Con il decreto Fisco arriva una stretta che riguarda l’esenzione Imu per i coniugi con residenza diversa in due Comuni differenti. Con la nuova normativa, quindi, solo una abitazione principale a famiglia non pagherà la nuova tassa sulla casa.
Un emendamento al decreto Fisco, approvato nelle commissioni Finanze e Lavoro al Senato, introduce importanti novità in materia di esenzione Imu per i coniugi con diverse residenze in due Comuni differenti. Fino a oggi, salvo qualche sentenza della Cassazione, nessuno dei due pagava la tassa sulla prima casa, ma da ora in poi solo una abitazione principale a famiglia sarà esente dal pagamento.
Due coniugi, quindi, non potranno più “sdoppiarsi” in due residenze diverse (e in due differenti Comuni) per evitare di pagare l’Imu. L’esenzione Imu, quindi, potrà essere ottenuta per una sola casa a famiglia.
Va ricordato che, in tema di esenzione Imu per coniugi, una recente sentenza della Corte di Cassazione aveva addirittura stabilito che il pagamento dell'Imu fosse dovuto per entrambe le abitazioni qualora i coniugi fossero residenti in due immobili differenti. Confedilizia avrebbe comunque preferito rimanesse la possibilità di esentare entrambe le abitazioni, almeno nei casi in cui i due coniugi vivessero in due Comuni diversi per motivi di lavoro
Un emendamento al decreto Fisco, approvato nelle commissioni Finanze e Lavoro al Senato, introduce importanti novità in materia di esenzione Imu per i coniugi con diverse residenze in due Comuni differenti. Fino a oggi, salvo qualche sentenza della Cassazione, nessuno dei due pagava la tassa sulla prima casa, ma da ora in poi solo una abitazione principale a famiglia sarà esente dal pagamento.
Due coniugi, quindi, non potranno più “sdoppiarsi” in due residenze diverse (e in due differenti Comuni) per evitare di pagare l’Imu. L’esenzione Imu, quindi, potrà essere ottenuta per una sola casa a famiglia.
Va ricordato che, in tema di esenzione Imu per coniugi, una recente sentenza della Corte di Cassazione aveva addirittura stabilito che il pagamento dell'Imu fosse dovuto per entrambe le abitazioni qualora i coniugi fossero residenti in due immobili differenti. Confedilizia avrebbe comunque preferito rimanesse la possibilità di esentare entrambe le abitazioni, almeno nei casi in cui i due coniugi vivessero in due Comuni diversi per motivi di lavoro
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