Alle 11.15 le FP3, Bagnaia per risalire
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GP Qatar MotoGP - FP3 - Telecronaca online
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Sulla pista di Lusail i team e i piloti lavoreranno alacremente per affinare tutti i dettagli in vista delle qualifiche odierne e della gara di domani.
Osservata speciale sarà la Suzuki. Tra le scuderie che cercavano maggiori conferme dopo i test pre-stagionali, non possiamo non annoverare la Suzuki. La Casa di Hamamatsu, infatti, voleva capire se effettivamente la nuova moto (la GSX-RR) poteva ribadire anche quando conta i miglioramenti messi in mostra nelle sessioni di Sepang e Mandalika.
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Bene, al termine delle prime due sessioni di prove libere del Gran Premio del Qatar, appuntamento inaugurale del Mondiale MotoGP 2022, Alex Rins e Joan Mir possono davvero sorridere. Senza facili trionfalismi, certo, ma il discorso non cambia.
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Alex Rins, dopotutto, ha concluso al comando le prime due sessioni di prove libere con il tempo di 1:53.432, precedendo per appena 35 millesimi Marc Marquez (con una Honda a sua volta davvero interessante), ma al terzo posto troviamo proprio Joan Mir in 1:53.579 a 147 millesimi dal compagno di team.
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Non si tratta di certo di una sessione negativa, avendo raggiunto la top 10 sia Francesco Bagnaia che Jack Miller; tuttavia, non sono riusciti ad andare oltre la sesta posizione per l’australiano (+0.438 dal miglior tempi di Alex Rins) e la decima per l’azzurro (+0.539).
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C’era molta attesa in MotoGP e, in particolare, in casa Ducati per questo nuovo inizio di stagione.
Il venerdì, con le prime due sessioni di prove libere non si è concluso come da aspettativa, per certi versi, per entrambi i piloti del team italiano.
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: È comunque importante sottolineare un dettaglio tecnico della Ducati che Bagnaia e Miller stanno usando in pista: come rivelato da Sky Sport, entrambi i piloti hanno scelto di usare il motore 2022 con la configurazione, però, relativa ai test di Jerez (svolti, ricordiamo, alla fine del 2021).
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Si tratta di una scelta adoperata personalmente dai piloti: una preferenza di configurazione, dunque, rivolta a quella dei test di Jerez rispetto a quelli (più recenti) svolti in Malesia, probabilmente per una questione di feeling e guidabilità. Vedremo nel prosieguo del weekend se la scelta dei piloti Ducati si rivelerà o meno fruttuosa.
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“Mi dava un po’ più di margine, mi permetteva di avere più costanza nella velocità, ci permette di essere più concentrati su altri aspetti. Sono contento di questa scelta e della fiducia reciproca tra me e la Ducati. Preferisco questo motore, mi piace più di quello vecchio e più di quello nuovo. Abbiamo visto la sua potenza nei test. Non è quello del 2021, è un ibrido con quello nuovo, non si tratta del vecchio motore. Non era la prima volta che lo usavo, l’avevo provato in più di un circuito. Con questo motore sono più costante, ma non più veloce, è la scelta giusta per tutti. La caduta nelle Libere 1? Il circuito di Doha non è mai al top nelle prime prove e la gomma anteriore era fredda“, le parole di Bagnaia a Sky Sport rispetto all’uso del motore 2022 con specifica diversa e all’andamento delle libere.
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Parlando della pista, il tracciato qatarino è una pista molto sinuosa e veloce con pochi rettilinei; in effetti la maggior parte delle curve sono raccordate direttamente tra di loro. Questo tracciato impegna in maniera abbastanza significativa l’impianto frenante, con la prima staccata dopo il traguardo particolarmente impegnativa. Si tratta, infatti, di una delle staccate più difficili del mondiale che richiede secondo i tecnici della Brembo al pilota di applicare alla leva una forza pari a 8 kg e con un “salto di velocità” di ben 250 km/h.
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