Announcement

Collapse
No announcement yet.

Announcement

Collapse
No announcement yet.

La razza umana merita l estinzione?

Collapse
X
Collapse
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • Font Size
    #1

    La razza umana merita l estinzione?

    Ragazzi apro questo topic per via delle cose che tutti giorni accadono ormai da qualche anno ma ultimamente mi sembra il degenero.
    Io la opinione ce l ho ed e' molto chiara dentro di me
    attendo la vostra
    Last edited by davegan; 21-02-24, 19:28.

  • Font Size
    #2
    Gli uomini sono una razza che litiga fino ad ammazzarsi, poi si riaccorda con l'altro per finire a riammazzarsi...

    Comment


    • Font Size
      #3
      Tanti che lo dicono, nessuno che dà il buon esempio

      Comment


      • Font Size
        #4
        Siamo all assurdo …. Non se ne può più!! Infatti hanno messo il bonus psicologo 😂😂😂!! Apparte gli scherzi .. io lavoro a contatto col pubblico e non c’e’ giorno che non succeda qualcosa! la gente e’ nettamente peggiorata .. sono quasi tutti arroganti,cattivi e maleducati !! Uno L altro giorno voleva lanciare la cassa contro la vetrata!! Ho Deciso di fare un corso di difesa personale.. prevenire e’ meglio che curare!!!

        Comment


        • Font Size
          #5
          Originally posted by Jiji-biker View Post
          Siamo all assurdo …. Non se ne può più!! Infatti hanno messo il bonus psicologo 😂😂😂!! Apparte gli scherzi .. io lavoro a contatto col pubblico e non c’e’ giorno che non succeda qualcosa! la gente e’ nettamente peggiorata .. sono quasi tutti arroganti,cattivi e maleducati !! Uno L altro giorno voleva lanciare la cassa contro la vetrata!! Ho Deciso di fare un corso di difesa personale.. prevenire e’ meglio che curare!!!
          "Ne usciremo migliori!" [Cit. del 2020]

          Comment


          • Font Size
            #6
            Originally posted by Andy96 View Post

            "Ne usciremo migliori!" [Cit. del 2020]
            Sì sì … e secondo me il meglio deve ancora venire !!!

            Comment


            • Font Size
              #7
              Il fatto che se ne parli è preoccupante...

              Comment


              • Font Size
                #8
                L'altezza media della popolazione olandese è calata, i telomeri si accorciano, l'aria di Lombardia putea. Siamo 8 miliardi su questo sasso, tra poco solo posti in piedi. Ci estingueremo, sul quando dovrei fare due conti. Anzi, tre.

                Comment


                • Font Size
                  #9
                  Questa domanda mi fa venire in mente un noto esperimento sociale. Negli anni '70 negli Stati Uniti un etologo nonchè sociologo effettuò un grande esperimento sociale con dei ratti che è diventato molto noto nei manuali, esso si chiamava " Universo 25" a cui seguì il termine ( visti i risultati) di " Fogna del comportamento". L'impressione è che ci stiamo molto avvicinando agli esiti di quell'esperimento.

                  Agevolo la riflessione con un articolo esplicativo in modo che ognuno, possa trarre le sue considerazioni.





                  Nel 1968, il ricercatore John Calhoun, un etologo statunitense, effettuò numerosi studi sulla densità di popolazione e sui suoi effetti sul comportamento. Il lavoro che fece più scalpore e per il quale Calhoun raggiunse la popolarità fu il cosiddetto “Universo 25” o “Universo del topo“.


                  L’esperimento ideato da Calhoum iniziò nel luglio 1968, presso il National Institute of Health di Bethesda, Maryland, quando quattro coppie di topi furono introdotte nell’habitat. L’habitat era una struttura quadrata in metallo di 1,4 metri per lato, con un’altezza di 2,7 metri. Ogni lato aveva quattro gruppi di quattro “tunnel” verticali in rete metallica. I “tunnel” davano accesso a cassette di nidificazione, tramogge e distributori d’acqua. Non mancavano cibo, acqua o materiale per la nidificazione. Non c’erano predatori. L’unica avversità era il limite di spazio.

                  I topi scelti come cavie furono i migliori esemplari disponibili al NIMH e furono inseriti in un mondo dove non era necessario alcuno sforzo per difendersi dai predatori o per procurarsi il cibo, completamente sicuro dall’insorgere di malattie e da altri pericoli.



                  La gabbia veniva pulita ogni 4 settimane e la vita al suo interno era un vero e proprio paradiso teorico.

                  Niente gatti, niente trappole, niente caldo o freddo, e nemmeno il rischio di finire vivisezionati come cavie od oggetto di operazioni con bisturi e siringhe. Nulla di tutto questo. L’unico impegno richiesto ai topi era quello di godersi la vita, mangiare e riprodursi.

                  La popolazione, dopo un periodo di circa 3 mesi di adattamento, comincia a raddoppiarsi ogni 55 giorni. Prima 20 topi, poi 40, poi 80 e così via. In seguito la curva di crescita cala un po’ ma la popolazione raggiunge le 620 unità nell’Agosto del 1969, un anno dopo l’inizio dell’esperimento.

                  Dopo 560 giorni, quindi dopo circa un anno e mezzo dal momento in cui furono introdotte quelle prime 4 coppie di topi, Universo 25 raggiunge il massimo della sua popolazione con 2.200 esemplari.

                  A quel punto, all’interno della societa topesca, topi vivi superano di molto i ruoli sociali disponibili, e si iniziano a notare delle anomalie comportamentali che diventano via via più marcate.

                  Alcuni maschi iniziano ad attaccare femmine e neonati. Altri diventano pansessuali, tentando di avere rapporti con tutti i topi disponibili. Le femmine rimaste sole, in pericolo perché minacciate dai maschi, si rifugiano nei nidi più alti portando con sé la prole, alla quale però non sono in grado di provvedere perché impegnate nella difesa del territorio. La stragrande maggioranza dei piccoli viene lasciata morire e nessuno si cura di loro.

                  Altri esemplari all’interno della gabbia, definiti da Calhoun “quelli Belli”, non si preoccupano di nulla se non di mangiare e lisciarsi il pelo, e sono gli unici che non riportano ferite da combattimenti con altri individui. I gruppi di topi rimasti che girano all’interno della gabbia sono sproporzionati, a volte con 1 solo maschio per 10 femmine oppure di 20 maschi e 10 femmine.

                  In questa situazione, violenza, pansessualismo e persino il cannibalismo (nonostante il cibo fosse abbondantemente disponibile), portarono al totale collasso l’utopia di Universo 25.

                  Dopo 600 giorni la popolazione per la prima volta inizia a calare, e l’ultima nascita risale al giorno 920. L’esperimento termina 5 anni dopo il suo inizio, nel 1973, con la società dei topi che è completamente estinta e l’ultimo topo è spirato.

                  La società di topi in cui non esistevano esigenze se non quelle di interazioni sociali era collassata, annientata dalla mancanza di ruoli sociali da impiegare a causa della sovrappopolazione, infine distrutta dai suoi stessi membri.

                  Nel 1973, Calhoun pubblicò la sua ricerca sull’Universo 25 dal titolo “Death Squared: The Explosive Growth and Demise of a Mouse Population”. La pubblicazione, per dirla in modo leggero, è un’intensa esperienza di lettura accademica che descrive il collasso della società causato da quello che viene definitoFogna del comportamento”.

                  Tutto questo era un linguaggio poco accademico, ma perfettamente in grado di trasmettere in modo vivido il pensiero del suo creatore.

                  Le conclusioni che Calhoun trasse da questo esperimento furono che, quando tutto lo spazio disponibile è occupato e tutti i ruoli sociali sono occupati, la competizione e gli stress sperimentati dagli individui si traducono nella rottura totale dei comportamenti sociali complessi, che alla fine si tradurrà nell’estinzione della popolazione.

                  Secondo Calhoun, la morte della società si realizzò in due fasi: la “prima morte” e la “seconda morte“. La prima era caratterizzata dalla perdita di uno scopo nella vita oltre la mera esistenza: nessun desiderio di accoppiarsi, crescere giovani o stabilire un ruolo all’interno della società. Questa prima morte è stata rappresentata dalle vite apatiche dei belli, mentre la seconda morte è stata segnata dalla fine letterale della vita e dall’estinzione dell’Universo 25.






                  Comment


                  • Font Size
                    #10
                    Originally posted by davegan View Post
                    Ragazzi apro questo topic per via delle cose che tutti giorni accadono ormai da qualche anno ma ultimamente mi sembra il degenero.
                    Io la opinione ce l ho ed e' molto chiara dentro di me
                    attendo la vostra
                    ma facciamo estinguere chi è fuori come un balcone e lasciamo tranquilli chi vuole vivere in pace no?

                    Comment


                    • Font Size
                      #11
                      Originally posted by Jiji-biker View Post
                      Siamo all assurdo …. Non se ne può più!! Infatti hanno messo il bonus psicologo 😂😂😂!! Apparte gli scherzi .. io lavoro a contatto col pubblico e non c’e’ giorno che non succeda qualcosa! la gente e’ nettamente peggiorata .. sono quasi tutti arroganti,cattivi e maleducati !! Uno L altro giorno voleva lanciare la cassa contro la vetrata!! Ho Deciso di fare un corso di difesa personale.. prevenire e’ meglio che curare!!!
                      Immagino volesse lanciare la cassa contro la vetrata con l'aggravante dei futili motivi

                      Comment


                      • Font Size
                        #12
                        Originally posted by davegan View Post
                        Ragazzi apro questo topic per via delle cose che tutti giorni accadono ormai da qualche anno ma ultimamente mi sembra il degenero.
                        Io la opinione ce l ho ed e' molto chiara dentro di me
                        attendo la vostra
                        concordo meritiamo l'estinzione..un meteorite che pulisca tutto e chi ricomincia da capo abbia più buonsenso di questa generazione

                        Comment


                        • Font Size
                          #13
                          Originally posted by Vale_street View Post

                          concordo meritiamo l'estinzione..un meteorite che pulisca tutto e chi ricomincia da capo abbia più buonsenso di questa generazione
                          Ovviamente tu esclusa, immagino

                          Comment


                          • Font Size
                            #14
                            Originally posted by Vale_street View Post

                            concordo meritiamo l'estinzione..un meteorite che pulisca tutto e chi ricomincia da capo abbia più buonsenso di questa generazione
                            questa frase la dirò pure io....a 95 anni

                            Comment


                            • Font Size
                              #15
                              Originally posted by Semiramide View Post
                              Questa domanda mi fa venire in mente un noto esperimento sociale. Negli anni '70 negli Stati Uniti un etologo nonchè sociologo effettuò un grande esperimento sociale con dei ratti che è diventato molto noto nei manuali, esso si chiamava " Universo 25" a cui seguì il termine ( visti i risultati) di " Fogna del comportamento". L'impressione è che ci stiamo molto avvicinando agli esiti di quell'esperimento.

                              Agevolo la riflessione con un articolo esplicativo in modo che ognuno, possa trarre le sue considerazioni.





                              Nel 1968, il ricercatore John Calhoun, un etologo statunitense, effettuò numerosi studi sulla densità di popolazione e sui suoi effetti sul comportamento. Il lavoro che fece più scalpore e per il quale Calhoun raggiunse la popolarità fu il cosiddetto “Universo 25” o “Universo del topo“.


                              L’esperimento ideato da Calhoum iniziò nel luglio 1968, presso il National Institute of Health di Bethesda, Maryland, quando quattro coppie di topi furono introdotte nell’habitat. L’habitat era una struttura quadrata in metallo di 1,4 metri per lato, con un’altezza di 2,7 metri. Ogni lato aveva quattro gruppi di quattro “tunnel” verticali in rete metallica. I “tunnel” davano accesso a cassette di nidificazione, tramogge e distributori d’acqua. Non mancavano cibo, acqua o materiale per la nidificazione. Non c’erano predatori. L’unica avversità era il limite di spazio.

                              I topi scelti come cavie furono i migliori esemplari disponibili al NIMH e furono inseriti in un mondo dove non era necessario alcuno sforzo per difendersi dai predatori o per procurarsi il cibo, completamente sicuro dall’insorgere di malattie e da altri pericoli.



                              La gabbia veniva pulita ogni 4 settimane e la vita al suo interno era un vero e proprio paradiso teorico.

                              Niente gatti, niente trappole, niente caldo o freddo, e nemmeno il rischio di finire vivisezionati come cavie od oggetto di operazioni con bisturi e siringhe. Nulla di tutto questo. L’unico impegno richiesto ai topi era quello di godersi la vita, mangiare e riprodursi.

                              La popolazione, dopo un periodo di circa 3 mesi di adattamento, comincia a raddoppiarsi ogni 55 giorni. Prima 20 topi, poi 40, poi 80 e così via. In seguito la curva di crescita cala un po’ ma la popolazione raggiunge le 620 unità nell’Agosto del 1969, un anno dopo l’inizio dell’esperimento.

                              Dopo 560 giorni, quindi dopo circa un anno e mezzo dal momento in cui furono introdotte quelle prime 4 coppie di topi, Universo 25 raggiunge il massimo della sua popolazione con 2.200 esemplari.

                              A quel punto, all’interno della societa topesca, topi vivi superano di molto i ruoli sociali disponibili, e si iniziano a notare delle anomalie comportamentali che diventano via via più marcate.

                              Alcuni maschi iniziano ad attaccare femmine e neonati. Altri diventano pansessuali, tentando di avere rapporti con tutti i topi disponibili. Le femmine rimaste sole, in pericolo perché minacciate dai maschi, si rifugiano nei nidi più alti portando con sé la prole, alla quale però non sono in grado di provvedere perché impegnate nella difesa del territorio. La stragrande maggioranza dei piccoli viene lasciata morire e nessuno si cura di loro.

                              Altri esemplari all’interno della gabbia, definiti da Calhoun “quelli Belli”, non si preoccupano di nulla se non di mangiare e lisciarsi il pelo, e sono gli unici che non riportano ferite da combattimenti con altri individui. I gruppi di topi rimasti che girano all’interno della gabbia sono sproporzionati, a volte con 1 solo maschio per 10 femmine oppure di 20 maschi e 10 femmine.

                              In questa situazione, violenza, pansessualismo e persino il cannibalismo (nonostante il cibo fosse abbondantemente disponibile), portarono al totale collasso l’utopia di Universo 25.

                              Dopo 600 giorni la popolazione per la prima volta inizia a calare, e l’ultima nascita risale al giorno 920. L’esperimento termina 5 anni dopo il suo inizio, nel 1973, con la società dei topi che è completamente estinta e l’ultimo topo è spirato.

                              La società di topi in cui non esistevano esigenze se non quelle di interazioni sociali era collassata, annientata dalla mancanza di ruoli sociali da impiegare a causa della sovrappopolazione, infine distrutta dai suoi stessi membri.

                              Nel 1973, Calhoun pubblicò la sua ricerca sull’Universo 25 dal titolo “Death Squared: The Explosive Growth and Demise of a Mouse Population”. La pubblicazione, per dirla in modo leggero, è un’intensa esperienza di lettura accademica che descrive il collasso della società causato da quello che viene definitoFogna del comportamento”.

                              Tutto questo era un linguaggio poco accademico, ma perfettamente in grado di trasmettere in modo vivido il pensiero del suo creatore.

                              Le conclusioni che Calhoun trasse da questo esperimento furono che, quando tutto lo spazio disponibile è occupato e tutti i ruoli sociali sono occupati, la competizione e gli stress sperimentati dagli individui si traducono nella rottura totale dei comportamenti sociali complessi, che alla fine si tradurrà nell’estinzione della popolazione.

                              Secondo Calhoun, la morte della società si realizzò in due fasi: la “prima morte” e la “seconda morte“. La prima era caratterizzata dalla perdita di uno scopo nella vita oltre la mera esistenza: nessun desiderio di accoppiarsi, crescere giovani o stabilire un ruolo all’interno della società. Questa prima morte è stata rappresentata dalle vite apatiche dei belli, mentre la seconda morte è stata segnata dalla fine letterale della vita e dall’estinzione dell’Universo 25.





                              Nei mesi scorsi e in più discussioni l'ho condiviso anche io

                              Comment

                              X
                              Working...
                              X