i tempi finali. Pedrosa e Spies tradiscono le aspettative
Il caldo ha inchiodato i tempi dei migliori quattro, Rossi, Stoner, Edwards e Capirossi, ma ciononostante Jorge Lorenzo è stato capace di fare un altro piccolo passo in avanti sul finale, quando già cominciavano a cadere le prime gocce di pioggia, che però evaporavano quasi prima di toccare terra.
Rossi non ha incontrato difficoltà, Stoner nemmeno, a parte un po’ di chattering e la sensazione di non riuscire a capire, a causa dell’asfalto bollente, le reazioni della moto alle sue modifiche.
Contento anche Capirossi che ha quasi deliberato il nuovo telaio Suzuki, più flessibile ed in grado di offrire maggiore aderenza, già risultato migliore nei test invernali, con il freddo, in Europa.
La pioggia, in ogni caso, ha poi interrotto i test poco prima delle 17, ed entro il limite miglioravano anche Pedrosa e soprattutto Barberà, che saltava fra i primi dieci, solo marginalmente più lento del compagno di marca Mika Kallio e davanti ad Espargarò. Tre Ducati una in fila all’altra e, complessivamente cinque moto di Borgo Panigale nei primi undici.
Subito dietro il texano Ben Spies che, come aveva già fatto in occasione del Gran premio di Valencia, se l’è presa calma, lavorando con metodo e senza correre rischi inutili.
Un po’ in difficoltà la coppia del team Gresini con Simoncelli che ha fatto un po’ meglio del compagno di squadra Melandri. Se Sic si è lamentato però di non avere confidenza con l’avantreno, il ravennate da parte sua ha ammesso di avere imboccato una strada completamente sbagliata. Si potrà rifare domani.
I tempi finali
1. Rossi (Yamaha-Fiat) 2.01.411 (giri 15 di 54)
2. Stoner (Ducati-Marlboro) 2.01.902 (12 di 42)
3. Edwards (Yamaha-Monster) 2.01.932 (23 di 48)
4. Capirossi (Suzuki-Rizla) 2.02.102 (21 di 58)
5. Lorenzo (Yamaha-Fiat) 2.02.165 (56 di 57)
6. Dovizioso (Honda-Repsol) 2.02.630 (18 di 51)
7. Hayden (Ducati-Marlboro) 2.02.792 (22 di 46)
8. Pedrosa (Honda-Repsol) 2.02.866 (50 di 52)
9. Kallio (Ducati-Pramac) 2.02.987 (70 di 70)
10. Barbera (Ducati-Aspar) 2.03.030 (57 di 59)
11. Espargarò (Ducati-Pramac) 2.03.133 (53 di 54)
12. Spies (Yamaha-Monster ) 2.03.142 (53 di 55)
13. De Puniet (Honda-LCR) 2.03.456 (52 di 62)
14. Bautista (Suzuki-Rizla) 2.03.558 (35 di 51)
15. Simoncelli (Honda-Gresini) 2.03.563 (19 di 54)
16. Melandri (Honda-Gresini) 2.03.609 (17 di 28)
17. Aoyama (Honda-Interwetten) 2.03.651 (40 di 66)
18. Yamaha T 2.05.732 (16 di 40)
19. Yamaha O 2.06.206 (25 di 36)
Il caldo ha inchiodato i tempi dei migliori quattro, Rossi, Stoner, Edwards e Capirossi, ma ciononostante Jorge Lorenzo è stato capace di fare un altro piccolo passo in avanti sul finale, quando già cominciavano a cadere le prime gocce di pioggia, che però evaporavano quasi prima di toccare terra.
Rossi non ha incontrato difficoltà, Stoner nemmeno, a parte un po’ di chattering e la sensazione di non riuscire a capire, a causa dell’asfalto bollente, le reazioni della moto alle sue modifiche.
Contento anche Capirossi che ha quasi deliberato il nuovo telaio Suzuki, più flessibile ed in grado di offrire maggiore aderenza, già risultato migliore nei test invernali, con il freddo, in Europa.
La pioggia, in ogni caso, ha poi interrotto i test poco prima delle 17, ed entro il limite miglioravano anche Pedrosa e soprattutto Barberà, che saltava fra i primi dieci, solo marginalmente più lento del compagno di marca Mika Kallio e davanti ad Espargarò. Tre Ducati una in fila all’altra e, complessivamente cinque moto di Borgo Panigale nei primi undici.
Subito dietro il texano Ben Spies che, come aveva già fatto in occasione del Gran premio di Valencia, se l’è presa calma, lavorando con metodo e senza correre rischi inutili.
Un po’ in difficoltà la coppia del team Gresini con Simoncelli che ha fatto un po’ meglio del compagno di squadra Melandri. Se Sic si è lamentato però di non avere confidenza con l’avantreno, il ravennate da parte sua ha ammesso di avere imboccato una strada completamente sbagliata. Si potrà rifare domani.
I tempi finali
1. Rossi (Yamaha-Fiat) 2.01.411 (giri 15 di 54)
2. Stoner (Ducati-Marlboro) 2.01.902 (12 di 42)
3. Edwards (Yamaha-Monster) 2.01.932 (23 di 48)
4. Capirossi (Suzuki-Rizla) 2.02.102 (21 di 58)
5. Lorenzo (Yamaha-Fiat) 2.02.165 (56 di 57)
6. Dovizioso (Honda-Repsol) 2.02.630 (18 di 51)
7. Hayden (Ducati-Marlboro) 2.02.792 (22 di 46)
8. Pedrosa (Honda-Repsol) 2.02.866 (50 di 52)
9. Kallio (Ducati-Pramac) 2.02.987 (70 di 70)
10. Barbera (Ducati-Aspar) 2.03.030 (57 di 59)
11. Espargarò (Ducati-Pramac) 2.03.133 (53 di 54)
12. Spies (Yamaha-Monster ) 2.03.142 (53 di 55)
13. De Puniet (Honda-LCR) 2.03.456 (52 di 62)
14. Bautista (Suzuki-Rizla) 2.03.558 (35 di 51)
15. Simoncelli (Honda-Gresini) 2.03.563 (19 di 54)
16. Melandri (Honda-Gresini) 2.03.609 (17 di 28)
17. Aoyama (Honda-Interwetten) 2.03.651 (40 di 66)
18. Yamaha T 2.05.732 (16 di 40)
19. Yamaha O 2.06.206 (25 di 36)
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