Ala Dorata si è scoperta più ‘Marquez-centrica’ che mai, una volta che il campione spagnolo è stato vittima del grave infortunio che l’ha fermato due anni fa. Nessun pilota è riuscito a prendere la leadership dello sviluppo e al suo ritorno Marc non ha esitato a definire la moto 2021 peggiore di quella utilizzata nella gara d’esordio del 2020. Ma la Honda non si è persa d’animo e la parola d’ordine è stata ‘rivoluzione’. L’aerodinamica è parsa molto curata e ricercata, e il motore è frutto di due anni di studi, così come l’elettronica adeguata allo sviluppo dei rivali. Marquez si è espresso positivamente, e anche Pol Espargarò è sembrato rinfrancato dopo i test invernali.
    POL ESPARGARO’ (Spagna): numero #44, classe 1991, 1 titolo mondiale (Moto2 2013)
    30 anni da Granollers, in Catalogna e fratello di Aleix, lo spagnolo ha avuto un’annata d’esordio in HRC piuttosto traumatica. Reduce da quattro podi in KTM che avevano convinto Alberto Puig a puntare su di lui, Pol Espargarò ha impiegato tanto tempo per adattarsi alla RC213V, trovando una dimensione accettabile solamente a fine campionato, come testimoniato dal secondo posto di Misano. In inverno è sembrato riprendere da dove aveva interrotto, ovvero in crescita e non troppo distante da Marquez. Ma non è un mistero l’ingombrante candidatura di Joan Mir come suo futuro sostituto in ottica 2023.
    MARC MARQUEZ (Spagna): numero #93, classe 1993, 8 titoli mondiali (125 2010, Moto2 2012, MotoGP 2013, 2014, 2016, 2017, 2018, 2019), 59 vittorie in MotoGP
    28 anni da Cervera, in Catalogna, Marc Marquez è il volto più noto dell’intera MotoGP. Pilota capace di lottare e battere Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa e Valentino Rossi, il campione spagnolo (6 titoli nella classe regina) è riuscito a vincere 3 gare in situazione di evidente inferiorità fisica nel 2021. L’infortunio all’omero prima, il lento e difficoltoso recupero poi, ed infine la diplopia, hanno restituito un Marquez sicuramente diverso, meno esplosivo e incapace – quantomeno per ora – di recuperare con un guizzo una sicura caduta. Ma non per questo lento o meno talentuoso: se la Honda lo supporterà, il catalano sarà sicuramente tra i grandi protagonisti del prossimo campionato. La sua ultima dichiarazione è significativa: “Non sarà necessario essere al 100% per lottare per il mondiale”.

    TEAM SUZUKI ECSTAR

    La grande delusa del 2021 è sicuramente la Suzuki, vincitrice del titolo piloti e team e incapace di siglare una singola vittoria per tutto il campionato. La casa nipponica è stata così incapace di difendere la propria corona iridata, e l’insuccesso non si può spiegare con l’uscita di Davide Brivio, migrato in Formula 1. È notizia degli ultimi giorni l’arrivo dell’esperto Livio Suppo a ricoprire – dopo un anno di carica vacante – il ruolo di numero uno del team. Una mossa che potrebbe, assieme ad una moto finalmente capace di vincere gare, trattenere Joan Mir, attratto non poco dalle sirene provenienti dalla Honda.
    JOAN MIR (Spagna): numero #36, classe 1997, 2 titoli mondiali (Moto3 2017, MotoGP 2020), 1 vittoria in MotoGP
    24 anni da Palma de Maiorca, Joan Mir è stato il campione del mondo 2020, ma ha conquistato solamente un successo su 49 gran premi nella top class. Un bottino decisamente magro per un iridato della MotoGP, che Mir vuole assolutamente migliorare, per legittimare la corona ottenuta grazie alla continuità nel primo anno della pandemia. Lo spagnolo ha nelle deficitarie posizioni in qualifica il suo evidente punto debole, che lo costringe a rimonte dalle retrovie, che non sempre si concludono sul podio. Una maggiore potenza del motore Suzuki sicuramente potrà aiutarlo, e i primi feedback sulla nuova GSX-RR sono stati positivi.
    ALEX RINS (Spagna): numero #42, classe 1995, 3 vittorie in MotoGP
    26 anni da Barcellona, Rins è parso un pilota decisamente appannato e in crisi nel 2021. Tante le cadute e i risultati non all’altezza per il catalano, incapace di ripetersi sui livelli dell’annata precedente. La sensazione è che abbia sofferto non poco la vittoria iridata del compagno di squadra, arrivata a sorpresa probabilmente anche per lui, che l’anno prima si era dimostrato più competitivo di Mir. Rins dovrà resettare e ripartire, sperando in una migliore assistenza della Suzuki, sia a livello tecnico che morale, settore nel quale ha patito forse più di ogni altro la partenza di Brivio.

    TECH3 KTM FACTORY RACING
    La struttura satellite KTM affidata a Hervé Poncharal non ha avuto un buon 2021, tanto da classificarsi all’ultimo posto tra i team al termine del campionato, staccata di 20 punti dalla scuderia più vicina, quella Yamaha Petronas. Salutati senza troppi complimenti – né rimpianti – Iker Lecuona e Danilo Petrucci, il compito della squadra francese sarà quello di allevare i due talenti di casa KTM, Raul Fernandez e Remy Gardner, già duellanti lo scorso anno in Moto2. Anche nel 2022 il team avrà a disposizione due moto KTM identiche a quelle ufficiali.
    RAUL FERNANDEZ (Spagna): numero #25, classe 2000
    21 anni da Madrid, Raul Fernandez ha mostrato sprazzi di talento cristallino nell’impressionante stagione di debutto in Moto2, dove ha collezionato ben 8 successi e il secondo posto finale in campionato. Ma il rapporto tra KTM e lo spagnolo non è dei più sereni, con il pilota che – non è un mistero – ha cercato di rompere il contratto per unirsi alla Yamaha, trovando un irremovibile muro da parte dell’azienda austriaca. Un po’ stucchevole il balletto in cui Fernandez dichiarava di non voler fare il grande salto, ma contemporaneamente si lasciava attrarre dalle sirene dell’allora team Petronas. In ogni caso, l’obiettivo stagionale sarà quello di fare esperienza e durante l’inverno è parso essere il debuttante più in palla.
    REMY GARDNER (Australia): numero #87, classe 1998, 1 titolo mondiale (Moto2 2021)
    24 anni da Sydney, Gardner è il figlio di Wayne, leggenda della classe ‘500’ e vincitore di un titolo nel 1987. Remy ha avuto una crescita lenta, che l’ha portato a esplodere nel 2021, quando ha saputo sconfiggere nella lotta interna al team Ajo il compagno di box Fernandez e ha conquistato il mondiale di Moto2. Cinque le vittorie (meno del rivale), ma ben 12 i piazzamenti sul podio, che gli hanno garantito per un soffio la corona proprio nella gara conclusiva di Valencia. Per il 2022 l’obiettivo di Gardner è quello di essere il debuttante dell’anno e avere la meglio sul proprio compagno di squadra.

    WITH U YAMAHA RNF MOTOGP TEAM

    Non è partita sotto i migliori auspici la nuova avventura della scuderia di Razlan Razali, rimasto improvvisamente orfano dei denari della Petronas. Il team si è così trovato ridimensionato, tanto da dover chiudere le strutture di Moto2 e Moto3 e ha dovuto cercare nuovi partner per l’avventura in MotoGP. È arrivata l’italiana With U, che ha richiesto la presenza di un connazionale in sella alla moto, e dunque già dal finale della scorsa stagione il team ha accolto Andrea Dovizioso. La squadra si è poi trovata con il contratto già firmato con Darryn Binder e ha deciso di portarlo in MotoGP. Insomma, il progetto di allevare giovani talenti per la Yamaha sembra essere ad un punto morto.
    ANDREA DOVIZIOSO (Italia): numero #4, classe 1986, 1 titolo mondiale (125 2004), 15 vittorie in MotoGP
    35 anni da Forlì, il ‘Dovi’ è il pilota più esperto sulla griglia di partenza. Dopo aver flirtato a lungo con l’Aprilia, il centauro italiano ha spinto per trovare un posto in Yamaha, memore della bella esperienza avuta nel 2012. Ma sono passati tanti anni e la M1 non è proprio la stessa moto facile da guidare di qualche tempo fa e il forlivese se n’è subito accorto già sul finale del 2021 e poi durante i test invernali. Dovizioso ha spiegato di doversi adattare alla moto dopo le tante stagioni in cui era diventato un tutt’uno con la Ducati, ma il rischio è quello di incappare in un’annata nelle retrovie in un team che gli garantirà sì una M1 2022, ma ad un livello di sviluppo differente rispetto a quelle ufficiali.
    DARRYN BINDER (Sudafrica): numero #40, classe 1998
    24 anni da Potchefstroom, fratello di Brad, il pilota sudafricano è stato messo subito nel mirino da appassionati e addetti ai lavori per una promozione diretta dalla Moto3 alla MotoGP decisamente poco motivata dai risultati in pista. Il minore di casa Binder ha conquistato infatti una sola vittoria nella cilindrata minima in ben sette anni di militanza, in un percorso più caratterizzato dalle polemiche per la sua irruenza sul circuito che dal talento mostrato sull’asfalto. Fortunato ad avere un contratto già firmato nel momento giusto.

    •CALENDARIO
    Data Gran Premio Circuito
    4-6 marzo Qatar Losail
    18-20 marzo Indonesia Mandalika
    1-3 aprile Argentina Termas de Río Hondo
    7-10 aprile Americhe Austin
    22-24 aprile Portogallo Portimão
    28 aprile-1 maggio Spagna Jerez de la Frontera
    13-15 maggio Francia Le Mans
    27-29 maggio Italia Mugello
    3-5 giugno Catalogna Montmeló
    17-19 giugno Germania Sachsenring
    24-26 giugno Olanda Assen
    8-10 luglio Finlandia KymiRing
    5-7 agosto Gran Bretagna Silverstone
    19-21 agosto Austria Spielberg
    2-4 settembre San Marino e Riviera di Rimini Misano
    16-18 settembre Aragona MotorLand Aragón
    23-25 settembre Giappone Motegi
    30 settembre-2 ottobre Thailandia Buriram
    14-16 ottobre Australia Phillip Island
    21-23 ottobre Malesia Sepang
    4-6 novembre Comunità Valenciana Valencia
    •ORARI e trasmissione TV
    DATA GP PL1 PL2 PL3 PL4 + Qualifiche Gara Diretta TV
    04-06 marzo Qatar 11:40 16:00 11:15 15:20 16:00 Sky
    18-20 marzo Indonesia 03:50 08:05 03:50 07:25 08:00 Sky
    1-3 aprile Argentina 15:50 20:05 15:50 19:25 20:00 Sky
    7-10 aprile Americhe 16:55 21:10 16:55 20:30 21:00 Sky e TV8
    22-24 aprile Portogallo 10:55 15:10 10:55 14:30 15:00 Sky
    28/04-1 maggio Spagna 09:55 14:10 09:55 13:30 14:00 Sky e TV8
    13-15 maggio Francia 09:55 14:10 09:55 13:30 13:00 Sky
    27-29 maggio Italia 09:55 14:10 09:55 13:30 14:00 Sky e TV8
    3-5 giugno Catalogna 09:55 14:10 09:55 13:30 14:00 Sky
    17-19 giugno Germania 09:55 14:10 09:55 13:30 14:00 Sky e TV8
    24-26 giugno Olanda 09:55 14:10 09:55 13:30 14:00 Sky
    8-10 luglio Finlandia 09:55 14:10 09:55 13:30 14:00 Sky
    5-7 agosto Gran Bretagna 10:55 15:10 09:55 14:30 14:00 Sky
    19-21 agosto Austria 09:55 14:10 09:55 13:30 14:00 Sky
    2-4 settembre San Marino 09:55 14:10 09:55 13:30 14:00 Sky e TV8
    16-18 settembre Aragona 09:55 14:10 09:55 13:30 14:00 Sky e TV8
    23-25 settembre Giappone 03:50 08:05 03:50 07:25 08:00 Sky
    30/09-2 ottobre Thailandia 05:50 10:05 05:50 09:25 10:00 Sky
    14-16 ottobre Australia 00:55 05:10 00:55 04:30 05:00 Sky
    21-23 ottobre Malesia 04:50 09:05 04:50 08:25 09:00 Sky
    4-6 novembre Valencia 09:55 14:10 09:55 13:30 14:00 Sky
    •STATISTICHE
    ALBO D’ORO

    Classe 500
    1949 – Leslie Graham (AJS).
    1950 – Umberto Masetti (Gilera)
    1951 – Geoff Duke (Norton)
    1952 – Umberto Masetti (Gilera)
    1953 – Geoff Duke (Gilera)
    1954 – Geoff Duke (Gilera)
    1955 – Geoff Duke (Gilera)
    1956 – John Surtees (MV Agusta)
    1957 – Libero Liberati (Gilera)
    1958 – John Surtees (MV Agusta)
    1959 – John Surtees (MV Agusta)
    1960 – John Surtees (MV Agusta)
    1961 – Gary Hocking (MV Agusta)
    1962 – Mike Hailwood (MV Agusta)
    1963 – Mike Hailwood (MV Agusta)
    1964 – Mike Hailwood (MV Agusta)
    1965 – Mike Hailwood (MV Agusta)
    1966 – Giacomo Agostini (MV Agusta)
    1967 – Giacomo Agostini (MV Agusta)
    1968 – Giacomo Agostini (MV Agusta)
    1969 – Giacomo Agostini (MV Agusta)
    1970 – Giacomo Agostini (MV Agusta)
    1971 – Giacomo Agostini (MV Agusta)
    1972 – Giacomo Agostini (MV Agusta)
    1973 – Phil Read (MV Agusta)
    1974 – Phil Read (MV Agusta)
    1975 – Giacomo Agostini (Yamaha)
    1976 – Barry Sheene (Suzuki)
    1977 – Barry Sheene (Suzuki)
    1978 – Kenny Roberts (Yamaha)
    1979 – Kenny Roberts (Yamaha)
    1980 – Kenny Roberts (Yamaha)
    1981 – Marco Lucchinelli (Suzuki)
    1982 – Franco Uncini (Suzuki)
    1983 – Freddie Spencer (Honda)
    1984 – Eddie Lawson (Yamaha)
    1985 – Freddie Spencer (Honda)
    1986 – Eddie Lawson (Yamaha)
    1987 – Wayne Gardner (Honda)
    1988 – Eddie Lawson (Yamaha)
    1989 – Eddie Lawson (Honda)
    1990 – Wayne Rainey (Yamaha)
    1991 – Wayne Rainey (Yamaha)
    1992 – Wayne Rainey (Yamaha)
    1993 – Kevin Schwantz (Suzuki)
    1994 – Mick Doohan (Honda)
    1995 – Mick Doohan (Honda)
    1996 – Mick Doohan (Honda)
    1997 – Mick Doohan (Honda)
    1998 – Mick Doohan (Honda)
    1999 – Alex Criville (Honda)
    2000 – Kenny Roberts jr (Suzuki)
    2001 – Valentino Rossi (Honda)
    MotoGP
    2002 – Valentino Rossi (Honda)
    2003 – Valentino Rossi (Honda)
    2004 – Valentino Rossi (Yamaha)
    2005 – Valentino Rossi (Yamaha)
    2006 – Nicky Hayden (Honda)
    2007 – Casey Stoner (Ducati)
    2008 – Valentino Rossi (Yamaha)
    2009 – Valentino Rossi (Yamaha)
    2010 – Jorge Lorenzo (Yamaha)
    2011 – Casey Stoner (Honda)
    2012 – Jorge Lorenzo (Yamaha)
    2013 – Marc Marquez (Honda)
    2014 – Marc Marquez (Honda)
    2015 – Jorge Lorenzo (Yamaha)
    2016 – Marc Marquez (Honda)
    2017 – Marc Marquez (Honda)
    2018 – Marc Marquez (Honda)
    2019 – Marc Marquez (Honda)
    2020 – Joan Mir (Suzuki)
    2021 – Fabio Quartararo (Yamaha)

    TITOLI VINTI 500/MOTOGP
    8 Giacomo Agostini
    7 Valentino Rossi
    6 Marc Marquez
    5 Mick Doohan
    4 Geoff Duke, John Surtees, Mike Hailwood, Eddie Lawson
    3 Kenny Roberts, Wayne Rainey, Jorge Lorenzo
    2 Umberto Masetti, Phil Read, Barry Sheene, Freddie Spencer, Casey Stoner
    1 Leslie Graham, Libero Liberati, Gary Hocking, Marco Lucchinelli, Franco Uncini, Wayne Gardner, Kevin Schwantz, Alex Crivillé, Kenny Roberts Jr., Nicky Hayden, Joan Mir, Fabio Quartararo.

    VITTORIE 500/MOTOGP – Top10
    89 Valentino Rossi
    68 Giacomo Agostini
    59 Marc Marquez
    54 Mick Doohan
    47 Jorge Lorenzo
    38 Casey Stoner
    37 Mike Hailwood
    31 Eddie Lawson, Dani Pedrosa
    25 Kevin Schwantz

    POLE POSITION 500/MOTOGP – Top10
    62 Marc Marquez
    58 Mick Doohan
    55 Valentino Rossi
    43 Jorge Lorenzo
    39 Casey Stoner
    29 Kevin Schwantz
    27 Freddie Spencer
    23 Max Biaggi
    19 Barry Sheene, Wayne Gardner

    GP DISPUTATI 500/MOTOGP – Top10
    374 Valentino Rossi
    246 Alex Barros
    236 Andrea Dovizioso
    225 Dani Pedrosa
    219 Nicky Hayden, Loris Capirossi
    210 Jorge Lorenzo
    199 Aleix Espargarò
    198 Colin Edwards
    197 Carlos Checa

    PODI 500/MOTOGP – Top10
    199 Valentino Rossi
    114 Jorge Lorenzo
    112 Dani Pedrosa
    99 Marc Marquez
    95 Mick Doohan
    88 Giacomo Agostini
    78 Eddie Lawson
    69 Casey Stoner
    64 Wayne Rainey
    62 Andrea Dovizioso

    GIRI PIU’ VELOCI IN GARA – Top10
    76 Valentino Rossi
    69 Giacomo Agostini
    59 Marc Marquez
    46 Mick Doohan
    44 Dani Pedrosa
    37 Mike Hailwood
    30 Jorge Lorenzo
    29 Casey Stoner
    26 Kevin Schwantz
    24 Kenny Roberts

    PIU’ VITTORIE PER SINGOLA STAGIONE: 13 Marc Marquez (2014)
    VITTORIE CONSECUTIVE: 20 Giacomo Agostini (1968-1969)
    VITTORIE NELLO STESSO GP: 10 Giacomo Agostini (GP Finlandia)
    STAGIONI CONSECUTIVE CON ALMENO 1 VITTORIA: Giacomo Agostini 12, Dani Pedrosa 12
    MAGGIOR NUMERO DI VITTORIE SENZA TITOLO MONDIALE: Dani Pedrosa 31
    PIU’ VITTORIE DA DEBUTTANTE: Marc Marquez 6 (2013)
    VINCITORE PIU’ GIOVANE: 20 anni 63 giorni Marc Marquez(GP Americhe 2013)
    VINCITORE PIU’ ANZIANO: 44 anni 237 giorni Fergus Anderson (GP Spagna 1953)
    PIU’ GARE SENZA NEPPURE UNA VITTORIA: 197 Aleix Espargarò
    PIU’ PODI IN UNA STAGIONE: 18 Marc Marquez (2019)
    PIU’ GARE CONSECUTIVE SUL PODIO: 23 Valentino Rossi (2002-2004)
    PIU’ GIOVANE PILOTA A PODIO: 19 anni 261 giorni Randy Mamola (GP Finlandia 1979)
    STAGIONI CONSECUTIVE A PODIO: 21 Valentino Rossi (2000-2020)
    PIU’ PUNTI IN CARRIERA: 5415 Valentino Rossi
    GARE CONSECUTIVE A PUNTI: 37 Mick Doohan (1995-1997)
    RECORD PUNTI IN UNA STAGIONE: 420 Marc Marquez (2019)
    CAMPIONE DEL MONDO PIU’ GIOVANE: 20 anni 266 giorni Marc Marquez (2013)
    CAMPIONE DEL MONDO PIU’ ANZIANO: 37 anni 340 giorni Leslie Graham (1949).

    FP
    Last edited by MAX_rr; 12-03-22, 15:51.
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