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Di Pillo: Aaron qual ? la gara pi? bella di una carriera cos? lunga?
R: Ma difficile dirlo ma forse la doppietta di Misano. Pista che non amo ma che mi port? ad una giornata memorabile dove conquistai la prima doppietta.
Di Pillo: Ma come hai fatto ad essere sempre sereno e sorridente anche nei momenti di grande tensione e stress?
Slight: Sai io nella vita volevo fare il pilota e il fatto di riuscire a fare il lavoro che amavo mi ha sempre fatto sentire un uomo molto fortunato? privilegiato. Ed ? difficile arrabbiarsi quando fai una cosa che ami anche se la fortuna spesso mi ha voltato le spalle. Di fondo sono un ottimista e non vedo perch? dovrei cambiare atteggiamento nei momenti difficili.
Di Pillo: Gara pi? difficile oltre alla solita finale di Sugo o di Sentul?
Slight: Sicuramente Laguna quando facemmo 4 partenze e ci furono un numero incredibile di incidenti. Si inizia con Yanagawa centrato alla testa al cavatappi dalla Kawasaki di Chandler. Bandiera rossa e si riparte senza coprire il buco in griglia lasciato da Yanagawa. Tutti ci ficchiamo in quel varco e ci agganciamo in 5 o 6 finendo tutti a terra esanimi con una scena che ha terrorizzato il pubblico compresa mia moglie. Una nube di polvere e fumo che quando si dirada mostra una scena di guerra con piloti svenuti in terra e moto a pezzi seminate sul rettilineo. Poi come spesso accade, per fortuna, nessun danno grave e io con un piede rotto sono ripartito.
Di Pillo: Rimpianti o cose che non rifaresti?
Slight: Ma no in fondo se avessi cambiato moto nel momento buono forse avrei vinto uno o due titoli ma io sono un tipo fedele e mi sono sempre trovato bene con la Honda e Neil Thuxworth. Certo se avessi avuto una Ducati sicuramente un mondiale lo avrei preso ma le tre vittorie nella 8 Ore di Suzuka sono state belle come vincere un titolo Mondiale SBK.
Genio e sregolatezza
25 anni di militanza nel paddock del Mondiale SBK consente una certa familiarit? con i piloti ma ogni incontro riserva qualche sorpresa soprattutto con i piloti della vecchia scuola che nonostante gli anni e i cappelli grigi conservano un sana vena di follia che li rende unici.
Per questa intervista abbiamo dato appuntamento ad Aaron al Museo ?Sbk 25 Years: the Top Bikes? dove, ovviamente, era esposta la sua Honda RC45 che ci ? servita per scattare qualche di rito. Ecco quindi che spento il microfono e scattate le foto Aaron, come se fosse la cosa pi? scontata da fare, accende il motore della sua Honda numero 111, mette dentro la prima marcia e, per la gioia dei fans, si fa un giro per il museo con un autentico pezzo di storia del motociclismo ovvero la sua leggendaria RC 45.
Piloti leggendari: Aaron Slight
CHE SPETTACOLO!!!!!!!!!!!!!!!!!!:1:
Di Pillo: Aaron qual ? la gara pi? bella di una carriera cos? lunga?
R: Ma difficile dirlo ma forse la doppietta di Misano. Pista che non amo ma che mi port? ad una giornata memorabile dove conquistai la prima doppietta.
Di Pillo: Ma come hai fatto ad essere sempre sereno e sorridente anche nei momenti di grande tensione e stress?
Slight: Sai io nella vita volevo fare il pilota e il fatto di riuscire a fare il lavoro che amavo mi ha sempre fatto sentire un uomo molto fortunato? privilegiato. Ed ? difficile arrabbiarsi quando fai una cosa che ami anche se la fortuna spesso mi ha voltato le spalle. Di fondo sono un ottimista e non vedo perch? dovrei cambiare atteggiamento nei momenti difficili.
Di Pillo: Gara pi? difficile oltre alla solita finale di Sugo o di Sentul?
Slight: Sicuramente Laguna quando facemmo 4 partenze e ci furono un numero incredibile di incidenti. Si inizia con Yanagawa centrato alla testa al cavatappi dalla Kawasaki di Chandler. Bandiera rossa e si riparte senza coprire il buco in griglia lasciato da Yanagawa. Tutti ci ficchiamo in quel varco e ci agganciamo in 5 o 6 finendo tutti a terra esanimi con una scena che ha terrorizzato il pubblico compresa mia moglie. Una nube di polvere e fumo che quando si dirada mostra una scena di guerra con piloti svenuti in terra e moto a pezzi seminate sul rettilineo. Poi come spesso accade, per fortuna, nessun danno grave e io con un piede rotto sono ripartito.
Di Pillo: Rimpianti o cose che non rifaresti?
Slight: Ma no in fondo se avessi cambiato moto nel momento buono forse avrei vinto uno o due titoli ma io sono un tipo fedele e mi sono sempre trovato bene con la Honda e Neil Thuxworth. Certo se avessi avuto una Ducati sicuramente un mondiale lo avrei preso ma le tre vittorie nella 8 Ore di Suzuka sono state belle come vincere un titolo Mondiale SBK.
Genio e sregolatezza
25 anni di militanza nel paddock del Mondiale SBK consente una certa familiarit? con i piloti ma ogni incontro riserva qualche sorpresa soprattutto con i piloti della vecchia scuola che nonostante gli anni e i cappelli grigi conservano un sana vena di follia che li rende unici.
Per questa intervista abbiamo dato appuntamento ad Aaron al Museo ?Sbk 25 Years: the Top Bikes? dove, ovviamente, era esposta la sua Honda RC45 che ci ? servita per scattare qualche di rito. Ecco quindi che spento il microfono e scattate le foto Aaron, come se fosse la cosa pi? scontata da fare, accende il motore della sua Honda numero 111, mette dentro la prima marcia e, per la gioia dei fans, si fa un giro per il museo con un autentico pezzo di storia del motociclismo ovvero la sua leggendaria RC 45.
Piloti leggendari: Aaron Slight
CHE SPETTACOLO!!!!!!!!!!!!!!!!!!:1:
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