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2017:le novit? tecniche spiegate dall'Ing. Bernardelle

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    2017:le novit? tecniche spiegate dall'Ing. Bernardelle

    Honda: affinamenti ciclistici e tanto lavoro sul motore 2017

    Honda raramente schiera delle moto da corsa rivoluzionate rispetto a quelle che hanno corso la stagione precedente e ancora pi? raramente ripete per due stagioni consecutive gli stessi errori sul piano tecnico. Per questo sar? assolutamente probabile che la moto che vedremo a Sepang a fine mese sar? esteticamente molto simile alla RCV213 del 2016, ma difficilmente il suo motore risulter? cos? distante dalle prestazioni dei rivali come era successo un anno fa. A Valencia le modifiche sulla moto 2017 laboratorio si sono sentite pi? che viste. Il motore aveva una sonorit? decisamente pi? piena e cupa segno di una decisa inversione di tendenza rispetto al motore 2016 che aveva tutta l?erogazione spostata ai regimi pi? elevati. Continuando lo sviluppo che gi? era iniziato con il test estivo di Barcellona quando avevamo visto la nuova configurazione dei condotti di scarico, sembra che Honda sia intervenuta anche con una fasatura di scoppio meno regolare alla ricerca di una migliore accelerazione in uscita di curva e di una curva di erogazione pi? piena a regimi bassi ed intermedi. Dovremo attendere i primi test 2017 per capire se il reparto corse pi? forte del mondo avr? deciso d mantenere l?albero motore contro-rotante, scelta che non ha convinto appieno tecnici e piloti e che Pedrosa ha sofferto per buona parte della stagione.

    Yamaha: pi? potenza e pi? agilit?

    Da tantissime stagioni, la Yamaha M1 ? la moto da GP che mette meno in crisi i piloti che la conducono in gara. L?equilibrio raggiunto con la configurazione di inizio 2016 sembrava un punto d?arrivo difficile da raggiungere per gli avversari, mentre poi si ? visto che in MotoGP basta poco per perdere di competitivit? e cos? la rottura dei due motori al Mugello e la capacit? del team HRC di trovare un buon setting per Marquez e Pedrosa le hanno fatto perdere lo scettro della moto regina. Il motore della M1 non ? mai stato il riferimento prestazionale della categoria; a fine stagione, per?, l?accelerazione ? parsa veramente insufficiente per permettere ai piloti di condurre la gara senza essere costretti a rischiare troppo in fase di percorrenza di curva. Riguardo a questo aspetto a Valencia si ? visto poco e lo stesso Rossi ha ammesso di essere rimasto deluso dalla prima uscita con il nuovo motore. C?? da scommettere che in Yamaha avranno dedicato molte energie a correggere questa situazione, mentre in Spagna la nuova moto portata al test ha mostrato una ciclistica parecchio diversa da quella 2016. Due indizi notati a Valencia possono portarci a capire come stiano lavorando i tecnici giapponesi: la grossa bocca di uscita dello scarico sul lato destro risultava pi? incassata nella nicchia del forcellone ed era presente una piccola gobba nella parte superiore dell?elemento in carbonio che copre l?airbox. Questo porta ad ipotizzare che in Yamaha abbiamo pensato di modificare la posizione del motore all?interno del telaio: una piccola rotazione relativa del blocco motore verso il posteriore pu? produrre una modifica della caratteristica inerziale del veicolo positiva in termini di agilit?.

    Ducati: geometrie ri-centrate per proseguire nello sviluppo degli assetti 2016

    L?obiettivo del reparto corse Ducati deve essere quello di verificare se con le modifiche portate a Valencia si sia imboccata la strada giusta per permettere a Lorenzo di sentire la Desmosedici come qualcosa di immediatamente suo, cos? da riuscire ad inserire fin da subito la rossa di Borgo Panigale tra le pretendenti al titolo 2017. Per realizzare questo obiettivo alla Ducati non manca molto ed in effetti a Valencia non si sono viste rivoluzioni come avvenne nell'inverno 2014/2015. Anche nelle sue ultime evoluzioni, per?, la Desmosedici non sembra aver dimenticato quella cronica tendenza al sottosterzo in uscita di curva, problema di cui si ? lamentato soprattutto Dovizioso e che sembra amplificarsi con il calare delle gomme in gara. L'anno appena concluso ha fatto vedere che quando su alcune piste l'assetto funziona a dovere, la Ducati pu? dominare e le vittorie ottenute meritatamente in Austria ed in Malesia stanno l? a testimoniarlo. In occasioni simili i piloti possono contare su un motore incredibile, sicuramente quello con l'erogazione di coppia pi? piena ed efficace, oltre che il pi? veloce. Resta, per?, ancora troppo difficile arrivare al giusto bilanciamento in ogni pista ed in ogni condizione di grip. Per questo l'evoluzione ciclistica vista a Valencia era pi? che altro dovuta ad una ri-centratura della geometria del telaio per permettere alle squadre di proseguire il processo di evoluzione degli assetti avviato nel 2016 con le gomme Michelin. Dovizioso ? apparso soddisfatto alla fine della prima presa di contatto con il prototipo della moto 2017, Lorenzo - con ancora forte la memoria dell'armonia raggiunta negli anni con la ciclistica della M1 - un po' meno, lasciando capire che c'era ancora un bel po' di lavoro da fare.


    Suzuki: crescere con le prestazioni senza perdere l'equilibrio ciclistico

    La qualit? ciclistica ? sicuramente la dote pi? importante della GSX-RR, quella che le ha permesso l'anno scorso di inserirsi spesso nella lotta con i primi e che ha portato Vinales a vincere il GP del Regno Unito. Sar? proprio nei prossimi test pre-campionato che la Suzuki potr? dimostrare di essere definitivamente una delle migliori in MotoGP. A sostituire l'efficacissimo Vinales ? arrivato Iannone che, quanto a velocit? sulla moto non ? sicuramente da meno; il pilota italiano, per?, ha uno stile diverso dal giovane astro spagnolo e viene dalla Ducati, moto dotata del motore migliore in MotoGP. Ai tecnici Suzuki spetter? il compito non facile di far crescere le prestazioni del loro 4 cilindri in linea senza, per?, compromettere quell'equilibrio e quell'agilit? che devono rimanere le caratteristiche salienti della moto giapponese. A Valencia non si ? visto molto, anche perch? e giustamente, i tecnici di Hamamatsu avranno voluto prima capire bene il tenore dei commenti di Iannone prima di definire dove intervenire.



    Aprilia: l'anno giusto per mostrare tutto il potenziale

    Il tempo sul giro fatto registrare da Aleix Espargaro nel finale del test di Valencia ? stata una delle sorprese della due giorni di prove del novembre scorso. In effetti Aprilia ha chiuso il 2016 inanellando una serie di risultati soddisfacenti in gara, ma non si era mai visto la V4 italiana sfoderare un tempo sul giro cos? vicino a quello dei primi della classe. Ancora pi? sorprendente ? stato leggere la soddisfazione nel volto di Espargaro a test concluso nel sottolineare come il giro gli fosse riuscito in maniera facile e come fosse gi? riuscito ad entrare in grande sintonia con la moto. Dalle parti di Noale le moto da corsa le sanno fare bene e la RS-GP 2016 ha fatto vedere una crescita prestazionale discreta. Insomma, il progetto ? sano e per questo il 2017 - se Espargaro sapr? fornire sempre prestazioni valide - potr? essere l'anno in cui inizieranno ad arrivare le prime soddisfazioni.


    KTM: progetto MotoGP seguito con grande impegno

    Quelli della KTM non hanno fatto un gran clamore, ma hanno fatto le cose in grande per prepararsi al definitivo ingresso in MotoGP, curando nei minimi dettagli il progetto della nuova moto e dedicando molte risorse anche agli aspetti organizzativi. Insomma, una storia completamente diversa da quella che aveva gi? visto il debutto di un motore V4 990cc marchiato KTM nell'inverno 2004/2005 installato su una ciclistica KR. Quel motore, progettato nella struttura austriaca diretta dall'ing. Bartol non aveva avuto fortuna ed era scomparso presto dal palcoscenico della MotoGP. La moto che ha ufficialmente debuttato a Valencia dimostra di essere ben progettata. Ha fatto parlare la scelta di costruire il telaio utilizzando una struttura tubolare in acciaio, soluzione tecnica cara agli austriaci, ma che ad alcuni ? sembrata una scelta economica e rischiosa. In realt? KTM ha scelto di sviluppare il progetto della RC16 applicando soluzioni tecnologiche ben note e tutte sviluppate internamente al reparto corse austriaco. Per questo motivo il telaio in acciaio e le sospensioni WP, al debutto in MotoGP. Il rendimento del reparto sospensioni, per?, potr? costituire la vera incognita durante la stagione in quanto tutti gli altri adottano le collaudatissime Ohlins. Sul piano motoristico, invece, non sembra che agli austriaci manchi molto: il loro V4 ha gi? fatto vedere in Spagna doti di velocit? pi? che buone.
    Last edited by Nigel76; 16-01-17, 20:10.

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    #2
    Bobber ha detto che NON si parla di Tecnica in questa sezione

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      #3
      Yamaha usa la 2016?

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        #4
        Originally posted by MiKiFF View Post
        Yamaha usa la 2016?


        Corretto

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