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Marzocchi chiude, basta forcelle

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    #16
    Originally posted by Pinzo? View Post
    vero ma non basterebbe per distingurere a livello "immagine" la base dalla S...
    Base con foderi neri, S foderi dorati.

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      #17
      vedo che il problema occupazionale preoccupa tutti :-)

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        #18
        Originally posted by Vin$ View Post
        vedo che il problema occupazionale preoccupa tutti :-)

        Uno che spende 25000euro per una moto vuoi che si preoccupi di licenziamenti e aziende che chiuduno

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          #19
          di questo passo stiamo diventando un paese di servizi.
          Non siamo pi? competitivi.
          Forniremo solo servizi. NOn possiamo produrre. Produrre in Italia ? sconveniente.
          La manodopera italiana costa troppo.
          Puoi avere le stesse cose producendole, per esempio in Romania, ad un quarto del costo del lavoro che in italia.

          Il proprietario della Divani & Divani (Natuzzi) disse che a lui convine produrre in romania...manco in cina.
          In cina il costo del lavoro ? un settimo che in italia. In romania ? un quarto ma non ci sono dazi, visto che la romania ? in UE.

          Ahim? temo che sia solo questione di tempo.
          Tutto ci? che si produce in Italia e che non ha un grande valore aggiunto, sar? prodotto all'estero perch? non siamo competitivi.

          Altre 150 famiglie, da oggi, saranno senza un tozzo di pane!!!
          Povera Italia.

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            #20
            Infatti ? cos?, stanno sopravvivendo solo le aziende da alto valore aggiunto e quelle che delocalizzano la produzione, ma se un fornitore Ducati riesce a fallire mentre Ducati cresce double digit magari ? anche un p? colpa sua credo..

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              #21
              Marzocchi NON ha fallito. E' una questione diversa. Viene chiusa. Non viene nemmeno delocalizzata. E' solo una dismissione di ramo d'azienda.
              I proprietari sono una multinazionale, quindi ragioneranno come quella per cui lavoro io (adesso 20.000 dipendenti e con una nuova acquisizione nel 2015 arriveremo a 35.000 con sicuri tagli nei quali spero di non rientrare). Se un ramo d'azienda non ? pi? strategico oppure abbastanza profittevole (che non vuol dire sia in perdita), si chiude/vende. L'hanno fatto anche da noi. L'ipotesi migliore ? sempre vendere perch? si incassa, ma se non ? possibile si chiude anche se ? un costo. E' contorto, ma oggi funziona cos?.

              Mi spiego.

              Se la mia azienda madre richiede una crescita annua del 5% dai vari rami d'azienda e quello in cui lavoro io non cresce da anni pur facendo piccoli utili... sar? chiuso. Il problema ? che inficia il risultato finale e quindi, seppure genera soldi, non permette al titolo di avere i risultati che si vorrebbero. A me NON piace questo genere di economia, ma funziona in questo modo.
              Il bello ? che chiudere costa, ma ? una spesa singola e non sistemica. A volte le aziende spendono per chiudere un'attivit? pi? del risparmio che avrebbero in 30 anni. Mi spiego ancora.
              Se chiudere Marzocchi costa 10 milioni di Euro (un numero a caso) e l'azienda guadagnava 50.000 Euro l'anno (quindi in positivo) poco importa. I 10 milioni di Euro vengono contabilizzati come investimento perch? dall'anno successivo non ci sar? Marzocchi ad inficiare il risultato di crescita. In questo modo dall'anno successivo risulter? una spesa in meno, una gestione in meno e ci si toglier? una "palla al piede". Il titolo in borsa sale, i manager prendono premi meravigliosi perch? l'azienda cresce meglio (se un ramo ? stabile e non cresce ? una perdita per loro) e "tutti" ci guadagnano. Tutti tranne l'economia reale ed i dipendenti, ma questa ? un'altra storia.
              Usualmente comunque si trova un compratore, se l'azienda vale qualcosa. Chiudere ? l'ultima ipotesi.

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                #22
                Originally posted by mailandrea View Post
                di questo passo stiamo diventando un paese di servizi.
                Non siamo pi? competitivi.
                Forniremo solo servizi. NOn possiamo produrre. Produrre in Italia ? sconveniente.
                La manodopera italiana costa troppo.
                Puoi avere le stesse cose producendole, per esempio in Romania, ad un quarto del costo del lavoro che in italia.

                Il proprietario della Divani & Divani (Natuzzi) disse che a lui convine produrre in romania...manco in cina.
                In cina il costo del lavoro ? un settimo che in italia. In romania ? un quarto ma non ci sono dazi, visto che la romania ? in UE.

                Ahim? temo che sia solo questione di tempo.
                Tutto ci? che si produce in Italia e che non ha un grande valore aggiunto, sar? prodotto all'estero perch? non siamo competitivi.

                Altre 150 famiglie, da oggi, saranno senza un tozzo di pane!!!
                Povera Italia.
                Purtroppo ? vero. Bisogna specializzarsi, i grandi numeri si fanno all'estero, qui resteranno solo le teste ma fino ad un verto punto perch? cresceranno anche in formazione e qui non rester? nulla, vedi ad esempio l'India nell'informatica

                Originally posted by Dueruote_ View Post
                Marzocchi NON ha fallito. E' una questione diversa. Viene chiusa. Non viene nemmeno delocalizzata. E' solo una dismissione di ramo d'azienda.
                I proprietari sono una multinazionale, quindi ragioneranno come quella per cui lavoro io (adesso 20.000 dipendenti e con una nuova acquisizione nel 2015 arriveremo a 35.000 con sicuri tagli nei quali spero di non rientrare). Se un ramo d'azienda non ? pi? strategico oppure abbastanza profittevole (che non vuol dire sia in perdita), si chiude/vende. L'hanno fatto anche da noi. L'ipotesi migliore ? sempre vendere perch? si incassa, ma se non ? possibile si chiude anche se ? un costo. E' contorto, ma oggi funziona cos?.

                Mi spiego.

                Se la mia azienda madre richiede una crescita annua del 5% dai vari rami d'azienda e quello in cui lavoro io non cresce da anni pur facendo piccoli utili... sar? chiuso. Il problema ? che inficia il risultato finale e quindi, seppure genera soldi, non permette al titolo di avere i risultati che si vorrebbero. A me NON piace questo genere di economia, ma funziona in questo modo.
                Il bello ? che chiudere costa, ma ? una spesa singola e non sistemica. A volte le aziende spendono per chiudere un'attivit? pi? del risparmio che avrebbero in 30 anni. Mi spiego ancora.
                Se chiudere Marzocchi costa 10 milioni di Euro (un numero a caso) e l'azienda guadagnava 50.000 Euro l'anno (quindi in positivo) poco importa. I 10 milioni di Euro vengono contabilizzati come investimento perch? dall'anno successivo non ci sar? Marzocchi ad inficiare il risultato di crescita. In questo modo dall'anno successivo risulter? una spesa in meno, una gestione in meno e ci si toglier? una "palla al piede". Il titolo in borsa sale, i manager prendono premi meravigliosi perch? l'azienda cresce meglio (se un ramo ? stabile e non cresce ? una perdita per loro) e "tutti" ci guadagnano. Tutti tranne l'economia reale ed i dipendenti, ma questa ? un'altra storia.
                Usualmente comunque si trova un compratore, se l'azienda vale qualcosa. Chiudere ? l'ultima ipotesi.
                Grazie, molto chiaro

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                  #23
                  Anche MV avr? lo stesso problema non solo Ducati. Mi tengo strette le mie 50 mm Marzocchi

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                    #24
                    Originally posted by kuorenero View Post
                    Purtroppo ? vero. Bisogna specializzarsi, i grandi numeri si fanno all'estero, qui resteranno solo le teste ma fino ad un verto punto perch? cresceranno anche in formazione e qui non rester? nulla, vedi ad esempio l'India nell'informatica
                    Confermo. Il nostro mercato nel tempo si ? spostato completamente negli USA, ma la produzione era in Europa (Italia e Germania). Finch? si vendeva molto anche in Europa aveva meno senso migrare, poich? produrre nel mercato finale era pi? comodo. Vendendo negli USA... non c'era differenza tra Europa e Cina, ma quest'ultima era meno cara.

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                      #25
                      Ottima analisi Dueruote! Resta da capire cosa succeder? adesso anche da un punto di vista legale... immagino abbiano penali non indifferenti sulla mancata fornitura ed assistenza post-vendita nei confronti delle Case che utilizzano Marzocchi come primo equipaggiamento.
                      Che destino triste; spero in qualche cordata di gente volenterosa ed amante del marchio che possa evitare questa ulteriore tragedia dell'economia italiana...

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                        #26
                        ma cavolo...comprano tutto...e questa non se l'? comprata nessuo?

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                          #27
                          Le Showa della 899 sono buone come primo equipaggiamento, potrebbero sostituire quella della 1299 base secondo me...

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                            #28
                            Originally posted by Dueruote_ View Post
                            Marzocchi NON ha fallito. E' una questione diversa. Viene chiusa. Non viene nemmeno delocalizzata. E' solo una dismissione di ramo d'azienda.
                            I proprietari sono una multinazionale, quindi ragioneranno come quella per cui lavoro io (adesso 20.000 dipendenti e con una nuova acquisizione nel 2015 arriveremo a 35.000 con sicuri tagli nei quali spero di non rientrare). Se un ramo d'azienda non ? pi? strategico oppure abbastanza profittevole (che non vuol dire sia in perdita), si chiude/vende. L'hanno fatto anche da noi. L'ipotesi migliore ? sempre vendere perch? si incassa, ma se non ? possibile si chiude anche se ? un costo. E' contorto, ma oggi funziona cos?.

                            Mi spiego.

                            Se la mia azienda madre richiede una crescita annua del 5% dai vari rami d'azienda e quello in cui lavoro io non cresce da anni pur facendo piccoli utili... sar? chiuso. Il problema ? che inficia il risultato finale e quindi, seppure genera soldi, non permette al titolo di avere i risultati che si vorrebbero. A me NON piace questo genere di economia, ma funziona in questo modo.
                            Il bello ? che chiudere costa, ma ? una spesa singola e non sistemica. A volte le aziende spendono per chiudere un'attivit? pi? del risparmio che avrebbero in 30 anni. Mi spiego ancora.
                            Se chiudere Marzocchi costa 10 milioni di Euro (un numero a caso) e l'azienda guadagnava 50.000 Euro l'anno (quindi in positivo) poco importa. I 10 milioni di Euro vengono contabilizzati come investimento perch? dall'anno successivo non ci sar? Marzocchi ad inficiare il risultato di crescita. In questo modo dall'anno successivo risulter? una spesa in meno, una gestione in meno e ci si toglier? una "palla al piede". Il titolo in borsa sale, i manager prendono premi meravigliosi perch? l'azienda cresce meglio (se un ramo ? stabile e non cresce ? una perdita per loro) e "tutti" ci guadagnano. Tutti tranne l'economia reale ed i dipendenti, ma questa ? un'altra storia.
                            Usualmente comunque si trova un compratore, se l'azienda vale qualcosa. Chiudere ? l'ultima ipotesi.

                            Complimenti, hai centrato l'obiettivo.
                            Le finanziarie/multinazionali o altro ragionano cos?.
                            Quello che mi fa pensare ? che in futuro non esisteranno pi? le aziende con scritto sul logo "...lavoriamo dal 1889..." ma saranno tutte aziende che nasceranno e moriranno nel ciclo di 5-10 anni.
                            Non vorrei che questo si riperquotesse sull'assistenza, ricambi....

                            Conosco gi? di ditte (di altri settori) che pur di non garantire l'assistenza data hanno preferito chiudere e riaprire.

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