Era il giorno buono oggi lo sentivo nell'aria;tornando dall'universit? mi sono finalmente diretto al concessionario Ducati.In realt? non ? un concessionario
un piccolo mondo incantato che ha in vetrina delle Ducati e delle MV,per capirci,roba buona e soprattutto roba italiana.Finalmente ho rotto tutti i tab? che fino a poche ore fa mi avevano tenuto lontano da quella soglia:mia madre soprattutto che, come tutte le madri del resto, ? con il cuore in gola ad ogni parola che riguardi la moto. Finalmente tutti i dubbi e le perplessit? si sono frantumate oltre quella soglia. "Scusi,salve,volevo dare un'occhiata a quella 749, com '??" E da qu? ? iniziato tutto:l'ho tenuta tra le gambe , bilanciata, pesata,controllavo pure lo spazio per quel gioiello di zavorrina che mi porto dietro; era tutto perfetto,sembrava una bicicletta,ma ero in sella per la prima volta della mia vita ad una Ducati. Poi l'apoteosi :giro lentamente la chiave nel blocco di accensione, la miscela ebbra di aria e benzina viene iniettata nel cuore di questa fantastica moto: ? un orgasmo,d? una pelatina al gas e il biciclindrico mi porta in paradiso. Il venditore continua a parlarmi delle belle cose di questa moto,ma io non sento pi? nulla,non me ne frega pi? un bel ***** del mondo,degli esami,dei pareri della gente,di nulla. Sono io e quella sinfonia profonda e cupa che ammicca dal profondo del mio cuore. Tutto il resto ? nulla.Solo io e la mia moto. Che bella che sei Rossa.

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