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Spagna, caccia alla guida spericolata on-line: la polizia usa i social

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    #1

    Spagna, caccia alla guida spericolata on-line: la polizia usa i social

    È una caccia sempre più digitale quella che la Spagna ha avviato contro gli esibizionisti della velocità. Il bersaglio sono i cosiddetti "piloti da social", che pubblicano video su Instagram, TikTok o YouTube in cui si riprendono mentre sfrecciano a velocità folli, fanno gare clandestine nei centri urbani o eseguono manovre pericolose​


    Contenuti spettacolari, certo, ma spesso realizzati violando in modo grave il codice della strada e mettendo a rischio la vita propria e altrui.
    Da mesi la Dirección General de Tráfico (DGT) e la Guardia Civil hanno potenziato le loro unità digitali, con un obiettivo chiaro: monitorare le piattaforme social alla ricerca di prove utili per identificare, denunciare e in certi casi arrestare questi automobilisti spericolati. "Le prove che forniscono loro stessi sono spesso schiaccianti", spiega un portavoce della polizia stradale. "Volti in chiaro, targhe ben visibili, località riconoscibili: per noi è come un’autodenuncia in video."

    L’ultima operazione, a fine aprile, ha portato all’identificazione di un ventiquattrenne che aveva pubblicato su TikTok una serie di video mentre guidava una moto a oltre 220 chilometri orari su una superstrada nei pressi di Valencia. Il ragazzo è stato denunciato per reati contro la sicurezza del traffico e rischia una multa salata, il ritiro della patente e persino il carcere.

    Il fenomeno ha assunto proporzioni tali che le autorità hanno lanciato anche una campagna di sensibilizzazione con l’hashtag #NoTeLaJuegues (Non rischiare), nel tentativo di disincentivare la spettacolarizzazione di comportamenti pericolosi. Ma la sfida è complessa: “Molti cercano visibilità o follower, non percepiscono la gravità delle loro azioni”, commenta un esperto di comunicazione digitale.

    L’uso dei social come strumenti investigativi non è nuovo, ma la Spagna sembra averne fatto un'arma strategica nella battaglia per la sicurezza stradale. Secondo i dati della DGT, nel 2024 oltre il 15% delle sanzioni per eccesso di velocità è scaturito da contenuti pubblicati online.

    Nel mirino, oltre agli autori, potrebbero finire anche influencer e canali che diffondono regolarmente questo tipo di video, contribuendo a normalizzare comportamenti estremi al volante. Le autorità stanno infatti valutando se perseguire anche chi pubblica o monetizza contenuti che promuovono la guida pericolosa.

    In un’epoca in cui i like possono valere più del buon senso, la Spagna ha deciso di rispondere col pugno duro – ma anche con algoritmi, hashtag e task force digitali.

    notizia da : moto.it

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    #2
    Originally posted by Semiramide View Post
    È una caccia sempre più digitale quella che la Spagna ha avviato contro gli esibizionisti della velocità. Il bersaglio sono i cosiddetti "piloti da social", che pubblicano video su Instagram, TikTok o YouTube in cui si riprendono mentre sfrecciano a velocità folli, fanno gare clandestine nei centri urbani o eseguono manovre pericolose​


    Contenuti spettacolari, certo, ma spesso realizzati violando in modo grave il codice della strada e mettendo a rischio la vita propria e altrui.
    Da mesi la Dirección General de Tráfico (DGT) e la Guardia Civil hanno potenziato le loro unità digitali, con un obiettivo chiaro: monitorare le piattaforme social alla ricerca di prove utili per identificare, denunciare e in certi casi arrestare questi automobilisti spericolati. "Le prove che forniscono loro stessi sono spesso schiaccianti", spiega un portavoce della polizia stradale. "Volti in chiaro, targhe ben visibili, località riconoscibili: per noi è come un’autodenuncia in video."

    L’ultima operazione, a fine aprile, ha portato all’identificazione di un ventiquattrenne che aveva pubblicato su TikTok una serie di video mentre guidava una moto a oltre 220 chilometri orari su una superstrada nei pressi di Valencia. Il ragazzo è stato denunciato per reati contro la sicurezza del traffico e rischia una multa salata, il ritiro della patente e persino il carcere.

    Il fenomeno ha assunto proporzioni tali che le autorità hanno lanciato anche una campagna di sensibilizzazione con l’hashtag #NoTeLaJuegues (Non rischiare), nel tentativo di disincentivare la spettacolarizzazione di comportamenti pericolosi. Ma la sfida è complessa: “Molti cercano visibilità o follower, non percepiscono la gravità delle loro azioni”, commenta un esperto di comunicazione digitale.

    L’uso dei social come strumenti investigativi non è nuovo, ma la Spagna sembra averne fatto un'arma strategica nella battaglia per la sicurezza stradale. Secondo i dati della DGT, nel 2024 oltre il 15% delle sanzioni per eccesso di velocità è scaturito da contenuti pubblicati online.

    Nel mirino, oltre agli autori, potrebbero finire anche influencer e canali che diffondono regolarmente questo tipo di video, contribuendo a normalizzare comportamenti estremi al volante. Le autorità stanno infatti valutando se perseguire anche chi pubblica o monetizza contenuti che promuovono la guida pericolosa.

    In un’epoca in cui i like possono valere più del buon senso, la Spagna ha deciso di rispondere col pugno duro – ma anche con algoritmi, hashtag e task force digitali.

    notizia da : moto.it
    Ebbè.... non è che ci voleva la scenza infusa...


    Basta farlo... è come beccare gli evasori che mettono le foto con la porsche su facebook..... si fa presto se vogliono.... anche perchè ormai la cosa è scappata di mano... per farsi vedere e fare visualizzazioni.

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      #3
      Da seduti alla scrivania, senza manco fare indagini. Che difficile.
      Tanti poi fanno pure vedere targa e tutto 😂

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        #4
        Originally posted by mito22 View Post

        Ebbè.... non è che ci voleva la scenza infusa...


        Basta farlo... è come beccare gli evasori che mettono le foto con la porsche su facebook..... si fa presto se vogliono.... anche perchè ormai la cosa è scappata di mano... per farsi vedere e fare visualizzazioni.
        Molti anni fa' si facevano i rally abusivi , ma NON VENIVA PUBBLICATO NIENTE ,e via di mettere la vettura in bosco , andava tutto bene .
        Quindi ai fenomeni dei video : SIETE STRONZI , i vostri video li vedono pure le F.O 🤣

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          #5
          mi chiedo solo se e' necessaria una legge fatta appositamente oppure se e' gia' possibile anche in italia sanzionare usando solo un video come prova

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            #6
            ma se io pubblico semplicemente un video come fanno a stabilire che sono io alla guida? non c'è la certezza...

            anche per il mezzo, se si vede un contachilomentri puoi anche avere una buona presunzione...difficile trovare due moto uguali con la stessa percorrenza, ma se si vede solo il cupolino?

            anni fa mi ricordo che hanno becccato uno che faceva il matto sull'autostrada ligure per il riflesso del casco nella strumentazione e l'hanno curato....più video nello stesso tratto...fino a prenderlo

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              #7
              Originally posted by federicoronzani View Post

              Molti anni fa' si facevano i rally abusivi , ma NON VENIVA PUBBLICATO NIENTE ,e via di mettere la vettura in bosco , andava tutto bene .
              Quindi ai fenomeni dei video : SIETE STRONZI , i vostri video li vedono pure le F.O 🤣
              Un conto è 20-25 anni fa.... adesso questi lo fanno apposta alla luce del sole solo per avere click e visualizzazioni, spesso infrangendo APPOSTA il codice della strada o facendo cose che non si devono.

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                #8
                Originally posted by omarMT01 View Post
                ma se io pubblico semplicemente un video come fanno a stabilire che sono io alla guida? non c'è la certezza...

                anche per il mezzo, se si vede un contachilomentri puoi anche avere una buona presunzione...difficile trovare due moto uguali con la stessa percorrenza, ma se si vede solo il cupolino?

                anni fa mi ricordo che hanno becccato uno che faceva il matto sull'autostrada ligure per il riflesso del casco nella strumentazione e l'hanno curato....più video nello stesso tratto...fino a prenderlo
                Certo.... tutto quello che vuoi.... ma se arrivano due poliziotti a casa tua... ti convocano in caserma.. ecc ecc... voglio vedere in quanti dicono... 'dimmi che son stato io gne gne'... la vedo dura.


                Oltre che poi tanti di questi si inquadrano anche in viso.. e cmq. anche solo diffondere queste cose.. ti rende complice...

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                  #9
                  Originally posted by davegan View Post
                  mi chiedo solo se e' necessaria una legge fatta appositamente oppure se e' gia' possibile anche in italia sanzionare usando solo un video come prova
                  Già lo hanno fatto.. ti assicuro..... anche qualcuno qua su ddg...

                  Altri anni.

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                    #10
                    Originally posted by mito22 View Post

                    Già lo hanno fatto.. ti assicuro..... anche qualcuno qua su ddg...

                    Altri anni.
                    Bene !!!

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                      #11
                      Originally posted by mito22 View Post

                      Un conto è 20-25 anni fa.... adesso questi lo fanno apposta alla luce del sole solo per avere click e visualizzazioni, spesso infrangendo APPOSTA il codice della strada o facendo cose che non si devono.
                      Si ,si è per questo che gli ho chiamati STRONZI .

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                        #12
                        Non tanto temo fa..."Andiamo a fare i criminali in Val di Cembra"

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                          #13
                          Originally posted by mito22 View Post

                          Già lo hanno fatto.. ti assicuro..... anche qualcuno qua su ddg...

                          Altri anni.
                          Ultro anni

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                            #14
                            Originally posted by omarMT01 View Post
                            Non tanto temo fa..."Andiamo a fare i criminali in Val di Cembra"
                            Uno di quei coglioni s'è poi ammazzato se non ricordo male...

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                              #15
                              Va beh ma se uno pubblica le proprie bravate, cosa si aspetta?
                              La questione é che già oggi, con la tecnologia disponibile, sarebbe possibile fare scattare sanzioni in automatico.
                              Basterebbe l’obbligo della scatola nera, Il GPS ti dà posizione e velocità, un software in automatico potrebbe far contravvenzioni.
                              Poi, come per tutte le questioni legate a monitoraggi per fini di sicurezza (vedi per esempio la videosorveglianza) inevitabilmente si va a ledere il diritto alla privacy.
                              Oggi il grande fratello, grazie o per colpa della tecnologia, potrebbe essere una realtà.


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