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Tecnica. La Ducati rende sul bagnato
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Originally posted by rocketman View PostIl tuo amico non ha sbagliato.
In effetti la D16 non ha "un" telaio ma ne ha ben tre!
Quello anteriore ad "airbox stressato", quello centrale che altri non ? che il motore e quello posteriore, ovvero il forcellone infulcrato sul carter motore.
L'utilizzo del carbonio ha permesso di accorciare l'interasse ma ha peggiorato la flessibilit? laterale, quella che fornisce grip quando la moto ? alle inclinazioni pi? accentuate, innescando anche del chattering a certe frequenze caratteristiche.
Inoltre c'? il problema degli pneumatici che faticano ad andare in temperatura, all'inizio in Ducati provarono a risolvere la situazione accentuando i trasferimenti di carico, alzando il baricentro del telaio e lasciando invariato quello del motore e delle masse non sospese posteriori ma il feeling sull'anteriore cal? in proporzione anche se Stoner quasi non se ne accorse.
Per ovviare al problema durante i test invernali Rossi e Burgess hanno provato tutte le possibili combinazioni di settaggio (moto alta, bassa, lunga, corta) ma i risultati non sono stati pari alle aspettative, anche con la moto apparentemente a posto i tempi non saltano fuori.
Ora come ora la D16 ha un grip da paura in uscita di curva e un appoggio sull'anteriore insufficiente in entrata, in particolare fornisce al pilota una sensazione di sottosterzo agli angoli pi? accentuati.
Per questo la moto cos? com'? ? valida in condizioni wet e diventa inguidabile sul dry.
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Originally posted by rocketman View PostInoltre c'? il problema degli pneumatici che faticano ad andare in temperatura, all'inizio in Ducati provarono a risolvere la situazione accentuando i trasferimenti di carico, alzando il baricentro del telaio e lasciando invariato quello del motore e delle masse non sospese posteriori ma il feeling sull'anteriore cal? in proporzione anche se Stoner quasi non se ne accorse.
Per ovviare al problema durante i test invernali Rossi e Burgess hanno provato tutte le possibili combinazioni di settaggio (moto alta, bassa, lunga, corta) ma i risultati non sono stati pari alle aspettative, anche con la moto apparentemente a posto i tempi non saltano fuori.
Ora come ora la D16 ha un grip da paura in uscita di curva e un appoggio sull'anteriore insufficiente in entrata, in particolare fornisce al pilota una sensazione di sottosterzo agli angoli pi? accentuati.
Per questo la moto cos? com'? ? valida in condizioni wet e diventa inguidabile sul dry.
Last edited by ric_; 05-04-11, 10:14.
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Che la Ducati col monogomma ci abbia perso ritrovandosi un prodotto buono per le jappe e non per lei ? abbastanza palese...
... ma credo che il margine di miglioramento sia ampio in ogni settore, non solo quello dell'adattamento alle gomme.
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Originally posted by MiKiFF View PostChe la Ducati col monogomma ci abbia perso ritrovandosi un prodotto buono per le jappe e non per lei ? abbastanza palese...
... ma credo che il margine di miglioramento sia ampio in ogni settore, non solo quello dell'adattamento alle gomme.
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melandri dice che la ducati soffriva le gomme dure e che doveva sempre usare le morbide per farle andare in temperatura, rossi non riesce ad usare le morbide e va bene con le gomme dure su piste con poco grip.
A me non pare lo stesso problema
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