Il Codice della Strada si fa pi? ?bike friendly?
Si tratta di una vera miniriforma del codice della strada (anche se ?nascosta? all?interno del dl Semplificazione). Introducendo la novit? degli autovelox in citt?, i doppisensi ciclabili e una maggiore severit? in fatto di soste selvagge, l?intento almeno sulla carta appare quello, come commenta l?ufficio studi dell?Asaps, Associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale, di ?tutela degli utenti pi? deboli come i pedoni e i ciclisti?.
Il testo del disegno di legge di conversione del decreto, approvato in settimana al Senato, introduce infatti numerose e importanti novit? per il Codice della Strada, che si fa cos? pi? ?bike friendly?, in un?ottica di stimolo e tutela della mobilit? alternativa all?automobile. Molte delle proposte sono partite dai Comuni stessi, impegnati in prima linea ad affrontare la nuova mobilit? al tempo della pandemia, cercando di individuare nuove regole per una ?mobilit? dolce? in grado di tutelare ciclisti e pedoni.
Vediamo le principali novit?.
L?autovelox di quartiere
La novit? pi? eclatante ? data dalla possibilit? per le amministrazioni di installare autovelox anche nelle strade urbane e di quartiere, come nei piccoli centri. Cosa finora vietata.
Ad autorizzare le nuove postazioni sar? il Prefetto che far? preventivamente un?analisi degli incidenti avvenuti sul territorio e sulle loro cause.
Potere di sanzione a controllori autobus e netturbini
All?articolo 12-bis dedicato a ?Prevenzione ed accertamento delle violazioni in materia di sosta e fermata? si legge che il sindaco avr? potere di affidare potere sanzionatorio anche ai dipendenti comunali o alle societ? (pubbliche o private) che gestiscono le strisce blu. Potranno dunque firmare multe se l?auto mal parcheggiata occupi ?uno spazio minimo indispensabile a compiere le manovre necessarie? ma solo ?nell?ambito delle aree oggetto dell?affidamento o a pagamento?.
Anche i controllori degli autobus avranno il compito di regolare non solo la sosta e la fermata, ma anche la circolazione ?sulle corsie e strade dove transitano i veicoli adibiti al servizio di linea?. Stessa cosa per i ?dipendenti delle aziende municipalizzate o delle imprese addette alla raccolta dei rifiuti urbani alla pulizia delle strade?. Ma le loro multe sono limitate alle violazioni ?connesse all?espletamento delle predette attivit??. Se si parcheggia davanti a un cassonetto dell?immondizia la multa non la potr? fare solo il vigile, ma anche il netturbino.
Il pacchetto a tutela dei ciclisti
La miniriforma del codice della strada prevede un vero pacchetto a tutela dei ciclisti con l?introduzione della ?strada urbana ciclabile? a unica carreggiata, con banchine pavimentate e marciapiedi e limite di velocit? non superiore ai 30 km/h. Questa tipologia di strada avr? un?apposita segnaletica verticale e orizzontale.
Altra novit? per i ciclisti ? l?introduzione del ?doppiosenso ciclabile? su quelle strade cittadine dove il limite massimo di velocit? sia inferiore o uguale a 30 km/h.
Novit? anche per gli scooter a tre ruote, che potranno tornare a circolare in autostrada, mentre gli accertatori ed ausiliari della sosta avranno maggiori poteri di sanzionamento nei divieti di sosta.
Le reazioni delle associazioni dei consumatori
Applaude il Codacons la possibilit? di installare autovelox fissi in citt?. Ma con rispetto degli automobilisti. ?E? oramai provato che gli autovelox sono stati spesso utilizzati dai comuni al solo scopo di incrementare le proprie casse, posizionandoli in modo nascosto o ingannevole in modo da elevare il maggior numero di contravvenzioni, senza alcun effetto benefico sul fronte della sicurezza stradale - afferma il presidente Carlo Rienzi -. E? necessario quindi che nelle citt? tali strumenti di rilevazione della velocit? siano installati nel pieno rispetto del Codice della strada e utilizzati per diminuire l?incidentalit? nelle strade a scorrimento veloce e in quelle dove si registra un elevato numero di sinistri?.
Il s? all?autovelox in citt? arriva anche dall?Unione Nazionale dei Consumatori, che chiede per? che siano i Prefetti a fissare i limiti per evitare il fenomeno delle multe facili. ?I limiti di velocit? sulle strade urbane, solitamente 50 km/h, non basta che siano solo autorizzati dai prefetti come accade ora?, afferma il presidente Massimiliano Dona. ?Bisogna che sia il Prefetto a fissare il limite di velocit? e abbia la responsabilit? di decidere l?esatta posizione e non il semplice km della postazione di controllo, troppo spesso piazzato in modo nascosto dai comuni subito dopo una curva e non correttamente segnalato e visibile come prevede il Codice della strada? aggiunge Dona. Dovr? anche competere al prefetto valutare la congruit? del limite a seconda della strada e controllare la segnaletica.
Le reazioni politiche
Forza Italia boccia la miniriforma del Codice della strada. Il deputato Roberto Rosso, vicecoordinatore regionale degli azzurri in Piemonte e componente della Commissione Trasporti a Montecitorio, ha definito le nuove norme ?ideologicamente demenziali. La Commissione Trasporti aveva raggiunto una condivisione su un testo di buon senso che costruiva un equilibrio tra i diritti degli automobilisti e quelli di tutti gli altri utenti della strada - ha spiegato l?esponente azzurro -. ?Ci? che uscir? dal dl Semplificazioni ? invece il vomito di un partito (M5S, ndr) che vuole neutralizzare gli automobilisti e qualsiasi attivit? produttiva. Daremo battaglia in Parlamento?.
Anche la Lega dice il suo no attraverso le parole di Elena Maccanti, capogruppo della Lega alla commissione Trasporti della Camera: ?Nel dl Semplificazioni introducono il doppio senso di marcia per i velocipedi, il transito sulle strade riservate al tpl, la precedenza assoluta nelle strade urbane e a 30 chilometri orari. Ma soprattutto trasformano i dipendenti comunali, delle municipalizzate e gli ausiliari del traffico in pubblici ufficiali con il risultato che arriver? una pioggia di multe a strascico, senza preavviso, senza notifica e alcuna forma di tutela n? obblighi di trasparenza per l?utilizzo dei proventi. Altro che semplificazione, per i cittadini si prevedono solo multe e gravi pericoli per la sicurezza sulle strade?.
notizia da:corriere.it
Si tratta di una vera miniriforma del codice della strada (anche se ?nascosta? all?interno del dl Semplificazione). Introducendo la novit? degli autovelox in citt?, i doppisensi ciclabili e una maggiore severit? in fatto di soste selvagge, l?intento almeno sulla carta appare quello, come commenta l?ufficio studi dell?Asaps, Associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale, di ?tutela degli utenti pi? deboli come i pedoni e i ciclisti?.
Il testo del disegno di legge di conversione del decreto, approvato in settimana al Senato, introduce infatti numerose e importanti novit? per il Codice della Strada, che si fa cos? pi? ?bike friendly?, in un?ottica di stimolo e tutela della mobilit? alternativa all?automobile. Molte delle proposte sono partite dai Comuni stessi, impegnati in prima linea ad affrontare la nuova mobilit? al tempo della pandemia, cercando di individuare nuove regole per una ?mobilit? dolce? in grado di tutelare ciclisti e pedoni.
Vediamo le principali novit?.
L?autovelox di quartiere
La novit? pi? eclatante ? data dalla possibilit? per le amministrazioni di installare autovelox anche nelle strade urbane e di quartiere, come nei piccoli centri. Cosa finora vietata.
Ad autorizzare le nuove postazioni sar? il Prefetto che far? preventivamente un?analisi degli incidenti avvenuti sul territorio e sulle loro cause.
Potere di sanzione a controllori autobus e netturbini
All?articolo 12-bis dedicato a ?Prevenzione ed accertamento delle violazioni in materia di sosta e fermata? si legge che il sindaco avr? potere di affidare potere sanzionatorio anche ai dipendenti comunali o alle societ? (pubbliche o private) che gestiscono le strisce blu. Potranno dunque firmare multe se l?auto mal parcheggiata occupi ?uno spazio minimo indispensabile a compiere le manovre necessarie? ma solo ?nell?ambito delle aree oggetto dell?affidamento o a pagamento?.
Anche i controllori degli autobus avranno il compito di regolare non solo la sosta e la fermata, ma anche la circolazione ?sulle corsie e strade dove transitano i veicoli adibiti al servizio di linea?. Stessa cosa per i ?dipendenti delle aziende municipalizzate o delle imprese addette alla raccolta dei rifiuti urbani alla pulizia delle strade?. Ma le loro multe sono limitate alle violazioni ?connesse all?espletamento delle predette attivit??. Se si parcheggia davanti a un cassonetto dell?immondizia la multa non la potr? fare solo il vigile, ma anche il netturbino.
Il pacchetto a tutela dei ciclisti
La miniriforma del codice della strada prevede un vero pacchetto a tutela dei ciclisti con l?introduzione della ?strada urbana ciclabile? a unica carreggiata, con banchine pavimentate e marciapiedi e limite di velocit? non superiore ai 30 km/h. Questa tipologia di strada avr? un?apposita segnaletica verticale e orizzontale.
Altra novit? per i ciclisti ? l?introduzione del ?doppiosenso ciclabile? su quelle strade cittadine dove il limite massimo di velocit? sia inferiore o uguale a 30 km/h.
Novit? anche per gli scooter a tre ruote, che potranno tornare a circolare in autostrada, mentre gli accertatori ed ausiliari della sosta avranno maggiori poteri di sanzionamento nei divieti di sosta.
Le reazioni delle associazioni dei consumatori
Applaude il Codacons la possibilit? di installare autovelox fissi in citt?. Ma con rispetto degli automobilisti. ?E? oramai provato che gli autovelox sono stati spesso utilizzati dai comuni al solo scopo di incrementare le proprie casse, posizionandoli in modo nascosto o ingannevole in modo da elevare il maggior numero di contravvenzioni, senza alcun effetto benefico sul fronte della sicurezza stradale - afferma il presidente Carlo Rienzi -. E? necessario quindi che nelle citt? tali strumenti di rilevazione della velocit? siano installati nel pieno rispetto del Codice della strada e utilizzati per diminuire l?incidentalit? nelle strade a scorrimento veloce e in quelle dove si registra un elevato numero di sinistri?.
Il s? all?autovelox in citt? arriva anche dall?Unione Nazionale dei Consumatori, che chiede per? che siano i Prefetti a fissare i limiti per evitare il fenomeno delle multe facili. ?I limiti di velocit? sulle strade urbane, solitamente 50 km/h, non basta che siano solo autorizzati dai prefetti come accade ora?, afferma il presidente Massimiliano Dona. ?Bisogna che sia il Prefetto a fissare il limite di velocit? e abbia la responsabilit? di decidere l?esatta posizione e non il semplice km della postazione di controllo, troppo spesso piazzato in modo nascosto dai comuni subito dopo una curva e non correttamente segnalato e visibile come prevede il Codice della strada? aggiunge Dona. Dovr? anche competere al prefetto valutare la congruit? del limite a seconda della strada e controllare la segnaletica.
Le reazioni politiche
Forza Italia boccia la miniriforma del Codice della strada. Il deputato Roberto Rosso, vicecoordinatore regionale degli azzurri in Piemonte e componente della Commissione Trasporti a Montecitorio, ha definito le nuove norme ?ideologicamente demenziali. La Commissione Trasporti aveva raggiunto una condivisione su un testo di buon senso che costruiva un equilibrio tra i diritti degli automobilisti e quelli di tutti gli altri utenti della strada - ha spiegato l?esponente azzurro -. ?Ci? che uscir? dal dl Semplificazioni ? invece il vomito di un partito (M5S, ndr) che vuole neutralizzare gli automobilisti e qualsiasi attivit? produttiva. Daremo battaglia in Parlamento?.
Anche la Lega dice il suo no attraverso le parole di Elena Maccanti, capogruppo della Lega alla commissione Trasporti della Camera: ?Nel dl Semplificazioni introducono il doppio senso di marcia per i velocipedi, il transito sulle strade riservate al tpl, la precedenza assoluta nelle strade urbane e a 30 chilometri orari. Ma soprattutto trasformano i dipendenti comunali, delle municipalizzate e gli ausiliari del traffico in pubblici ufficiali con il risultato che arriver? una pioggia di multe a strascico, senza preavviso, senza notifica e alcuna forma di tutela n? obblighi di trasparenza per l?utilizzo dei proventi. Altro che semplificazione, per i cittadini si prevedono solo multe e gravi pericoli per la sicurezza sulle strade?.
notizia da:corriere.it
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