
I tempi finali: (ora locale)
1. De Puniet (Honda-LCR) 2.01.139 al 22° (63 giri)
2. Edwards (Yamaha-Tech 3) 2.01.327 al 4° (46)
3. Rossi (Yamaha-Fiat) 2.01.437 al 48° (60)
4. Lorenzo (Yamaha-Fiat) 2.01.583 al 31° (54)
5. Stoner (Ducati Marlboro) 2.01.638 all’8° (34)
6. Hopkins (Kawasaki) 2.01.874 al 23° (50)
7. Capirossi (Suzuki-Rizla) 2.01.917 al 21° (59)
8. Dovizioso (Honda-Scot) 2.02.006 al 54° (54)
9. Nakano (Honda-Gresini) 2.02.095 al 20° (54)
10. Hayden (Honda-repsol) 2.02.102 al 24° (66)
11. Toseland (Yamaha-Tech 3) 2.02.276 al 56° (59)
12. Vermeulen (Suzuki-Rizla) 2.02.371 al 26° (44)
13. West (Kawasaki) 2.02.579 al 28° (59)
14. De Angelis (Honda-Gresini) 2.02.914 al 14° (41)
15. Elias (Ducati-Alice) 2.03.311 al 30° (57)
16. Melandri (Ducati-Marlboro) 2.03.380 al 26° (46)
17. Jacque (Kawasaki) 2.03.462 al 30° (36)
18. Guintoli (Ducati-Alice) 2.04.217 al 9° (37)
19. Serizawa (Kawasaki) 2.04.382 al 7° (49)
20. Canepa (Ducati) 2.04.427 al 24° (47)
La seconda giornata di test è iniziata con un…ritorno alla normalità. Tornato in sella alla sua Ducati ora perfettamente funzionante Casey Stoner ha effettuato tre giri consecutivi prima di rientrare ai box: 2.02.827, 2.01.836, 2.02.053. Niente male come inizio!
L’australiano poi, dopo una sosta ha infilato un altro trittico niente male: 2.02.060, 2.01.638) e 2.01.963.
Ritenendo di esere a posto come prestazione pura Casey non ha insistito provando invece una simulazione di gara, interrotta una prima volta per problemi alla frizione ed una seconda per crampi al braccio sinistro. Comunque il campione del mondo è apparso tranquillo.
Il miglior tempo del ducatista non è durato perché la Yamaha ha fatto di meglio: dapprima con il2.01.327 realizzato da Colin Edwards e quindi sul finire della giornata da Rossi e Lorenzo.
Grazie alla giornata relativamente fresca i tempi i tempi sono poi scesi ulteriormente grazie a Randy De Punietche ha portato l’asticella a 2.01.139 incappando però in una scivolata senza conseguenze.
Lucio Cecchinello, il suo team manager, è apparso soddisfatto nonostante la conclusione non positiva della trattativa con la francese LOREALche comunque continua ad essere interessata al mondo della MotoGP dopo aver sponsorizzato in F.1 Michael Schumacher.
Per dovere di croanaca, però, bisogna dire che la prestazione del francese è stata realizzata con gomme da tempo. C’è chi dice che Randy ha usato gomme da gara, ma i cronologici dei tempi parlano chiaro: De Puniet le sue migliori prestazioni le ha sempre fatte sul giro secco: uscita-tempo-box, quindi se si vuol dire che non ha usato pneumatici da qualifica egualmente dovevano essere di mescola molto tenera…
In compenso il pilota di cecchinello ha fatto una ottima simulazione di gara: ben 20 giri sempre sul passo dei 2.02.5. Niente male davvero.
La situazione dei piloti della Yamaha è diversa: sia Colin che Vale, infatti, hanno sempre fatto run di almeno tre/quattro giri, quindi ci si può interrogare al massimo se la mescola utilizzata avrebbe tenuto per la durata di una gara. In particolare il miglior tempo finale di Rossi è arrivato al 48° passaggio al termine di quattro giri lanciati: 2.03.247, 2.01.860, 2.01.437 e 2.01.488. Lorenzo dal canto suo ha centrato la migliore prestazione al termine durante una uscita di ben cinque giri consecutivi, in calando.
Sempre senza pneumatici da qualifica hanno girato Hopkins e Capirossi, mentre Dovizioso li ha calzati, ma calando solo tre decimi.
Il suo problema è la frenata: la moto gli si alza molto dietro ed inoltre con pnematici morbidi Dovi ancora non si trova.
Più radicale il problema di Melandri, ancora alle prese con una moto che non fa quel che vuole lui. Marco trova il motore troppo brusco e la GP8 sottosterzante, un difetto che non è riuscito ad eliminare spostando peso sull’avantreno. Molto onestamente, comunque, il ravennate ha ammesso che è il momento di dare un occhio alla telemetria di Stoner che piega di meno la moto, “spigola” e va forte. Dunque nessuna scusa.
Domani ultima giornata per tutti i piloti che ieri erano già alla frutta. Se nel primo giorno nessuno ha fatto uno stop ad ora di pranzo, nel secondo tutti ne hanno approfittato e più d’uno, vecchi cinghiali come Capirossi compreso, hanno avuto problemi di vesciche alle mani, nonostante protezioni ad hoc. Evidentemente guidare una MotoGP non è uno sport da signorine…
quindi
La Yamaha si adatta sia alle Bridgestone che alle Michelin
Lorenzo sembra andare forte
I soliti gufi antirossi oggi mangiano un pò di cacca

Melandri per adesso proprio non riesce ad andare
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