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Anacronismo delle Road Races

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    #1

    Anacronismo delle Road Races

    Premetto, non vorrei generare alcun tipo di polemiche ma solo sentire un po' di vostre opinioni...
    Leggendo il sito di MCN stamattina ho visto che il Manx GP ha mietuto un'altra vita; purtroppo se si comincia a seguire l'ambiente delle road races ci si accorge di come queste tragiche notizie abbiano una cadenza quasi settimanale durante la stagione... credo che vedere una moto con un uomo sopra che sfreccia ai 300 all'ora tra i muretti di un centro abitato sia davvero "the greatest show on Earth"... tuttavia mi chiedo come queste corse possano ancora oggi essere patrocinate dalle Federazioni e come sia possibile che l'immane prezzo pagato in termini di vite umane non costringa gli organizzatori ha "chiudere" questa "spettacolare carneficina".
    Amo le moto, amo la velocit? in ogni sua forma per? comincio a credere che, complici anche le prestazioni esagerate delle moto che oggi partecipano a questi eventi, sarebbe ora di relegare le competizioni ad ambienti progettati per questo come lo sono i circuiti.
    Voi cosa ne pensate?

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    #2
    Originally posted by Luca990 View Post
    Premetto, non vorrei generare alcun tipo di polemiche ma solo sentire un po' di vostre opinioni...
    Leggendo il sito di MCN stamattina ho visto che il Manx GP ha mietuto un'altra vita; purtroppo se si comincia a seguire l'ambiente delle road races ci si accorge di come queste tragiche notizie abbiano una cadenza quasi settimanale durante la stagione... credo che vedere una moto con un uomo sopra che sfreccia ai 300 all'ora tra i muretti di un centro abitato sia davvero "the greatest show on Earth"... tuttavia mi chiedo come queste corse possano ancora oggi essere patrocinate dalle Federazioni e come sia possibile che l'immane prezzo pagato in termini di vite umane non costringa gli organizzatori ha "chiudere" questa "spettacolare carneficina".
    Amo le moto, amo la velocit? in ogni sua forma per? comincio a credere che, complici anche le prestazioni esagerate delle moto che oggi partecipano a questi eventi, sarebbe ora di relegare le competizioni ad ambienti progettati per questo come lo sono i circuiti.
    Voi cosa ne pensate?
    carneficina.........

    fai il conto di quanti sono morti nelle sicure piste tra gare e turni e vedrai che sono molti di piu' delle RR

    basti pensare solo a laguna seca 2 piloti morti in un colpo

    in moto si muore

    se cadi in una road race e sbatti contro qualcosa muori
    ma non ? detto che succeda

    basti pensare a guy Martin che cade ogni 3 x 2 ed ? ancora vivo
    ? caduto anche all'ulster pochi mesi fa
    anche dunlop ? caduto quest'anno al TT

    poi magari vai a fare il trofeo amatori, cadi in una qualsiasi curva dei nostri circuiti quello che ti sta dietro ti prende e ti ammazza (? successo diverse volte)

    Joey Dunlop King of mountain ha vinto e fatto piu' TT di tutti eppure ? morto in in circuito ridicolo in europa

    Abe correva nel mondiale vero delle 500 in circuiti reputati poi troppo pericolosi come suzuka
    ? morto con lo scooter

    correre all'isola ? pericoloso, per scampare il pericolo basta non andarci

    rispettando chi vuole farlo

    e sopratutto senza limiti imposti da qualcuno che non capisce un ***** di corse

    nel campionato italiano su strada ci sono limiti assurdi limiti imposti per renderle piu' sicure che invece rendono il tutto meno sicuro
    limiti imposti da qualcuno che non si ? mai infilato una tuta

    sudato per ore per aspettare di fare una salita di 1 minuto
    fatto una doccia improvvisata con una tanica
    cambiato una gomma con le sole mani in mezzo alla strada
    accampato per 3 giorni sotto un gazebo a bordo strada con 38 gradi o con la pioggia battente

    ecco il punto ? questo, solo chi fa parte di un mondo puo' giudicare quel mondo
    le federazioni lasciamole fuori


    io se potessi andrei domani a fare il Manx, non sono pazzo
    sono sano di mente anche per la federazione che mi rilascia la licenza
    amo la vita e ho due figli

    ed ? proprio per questo che sogno di fare il Manx

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      #3
      dimenticavo

      anacronistiche

      concordo sull'aggettivo

      c'? davvero dell'anacronismo nelle gare stradali

      in un mondo dove ormai di valori ce ne sono pochi
      anche nel motociclismo vedi ragazzini che sono di poco sotto al 2 al mugello e pensano di essere arrivati e su fb hanno pagine da veri piloti
      o di time attack continui dove chi fa 58 ? meglio di chi fa 59 ma ? peggio di chi fa 57
      superstar che hanno speso centinaia di migliaia di mila euro per stare ancora li e spesso odiano quello che gli parte vicino in griglia
      tifosi stile calcio che esultano per le cadute in motogp

      si le gare stradali sono anacronistiche

      perch? trovi piloti che fanno le 3 di notte per aiutare un'altro pilota a cambiare il motore
      piloti da top ten che danno la mano al sottoscritto solo perch? si ? qualificato
      piloti che hanno vinto tutto compreso il TT a fare il meccanico, e poi capita che il mio amico gli chieda una corona in prestito


      c'? il rispetto quello vero
      ci sono in ballo valori considerati davvero anacronistici in questo bellissimo mondo alla feisbuc
      Last edited by livelegend; 08-09-15, 13:16.

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        #4
        Sono d'accordissimo perke' devono sempre dire alla gente ke c...o fare,si e' maggiorenni e fino ke nn pesto i piedi alla gente potro' fare quello ke mi piace.

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          #5
          Posso immaginare che ambiente meraviglioso sia il paddock di una Road Race e sono il primo che non prova pi? alcuna empatia per il motorsport di oggi... trovo ridicoli i vari Hamilton o Lorenzo che giocano a fare i superman e riescono solo a risultare personaggi di spessore nullo cos? come trovo ridicolo l'eccessivo professionismo di qualsiasi categoria propedeutica... il paddock del 7 Laghi durante il WSK (karting) sembra quello del GP di Monza F1.
          Tuttavia mi sembra che il mondo guardi a gare come il TT con quel gusto del macabro (che ? probabilmente estraneo all'ambiente) ma che ? quello che genera l'eco tra il grande pubblico...
          Mi spaventa la sistematicit? con cui avvengono eventi tragici in questi tipi di corse; mentre in pista ? un'eventualit? relativamente poco presente, nelle RR ? una costante... a dimostrazione di ci?, che io ricordi, non ci sono state edizioni del TT dove tutti i partecipanti abbiano terminato la corsa vivi e questo ?, a mio parere, un prezzo troppo elevato per il mondo di oggi; da qui il termine "anacronismo" con cui aprivo il post.
          Guardando i video che si trovano online spero che questo genere di corse continuino ad esistere per molti anni perch? mi piacerebbe andare a vedere un TT, per? non riesco a smettere di chiedermi dove finiscano il coraggio e la passione ed inizi la follia...
          Last edited by Luca990; 08-09-15, 16:30.

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            #6
            Fa impressione pure a me pensare alle persone che ci lasciano le penne..
            ma ? pur vero che ? un mondo ancora "incontaminato".

            Secondo me ? decisamente diverso da qualsiasi gara in pista. Sulla pista cerchi i limiti dei mezzi, nelle RR il limite ? nel coraggio/incoscienza del pilota.

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              #7
              Originally posted by iraz View Post
              Sulla pista cerchi i limiti dei mezzi, nelle RR il limite ? nel coraggio/incoscienza del pilota.
              Non condivido....
              Nelle RR coraggio/incoscienza o lucida follia ne hanno tutti. Dal primo in classifica all'ultimo. Cerchi comunque il limite che ? dato principalmente dal tuo talento, poi dalla moto e dalla conoscenza del tracciato.
              Con il solo coraggio fai poca strada.

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                #8
                Originally posted by Luca990 View Post
                Premetto, non vorrei generare alcun tipo di polemiche ma solo sentire un po' di vostre opinioni...
                Leggendo il sito di MCN stamattina ho visto che il Manx GP ha mietuto un'altra vita; purtroppo se si comincia a seguire l'ambiente delle road races ci si accorge di come queste tragiche notizie abbiano una cadenza quasi settimanale durante la stagione... credo che vedere una moto con un uomo sopra che sfreccia ai 300 all'ora tra i muretti di un centro abitato sia davvero "the greatest show on Earth"... tuttavia mi chiedo come queste corse possano ancora oggi essere patrocinate dalle Federazioni e come sia possibile che l'immane prezzo pagato in termini di vite umane non costringa gli organizzatori ha "chiudere" questa "spettacolare carneficina".
                Amo le moto, amo la velocit? in ogni sua forma per? comincio a credere che, complici anche le prestazioni esagerate delle moto che oggi partecipano a questi eventi, sarebbe ora di relegare le competizioni ad ambienti progettati per questo come lo sono i circuiti.
                Voi cosa ne pensate?
                Una domanda che ho gi? sentito molte volte......
                Che dire?????? Lunga vita al TT e a tutte le RR
                Partecipare al TT ? costosissimo e complicatissimo e anche se riuscissi a ottenere buoni risultati (praticamente impossibile) non ottieni nessun ritorno economico o di notoriet?...... Chi lo fa ? spinto solo da una passione unica e sa ci? che rischia (oltretutto non sono certo dei ragazzini).

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                  #9
                  Originally posted by livelegend View Post
                  si le gare stradali sono anacronistiche

                  perch? trovi piloti che fanno le 3 di notte per aiutare un'altro pilota a cambiare il motore

                  Mi fai venire in mente il buon Maxim con cui ci giocavamo la vittoria nella classe BOT (bicilindrici) che dopo una mia caduta in prova ? venuto a cercarmi con i suoi ricambi della moto, mi ha aiutato a montarli e solo cos? ho potuto fare la gara visto che io di ricambi non ne avevo...a fine gara lui era primo e io secondo
                  Grazie Maxim!

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                    #10
                    Purtroppo discorsi triti e ritriti.

                    Non aggiungo altro. Live ? stato molto esaustivo.

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                      #11
                      Giusto un appunto riguardo il gusto del macabro...ecco quello ? prettamente latino, quando sei li a far la gara e danno la bandiera rossa non corrono voci incontrollate e fameliche, si aspetta il comunicato ufficiale della direzione gara che prima avvisa la famiglia. L'accanimento mediatico grazie al cielo nin fa parte di questo meraviglioso mondo.
                      Last edited by darionik; 09-09-15, 09:11.

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                        #12
                        Originally posted by Luca990 View Post
                        Posso immaginare che ambiente meraviglioso sia il paddock di una Road Race e sono il primo che non prova pi? alcuna empatia per il motorsport di oggi... trovo ridicoli i vari Hamilton o Lorenzo che giocano a fare i superman e riescono solo a risultare personaggi di spessore nullo cos? come trovo ridicolo l'eccessivo professionismo di qualsiasi categoria propedeutica... il paddock del 7 Laghi durante il WSK (karting) sembra quello del GP di Monza F1.
                        Tuttavia mi sembra che il mondo guardi a gare come il TT con quel gusto del macabro (che ? probabilmente estraneo all'ambiente) ma che ? quello che genera l'eco tra il grande pubblico...
                        Mi spaventa la sistematicit? con cui avvengono eventi tragici in questi tipi di corse; mentre in pista ? un'eventualit? relativamente poco presente, nelle RR ? una costante... a dimostrazione di ci?, che io ricordi, non ci sono state edizioni del TT dove tutti i partecipanti abbiano terminato la corsa vivi e questo ?, a mio parere, un prezzo troppo elevato per il mondo di oggi; da qui il termine "anacronismo" con cui aprivo il post.
                        Guardando i video che si trovano online spero che questo genere di corse continuino ad esistere per molti anni perch? mi piacerebbe andare a vedere un TT, per? non riesco a smettere di chiedermi dove finiscano il coraggio e la passione ed inizi la follia...
                        Secondo me c'? anche da vedere la percentuale di mortalita' in relazione ai km percorsi

                        considerato che un giro al manx sono 66 km, tra prove e gare ne ne fanno davvero tanta di strada e di km
                        considerato che in pista, una gara, esclusi mondiale, sono appena 12 13 giri per un totale di una cinquantina di km
                        e anche le prove sono sempre sessioni di pochissimi giri

                        alla fine la sistematicit? della morte sull'isola facendo le giuste percentuali ? molto simile a quella in pista

                        perch? se ? vero che cadendo li si rischia di piu' di morire, ? anche vero che i piloti tirano meno e rischiano meno della pista dove sono tutti al 110 % delle proprie possibilit?

                        infatti devo notare che le ultime morti nelle RR siano tra piloti nuovi, magari qualcuno ha sbagliato l'approccio
                        sbagliare l'approccio ? la cosa piu' diffusa in qualsiasi ambiente quando si ? alle prime armi

                        sul discorso follia, boh, di piloti stradali ne ho conosciuti diversi e di follia ne ho vista molto poca

                        ne ho vista molta di piu' tra i piloti di pista, che infatti si guardano bene nel fare rr.
                        penso che uno capisca subito qual'? il suo approccio alle corse
                        qualsiasi sia il suo livello di talento se correndo tende a prevalicarlo non ? adatto alle rr

                        tornando alla morte, ha ragione dario sul discorso della sua teatralit?
                        in irlanda e in generale nel regno unito la coscienza che c'? la morte in quello che si sta facendo ? tanto forte quanto ? dignitoso poi il modo di trattarla quando essa si presenta

                        quando feci la nw 200 nel 2012 non dimentichero' mai che dopo il briefing e l'ampia spiegazione del tracciato da parte di Steve Plater e Phil Mc callen con tanto di gita in autobus spiegandoci la strada ogni 50 mt, ci fu l'incontro col prete.......

                        una sorta di pre estrema unzione con tanto di rilascio di libretto (penso un vangelo....dovrei ancora averlo da qualche parte)

                        e in quella edizione la morte si presento' puntuale

                        un pilota, che per caso era accampato davanti a noi, Mark Buckley, ? morto all'inizio di gara 2 del sabato

                        io ero poco dietro e ho visto tutto

                        in uno dei punti piu' lenti in assoluto del triangolo, la sua aprilia rsv4 ha perso il controllo
                        non ho visto il moneto preciso nel quale ha perso il controllo

                        ho visto la moto strisciare in un mare di scintille e ho visto lui con una gamba mozzata
                        mi ricordo l'osso e i brandelli di carne

                        in quel punto si ? in seconda.........considerato che in tutto il resto si sta spesso in sesta piena

                        penso abbia preso lo spigolo di alcuni muretti che delimitano i cancelli di alcune case che sono li che non sono protetti penso perch? ritenuto un pezzo elementare e poco veloce

                        ma come sempre il destino e la disgrazia avviene quando meno te lo aspetti


                        hanno fermato la corsa e mi sono rimesso in pit lane con quell'immagine in testa

                        c'? voluto qualche minuto per metabolizzare
                        ma ero li per fare la mia esperienza, sapevo bene che c'era di mezzo la morte, ma lo sapevo ancora prima di vederla

                        ecco in questo li sono diversi, e forse anche noi, quei pochi che fanno le rr siamo diversi in questo
                        sappiamo che c'? la morte e quando arriva non la mettiamo al centro dello show

                        il giorno dopo tutta la famiglia di mark era li a raccogliere le sue cose per liberare lo spazio nel paddock

                        noi (io dario e i nostri amici) siamo stati gli ultimi ad andare via
                        e la scena della famiglia che compostamente e senza strazi raccoglieva tutto non la dimentichero' mai

                        una rr, in primis correre sull'isola di man, ? una sfida con se stessi prima d+i ogni altra cosa
                        poi avviene tutto il resto, il pubblico i tempi, il ritorno "mediatico"

                        li sei in sfida con te stesso come in pochi altri momenti al mondo
                        dopo aver fatto quell'esperienza, quello che ? sicuro, sarai un uomo diverso

                        non ? motociclismo ? scuola di vita


                        p.s. la morte la vedo sempre ogni giorno sulla pontina ss 148. mi reco a lavoro con la mia r1 tra le auto che cambiano corsia all'ultimo momento l'asfalto viscido
                        un impegno davvero estremo alla fine sono stanco piu' stanco di fare la nw 200

                        insomma mettersi al sicuro dalla morte non ? facile, preferisco farlo mentre vivo per davvero pero'..............

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                          #13
                          Tutto il giusto gi? detto sopratutto da chi PUO' parlarne con cognizione.
                          Aggiungo che le Road Races mi paiono meno anacronistiche delle gite domenicali con moto da 200cv e condizioni stradali attuali.
                          Quella ? vera mattanza.
                          Ma ? libera scelta come credo sia sentimento di libert? difendere queste competizioni che non prevedono alcun obbligo n? alcuna coercizione nella partecipazione.

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                          • Font Size
                            #14
                            Massimo rispetto per tutti, ma Live, non penso che la mortalit? in pista sia uguale a quella delle road races.

                            Come molti di noi sappiamo una scivolata in pista pu? risolversi con poco, mentre nelle RR anche la pi? banale scivolata pu? trasformarsi in tragedia.
                            Chiaro che in pista hai il rischio che chi ti segua ti travolga, ma allo stesso tempo nelle RR dove si corre assieme (come nell'Ulster) il rischio ? il medesimo. Detto questo ? innegabile dire che la pista presenta via di fuga e altri accorgimenti che per le strade non vi sono.

                            Poi, sul discorso di come si affrontino le corse sono d'accordo, come sul fatto che di pazzi ve ne sono pure tra i cordoli (ma per esperienza ti dico che vi sono pazzi pure alla garetta tra colleghi in go-kart... )

                            Sul discorso strada aperta al traffico..b?, li vi sono altre considerazioni che penso esulino dal discorso principale.

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                            • Font Size
                              #15
                              Originally posted by Jack Sparrow View Post
                              Tutto il giusto gi? detto sopratutto da chi PUO' parlarne con cognizione.
                              Aggiungo che le Road Races mi paiono meno anacronistiche delle gite domenicali con moto da 200cv e condizioni stradali attuali.
                              Quella ? vera mattanza.
                              Ma ? libera scelta come credo sia sentimento di libert? difendere queste competizioni che non prevedono alcun obbligo n? alcuna coercizione nella partecipazione.
                              B? guarda, puoi anche passeggiare con 200cv... poi una moto con 200cv va da 0 a 200km/h in un tempo molto simile ad una che ne ha "solo" 120cv, ma questo ? un altro discorso...
                              Last edited by Luca990; 11-09-15, 15:39.

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