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Ma è sempre meglio partecipare no?
Ahahah, Pons, Mang, Cornu, Cadalora.. tutti sbarbatelli eh?
La 250 ha visto all'opera gente come Ambrosini, Ruffo, Provini, Mendogni, Redman, Hailwood, Read, Ivy, Bryans, McIntyre e decine di altri grandissimi campioni da leggenda che correvano quando i 4 e 6 cilindri quattro tempi frustavano l'aria e i timpani col loro rumore di tuono e a lato delle piste c'erano fossi e muri e marciapedi e lampioni e...
Quando passavano insieme al primo giro sfrecciando così vicino che allungando la mano potevi toccarli, la terra ti tremava sotto i piedi e sentivi il tremore che ti entrava dentro facendoti ballare i visceri... erano impressionanti.
Era come sentire un'orchestra sinfonica.
Le Honda 6 cilindri avevano una tonalità altissima e le vibrazioni che penetravano l'orecchio creavano una cacofonia di suoni impossibile da descrivere, le Benelli 4 cilindri avevano una tonalità più bassa ma la scudisciata che riceveva l'orecchio quando cominciavano a scalare rabbiosamente le marce resta qualcosa di indimenticabile e ineguagliato, le monocilindriche avevano una tonalità ancora più bassa ma ognuna aveva la sua voce sicchè era possibile riconoscere anche senza vederla la Morini di Provini dalla Motobi di Campanelli o dalla Aermacchi di Milani.
Poi, solo poi, sono arrivati i due tempi figli di un regolamento ridicolo e miope, un regolamento che aveva improvvisamente eliminato le moto più belle del mondo consegnando la ribalta all'insulso miagolio dei 2 tempi, un suono uguale per tutti
Da quel momento l'emozione del campione abbinato al suono del motore della sua moto scomparve dai circuiti e l'emozione di sentire come facevano cantare il motore ognuno di quei campioni è diventata un lontano ricordo, il ricordo di quando nella 250 correvano i più grandi campioni sulle moto più belle del mondo.
Ahahah, Pons, Mang, Cornu, Cadalora.. tutti sbarbatelli eh?
La 250 ha visto all'opera gente come Ambrosini, Ruffo, Provini, Mendogni, Redman, Hailwood, Read, Ivy, Bryans, McIntyre e decine di altri grandissimi campioni da leggenda che correvano quando i 4 e 6 cilindri quattro tempi frustavano l'aria e i timpani col loro rumore di tuono e a lato delle piste c'erano fossi e muri e marciapedi e lampioni e...
Quando passavano insieme al primo giro sfrecciando cos? vicino che allungando la mano potevi toccarli, la terra ti tremava sotto i piedi e sentivi il tremore che ti entrava dentro facendoti ballare i visceri... erano impressionanti.
Era come sentire un'orchestra sinfonica.
Le Honda 6 cilindri avevano una tonalit? altissima e le vibrazioni che penetravano l'orecchio creavano una cacofonia di suoni impossibile da descrivere, le Benelli 4 cilindri avevano una tonalit? pi? bassa ma la scudisciata che riceveva l'orecchio quando cominciavano a scalare rabbiosamente le marce resta qualcosa di indimenticabile e ineguagliato, le monocilindriche avevano una tonalit? ancora pi? bassa ma ognuna aveva la sua voce sicch? era possibile riconoscere anche senza vederla la Morini di Provini dalla Motobi di Campanelli o dalla Aermacchi di Milani.
Poi, solo poi, sono arrivati i due tempi figli di un regolamento ridicolo e miope, un regolamento che aveva improvvisamente eliminato le moto pi? belle del mondo consegnando il la ribalta all'insulso miagolio dei 2 tempi, un suono uguale per tutti
Da quel momento l'emozione del campione abbinato al suono del motore della sua moto scomparve dai circuiti e l'emozione di sentire come facevano cantare il motore ognuno di quei campioni ? diventata un lontano ricordo, il ricordo di quando nella 250 correvano i pi? grandi campioni sulle moto pi? belle del mondo.
Ahahah, Pons, Mang, Cornu, Cadalora.. tutti sbarbatelli eh?
La 250 ha visto all'opera gente come Ambrosini, Ruffo, Provini, Mendogni, Redman, Hailwood, Read, Ivy, Bryans, McIntyre e decine di altri grandissimi campioni da leggenda che correvano quando i 4 e 6 cilindri quattro tempi frustavano l'aria e i timpani col loro rumore di tuono e a lato delle piste c'erano fossi e muri e marciapedi e lampioni e...
Quando passavano insieme al primo giro sfrecciando cos? vicino che allungando la mano potevi toccarli, la terra ti tremava sotto i piedi e sentivi il tremore che ti entrava dentro facendoti ballare i visceri... erano impressionanti.
Era come sentire un'orchestra sinfonica.
Le Honda 6 cilindri avevano una tonalit? altissima e le vibrazioni che penetravano l'orecchio creavano una cacofonia di suoni impossibile da descrivere, le Benelli 4 cilindri avevano una tonalit? pi? bassa ma la scudisciata che riceveva l'orecchio quando cominciavano a scalare rabbiosamente le marce resta qualcosa di indimenticabile e ineguagliato, le monocilindriche avevano una tonalit? ancora pi? bassa ma ognuna aveva la sua voce sicch? era possibile riconoscere anche senza vederla la Morini di Provini dalla Motobi di Campanelli o dalla Aermacchi di Milani.
Poi, solo poi, sono arrivati i due tempi figli di un regolamento ridicolo e miope, un regolamento che aveva improvvisamente eliminato le moto pi? belle del mondo consegnando il la ribalta all'insulso miagolio dei 2 tempi, un suono uguale per tutti
Da quel momento l'emozione del campione abbinato al suono del motore della sua moto scomparve dai circuiti e l'emozione di sentire come facevano cantare il motore ognuno di quei campioni ? diventata un lontano ricordo, il ricordo di quando nella 250 correvano i pi? grandi campioni sulle moto pi? belle del mondo.
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