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Coronavirus - chi si vaccina? Sondaggione!

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    #61
    Originally posted by freddy.bike View Post
    capisco i dubbi ma....
    ... quindi piuttosto che rischiare una remota possibilità possa dare eventuali complicanze...

    scegliete di vivere praticamente tutta la vita in lockdown?

    perchè se non ci vacciniamo è questo che credo succeda
    senza vaccino il virus non penso che svanisce nel nulla
    Wrong.

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      #62
      Originally posted by LucaDB6 View Post

      In realtà hanno appena chiuso le scuole per contenere il contagio. Ma ieri sono morte solo 33 persone per covid.

      Io credo che la mortalità così alta in Italia sia dovuta ad una popolazione anziana e dalla salute precaria che tuttavia grazie al nostro sistema sanitario efficiente e alle rsa riuscivano a sopravvivere. Questo virus con loro è spietato.
      https://www.panorama.it/news/cronaca...i-anziani-dati
      Sul sistema sanitario efficiente avrei qualche dubbio 🤔

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        #63

        "Sì all'obbligo del vaccino ma solo con una legge". Il parere dei costituzionalisti


        Il giurista ed ex presidente della Corte costituzionale, Cesare Mirabelli, il costituzionalista, Michele Ainis e il professore di Diritto pubblico comparato dell'Università di Perugia, Francesco Clementi, spiegano all'Agi perché non si può procedere all'obbligatorietà senza "l'approvazione del Parlamento"

        AGI - I costituzionalisti danno il via libera all'ipotesi dell'obbligatorietà del vaccino anti-Covid purché ci sia "una legge" e "l'approvazione del Parlamento". "La Costituzione pone delle condizioni sui trattamenti sanitari obbligatori, tra cui rientrano anche i vaccini, ma li vincola alla fonte legislativa", spiega all'AGI il giurista ed ex presidente della Corte costituzionale, Cesare Mirabelli. "Nessuno può essere obbligato a sottoporsi alla vaccinazione senza che ci sia una legge", mette in guardia Mirabelli. E questo perché "certe scelte devono essere compiute allo scopo di ottenere un bilanciamento tra l'interesse collettivo e la scelta personale".

        Non solo: per introdurre l'obbligatorietà vaccinale, osserva il costituzionalista Michele Ainis, "non si può procedere attraverso un dpcm. E la decisione finale spetta al Parlamento", afferma all'AGI. Quest'ultimo aspetto "mi sembra una buona cosa perché in Parlamento ci sono anche le minoranze e può venire fuori un dibattito costruttivo", commenta Ainis. Mirabelli aggiunge anche la necessità di una legge "che preveda un indennizzo in caso di danno da vaccinazione".

        Come dovrebbe procedere dunque il governo? Per Ainis innanzitutto "bisogna prendere una posizione: o si sceglie l'obbligatorietà o no, ma si deve essere chiari". Poi, il governo potrebbe lavorare "in due tempi. Ovvero, si prova a non renderlo obbligatorio attraverso una massiccia campagna di informazione e di sensibilizzazione. Se non si raggiunge il numero minimo per ottenere l'immunità di gregge allora si può procedere con l'obbligatorietà".

        Il rischio è quello di venire accusati di 'dittatura sanitaria', una critica già sollevata nei mesi scorsi in occasione dell'imposizione della mascherina. "Siamo già in 'dittatura sanitarià perché ci sono altri vaccini già obbligatori. Ma non è corretto: di fronte a un'epidemia scattano misure e procedure straordinarie, non siamo di fronte a una 'dittatura sanitarià ma a un'emergenza sanitaria", dichiara Ainis.

        In passato "abbiamo sconfitto la poliomelite attraverso il vaccino", ricorda Mirabelli. "Per l'anti-influenzale non c'è l'obbligatorietà perchéil danno alla collettività è minimo. Ma la pandemia da Covid ha risvolti disastrosi". Eppure sono molti a scandalizzarsi. Per Ainis il motivo è presto detto: "Questo è il tempo delle fake news, della crisi delle verità ufficiali perchè in rete qualsiasi verità incontra sempre una controverità la quale più è poco plausibile più trova seguito.

        La rete, che offre l'opportunità di esprimere la propria opinione su cose che non si conoscono, ha celebrato il funerale degli esperti. Anche se va precisato che alcuni esperti si sono suicidati da soli". Nel caso specifico dell'anti-Covid, c'è un motivo di scetticismo in più, dice Ainis: "La corsa al vaccino fa dubitare molti della sua sicurezza. E si tratta di una preoccupazione legittima. Ma sono fiducioso del fatto che il vaccino verrà commercializzato solo quando sarà considerato sicuro".

        D'altronde, "questo è uno dei casi in cui il diritto cede il passo alla scienza: se un vaccino è sicuro o no lo deve assicurare un comitato scientifico". Una cosa, però, per Mirabelli deve essere certa: "Se il vaccino venisse imposto, le strutture dovrebbero essere perfettamente idonee a fornirlo a tutti, non si può andare incontro a una difficoltà di erogazione del servizio".

        La vaccinazione contro il covid-19 non può essere imposta a tutti gli italiani d'imperio ma si possono incentivare le vaccinazioni attraverso una legge che normi determinati ambiti e induca alla vaccinazione soggetti a rischio o che frequentino e lavorino in ambienti affollati.

        Mentre nel resto del mondo occidentale ci si sta orientando per la non obbligatorietà e anche il ministro della Salute Roberto Speranza ha espresso questa propensione parlando alle Camere, i costituzionalisti ne discutono in punta di diritto.

        Francesco Clementi, professore di Diritto pubblico comparato dell'Università di Perugia spiega all'AGI i termini costituzionali e legislativi del tema che tocca il delicato rapporto tra interesse collettivo e liberta' individuali.

        Giova ricordare che tutta la giurisprudenza deriva dall'articolo 32 della Costituzione che recita: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge".

        "Il tema delle vaccinazioni, dei trattamenti sanitari, ha sempre toccato il tema delle liberta' e l'Italia ha oscillato in una dinamica fluida e soprattutto negli ultimi anni il tema e' uscito dal range delle opzioni lasciando liberta'" ricorda Clementi.

        Questo fino a quando "nel 2016-17 il governo di allora dovette intervenire d'urgenza per un nuovo rischio alla salute dei bambini dovuto al calo dell'immunita' di gregge. Il governo introdusse un decreto legge, 73/2017, che prevedeva un graduale aumento delle coperture generali, il dl divenne legge e venne impugnata dalla Regione Veneto che lo portò alla Corte costituzionale. La Corte diede ragione al governo dicendo che esso aveva agito correttamente sulla base di una straordinaria urgenza perche' l'effetto gregge era in calo e serviva un provvedimento forte".

        Clementi spiega che "questa sentenza ha lasciato sul terreno della giurisprudenza costituzionale un monito importante: di fronte all'emergenza l'obbligo di un trattamento, pur gravando sulla liberta' dei cittadini, deve intervenire".

        Tornando ai giorni nostri e applicando quei criteri all'epidemia di covid-19 e al tema dei vaccini, per Clementi "l'interesse della collettività in questa fase potrebbe prevalere sulla libertà dell'individuo". Resta però indubbio che "l'intervento debba una legge o un decreto legge".

        "La platea potrebbe essere pero' graduata: obbligo solo per categorie a rischio e raccomandazione per gli altri, con una vaccinazione a macchie. Solo una vaccinazione di massa garantisce l'effetto gregge e quindi se il governo ha intenzione di introdurre con forza uno strumento di questo tipo lo deve fare con legge o decreto legge" prosegue Clementi.

        "Avere i vaccini disponibili senza poterli mettere a terra in modo reale e concreto rende la partita del covid una partita non chiusa". Quanto all'idea di una sorta di 'patentino' richiesto per accedere a determinati luoghi o servizi, dai mezzi di trasporto agli uffici pubblici alle scuole, Clementi spiega che cio' sarebbe possibile solo se il governo varasse una legge ad hoc.

        "L'Italia con una legge, e una adeguata copertura europea, potrebbe poi varare una legge per richiedere un 'patentino' di vaccinazione per l'accesso ad alcuni luoghi o servizi. Serve dunque una legge dello Stato che normi caso per caso, non si possono restringere le liberta' al buio, lo si puo' fare solo definendo gli ambiti siano essi eta', funzioni, o luoghi"

        notizia da: agi.it

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          #64
          Ha vinto il sì alla riduzione del numero dei parlamentari, ergo...
          Si metteranno d'accordo prima.
          Last edited by Andy96; 05-12-20, 18:46.

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            #65
            Il virologo Tarro scettico sul vaccino: "Saranno gli italiani le vere cavie della Pfizer"

            Roma, 1 dic – Salutare voce fuori dal coro e luminare nel suo campo, il virologo Tarro interviene contro i facili entusiasmi generati dal vaccino per il coronavirus. Un vaccino che – assicura, per ora, il ministro Speranza – non sarà obbligatorio; ma guarda caso, qualcuno già prospetta la «spintarella», che consisterebbe nell’emissione di un certificato vaccinale senza il quale viene decretata la morte civile del cittadino. Non ti vaccini? Non entri nei cinema, negli stadi, nelle scuole, nei mezzi pubblici, nelle palestre…

            A fronte di tanta obbligatorietà, ci si aspetterebbero – per lo meno – delle garanzie di sicurezza da chi ci vorrebbe inoculare in fretta e furia un composto sperimentato per pochi mesi; magari, se fosse possibile, senza farsi dare dei no-vax o dei negazionisti. E chissà se daranno del no-vax pure a Tarro, che in
            un’intervista rilasciata all’Antidiplomatico solleva ragionevoli dubbi sulla sicurezza e l’efficacia del vaccino contro il Sars-CoV-2.

            Ci sono vaccini indispensabili e vaccini che lo sono meno

            Il virologo inizia con una precisazione: «Ovviamente, ritengo che i vaccini siano una importante conquista della Medicina e che, quando ciò è inevitabile, si debbano affrontare i rischi connessi ad una vaccinazione di massa». E cita l’esempio della «temibile Poliomielite (debellata nel 1962 dal vaccino di Albert Sabin, che considero il mio Maestro). Altra cosa è il Morbillo in nome del quale, nel 2017, sono stati imposti a tutti i bambini italiani ben dieci vaccini, quasi tutti assolutamente inutili».

            Tarro insiste sul valutare rischi e benefici del vaccino

            Per quanto riguarda il Covid, prima proporre il vaccino, sarebbe, quindi, «il caso di valutare attentamente il rapporto tra rischi e benefici. Benefici che, per quanto riguarda i cosiddetti vaccini anti-Covid non si capisce quali siano, considerando che, così come
            dichiarato, addirittura, dal capo del dipartimento medico di Moderna, il dottor Tal Zaks, una persona vaccinata continuerebbe ad infettare gli altri».

            Non solo: se si prendono per buone le stime di multinazionali come la Pfizer, Moderna, Astrazeneca, «questi vaccini garantirebbero, forse, una immunità di due anni.Questo significa che non ci eviterebbero nemmeno il lockdown e che dovrebbero essere somministrati per sempre a tutta la popolazione». E da momento che il virus Sars-Cov-2 rappresenta «un rischio solo per meno del cinque per cento delle persone», Tarro considera la vaccinazione obbligatoria «una follia».

            La preoccupazione di Tarro per il vaccino Pfizer

            Tarro va poi ad evidenziare la questione, spinosissima, dei rischi sanitari correlati al vaccino. «Oggi i futuri, presunti, vaccini anti-Covid sono
            almeno 71; tutti realizzati in pochi mesi, mentre per realizzare un vaccino ci vogliono mediamente 8-10 anni», attacca il virologo. «Ma, ancora più grave è che alcuni di questi vaccini, ad esempio, quello della Pfizer, sono basati su una tecnologia mai usata prima e, tra l’altro, attualmente vietata dall’Unione europea».

            La tecnologia consiste, «considerato che il virus muta continuamente» nell’alterare «il nostro sistema genetico per far sì che il nostro sistema immunitario possa riconoscere» il virus «come una minaccia», spiega. «Questo, secondo le speranze della Pfizer, dovrebbe stimolare la produzione dei soli anticorpi specifici, come le immunoglobuline G, la cui permanenza dovrebbe garantire una – non si sa quanto durevole – immunità. Speranze, appunto». E qui sorge la questione che più fa preoccupare Tarro: «Ma chi ci garantisce che questa alterazione genetica non possa, ad esempio, scompaginare il nostro sistema immunitario trasformando qualcuno dei tanti virus, con i quali pacificamente conviviamo, in un killer?»


            Gli italiani vere cavie

            Una prospettiva decisamente inquietante. «Tra l’altro va detto che per scartare questo rischio ci sarebbe stato bisogno di un periodo molto lungo di trial subìto da moltissimi anziani. È quello che verrà fatto, da gennaio, in Italia. E, ad essere malpensanti, si potrebbe dire che gli Italiani saranno le vere cavie del vaccino Pfizer», conclude amaramente Tarro.

            Cristina Gauri per Il Primatonazionale.it








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              #66
              Tarro, mai sentito ...ma quanti minkia di virologi abbiamo in italia

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                #67
                Beh, Burioni e Crisanti, manco lo sono

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                  #68
                  Originally posted by Andy96 View Post
                  Beh, Burioni e Crisanti, manco lo sono
                  Ottimo...a questo punto manca solo Picozzi a dire la sua sul covid

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                    #69
                    Originally posted by mauri954 View Post
                    tarro, mai sentito ...ma quanti minkia di virologi abbiamo in italia :d


                    l'avv polacco legge l'intervista a tarro su vaccini ▷ "non si possono escludere effetti collaterali"
                    Last edited by moreno.44; 07-12-20, 08:33.

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                      #70
                      TSO

                      chi se lo farà fare tra quelli che non si vaccineranno?

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                        #71
                        Originally posted by monikaf View Post
                        TSO

                        chi se lo farà fare tra quelli che non si vaccineranno?
                        In che senso?

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                          #72
                          Originally posted by Andy96 View Post

                          In che senso?
                          Non hai sentito le parole di conte (volutamente minuscolo)?

                          ​​​​https://www.facebook.com/25230603315...?sfnsn=scwspwa

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                            #73
                            Originally posted by moreno.44 View Post



                            l'avv polacco legge l'intervista a tarro su vaccini ▷ "non si possono escludere effetti collaterali"
                            Nessun farmaco al mondo è esente da effetti collaterali .

                            Cosi come non lo sono carne , pesce , verdure , vino , birra , tabacco , aria malsana , aria purissima ...

                            Mettiti nel quadro delle idee che l'elisir di lunga vita non esiste .

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                            • Font Size
                              #74
                              Originally posted by monikaf View Post

                              Non hai sentito le parole di conte (volutamente minuscolo)?

                              ​​​​https://www.facebook.com/25230603315...?sfnsn=scwspwa
                              Ah certo che sì, sarà stato un lapsus
                              Vuoi che abbiano ragione i complottisti?

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                                #75
                                Beh io non sono complottista ma oggettivamente si stanno muovendo un pò malamente ...

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