"Valentino Rossi aveva un'aura e un carisma incredibile fuori dalla pista. Io l'ho sofferto un po': non ero rilassato quando lottavo con lui. Poi era molto forte in bagarre. In gara, anche se non era più veloce, riusciva a superarti o a tenerti dietro per parecchi giri. Con Jorge Lorenzo la storia è stata diversa. Eravamo già rivali da piccoli, nel campionato spagnolo. Anche i nostri manager erano rivali, oltre ai nostri sponsor. Avevamo anche personalità molto differenti, io non potevo guardarlo in faccia e, quando non potevo vincere, speravo che non lo facesse lui. Lui aveva una percorrenza bestiale e una frenata molto aggressiva, quando era a posto era difficile batterlo. Inoltre lui imparava molto: ha iniziato a fare molto bene le partenze e il primo giro oppure le gare in condizioni di bagnato.

Casey Stoner e Marc Marquez avevano due stili di guida simili, molto aggressivi. Loro riuscivano ad andare anche quando le cose non erano perfette. Stoner faceva delle cose incredibili. Quando vedevo guidare Rossi e Lorenzo, sapevo che avrei potuto fare anche io quelle cose, magari non sempre ma in determinate conzioni sì. Stoner, al primo giro di una pista sconosciuta e sporca, senza scaldare le gomme o fare un set-up, faceva primo al primo turno. Ancora mi è rimasta impressa la telemetria di Curva 3 in Australia. Il punto forte di Marquez era la capacità di imparare in fretta dagli altri, senza perdere le sue qualità. Ad esempio, ha imparato molto da me nell'uscire forte dalle curve o da Rossi nelle bagarre.
La mia migliore qualità? La tecnica di guida".
Fonte: Migbabol

Casey Stoner e Marc Marquez avevano due stili di guida simili, molto aggressivi. Loro riuscivano ad andare anche quando le cose non erano perfette. Stoner faceva delle cose incredibili. Quando vedevo guidare Rossi e Lorenzo, sapevo che avrei potuto fare anche io quelle cose, magari non sempre ma in determinate conzioni sì. Stoner, al primo giro di una pista sconosciuta e sporca, senza scaldare le gomme o fare un set-up, faceva primo al primo turno. Ancora mi è rimasta impressa la telemetria di Curva 3 in Australia. Il punto forte di Marquez era la capacità di imparare in fretta dagli altri, senza perdere le sue qualità. Ad esempio, ha imparato molto da me nell'uscire forte dalle curve o da Rossi nelle bagarre.
La mia migliore qualità? La tecnica di guida".
Fonte: Migbabol
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