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MotoGP | Caos pressioni: il problema è il sensore, dal 2023 sarà unico

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    MotoGP | Caos pressioni: il problema è il sensore, dal 2023 sarà unico



    Le pressioni delle gomme sono state argomento di discussione in MotoGP nei giorni scorsi. Motorsport Magazine, con un articolo a firma di Mat Oxley, ha diffuso una tabella relativa alla gara di Jerez de la Frontera, nella quale si evince che il vincitore Pecco Bagnaia ha disputato l'intera distanza di gara con un valore inferiore a quello minimo indicato dalla Michelin per la gomma anteriore. Il tutto condito anche con frasi abbastanza forti del tecnico che ha fornito la tabella al collega britannico, che rimanendo anonimo ha tuonato: "Diverse squadre stanno barando con le gomme".

    Una situazione che però va contestualizzata meglio, come ha provato a fare per esempio ieri Gigi Dall'Igna, direttore generale di Ducati Corse, essendosi sentito chiamato in causa direttamente. Il parere più autorevole in materia però è probabilmente quello di Piero Taramasso, responsabile in MotoGP della Michelin, che ha provato a fare chiarezza in una chiacchierata con Motorsport.com.

    "Diciamo che per come era stata messa, è una questione che poteva anche essere fraintesa, lasciando intendere che la Dorna o la Michelin volessero favorire qualche team. Quello che succede, in realtà, è che quando noi consegnamo le gomme alle squadre, diamo un valore di pressione minima sia per l'anteriore che per il posteriore da rispettare, come già accade per esempio anche in Moto2 e in MotoE", ha spiegato Taramasso.

    "La differenza è che in Moto2 e in MotoE c'è un canale chiuso nell'acquisizione dei dati al quale ha accesso solo Dorna, inoltre tutte le moto sono equipaggiate dello stesso sistema di rilevazione, quindi è molto facile controllare le pressioni di tutti ed eventualmente applicare delle sanzioni. Per esempio, nel 2018, Quartararo era stato squalificato in Moto2 a Motegi per via delle pressioni, ma era già capitato anche in MotoE , tre anni fa a Valencia, con un pilota di Tech3".

    "Il problema è che oggi in MotoGP, tecnicamente, non si può fare questa cosa, perché le squadre utilizzano dei sensori diversi, che funzionano diversamente ed hanno delle tolleranze differenti tra loro. Per questo per quest'anno si è deciso di dare fiducia alle squadre, che dopo la corsa ci forniscono i valori di pressione che noi riassumiamo in quelle tabelle e poi diffondiamo a tutte le parti in causa. Dunque, parliamo di valori che sono noti a tutti", ha aggiunto.

    Piero Taramasso, Michelin

    Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

    Insomma, il concetto è molto semplice. Al momento per la Federazione e per Dorna è impossibile rilevare correttamente questo valore. Cosa che invece accadrà dal 2023, quando tutte le squadre dovranno utilizzare lo stesso sensore.

    "Nel frattempo stiamo lavorando tutti insieme ad un sistema che sarà messo in atto nel 2023, quando ogni squadra avrà a disposizione lo stesso materiale e anche in MotoGP ci sarà un canale accessibile solo alla Dorna per verificare le pressioni. In questo modo si potranno anche applicare delle sanzioni, ma nel frattempo, in accordo tra Michelin, Dorna, FIM, IRTA e MSMA si è deciso di lavorarci nel 2022 per avere il sistema pronto nel 2023".

    Secondo Taramasso poi le squadre sanno benissimo a quali rischi andrebbero incontro esagerando troppo su questo fronte. Inoltre, senza rilevazioni certe, è difficile accusare qualcuno di aver barato deliberatamente. Ma, soprattutto, non è compito della Michelin appurarlo.

    "Tutti i team sanno che non possono giocare con le pressioni, perché sanno che le conseguenze potrebbero essere gravissime, quindi tutti cercano di rispettarle, anche se ogni tanto può capitare di vedere qualche valore al di sotto di quelli consigliati. Però prima di accusare qualcuno di aver barato bisogna essere in grado di fare delle verifiche più approfondite".

    "Per esempio, se all'anteriore il minimo consentito è 1,90 bar e loro hanno fatto tutta la gara a 1,89, nella tabella risulterà che erano sotto. Ma se la tolleranza del sensore è di 0,02 o di 0,03, sarebbero in realtà a norma. Quindi bisogna andare più a fondo rispetto a quanto si vede in quelle tabelle. Questo però non è un lavoro che spetta a Michelin. Noi diamo un valore, ma poi non spetta a noi verificare che sia rispettato ed eventualmente prendere provvedimenti", ha concluso.

    MotoGP | Caos pressioni: il problema è il sensore, dal 2023 sarà unico (msn.com)

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    #2
    Anche sensori della stessa marca possono avere tolleranze ... a me paiono ridicoli

    Si diceva che la misurazione venisse fatta in Griglia di Partenza e nessuno doveva essere sotto il Minimo 1,90 ... ora come tutti sappiamo in Gara le gomme si scaldano ulteriormente e quindi teoricamente la Pressione sale ancora di 0,1-0,2 ma sale ...
    Se in tutta la gara non ha mai raggiunto 1,90 ... vuol dire che è partito a 1,70-1,80
    Farsi menate per 0,02 è assurdo ...

    La Verità è che sono dei Pagliacci Ben Sotto la Pressione Minima, ma non si può far sapere e quindi si edulcora la pillola facendo passare la questione per sciocchezza mentre lavano i panni sporchi in famiglia ...
    Vedere irregolarità Yamaha 2020 ... che sarebbero stati da squalificare punto ... ma hanno trovato il modo di salvarli (è anche giusto sarebbe stato un campionato falsato) togliendogli solamente il campionato costruttori ...

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      #3
      Originally posted by Mr.Molla View Post
      Anche sensori della stessa marca possono avere tolleranze ... a me paiono ridicoli

      Si diceva che la misurazione venisse fatta in Griglia di Partenza e nessuno doveva essere sotto il Minimo 1,90 ... ora come tutti sappiamo in Gara le gomme si scaldano ulteriormente e quindi teoricamente la Pressione sale ancora di 0,1-0,2 ma sale ...
      Se in tutta la gara non ha mai raggiunto 1,90 ... vuol dire che è partito a 1,70-1,80
      Farsi menate per 0,02 è assurdo ...

      La Verità è che sono dei Pagliacci Ben Sotto la Pressione Minima, ma non si può far sapere e quindi si edulcora la pillola facendo passare la questione per sciocchezza mentre lavano i panni sporchi in famiglia ...
      Vedere irregolarità Yamaha 2020 ... che sarebbero stati da squalificare punto ... ma hanno trovato il modo di salvarli (è anche giusto sarebbe stato un campionato falsato) togliendogli solamente il campionato costruttori ...
      non è proprio così: significa che per partire a pressione corretta surriscaldi il cerchio (e un po' il pneumatico visto che se mentre giri la temperatura media è di circa 70°C non serve riscaldare con le termo a 120°C) che poi si raffredda e quindi vai a girare con la pressione che vuoi. Quella che vuoi è una pressione bassa per avere più appoggio (almeno la moda oggi è questa)
      ai team non interessa la sicurezza ma stare davanti.

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        #4
        Beh si c'è sempre un metodo per aggirare le regole ...
        Nell'altro 3D avevo detto infatti di dare una Pressione Minima a Freddo e ricontrollarla a Freddo fine gara ...

        Sulla MODA concordiamo ... è il motivo per cui hanno messo i Limiti alle Pressioni ...
        Paiono dei baNNbini rincorsi dalla Suora dell'asilo

        Anche Se ... ai gommisti la Moda fa piacere, le Gomme durano la Metà

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