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Ma è sempre meglio partecipare no?
La panigale ? l'unica Ducati che non ha vinto nemmeno una gara in SBK. E parliamo di ben 3 anni. (28 x 3 = 84 gare). Al contrario delle varie 1098, 999, 996, 916, 888 che hanno fatto man bassa di mondiali. Vincere poco ? gi? grave ma vincere zero ? sicuramente peggio. I piloti ci hanno messo del suo ma cosa dire di Checa, campione del mondo l'anno prima con la 1098 e massacrato con la panigale l'anno dopo al punto di andare in pensione?
Gli anni di mondiale WSBK fatti dalla 1199 sono 2, NON 3...
Il punto piloti sicuramente ? una cosa, certo che nessuno riesce a mantenere livelli elevatissimo con quella moto per una gara intera, la vedo molto pi? stancante delle avversarie.
Punto motore, a sentire Biaggi le Ducati hanno vantaggi regolamentari e le differenze in rettilineo sono minime... Poco di parte con Aprilia direi
Oddio non ? proprio vero.
Chaz nella gara scorsa ? arrivato a giocarsi la vittoria...gli ? mancato il colpo di reni...ma di certo non era impiccato come in questa gara.
Lo ha detto pure lui.Pure con le gomme era apposto.
probabilmente gli ? mancata la cativeria (dovuta anche al fatto che non era la sua pista preferita...e magari rischiava di sdraiarsi)
La panigale ? l'unica Ducati che non ha vinto nemmeno una gara in SBK. E parliamo di ben 3 anni. (28 x 3 = 84 gare). Al contrario delle varie 1098, 999, 996, 916, 888 che hanno fatto man bassa di mondiali. Vincere poco ? gi? grave ma vincere zero ? sicuramente peggio. I piloti ci hanno messo del suo ma cosa dire di Checa, campione del mondo l'anno prima con la 1098 e massacrato con la panigale l'anno dopo al punto di andare in pensione?
checa fu campione nel 2011...gi? nel 2012 fu ridimensionato...complici pure le gomme differenti
In ogni caso non ha ancora vinto, si sono avvicinati ma penso che nessuno scommetterebbe che questo modello vincer? mai un mondiale
se chaz invece di fare il solito chaz che prende punti invece di rischiare quando non c'? bisogno, per forza non vincer? il mondiale.
Se fosse stato pi? tranquillo 2 quarti o qunti posti li faceva in cioltezza.
E sarebbero stati 30 punti in meno.
ora sono 57...oltre due gare di svantaggio con una moto che allo stato attuale ? alla pari delle altre (vedi isola di filippo) o inferiore (vedi ieri)
io forse andr? controcorrente, ma secondo me il problema sono i piloti.
Ne Giuliano ne Davies sono all'altezza.
Se arriva un pilota di 46 anni, che non guida a questi livelli da 6 anni, che non conosce la moto e gira a due decimi dal pilota di punta del team... qualche domanda dovrebbero pur porsela.
E poi, dal punto di vista motoristico/accelerazione a me pare che quest'anno si siano molto avvicinati alla Prigla, moto di riferimento come motore.
Aspettiamola in qualche pista pi? guidata e vediamo, questa aveva molti stop and go.
I piloti sono ok, entrambi. Il fatto che tb sia vicino, per me, indica solo che quello ? il livello della moto ed ? preoccupante.
Non so che gara hai visto, ma ieri aprilia sembrava avere 20 cv in pi?
appunto. Sei in affanno. La moto non mota. E te ne esci con zero punti.
che poi...sei caduto in gara 1...sii pi? prudente in gara 2.
invece ? partito all'arrembaggio (lo hapure dichiarato).
per me la presenza di troy nei box un po' gli ha dato fastidio.Oltre a calamitare l'attenzione sulla rossa...il fatto di non aver "staccato" a sufficienza l'australiano (solo 2 decimi e mezzo nelle qualifiche) perme un po' di pressione (mediatica e non) te la mettono.
E questo per il mondiale non fa bene.
vabb?...aspettiamo...di gare ce ne sono tante...e i punti si possono sempre recuperare (anche se con un rea e haslam cos? non sar? facile).
magari la kawasaki ,terminata la deroga alla centralina per due gare mi sembra, sar? un po' meno competitiva.
articol odi sportmediaset:
Di chi ? la responsabilit?, della moto o dei piloti ? La Ducati ha vinto l?ultima volta nel 2012 a Magny Cours, con Guintoli. Si tratta probabilmente del pi? lungo digiuno della storia della bicilindrica in Superbike. Quest?anno, che sembrava favorita dal nuovo regolamento, le ha prese in Australia da Rea e Haslam che cercavano comunque di familiarizzare con le nuove moto, mentre in Thailandia ? andata decisamente peggio. Cosa manca alla Panigale per vincere ? L?incursione di Troy Bayliss nelle prime due gare ci aiuta ad analizzare la situazione. Per quanto l?australiano fosse un campionissimo del passato e bench? siamo stati tutti quanti animati dall?aspetto romantico del suo ritorno, penso che oggi sia giusto continuare a definirlo un ex pilota. Ha guidato conservando ?l?idea? di come si corre, ma senza mai essere al 100% da un punto di vista tecnico, sia della messa a punto della moto, che dello stile di guida. Le prestazioni ottenute sono figlie, non di un miracolo, ma di un livello medio dei piloti che gli ha permesso di sfruttare la natura del suo talento.
A Phillip Island, nonostante Troy abbia improvvisato la sua partecipazione, senza test alle spalle, nessun allenamento specifico e subisse da 7 anni la paralisi degli automatismi con uno stile di guida ?stagnante? rispetto all?evoluzione tecnica di moto e gomme, ? stato in grado di segnare il giro veloce in gara a soli 4 decimi da Chaz Davies. In Thailandia il gap fra i due si ? quasi dimezzato (+250 millesimi) durante la Superpole. Ha terminato entrambe le gare davanti a Chaz, protagonista di due errori, e si ? giocato in gara 1 la posizione di miglior ducatista con Matteo Baiocco, regolando Mercado e Terol, sempre su Panigale. E se Bayliss anzich? ?giocare? dovesse fare il pilota seriamente ? Magari con vent?anni meno ? Sono convinto che la Panigale e il suo Team diventerebbero vincenti. Vedi Sykes, Torres e De Puniet, che se non fosse per il loro compagno di squadra, le rispettive Kawa, Aprilia e Suzuki vivrebbero in quell?alone di mistero che versa la bicilindrica bolognese.
Troy sembra il pap? di questi ragazzi: una pelle segnata che ne certifica l?et?, un fisico tonico, ma ?pesante? sulla moto rispetto agli anni buoni. Umiliante per gli avversari. Davies ogni volta che ? sceso in pista avrebbe dovuto rifilare 2 secondi a un ex pilota come Bayliss, pi? vicino ai 50 anni che ai 40? Ma forse Chaz ? un pilota ?normale?, lontano dai grandi campioni che ha avuto Ducati in passato: Lucchinelli, Polen, Falappa, Corser, Fogarty, Kocinsky, Checa e lo stesso Bayliss. Piloti che hanno fatto la differenza. Piloti che, poco o tanto, nella loro carriera hanno saputo vincere con qualsiasi moto. E nei panni di Davies o avrebbero dato il giro di gas, per umiliare e non essere umiliati da
che poi...sei caduto in gara 1...sii pi? prudente in gara 2.
invece ? partito all'arrembaggio (lo hapure dichiarato).
per me la presenza di troy nei box un po' gli ha dato fastidio.Oltre a calamitare l'attenzione sulla rossa...il fatto di non aver "staccato" a sufficienza l'australiano (solo 2 decimi e mezzo nelle qualifiche) perme un po' di pressione (mediatica e non) te la mettono.
E questo per il mondiale non fa bene.
vabb?...aspettiamo...di gare ce ne sono tante...e i punti si possono sempre recuperare (anche se con un rea e haslam cos? non sar? facile).
magari la kawasaki ,terminata la deroga alla centralina per due gare mi sembra, sar? un po' meno competitiva.
articol odi sportmediaset:
Di chi ? la responsabilit?, della moto o dei piloti ? La Ducati ha vinto l?ultima volta nel 2012 a Magny Cours, con Guintoli. Si tratta probabilmente del pi? lungo digiuno della storia della bicilindrica in Superbike. Quest?anno, che sembrava favorita dal nuovo regolamento, le ha prese in Australia da Rea e Haslam che cercavano comunque di familiarizzare con le nuove moto, mentre in Thailandia ? andata decisamente peggio. Cosa manca alla Panigale per vincere ? L?incursione di Troy Bayliss nelle prime due gare ci aiuta ad analizzare la situazione. Per quanto l?australiano fosse un campionissimo del passato e bench? siamo stati tutti quanti animati dall?aspetto romantico del suo ritorno, penso che oggi sia giusto continuare a definirlo un ex pilota. Ha guidato conservando ?l?idea? di come si corre, ma senza mai essere al 100% da un punto di vista tecnico, sia della messa a punto della moto, che dello stile di guida. Le prestazioni ottenute sono figlie, non di un miracolo, ma di un livello medio dei piloti che gli ha permesso di sfruttare la natura del suo talento.
A Phillip Island, nonostante Troy abbia improvvisato la sua partecipazione, senza test alle spalle, nessun allenamento specifico e subisse da 7 anni la paralisi degli automatismi con uno stile di guida ?stagnante? rispetto all?evoluzione tecnica di moto e gomme, ? stato in grado di segnare il giro veloce in gara a soli 4 decimi da Chaz Davies. In Thailandia il gap fra i due si ? quasi dimezzato (+250 millesimi) durante la Superpole. Ha terminato entrambe le gare davanti a Chaz, protagonista di due errori, e si ? giocato in gara 1 la posizione di miglior ducatista con Matteo Baiocco, regolando Mercado e Terol, sempre su Panigale. E se Bayliss anzich? ?giocare? dovesse fare il pilota seriamente ? Magari con vent?anni meno ? Sono convinto che la Panigale e il suo Team diventerebbero vincenti. Vedi Sykes, Torres e De Puniet, che se non fosse per il loro compagno di squadra, le rispettive Kawa, Aprilia e Suzuki vivrebbero in quell?alone di mistero che versa la bicilindrica bolognese.
Troy sembra il pap? di questi ragazzi: una pelle segnata che ne certifica l?et?, un fisico tonico, ma ?pesante? sulla moto rispetto agli anni buoni. Umiliante per gli avversari. Davies ogni volta che ? sceso in pista avrebbe dovuto rifilare 2 secondi a un ex pilota come Bayliss, pi? vicino ai 50 anni che ai 40? Ma forse Chaz ? un pilota ?normale?, lontano dai grandi campioni che ha avuto Ducati in passato: Lucchinelli, Polen, Falappa, Corser, Fogarty, Kocinsky, Checa e lo stesso Bayliss. Piloti che hanno fatto la differenza. Piloti che, poco o tanto, nella loro carriera hanno saputo vincere con qualsiasi moto. E nei panni di Davies o avrebbero dato il giro di gas, per umiliare e non essere umiliati da
Ma questo giornalista non ? in buona fede, magari sar? un panigalato e difende la moto....la moto non mota....e basta....poche chiacchiere
E se Bayliss anzich? ?giocare? dovesse fare il pilota seriamente ? Magari con vent?anni meno ? Sono convinto che la Panigale e il suo Team diventerebbero vincenti. Vedi Sykes, Torres e De Puniet, che se non fosse per il loro compagno di squadra, le rispettive Kawa, Aprilia e Suzuki vivrebbero in quell?alone di mistero che versa la bicilindrica bolognese.
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