Originally posted by Lele-R1-Crash
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Fidanzata/o con figlio/a a carico ...
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Originally posted by Devilman View Postte vedi il mondo dalla prte sbagliata... del lanciafiamme...
Ovvio che se parli dell'europa o degli stati sviluppati puoi dire"c'e posto" ... ma vedila piu' globale .
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Originally posted by Lele-R1-Crash View PostOvvio che se parli dell'europa o degli stati sviluppati puoi dire"c'e posto" ... ma vedila piu' globale .
Ci son realt? del terzo mondo iperpopolate a zone....
Altre "deserte" o quasi....
Che poi manchin le risorse altro discorso...
Ma sian OT....
Ki tan per far fioi no ghe sghei.. quindi problema risolt dal mortaza e so compari...
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ciao,posso chiedere a CIMO77 e DUERUOTE_ com'era il loro rapporto con il pap? del bimbo/a e pi? di tutto la mamma che rapporto aveva e con quali frequenze...
E voi come lo vivevate ? Gelosia,piuttosto che malessere in quanto lei doveva sentirlo?
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Originally posted by Lele-R1-Crash View Postsiccome so che questi sono gli argomenti piu' discussi in DDG ... ieri mi è venuto in mente questo quesito :
Se vi innamoraste di una fanciulla con a carico un figlio avuto , ovviamente , da un altro magari precedente marito (o , piu' difficile, la stessa situazione situazione al maschile) ... cine condizionerebbe questo il vostro rapporto ?
Non inciderebbe in alcun modo ? Vi affezionereste comunque al bimbo/a ? Interrompereste la relazione per non complicarvi ulteriormente la vita ? Interrompereste perche' non accettereste il figlio in quanto frutto di una altra relazione ? oppure lo fareste solo a determinate condizioni ?
Last edited by mito22; 22-01-08, 09:41.
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Originally posted by ilricky View Postciao,posso chiedere a CIMO77 e DUERUOTE_ com'era il loro rapporto con il papà del bimbo/a e più di tutto la mamma che rapporto aveva e con quali frequenze...
E voi come lo vivevate ? Gelosia,piuttosto che malessere in quanto lei doveva sentirlo?
Nel mio caso non c'era un padre del bambino. Non si è mai preso le proprie responsabilità e non ha mai conoscito il figlio. Il bambino si era affezionato molto a me ed ero per lui una figura paterna. Non esagero quando dico che era molto più legato a me che alla madre. Ero quello che lo faceva giocare, che gli insegnava le cose, che lo ascoltava, che lo sgridava, che lo capiva e che lo faceva (piano) girare in moto.
Certo... ogni tanto se abbracciavo la mamma si arrabbiava... ma è bastato dare molto affetto anche a lui e fargli capire che più abbracciavo la mamma e più ero di buonumore (significava giochi, stare assieme, giri in moto...).
Purtroppo la sua mamma non era ragionevole come il bambino. Non la capirò mai. Dopo qualche tempo di convivenza è scomparso l'affetto nei miei contronti e le attenzioni... ma non perchè le dirigesse verso il bambino... per lui erano ancora meno... se possibile.
Personalmente dico che è possibile avere storie di questo tipo, ma accertatevi sempre (cosa a volte impossibile) che la persona amata sia valida. Il problema non è quasi mai il figlio... ma il modo in cui si comporta la mamma. Se lei vi apprezza e ve lo riesce a far capire... se per lei siete importanti... se riesce ad aiutarvi quando avete bisogno...si supera tutto.
Far crescere il figlio di un altro è difficile. Tutti i profili sono coinvolti. La pazienza, il lato economico, la gelosia, il tempo libero, la privacy e la sfera affettiva in generale. Chiaramente quando si prende un impegno di questo tipo bisogna essere sicuri di se stessi, ma anche la persona amata deve rendersi conto dello sforzo che state compiendo ed essere migliore delle altre donne. Non deve accadere che la donna dia per scontato lo sforzo che state compiendo... non sarebbe giusto. Voi dovete dare il massimo e lei anche di più. Così le cose funzionano.
Un uomo vale (spesso) anche in funzione di quanto la donna gli fa sentire di valere. Un uomo motivato riesce a fare qualsiasi cosa nella vita. Dietro un grande uomo, come dice il saggio, spesso c'è una grande donna.
Last edited by Dueruote_; 22-01-08, 10:58.
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