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Milano, sgomberato Leoncavallo

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    #1

    Milano, sgomberato Leoncavallo

    L'ordine era stato rinviato numerose volte anche per via della strenua opposizione delle associazioni e dei cittadini che frequentavano lo storico centro sociale. "Oggi finalmente viene ristabilita la legalità - ha commentato il ministro dell'Interno - Il governo ha una linea chiara: tolleranza zero verso le occupazioni abusive"

    La polizia sta eseguendo, con l'ufficiale giudiziario, l'ordine di sfratto emesso nei confronti dello storico centro sociale Leoncavallo a Milano. L'ordine era stato rinviato numerose volte, per via della strenua opposizione delle associazioni e dei singoli cittadini che frequentavano lo spazio.

    Lo sgombero del Leoncavallo a Milano

    Il "Leonka"

    Lo sfratto del centro sociale di via Watteau era stato rinviato un centinaio di volte e lo scorso novembre il ministero dell'Interno era stato condannato a risarcire 3 milioni ai Cabassi, proprietari dell'area, proprio per il mancato sgombero. Nei mesi scorsi l'associazione Mamme del Leoncavallo aveva presentato una manifestazione d'interesse al Comune per un immobile in via San Dionigi che poteva rappresentare un primo passo per lo spostamento del centro sociale dall'attuale spazio. Lo storico 'Leonka' di Milano occupa lo spazio in via Watteau dal 1994.

    Le Mamme del Leoncavallo: "Una tragedia"


    "È uno sfratto esecutivo. Avremo 30 giorni per trovare un accordo con la proprietà per prendere un po' di cose": lo sfratto dallo spazio di via Watteau, questa mattina, ha colto di sorpresa le Mamme del Leoncavallo, che stanno cercando di fare un punto della situazione. "Di certo il Leoncavallo è andato", constatano con tristezza, parlando di "una tragedia, ma preferendo aspettare per altre dichiarazioni".

    Salvini: "Per Leoncavallo decenni illegalità tollerata da sinistra, si cambia"

    "Decenni di illegalità tollerata, e più volte sostenuta, dalla sinistra: ora finalmente si cambia. La legge è uguale per tutti: afuera!". Lo scrive su X Matteo Salvini, commentando la notizia dell'inizio dello sfratto del centro sociale Leoncavallo a Milano.
    Piantedosi: "Sgombero Leoncavallo dimostra tolleranza zero"

    "Lo sgombero del centro sociale Leoncavallo segna la fine di una lunga stagione di illegalità. Per trent'anni quell'immobile è stato occupato abusivamente. E al danno si è aggiunta la beffa: lo Stato costretto persino a risarcire i danni dell'occupazione. Oggi finalmente viene ristabilita la legalità. Il governo ha una linea chiara: tolleranza zero verso le occupazioni abusive. Dall'inizio del nostro mandato sono già stati sgomberati quasi 4mila immobili. Lo sgombero del Leoncavallo è solo un altro passo di una strategia costante e determinata che porteremo ancora avanti". Così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.
    Pablo Iglesias: "Per noi è stata scuola politica"


    "Il centro sociale Leoncavallo è stato per noi una scuola politica. Il movimento delle Tute Bianche è nato lì nel 1994 e lì abbiamo cospirato per preparare i contro-vertici di Praga e Genova". Lo scrive su twitter lo spagnolo Pablo Iglesias, ex leader di Podemos, che giovanissimo lavorò a stretto contatto con gli attivisti dello storico centro sociale nel periodo delle mobilitazioni no global. "Spero che trovino presto uno nuovo spazio. Fausto e Iao sempre nella nostra memoria", conclude Iglesias.
    ​da tg24 sky

    Last edited by mito22; 21-08-25, 10:52.

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    #2
    Ah mancava questa

    Ilaria Salis: "Nessun rispetto per 50 anni storia"


    "Nessun rispetto per 50 anni di storia dei movimenti, contro-cultura, aggregazione giovanile, politica dal basso". Lo scrive sui social l'europarlamentare Ilaria Salis parlando dello sfratto del Leoncavallo. "Avanza - continua il post di Ilaria Salis - la Milano della speculazione edilizia e della gentrificazione, la città della rendita e delle "week": una Milano senz'anima, esclusiva ed escludente, contro i poveri, contro chi vive del proprio lavoro, contro i giovani. Una Milano che appare più ricca e patinata, ma che in realtà è molto più povera e brutta". "Spero che il Leoncavallo - conclude l'europarlamentare - possa presto riprendersi lo spazio che merita. E che mille nuovi spazi sociali vengano conquistati e restituiti alle comunità che nonostante tutto resistono, in una città sempre più ostile e meno accogliente, una città espropriata ai suoi abitanti. Una città da rovesciare! Giù le mani dagli spazi sociali! Giù le mani dalla città!" milano è di chi la vive, non di chi ci specula".

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      #3
      Era ora, ste luride zecche.
      E adesso spero tocchi a quell'altro schifo vergognoso de askatasuna a torino.🤮🤮🤮

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        #4
        OTTIMO , dopo qualche centinaio di tentati sgomberi , ora è avvenuto per bene . Io sarei entrato con un bel lanciafiamme acceso !!!!! ma ancora anni addietro .

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          #5
          Dopo aver dato 3 milioni di euro (NOSTRI, DI CHI PAGA LE TASSE) ai proprietari dello stabile occupato da 30 anni.

          Ma la SALIS non possiamo mandarla in Ungheria?
          Last edited by samvise; 21-08-25, 12:50.

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            #6
            Per chi non fosse di Milano, o non conoscesse la storia, non sono così tanti gli anni...

            Il LEONCAVALLO (LEONKA) era uno stabile in VIA LEONCAVALLO a Milano occupato dall'ottobre del 1975. Dopo quasi vent'anni anni di tentativi, nel 1994, hanno fatto spostare i......(riempite voi i puntini) in un edificio in via Watteau (accordo temporaneo fra comune e proprietà).
            Il tempo è scaduto e l'edificio va restituito.

            le Mamme dei leoncavallini protestano perché se quest'ultimi non hanno un luogo TORNANO A CASA e neanche le genitrici stesse li vogliono fra i piedi.

            Quella z.....a della Ilaria Salis dovrebbe ospitare a casa sua...tanto lei stessa ha vissuto in case dell'amministrazione comunale (ALER) senza pagare il canone, e quindi abusiva, finché il partito, dopo averla nominata parlamentare europea per farla uscire dal carcere ungherese, ha saldato il debito di €90.000
            Last edited by omarMT01; 21-08-25, 12:59.

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              #7
              Originally posted by mito22 View Post
              Ah mancava questa

              Ilaria Salis: "Nessun rispetto per 50 anni storia"


              "Nessun rispetto per 50 anni di storia dei movimenti, contro-cultura, aggregazione giovanile, politica dal basso". Lo scrive sui social l'europarlamentare Ilaria Salis parlando dello sfratto del Leoncavallo. "Avanza - continua il post di Ilaria Salis - la Milano della speculazione edilizia e della gentrificazione, la città della rendita e delle "week": una Milano senz'anima, esclusiva ed escludente, contro i poveri, contro chi vive del proprio lavoro, contro i giovani. Una Milano che appare più ricca e patinata, ma che in realtà è molto più povera e brutta". "Spero che il Leoncavallo - conclude l'europarlamentare - possa presto riprendersi lo spazio che merita. E che mille nuovi spazi sociali vengano conquistati e restituiti alle comunità che nonostante tutto resistono, in una città sempre più ostile e meno accogliente, una città espropriata ai suoi abitanti. Una città da rovesciare! Giù le mani dagli spazi sociali! Giù le mani dalla città!" milano è di chi la vive, non di chi ci specula".
              ahahaha che zecca immonda

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                #8
                Io spero che buttino fuori anche quelli di Casapound che non hanno mai pagato una lira

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                  #9
                  Originally posted by ACE65 View Post
                  Io spero che buttino fuori anche quelli di Casapound che non hanno mai pagato una lira

                  Assolutamente sì.
                  Per me non è questione de colore, è paraculaggine ai danni de chi paga le tasse.
                  E la cosa me fa girà i cojoni de brutto.

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                    #10
                    Originally posted by federicoronzani View Post
                    OTTIMO , dopo qualche centinaio di tentati sgomberi , ora è avvenuto per bene . Io sarei entrato con un bel lanciafiamme acceso !!!!! ma ancora anni addietro .
                    Aspetta.. ora il comune deve cercare (mah) altro spazio per loro..


                    Ma non possono metterci i soldi loro e comprarsi qualcosa? Ah no... meglio occupare e rubare.

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                      #11
                      Originally posted by ACE65 View Post
                      Io spero che buttino fuori anche quelli di Casapound che non hanno mai pagato una lira

                      Ma come ci pensi..... sono centri CULTURALI.. sapevalo.

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                        #12
                        E
                        Originally posted by monikaf View Post

                        Assolutamente sì.
                        Per me non è questione de colore, è paraculaggine ai danni de chi paga le tasse.
                        E la cosa me fa girà i cojoni de brutto.
                        h già.. senza considerare che da là poi esce gente che combina casini e dite mica che gira droga là dentro?

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                          #13
                          Anche io non porrei l'attenzione sui colori, ma sull'occupazione.
                          Da Milanese, un po' non posso che esserne dispiaciuto, era cmq un luogo di aggregazione, cultura, concerti, aveva una radio, un asilo nido etc... ma giusto cosi,
                          un colpo ben orchestrato ora dopo il caos degli appalti ( premetto che per me non c'e' differenza tra destra e sinistra) ci sono buone idee e cattiva politica.

                          ma vige sempre una sola regola, l'opposto di salvini.
                          se salvini dice che e' una buona cosa, allora sara' sempre l'opposto.

                          leggere nel 2025, zecca, lanciafiamme e altro fa un po' dispiacere, ma forse il livello di discussione che si vuole e' volutamente cosi.

                          tanto sia loro che casa pound e tutti gli altri , di certo non fanno il bene dei cittadini.

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                            #14
                            Originally posted by mito22 View Post
                            Ah mancava questa

                            Ilaria Salis: "Nessun rispetto per 50 anni storia"


                            "Nessun rispetto per 50 anni di storia dei movimenti, contro-cultura, aggregazione giovanile, politica dal basso". Lo scrive sui social l'europarlamentare Ilaria Salis parlando dello sfratto del Leoncavallo. "Avanza - continua il post di Ilaria Salis - la Milano della speculazione edilizia e della gentrificazione, la città della rendita e delle "week": una Milano senz'anima, esclusiva ed escludente, contro i poveri, contro chi vive del proprio lavoro, contro i giovani. Una Milano che appare più ricca e patinata, ma che in realtà è molto più povera e brutta". "Spero che il Leoncavallo - conclude l'europarlamentare - possa presto riprendersi lo spazio che merita. E che mille nuovi spazi sociali vengano conquistati e restituiti alle comunità che nonostante tutto resistono, in una città sempre più ostile e meno accogliente, una città espropriata ai suoi abitanti. Una città da rovesciare! Giù le mani dagli spazi sociali! Giù le mani dalla città!" milano è di chi la vive, non di chi ci specula".
                            ma biokane ma che blatera questa?
                            è connessa?

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                              #15
                              Originally posted by chebarba77 View Post
                              Anche io non porrei l'attenzione sui colori, ma sull'occupazione.
                              Da Milanese, un po' non posso che esserne dispiaciuto, era cmq un luogo di aggregazione, cultura, concerti, aveva una radio, un asilo nido etc... ma giusto cosi,
                              un colpo ben orchestrato ora dopo il caos degli appalti ( premetto che per me non c'e' differenza tra destra e sinistra) ci sono buone idee e cattiva politica.

                              ma vige sempre una sola regola, l'opposto di salvini.
                              se salvini dice che e' una buona cosa, allora sara' sempre l'opposto.

                              leggere nel 2025, zecca, lanciafiamme e altro fa un po' dispiacere, ma forse il livello di discussione che si vuole e' volutamente cosi.

                              tanto sia loro che casa pound e tutti gli altri , di certo non fanno il bene dei cittadini.
                              puoi cambiare termine ma sempre id parassiti si tratta...ma non vedi cosa succede in giro?anche nei piccoli paesini di merda da 3000 abitanti come il mio?

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