Intanto una cosa ovvia:
chi fa revisionismo dopo decenni di vittorie rosica e basta, le cose cambiano, il passato resta.
Detto ciò ecco ciò che è innegabile:
Pedrosa per primo, Stoner poi per finire con Lorenzo hanno dimostrato di poter essere più veloci anche a presunta parità di mezzi.
Ciò è avvenuto da quando l'elettronica l'ha fatta da padrona, sopratutto nella gestione gas, forse è un caso, forse no, ovviamente io credo di no.
Un plus del fenomeno andato assottigliandosi inesorabilmente e poi segato dall'incedere del progresso, giusto, sbagliato, così è e basta.
Adesso il suo guidare sopra i problemi non esiste più, perchè prima guidava sopra il problema di grip del posteriore, andando forte come il primo giro a fine gara con gomme fumanti, problema che risulta attualmente del tutto inesistente.
Anzi, la sua proverbiale maniacalità nella ricerca dell'assetto giusto oggi lo porta ad andare più piano e a trovare l'assetto solo all'ultimo, sempre che ci riesca.
Il perchè, aldilà delle ragioni caratteriali e di approccio al lavoro, è logico, non è più un ragazzino, non va al massimo se non sente tutto a posto.
Dunque è inesorabilmente più lento se c'è qualcosa che non va e se è tutto perfetto, pure.
Rossi non è più il più veloce in pista, da un bel pò, può vincere e ha vinto gare epiche come solo lui può fare, ma senza best lap.
Infine...
Nessuno complotto, nessuno che gioca contro di lui, la moto non sta ricevendo aggiornamenti diversi dal compagno di squadra.
I decimi che gli mancano gli mancano da tempo e sono di testa prima di tutto, il tempo ha portato ad un costante abbassamento della sua propensione al rischio, e senza questo non puoi essere il più forte anche se sei un genio del manubrio.
Chiamiamola naturale vecchiaia, riflessi rallentati, assenza di stimoli o paura di rifarsi male, in ogni caso ciò significa arrivare dietro.
La spalla conta un decimo, la testa cinque.
Il resto è fuffa.
chi fa revisionismo dopo decenni di vittorie rosica e basta, le cose cambiano, il passato resta.
Detto ciò ecco ciò che è innegabile:
Pedrosa per primo, Stoner poi per finire con Lorenzo hanno dimostrato di poter essere più veloci anche a presunta parità di mezzi.
Ciò è avvenuto da quando l'elettronica l'ha fatta da padrona, sopratutto nella gestione gas, forse è un caso, forse no, ovviamente io credo di no.
Un plus del fenomeno andato assottigliandosi inesorabilmente e poi segato dall'incedere del progresso, giusto, sbagliato, così è e basta.
Adesso il suo guidare sopra i problemi non esiste più, perchè prima guidava sopra il problema di grip del posteriore, andando forte come il primo giro a fine gara con gomme fumanti, problema che risulta attualmente del tutto inesistente.
Anzi, la sua proverbiale maniacalità nella ricerca dell'assetto giusto oggi lo porta ad andare più piano e a trovare l'assetto solo all'ultimo, sempre che ci riesca.
Il perchè, aldilà delle ragioni caratteriali e di approccio al lavoro, è logico, non è più un ragazzino, non va al massimo se non sente tutto a posto.
Dunque è inesorabilmente più lento se c'è qualcosa che non va e se è tutto perfetto, pure.
Rossi non è più il più veloce in pista, da un bel pò, può vincere e ha vinto gare epiche come solo lui può fare, ma senza best lap.
Infine...
Nessuno complotto, nessuno che gioca contro di lui, la moto non sta ricevendo aggiornamenti diversi dal compagno di squadra.
I decimi che gli mancano gli mancano da tempo e sono di testa prima di tutto, il tempo ha portato ad un costante abbassamento della sua propensione al rischio, e senza questo non puoi essere il più forte anche se sei un genio del manubrio.
Chiamiamola naturale vecchiaia, riflessi rallentati, assenza di stimoli o paura di rifarsi male, in ogni caso ciò significa arrivare dietro.
La spalla conta un decimo, la testa cinque.
Il resto è fuffa.
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