Salve,
senza troppe pretese di capire di economia, sebbene sia un mio hobby studiarla, ho fatto una piccola inchiesta presso i colleghi ed eseguito una breve ricerca su internet per fare un pò di luce.
Partiamo con un'analisi di quanto ci costino gli interessi di un mutuo nell'arco della sua totale restituzione. Il computo è stato eseguito considerando un mutuo a tasso variabile, la cui base parta oggi da un TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) nell'intorno del 5.2%. Come condizione risulta essere abbastanza buona, sebbene sia possibile fare di meglio.
Chiedendo 100.000Euro si restituiscono le seguenti cifre :
10 anni - > 128.400Euro
15 anni - > 144.200Euro
20 anni - > 161.000Euro
30 anni - > 197.600Euro
Si evince da questi dati come pochi decimi percentuali, su lunghe durate, possano influire notevolmente sulla rata da pagare.
I tassi fissi garantiscono una maggiore sicurezza nel tempo in quanto si ha la certezza dell'ammontare della cifra, tuttavia i variabili mediamente arrivano a spuntare interessi più bassi al momento della firma (il futuro non è prevedibile).
Personalmente sento di consigliare i secondi per chiunque abbia mutui la cui durata sia inferiore ai 20 anni. Entro tale periodo è piuttosto difficile che si verifichino forti aumenti del tasso ufficiale di sconto europeo (Euribor). Il motivo risiede nel fatto che i prestiti per la casa non divergono, come leggi econonomiche, dalle regole che governano gli altri mercati.
La stagnazione economica, presente in Europa alla fine degli anni '90, ha portato ad una scarsa richiesta di denaro (prestiti) ed al conseguente calo dei tassi d'interesse. L'arrivo del nuovo millennio ha portato, grazie anche a questo interessante fattore economico, ad una vera esplosione del mercato edilizio e della vendita delle case. Gli istituti bancari, i quali hanno una fortissima influenza sulla banca centrale europea (BCE), si sono quindi ritrovati a possedere un vastissimo numero di mutui a tasso variabile. Nel momento in cui la corsa del mercato immobiliare ha perso forza, le banche hanno fatto pressioni sull'ente preposto, visto anche il miglioramento generale dell'economia, per fare in modo che il tasso ufficiale fosse nuovamente aumentato con i risultati visibili ancora oggi (il TAN si calcola con uno "spread" sul dato ufficiale della BCE).
La mia personale opinione è che il punto di equilibrio tra domanda ed offerta, chiaramente parlo di mutui, sia stato raggiunto. Il mercato americano, meno ricco di ammortizzatori naturali come i risparmi delle famiglie, ha già pagato l'eccessivo aumento dei tassi con la crisi dei mutui ad alto rischio. Le banche non hanno grossi problemi quando ci sono poche insolvenze sui prestiti sulle case (a volte può essere addirittura vantaggioso), viceversa si trovano in grossi problemi quando il fenomeno aumenta pericolosamente. Questo lascia desumente come i tassi possano aumentare ancora, è sempre una mia opinione, al massimo di 0.25-0.5% nell'arco dei prossimi 10-15 anni. Procedere oltre tali cifre provocherebbe insolvenze eccessive ed un ritorno di troppi immobili sul mercato con la conseguenza di un crollo delle quotazioni, nonchè di implicazioni economiche legate al mercato. La scusa ufficiale della BCE di aver alzato i tassi, sino ad ora, per limtare l'inflazione è pura fantasia. Gli anni dal 2001 al 2003 i prezzi hanno corso maggiormente, tuttavia nessuno ha provveduto ad alzare il tasso ufficiale di sconto. Attualmente vedete salire i vostri mutui perchè sono i grandi istituti europei a chiederlo e sono loro stessi che impediranno un aumento eccessivo degli interessi. Questo chiaramente per interessi economici e non umani.
Tornando all'argomento principale, esaminiamo cosa si può ottenere oggi chiedendo cifre tra i 100.000Euro ed i 150.000Euro. Il TAN (tasso annuo) si calcola di solito con uno scostamento ("spread") dal tasso di sconto ufficiale deciso dalla BCE, tuttavia spesso esistono assicurazioni e spese accessorie che aumentano le rate. Vi invito sempre a guardare il TAEG, il quale ne tiene conto ed è quello di cui si parlerà.
Mediamente quasi tutti gli istituti bancari arrivano, contrattando, ad uno "spread" dell'1% mentre nei migliori dei casi si arriva addirittura ad uno 0.7%. Potete considerarvi contenti delle vostre condizioni quando sarete posizionati tra lo 0.8% e l'1.1%. Questo comporta di avere dei TAEG (con i tassi attuali) compreso tra 4.8% e 5.2% approssimativamente.
Seguono i tassi fissi medi che ho rilevato :
15 anni - > 5.50%
20 anni - > 5.70%
30 anni - > 5.90%
Ricordate sempre di visitare molte banche prima di decidere e di NON fidarvi della vostra solamente perchè siete un vecchio cliente. Se aveste già firmato ricordate invece che la legge Bersani vi permette, dopo 18 mesi, di poter cambiare istituto di credito e, di conseguenza, anche mutuo. Discutere e litigare con gli addetti ai prestiti è spesso utile per rinegoziare condizioni migliori. Ricordate come sia sempre meglio guadagnare meno rispetto a perdere un cliente.
Vi segnalo, per informarvi genericamente, i siti :
Il primo potrà darvi un'idea sui tassi più bassi (si riesce comunque a fare di meglio) mentre il secondo è attualmente l'istituto che promette (notate il verbo) lo "spread" più basso, ovvero lo 0.55%.
In ultimo vi invito a diffidare dei mutui nei quali potete cambiare le rate come volete, allungare il periodo oppure saltare dei mesi. Queste opzioni sono spesso importanti per una famiglia che non arriva alla fine del mese ma ricordate che nessuna banca vi lascerà mai queste possibilità gratuitamente, quindi controllate bene i tassi e le condizioni.
Spero di poter essere stato utile.
senza troppe pretese di capire di economia, sebbene sia un mio hobby studiarla, ho fatto una piccola inchiesta presso i colleghi ed eseguito una breve ricerca su internet per fare un pò di luce.
Partiamo con un'analisi di quanto ci costino gli interessi di un mutuo nell'arco della sua totale restituzione. Il computo è stato eseguito considerando un mutuo a tasso variabile, la cui base parta oggi da un TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) nell'intorno del 5.2%. Come condizione risulta essere abbastanza buona, sebbene sia possibile fare di meglio.
Chiedendo 100.000Euro si restituiscono le seguenti cifre :
10 anni - > 128.400Euro
15 anni - > 144.200Euro
20 anni - > 161.000Euro
30 anni - > 197.600Euro
Si evince da questi dati come pochi decimi percentuali, su lunghe durate, possano influire notevolmente sulla rata da pagare.
I tassi fissi garantiscono una maggiore sicurezza nel tempo in quanto si ha la certezza dell'ammontare della cifra, tuttavia i variabili mediamente arrivano a spuntare interessi più bassi al momento della firma (il futuro non è prevedibile).
Personalmente sento di consigliare i secondi per chiunque abbia mutui la cui durata sia inferiore ai 20 anni. Entro tale periodo è piuttosto difficile che si verifichino forti aumenti del tasso ufficiale di sconto europeo (Euribor). Il motivo risiede nel fatto che i prestiti per la casa non divergono, come leggi econonomiche, dalle regole che governano gli altri mercati.
La stagnazione economica, presente in Europa alla fine degli anni '90, ha portato ad una scarsa richiesta di denaro (prestiti) ed al conseguente calo dei tassi d'interesse. L'arrivo del nuovo millennio ha portato, grazie anche a questo interessante fattore economico, ad una vera esplosione del mercato edilizio e della vendita delle case. Gli istituti bancari, i quali hanno una fortissima influenza sulla banca centrale europea (BCE), si sono quindi ritrovati a possedere un vastissimo numero di mutui a tasso variabile. Nel momento in cui la corsa del mercato immobiliare ha perso forza, le banche hanno fatto pressioni sull'ente preposto, visto anche il miglioramento generale dell'economia, per fare in modo che il tasso ufficiale fosse nuovamente aumentato con i risultati visibili ancora oggi (il TAN si calcola con uno "spread" sul dato ufficiale della BCE).
La mia personale opinione è che il punto di equilibrio tra domanda ed offerta, chiaramente parlo di mutui, sia stato raggiunto. Il mercato americano, meno ricco di ammortizzatori naturali come i risparmi delle famiglie, ha già pagato l'eccessivo aumento dei tassi con la crisi dei mutui ad alto rischio. Le banche non hanno grossi problemi quando ci sono poche insolvenze sui prestiti sulle case (a volte può essere addirittura vantaggioso), viceversa si trovano in grossi problemi quando il fenomeno aumenta pericolosamente. Questo lascia desumente come i tassi possano aumentare ancora, è sempre una mia opinione, al massimo di 0.25-0.5% nell'arco dei prossimi 10-15 anni. Procedere oltre tali cifre provocherebbe insolvenze eccessive ed un ritorno di troppi immobili sul mercato con la conseguenza di un crollo delle quotazioni, nonchè di implicazioni economiche legate al mercato. La scusa ufficiale della BCE di aver alzato i tassi, sino ad ora, per limtare l'inflazione è pura fantasia. Gli anni dal 2001 al 2003 i prezzi hanno corso maggiormente, tuttavia nessuno ha provveduto ad alzare il tasso ufficiale di sconto. Attualmente vedete salire i vostri mutui perchè sono i grandi istituti europei a chiederlo e sono loro stessi che impediranno un aumento eccessivo degli interessi. Questo chiaramente per interessi economici e non umani.
Tornando all'argomento principale, esaminiamo cosa si può ottenere oggi chiedendo cifre tra i 100.000Euro ed i 150.000Euro. Il TAN (tasso annuo) si calcola di solito con uno scostamento ("spread") dal tasso di sconto ufficiale deciso dalla BCE, tuttavia spesso esistono assicurazioni e spese accessorie che aumentano le rate. Vi invito sempre a guardare il TAEG, il quale ne tiene conto ed è quello di cui si parlerà.
Mediamente quasi tutti gli istituti bancari arrivano, contrattando, ad uno "spread" dell'1% mentre nei migliori dei casi si arriva addirittura ad uno 0.7%. Potete considerarvi contenti delle vostre condizioni quando sarete posizionati tra lo 0.8% e l'1.1%. Questo comporta di avere dei TAEG (con i tassi attuali) compreso tra 4.8% e 5.2% approssimativamente.
Seguono i tassi fissi medi che ho rilevato :
15 anni - > 5.50%
20 anni - > 5.70%
30 anni - > 5.90%
Ricordate sempre di visitare molte banche prima di decidere e di NON fidarvi della vostra solamente perchè siete un vecchio cliente. Se aveste già firmato ricordate invece che la legge Bersani vi permette, dopo 18 mesi, di poter cambiare istituto di credito e, di conseguenza, anche mutuo. Discutere e litigare con gli addetti ai prestiti è spesso utile per rinegoziare condizioni migliori. Ricordate come sia sempre meglio guadagnare meno rispetto a perdere un cliente.
Vi segnalo, per informarvi genericamente, i siti :
Il primo potrà darvi un'idea sui tassi più bassi (si riesce comunque a fare di meglio) mentre il secondo è attualmente l'istituto che promette (notate il verbo) lo "spread" più basso, ovvero lo 0.55%.
In ultimo vi invito a diffidare dei mutui nei quali potete cambiare le rate come volete, allungare il periodo oppure saltare dei mesi. Queste opzioni sono spesso importanti per una famiglia che non arriva alla fine del mese ma ricordate che nessuna banca vi lascerà mai queste possibilità gratuitamente, quindi controllate bene i tassi e le condizioni.
Spero di poter essere stato utile.

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