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E sa Dall'Igna lo far? per davvero?
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la stria del desmo ? lunga , parte dalle macchine da cucire indistriali coemfilosofia , ma le prime applicazioni in meccanica sono nel campo delle moto sui motori norton nei primi anni 20 , se non ricordo il brevetto in se ? di un francese , te lo dico a spanne perch? non trovo un libro di tecnica che avevo a scuola...sono passati quesi 20 anni...Originally posted by sergiomala View PostAhh si? E da chi lo ha copiato, per essere pi? precisi?
ducat iha ripreso o ttimizzando il sistema ma non ? una una loro invenzione ecco , lo hanno sviluppato negli anni.
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sono contento che la mai memoria non abbia fatto cilecca...purn non essendo stato preciso , dai un occhio qui:
Wikimania 2014 Wikimania.svg che si terr? a Londra dal 6 al 10 agosto 2014.
Distribuzione desmodromica
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Particolare della distribuzione desmodromica
In meccanica, la distribuzione desmodromica ? un tipo di distribuzione che pu? essere SOHC o DOHC, ma che ha come caratteristica il controllo della corsa d'apertura e chiusura delle valvole d'immissione della miscela aria/carburante ed espulsione dei gas combusti dai cilindri; i motori a combustione interna a 4 tempi che utilizzano questo sistema vengono comunemente definiti "desmo".
Indice
1 Storia
2 Etimologia
3 Funzionamento
4 Vantaggi
5 Svantaggi
6 Uso attuale
7 Note
8 Bibliografia
9 Voci correlate
10 Altri progetti
11 Collegamenti esterni
Storia
Distribuzione desmodromica Ducati a sinistra;
Sistema desmodromico della Inventus Engineering
Distribuzione desmodromica della Inventus Engineering
Del sistema successivamente denominato “desmodromico” se ne parla inizialmente in due libri dedicati ai cinematismi di H. Brown del 1868 e di F. Releau del 1875 e questo sistema venne dapprima applicato a macchinari dell'industria tessile e, sempre verso la fine del XIX secolo, anche su macchine da cucire.[1][2]. Il sistema fu ripreso dall'inventore parigino Claude Bonjour che ne deposit? il brevetto a Ginevra (CH6911A) il 1? aprile 1893, chiamandolo fin dal principio desmodromique, allo scopo di descriverne brevemente il funzionamento.[3] Ripreso e migliorato nel 1896 dal tedesco Gustav Mees e nel 1899 dallo stesso Bonjour, nel primo ventennio del XX secolo il sistema venne applicato su diversi motori da importanti case automobilistiche e motociclistiche. La prima applicazione in tal senso ? dell'inglese Arnott-JAP del 1910, ma il primo brevetto motociclistico ? della Norton nel 1922.[1] Altre case che applicarono questo sistema furono Ari?s, Delage, FIAT, Peugeot, Isotta Fraschini e altre. Si trattava sempre di modelli sportivi o particolarmente lussuosi per i quali aveva scarso rilievo il maggior costo di produzione e i frequenti oneri di manutenzione imposti dal "desmo".
Nel dopoguerra le vetture da competizione Mercedes-Benz "W196" e "300 SLR" con comando valvole desmodromico fecero incetta di vittorie, conquistando il Campionato mondiale di Formula 1 del 1954 e del 1955, oltre alla Mille Miglia del 1955, prima del ritiro dalle corse motivato dal grave incidente alla Le Mans.
In campo motociclistico il sistema desmo ? stato lungamente studiato e perfezionato dall'ingegnere della Ducati Fabio Taglioni, fino a farlo divenire il principale simbolo tecnico della casa di Borgo Panigale. Probabilmente incoraggiato dai successi sportivi delle Mercedes-Benz e delle OSCA con distribuzione "desmo", nel 1954 Taglioni, allora alla Mondial, decise di progettare un motore motociclistico dotato di questo sistema per competere nella classe 125 del Motomondiale. A causa delle forze d'inerzia troppo elevate, il motore non ebbe successo, ma nel 1956 lo stesso Taglioni, passato alla Ducati, cambi? impostazione e progett? quello che rimane l'icona tecnica della casa.[4] Il sistema infatti, con poche modifiche, ha equipaggiato da allora in poi gran parte della produzione motociclistica di serie e successivamente anche di quella sportiva, sia nelle Superbike (a partire dagli anni ottanta del XX secolo), sia nelle Motogp.
Tra le case italiane, si segnalano alcuni tentativi rimasti allo stato prototipale, tra cui quello della MV Agusta del 1958 e quello di Lino Tonti del 1961.
Anche la Honda ha provato il sistema desmodromico, su una 125 da corsa nel 1958 e su una 200 da fuoristrada nel 1985, mentre nel 2001 la BMW lo ha sperimentato nei suoi motori boxer per partecipare al campionato Superbike, fermandosi per? anch'essa allo stato di prototipo.[1]
Etimologia
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Che il meccanismo desmodromico sia un accorgimento meccanico industriale molto utilizzato ? noto a tutti. Dalle macchine utensili, tessili, ai motori a vapore, alle macchine per industria alimentare l'impiego ? diffusissimo, ma nel post che riporto in calce, io capisco che Ducati lo abbia copiato da altri costruttori di motoveicoli. Che il desmo lo abbia inventato l'Ing. Fabio Taglioni non ? certamente vero, ma che Ducati lo abbia copiato da altri costruttori, non mi pare proprio. Per "copiare dagli altri", io intendo che una determinata casa trae grandi vantaggi dall'utilizzo di una determinata tecnologia, al punto che qualcuno pu? esserne indotto a copiarla per raggiungere le stesse prestazioni.Originally posted by ROBY1774 View Postla stria del desmo ? lunga , parte dalle macchine da cucire indistriali coemfilosofia , ma le prime applicazioni in meccanica sono nel campo delle moto sui motori norton nei primi anni 20 , se non ricordo il brevetto in se ? di un francese , te lo dico a spanne perch? non trovo un libro di tecnica che avevo a scuola...sono passati quesi 20 anni...
ducat iha ripreso o ttimizzando il sistema ma non ? una una loro invenzione ecco , lo hanno sviluppato negli anni.
Forse mi sbaglio, ma io la ho intesa cos?.
Originally posted by backmarker View Postla ducati,quando costruiva ancora moto,ha corso e vinto con mono,bicilindici,4 cilindri,aste e bilanceri,alberello e coppie coniche,desmo,in linea e a V.
come tutti gli altri,daltronde...
P.S. ...il desmo l'ha copiato dagli altri...
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io non ragiono sul copiato.....mai detto , pi? precisamente direi che taglioni ha creduto nel sistema , lo ha applicato sviluppato ed evoluto per i suoi fini portandolo nelle sua varie versioni al massimo delle possibilit? del momento.
copiato lo ha scritto un altro....io ho scritto che non ? una invenzione ducati -taglioni e che ? stato applicato , ? diverso.
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Nulla da eccepire, e mi scuso per il malinteso, quant'anche la mia risposta iniziale era indirizzata a chi dice che il sistema desmodromico che ? una bandiera Ducati, ? stato copiato.Originally posted by ROBY1774 View Postio non ragiono sul copiato.....mai detto , pi? precisamente direi che taglioni ha creduto nel sistema , lo ha applicato sviluppato ed evoluto per i suoi fini portandolo nelle sua varie versioni al massimo delle possibilit? del momento.
copiato lo ha scritto un altro....io ho scritto che non ? una invenzione ducati -taglioni e che ? stato applicato , ? diverso.
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Originally posted by sergiomala View PostNulla da eccepire, e mi scuso per il malinteso, quant'anche la mia risposta iniziale era indirizzata a chi dice che il sistema desmodromico che ? una bandiera Ducati, ? stato copiato.
le scuse no ti prego...
siamo a cazzeggio su un forum tutti in crisi d astinenza
, ? normale che ci si possa non comprendere , capirai che problema !
con me non farti problemi , non me la prendo mai in questi posti manco se ci vanno duri nel caso...lo spirito dei forum deve essere questo per me .
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Chiariamo, la distribuzione Desmodromica, Ducati non l'ha n? inventata, n? copiata, l'ha solo adottata. Poteva adottare qualunque tipo di distribuzione come peraltro gli altri costruttori, che hanno peraltro scelto altri tipi di distribuzione. Ad esempio la BMW per la sua ultima creatura ha scelto la distribuzione con bilanceri a dito. Ognuno sceglie di adottare la distribuzione che pi? pensa sia adatta al suo scopo.Originally posted by sergiomala View PostChe il meccanismo desmodromico sia un accorgimento meccanico industriale molto utilizzato ? noto a tutti. Dalle macchine utensili, tessili, ai motori a vapore, alle macchine per industria alimentare l'impiego ? diffusissimo, ma nel post che riporto in calce, io capisco che Ducati lo abbia copiato da altri costruttori di motoveicoli. Che il desmo lo abbia inventato l'Ing. Fabio Taglioni non ? certamente vero, ma che Ducati lo abbia copiato da altri costruttori, non mi pare proprio. Per "copiare dagli altri", io intendo che una determinata casa trae grandi vantaggi dall'utilizzo di una determinata tecnologia, al punto che qualcuno pu? esserne indotto a copiarla per raggiungere le stesse prestazioni.
Forse mi sbaglio, ma io la ho intesa cos?.
Purtroppo per? Ducati ci ha creato sopra un marketing tale su questo tipo di distribuzione che ora anche se trovasse vantaggioso passare alle molle farebbe fatica a giustificare alla clientela la sua scelta, quindi per questioni di marketing ? obbligata a non seguire la strada pi? vantaggiosa, ma l'unica possibile.
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Questa potrebbe essere una spiegazione, ma, e parlo da ducatista malato dentro, tanti "simboli" sono gi? stati sacrificati. Mi viene in mente il telaio a traliccio eliminato a favore del moncherino, ma anche la configurazione ad "elle", ora a "V" di 90?. L'adozione di un telaio tipo deltabox ? stata per me una pugnalata. Questo mi fa pensare che se una soluzione vantaggiosa ci fosse, nessuno si farebbe alcuno scrupolo a metterla in atto. Tradizione o non tradizione.Originally posted by Frasca67 View PostChiariamo, la distribuzione Desmodromica, Ducati non l'ha n? inventata, n? copiata, l'ha solo adottata. Poteva adottare qualunque tipo di distribuzione come peraltro gli altri costruttori, che hanno peraltro scelto altri tipi di distribuzione. Ad esempio la BMW per la sua ultima creatura ha scelto la distribuzione con bilanceri a dito. Ognuno sceglie di adottare la distribuzione che pi? pensa sia adatta al suo scopo.
Purtroppo per? Ducati ci ha creato sopra un marketing tale su questo tipo di distribuzione che ora anche se trovasse vantaggioso passare alle molle farebbe fatica a giustificare alla clientela la sua scelta, quindi per questioni di marketing ? obbligata a non seguire la strada pi? vantaggiosa, ma l'unica possibile.
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mercedes lo utlizz? negli anni 30 per sopperire alla mancanza di affidabilit? delle molle, poich? con gli acciai dell'epoca erano frequenti le rottureOriginally posted by sergiomala View PostChe il meccanismo desmodromico sia un accorgimento meccanico industriale molto utilizzato ? noto a tutti. Dalle macchine utensili, tessili, ai motori a vapore, alle macchine per industria alimentare l'impiego ? diffusissimo, ma nel post che riporto in calce, io capisco che Ducati lo abbia copiato da altri costruttori di motoveicoli. Che il desmo lo abbia inventato l'Ing. Fabio Taglioni non ? certamente vero, ma che Ducati lo abbia copiato da altri costruttori, non mi pare proprio. Per "copiare dagli altri", io intendo che una determinata casa trae grandi vantaggi dall'utilizzo di una determinata tecnologia, al punto che qualcuno pu? esserne indotto a copiarla per raggiungere le stesse prestazioni.
Forse mi sbaglio, ma io la ho intesa cos?.
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Originally posted by MiKiFF View PostRinunciare al Desmo, che forse ? l'aspetto pi? caratterizzante di Ducati, credo sia impossibile dal punto di vista immagine, inoltre non sono ferrato sul materiale GP ma non dovrebbe portare ad ingombri maggiori in altezza rispetto alle classiche molle, garantendo invece diagrammi di distribuzione ben pi? spinti che fanno bene a potenza e consumi.
Il desmo, A PARIT? DI TUTTO IL RESTO, ha per forza ingombri maggiori, non foss'altro a causa dei bilanceri.
In pi?, mette in movimento pi? massa, soprattutto rispetto alle molle pneumatiche, mentre i vantaggi del diagramma pi? spinto sono nulli o quasi rispetto alla distribuzione pneumatica, ormai altrettanto precisa
QuotoOriginally posted by backmarker View Postla ducati,quando costruiva ancora moto,ha corso e vinto con mono,bicilindici,4 cilindri,aste e bilanceri,alberello e coppie coniche,desmo,in linea e a V.
come tutti gli altri,daltronde...
Come tutti fanno con tutto, d'altronde...Originally posted by backmarker View PostP.S. ...il desmo l'ha copiato dagli altri...
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