Durante la realizzazione della RS, in Aprilia si era pensato inizialmente di utilizzare il motore bicilindrico Rotax-Aprilia campione mondiale con ammissione a disco rotante, opportunamente ammansito per adattarlo alle esigenze stradali, ma tale idea venne poi accantonata: era impossibile domare la belva. Si preferì pertanto utilizzare un propulsore pluri-collaudato montato su una unità di serie già nata per l’impiego stradale la Suzuki RGV gamma, ovviamente i tecnici dell’Aprilia si impegnarono ad apportare opportune modifiche (centralina, teste, airbox e scarichi) che fecero salire i cavalli fino a 70.
Così sul finire del ‘94 viene presentata la pre-serie della RS 250 nella livrea racing-replica ripresa dalla AF1 di reggiani ‘91: cupolino grigio metallizzato, carena rossa, codino e serbatoio blu elettrico con tabelle rosse, sponsor Mobil.
Nel 1996 compare la versione in livrea grigio metallizzato con il logo Aprilia sulla fiancata e il passaggio dello sponsor da Mobil a IP. Questo modello, disponibile nella versioni depotenziata e full-power, ha una nuova centralina elettronica che migliora l’erogazione della potenza su tutti i regimi.
Viene venduta inoltre, nello stesso anno, la versione Trofeo, adibita al campionato monomarca, con colorazione nera filetti verdi e sponsor Chesterfield, versione alleggerita e prettamente da pista per via dell'assenza dei dispositivi di segnalazione e di illuminazione, carene in vetroresina e telaietto portasella alleggerito (129 Kg dichiarati contro i 140 della versione stradale).
Nel 1997 la rs viene venduta in colorazione nera con scritte racing grigio scuro oppure tutta grigio-metallizzato come le moto da corsa ufficiali della casa. Differisce da quella grigia precendente per la scritta 250 al posto di aprilia sulle carene. Il modello conferma le caratteristiche della versione dell’anno precedente.
Nel 1998 avviene una vera e propia rivoluzione estetica che riguarda soprattutto:
il codone deriva direttamente dalla moto di biaggi del 96, prende spunto dagli stessi studi aerodinamici della versione GP e curva verso il basso a seguire il profilo della schiena del pilota nei momenti di ricerca di minima resistenza all'aria. Al suo interno contiene il cuscino che serve per ospitare (si fa per dire) l'eventuale passeggero.
La carenatura, con il cupolino avanzato, più largo in basso, protegge meglio le mani dalle turbolenze ed è dotato da una vistosa presa dinamica sulla destra per l’alimentazione dell’air-box.
Il serbatoio, con forma più ergonomica ha una capacità portata a 19,5 litri e una parte concava dove "infilare" la mentoniera del casco quando ci si abbassa dietro il cupolino.
Il tappo dell'olio che viene posto nella parte sinistra tra carena e telaio avendo la chiusura di sicurezza necessita di una chiave a brugola per essere rimosso. E' consigliabile quindi girare con la chiavetta apposita e soprattutto con una lattina di olio di riserva, i consumi mostruosi non riguardano solo il carburante.
La strumentazione, come quella della RSV mille, merita la lode: viene eliminato il tachimetro per far posto a un doppio display a cristalli liquidi, il contagiri in perfetto stile racing non ha più la zona rossa ma un led lampeggiante di cambiata, come nelle vere moto da gara (programmabile a qualsiasi regime di rotazione del motore).
Nuovo è l’avantreno: con la forcella Showa a canne rovesciate, il diametro passa da Ø 40mm a Ø 41mm e con ben più regolazioni, precarico frenatura in compressione ed estensione su entrambi gli steli.
Il cerchio anteriore con canale maggiorato (da 3.00 a 3.50), pneumatico adeguato (da 110/70 a 120/60) sempre da 17".
Anche il monoammortizzatore posteriore è cambiato,
La moto è disponibile in due colorazioni, sempre ispirate ai modelli GP, una Harada Replica tutta nera con scritta “racing” cromata e l’altra Valentino Rossi Replica con carena parafango anteriori e codino rossi, serbatoio e cupolino blu, cornice faro e sella argento, appare la scritta Aprilia-Replica sulla carena.
Nel 1999 appare lo schema che verrà ripreso anche nella RSV 1000 con la pancia di un colore differente dal resto della carena, rossa per la versione nera e scritta Racing grigia con effetto movimento, grigia per la Valentino Rossi Replica con scritta aprilia sempre in grigio e l'adesivo Nastro Azzurro, sponsor che ha seguito Valentino fino al 2001.
Il modello per il 2000 si può trovare nella livrea con piccole modifiche cromatiche rispetto al precedente modello rosso-grigio-blu rimane la colorazione grigia di cornice-faro e sparisce il rosso che era all’interno e la sella diventa nera, oppure di colore nero con rifiniture gialle.
Sul modello 2001 appare lo sponsor MS e il colore è grigio scuro e grigio antracite.
Il modello 2002 è la copia della moto con cui correva Melandri nel 2000 difatti appare lo sponsor “MS” e il leone stilizzato sul serbatoio il colore generale è grigio antracite con rifiniture argento e rosse. Come si può notare dall’evoluzione delle colorazioni, il modello RS Replica ha sempre riportato i colori ufficiali del modello da competizione della Casa,per cui anche per il futuro, se verrà rispettata la tradizione, dovremo avere per ogni nuovo anno una nuova livrea ispirata a quella del mondiale precedente.
DETTAGLI
Inutile ricordare che è una moto stratosferica in pista ma in fondo ogni moto da il meglio di se in pista. Per strada l'ideale è avere tante curve tipiche dei passi di montagna o delle statali che attraversano colline e le valli con un peso così ridotto e un telaio che stupisce per la reattività Con il giusto manico si riesce a tenere testa ai ben più potenti 600 4 tempi. (Infatti è soprannominata anche incubo dei 600).
da angelfire