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Ritorno al nucleare, siete favorevoli o contrari?

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    #316
    Originally posted by gabelbrucken View Post
    Bravo Foglio...

    E su Travaglio... i suoi monologhi sono senza disputa perch? non ha ancora trovato qualcuno con abbastanza palle da "disputare" qualcosa con il suo archivio.
    Allora travaglio senatore a vita subito...

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      #317
      Originally posted by Rexxx View Post
      Allora travaglio senatore a vita subito...
      naaa, ministro della Giustizia va pi? che bene.

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        #318
        Originally posted by gabelbrucken View Post
        naaa, ministro della Giustizia va pi? che bene.

        Ah si! hai ragione.... come Mastella!!!

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          #319
          Originally posted by cocis View Post
          proprio ieri hanno arrestato chiesa ..
          arrestato nel 92 all'inizio di tangentopoli..
          e riarrestato ieri x traffico illecito di rifiuti speciali pericolosi..
          chiss? come pensano gli italiani che verranno smaltire le score radioattive..

          Tranquillo! Pensaranno di smaltirle con la consulenza speciale di bassolino e iervolino, che sono degli esperti in materia!
          Last edited by Rexxx; 01-04-09, 12:59.

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            #320
            Originally posted by Rexxx View Post
            Ah si! hai ragione.... come Mastella!!!
            Beh, ma vuoi mettere???

            Il Prodi II cadde perché Mastella s'era accordato con Berlusconi e aveva preso a pretesto l'inchiesta di S.Maria Capua Vetere. Che non s'è rivelata affatto infondata: la Procura di Napoli ha appena depositato gli atti - preludio alla richiesta di rinvio a giudizio - a carico dei coniugi Mastella per concussione.
            Senza contare che abbiamo dovuto sorbirci anche i piagnistei del figlio al Giornale che ne raccoglieva le lamentazioni: Elio si presenta come un umile “metalmeccanico” finito nel ”terribile tritacarne mediatico” e tiene a distinguersi da Cristiano, il figlio di Di Pietro: “Mai avuto raccomandazioni, mai provato a far carriera nel partito di papà”, che “è uno dei politici meno familisti”. Infatti Sandra, moglie di Clemente, presiede il consiglio regionale campano. Il cognato Pasquale Giuditta era deputato. Il consuocero Carlo Camilleri era capo del consorzio del Sele. L’altro figlio, Pellegrino, era consulente del governo e assicuratore de Il Campanile, con moglie all’Agcom. Elio, il metallurgico della porta accanto, era responsabile della “Iside Nova” che organizzava “eventi culturali” a Benevento patrocinati dal consiglio regionale di mammà, mentre la fidanzata Roberta era leader dei giovani Udeur e consigliera regionale in Liguria, e l’ex fidanzata Manuela era praticante al Campanile. Elio e Pellegrino acquistarono 4 alloggi più la sede romana del Campanile a prezzi stracciati e ora pagano una super-rata mensile di 6700 euro, alla portata di ogni metalmeccanico. Meno male che papà non è familista...
            Last edited by gabelbrucken; 01-04-09, 13:03.

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              #321
              Originally posted by Rexxx View Post
              Tranquillo! Pensaranno di smaltirle con la consulenza speciale di bassolino e iervolino, che sono degli esperti in materia!
              Beh, non capisco l'allusione...No credo che Cocis sia pro-Bassolino...

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                #322
                Cmq quando si parla di nucleare, escono fuori da tutte le parti, (pure dai tombini) professori, fisici ed esperti di ogni categoria, guarda caso, tutti dello stesso colore politico. Si arriva addirittura a parlare di ecomafie dimenticandosi il colore delle formazioni dei torritori che le hanno patite di più.
                Ma questa non è "propaganda" becera e di partito, è solo una casualità.



                Direi che il concetto che qualcuno voleva far passare sia passato e chi aveva orecchiere per intendere ha inteso...
                il sondaggio si può pure chiudere qui!


                LOCK!

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                  #323
                  Originally posted by AndreaRS250 View Post
                  beh quindi evitiamo di fare qualsiasi tipo di impresa se tanto c'? il timore che ci metta le mani la mafia... mah
                  Beh, non ? un problema da poco...e non solo da noi...
                  Petra Reski ? una giornalista del settimanale tedesco Die Zeit. Ha scritto il libro: ?Mafia. Von Paten, pizzerien und falschen priestern?. Il titolo in italiano sarebbe: ?Mafia. Di padrini, pizzerie e falsi sacerdoti?. Sarebbe perch? il libro, tradotto in molte lingue, finora non ha trovato editori italiani. Petra descrive l'inarrestabile penetrazione delle mafie italiane in Europa. Per la Frankfurter Allgeimeine Zeitung il suo libro ? il migliore sull'argomento mai pubblicato. Petra ha ricevuto minacce e passa il tempo a difendersi nei tribunali tedeschi da querele e denunce delle persone da lei citate.
                  Il libro ? considerato il "Gomorra" tedesco e Petra rischia di fare la fine di Saviano. Le mafie italiane sono, con tutta probabilit?, la prima azienda del nostro Paese. Il fatturato presunto ? di 100/150 miliardi di euro all'anno. Tutto in nero. Un capitale che va investito. Dopo l'Italia, mercato ormai saturo di capitali mafiosi, c'? l'Europa. Il Pil di molti Paesi europei dipende anche dai soldi riciclati della mafia. Esportiamo capitali e mafie. Tra qualche anno Bruxelles sar? nostra, cosa nostra.

                  Intervista a Petra Reski

                  "Intervistatore (I.): Petra Reski, scrittrice e giornalista, ? autrice di un libro sulla 'ndragheta scritto in lingua tedesca, considerata in Germania la miglior opera sull'argomento. Secondo lei perch? le mafie, in particolare la 'ndragheta, si sono cos? radicate all'estero?

                  Petra Reski (P.R.): Perch? le leggi estere permettono cose che non si possono fare in Italia, per esempio in Germania non esistono intercettazioni ambientali nei locali pubblici, e anche nelle case ? molto difficile intercettare, gli investimenti frutto di riciclaggio ? molto pi? facile farli in Germania che in Italia. Il reato di associazione mafiosa in Germania non esiste, dunque un soggetto della mafia pu? tranquillamente investire tutti i suoi soldi in Germania senza essere controllato.
                  Ci sono migliaia di casi di, chiamiamoli "pizzaioli", che vengono a lavorare in Germania con un reddito mensile di 800 euro e magari si comprano un albergo, oppure delle strade intere.

                  I.: Per cui c'? un po' di connivenza anche con qualche tedesco?

                  P.R.: Per forza! Senza connivenza sarebbe impossibile anche in Germania. I tedeschi si credono, purtroppo, un po' superiori al problema che non vedono, pensano che la mafia sia un fenomeno solo italiano, di regioni un po' arretrate del Sud Italia, dunque una cosa che non potrebbe mai succedere in Germania, e invece in Germania ? come in Italia. Con l'aiuto dei politici, delle istituzioni e di avvocati disponibili, nella Germania degli ultimi 40 anni sta accadendo ci? che accade in Italia da 150 anni.

                  I.: Ma ci sono zone pi? esposte a questo fenomeno oppure?

                  P.R.: S?, questi mafiosi in Germania sono arrivati come emigranti purtroppo. Nell'epoca degli anni '40 hanno iniziato a installarsi nelle zone industriali tedesche. Dunque i centri della 'ndragheta sono Duisburg, tutta la zona della Ruhr, Dortmund, tutt'attorno a Stoccarda.
                  Dopo la caduta del muro di Berlino, verso la met? degli anni '90, una parte della 'ndragheta si ? trasferita a Lipsia e in Sassonia.

                  I.: Infatti lei ha accennato alla vicenda di Duisburg in cui ci furono 6 morti uccisi dalla 'ndragheta, e lei ha scritto un libro su questa vicenda e ha avuto anche delle minacce.

                  P.R.: S? diciamo che ho avuto delle minacce velate che solo un italiano potrebbe capire molto bene perch? per un tedesco sarebbe un po' pi? difficile, come quando in un'occasione della presentazione del mio libro, ad Hartford, cio? in Turingia, erano presenti dei personaggi tedeschi che prima spiegavano in lungo e in largo che il riciclaggio in Germania sarebbe impossibile, e poi, con degli italiani presenti, si felicitavano espressamente per il mio coraggio, dicendomi "ammiro il suo coraggio, signora!". Questo pochi istanti dopo aver fatto discorsi in difesa di certi personaggi che mi hanno fatto causa per ci? che ho scritto nel mio libro. Dunque, per me, il messaggio era chiaro. Vivo da 20 anni in Italia e da 20 anni mi occupo di mafia, dunque quella situazione, in quel momento mi ricordava Michele Greco, che davanti al Tribunale durante il maxiprocesso: "io ho un dono inestimabile, signor giudice, questa ? la pace interiore, auguro a lei e alla sua famiglia una lunga vita".

                  I.: Ma lei nel suo libro ha rivelato cose utili ai giudici per il proseguo dell'inchiesta?

                  P.R.: S?, perch? ovviamente, in seguito al massacro di Duisburg, la Polizia federale, gi? prima, seguiva l'attivit? di certi clan, soprattutto quelli legati alle vicende di Duisburg, dunque in quel caso da parte del clan non c'? nessun interesse di suscitare l'attenzione pubblica.

                  I.: Certo, ma lei ha scritto dei nomi su questo libro che sono stati censurati!

                  P.R.: S?.

                  I.: Il governo italiano dice che ? tutto sotto controllo, alcuni addirittura dicono che in Italia la mafia non esiste.

                  P.R.: Addirittura?

                  I.: S?, Beh Dell'Utri l'ha detto diverse volte.

                  P.R.: Ah s? ? vero! S?, anche in Germania dicono che la mafia non esiste. E' divertente questo da sentire perch? mi ricorda un mafioso attivo a Milano negli anni '60, che dopo essere stato arrestato disse: "la mafia cos'?? Un tipo di formaggio?" dunque la stessa cosa ora vale per la Germania.
                  Siccome per i tedeschi la mafia ? una cosa molto folkloristica da film, del padrino, di romanzi eccetera, loro non possono neanche vagamente immaginarsi, che il gentile pizzaiolo che saluta, e questo lo so anche da parte di questi che sono stati uccisi a Duisburg, rinomati per essere stati dei buoni vicini, molto gentili e disponibili, per un tedesco ? impossibile immaginarsi questo.
                  E la politica tedesca, a parte il suo coinvolgimento diretto in particolari casi, per loro riconoscere l'esistenza della mafia in Germania ? un grande problema perch? ne creerebbe uno pi? grande nella coscienza pubblica, e soprattutto l'unico problema per il governo tedesco sono gli islamisti, non la mafia.

                  I.: Ma i nomi che lei ha fatto in questo libro, li ha scoperti lei tramite indagini sue proprie, oppure com'? riuscita a raccogliere tutti questi elementi che hanno messo insieme un quadro cos? variegato e anche inquietante, della realt? mafiosa in Germania?

                  P.R.: Io veramente sono stata tirata dentro perch? mi sono sempre occupata di mafia solo in Italia, dunque questo era il seguito di Duisburg, grazie al lavoro di giornalisti italiani ai quali rivolgo l'elogio perch? sono molto pi? bravi di quelli tedeschi a dire la verit?, perch? loro sono stati i primi a fare i nomi degli italiani coinvolti nelle attivit? della 'ndragheta in Germania

                  I.: Tipo? Di questi nomi?

                  P.R.: Non posso fare i nomi perch?...

                  I.: non li pu? fare

                  P.R.: praticamente la mia attenzione ? nata in seguito alla lettura dei giornali italiani, dopo ho approfondito l'argomento in Germania, con le conferme che mi venivano dalle indagini della Polizia tedesca.

                  I.: Lei attualmente vive in una localit? che non si dice perch? ha avuto queste minacce, ma quante cause ha collezionato con questo libro finora?

                  P.R.: Attualmente siamo arrivati alla quinta causa e due denuncie penali di cui una ? gi? stata archiviata e adesso vediamo

                  I.: ma per che motivo?

                  P.R.: per ora ho subito il cosiddetto provvedimento di urgenza per proteggere i dati personali delle due persone di cui ho parlato nel mio libro. Questa richiesta fu accolta dal Tribunale di Monaco di Baviera e di Duisburg in questo caso. Adesso facciamo ricorso perch? sono stata denunciata per calunnia e cose varie...

                  I.: ha paura lei?

                  P.R.: No

                  I.: Quindi continuer? a fare il suo lavoro?

                  P.R.: Certo! Assolutamente. Perch? non mi sarei mai aspettata che il mio lavoro di indagine fosse vero come ? stato confermato adesso.

                  I.: Ma secondo lei le economie nazionali europee, hanno bisogno della mafia o no?

                  P.R.: In Germania io posso solo dire una cosa: in tanti hanno chiuso gli occhi davanti agli investimenti della mafia, e li chiudono tuttora. Soprattutto da dopo la caduta del muro i soldi della mafia nell'est erano i benvenuti, purtroppo, e tuttora spesso si sa per? si finge di non sapere. In Germania il riciclaggio viene considerato un delitto minore. Dunque perci? bisogna tenere d'occhio per cos? si distrugge non solo l'economia ma la democrazia in generale. Se un 'ndraghetista si compra un albergo oppure un immobile, rovina la concorrenza leale. E questo ? un problema per la democrazia ovviamente, perch? loro, tramite le loro propriet? vogliono esercitare anche un'influenza politica, in Germania.

                  I.: E che ne sappia lei, in Olanda, Belgio, Gran Bretagna, Norvegia e tutta la Scandinavia in generale, la situazione com'? con le mafie?
                  Io so che tutto ci? che sto raccontando sulla Germania, non ? molto diverso per questi Paesi.

                  I.: Mafie importate dall'Italia?

                  P.R.: Importate dall'Italia. Ma soprattutto il problema pi? grande ? che in quei Paesi il reato di associazione mafiosa non ? un reato penale. Ad esempio in Germania le pene per il reato di associazione a delinquere sono minime. In Germania un mafioso pu? girare tranquillamente. Forse ? questa la cosa pi? importante: associazione mafiosa dev'essere reato in tutta Europa, perch? in questo caso si potrebbe gi? arrestare uno che arriva da San Luca di cui si sa appartenere a un clan. I mafiosi in Germania non commettono errori.

                  I.: Per quanto concerne il suo libro ? scritto soltanto in lingua tedesca?

                  P.R.: Sta per essere tradotto in 5 lingue fuorch? l'italiano, purtropppo.

                  I.: Perch??

                  P.R.: Non lo so, devo dire che ci sono un sacco di ottimi libri sulla mafia, scritti da italiani che sono profondi conoscitori della mafia. Per una casa editrice italiana la mafia non ? un argomento nuovo, dunque le capisco.
                  Ma la definizione di Gomorra tedesca che ? stata data al suo libro ? esatta oppure no? Rispetto a Saviano.
                  Io trovo uno scandalo che uno come lui debba vivere nascosto mentre i mafiosi girano liberi. Trovo altrettanto scandaloso che uno venga sepolto da processi per un libro. Dimostra quanto loro ci temono."

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                    #324
                    Originally posted by gabelbrucken View Post
                    Beh, ma vuoi mettere???

                    Il Prodi II cadde perché Mastella s'era accordato con Berlusconi e aveva preso a pretesto l'inchiesta di S.Maria Capua Vetere. Che non s'è rivelata affatto infondata: la Procura di Napoli ha appena depositato gli atti - preludio alla richiesta di rinvio a giudizio - a carico dei coniugi Mastella per concussione.
                    Senza contare che abbiamo dovuto sorbirci anche i piagnistei del figlio al Giornale che ne raccoglieva le lamentazioni: Elio si presenta come un umile “metalmeccanico” finito nel ”terribile tritacarne mediatico” e tiene a distinguersi da Cristiano, il figlio di Di Pietro: “Mai avuto raccomandazioni, mai provato a far carriera nel partito di papà”, che “è uno dei politici meno familisti”. Infatti Sandra, moglie di Clemente, presiede il consiglio regionale campano. Il cognato Pasquale Giuditta era deputato. Il consuocero Carlo Camilleri era capo del consorzio del Sele. L’altro figlio, Pellegrino, era consulente del governo e assicuratore de Il Campanile, con moglie all’Agcom. Elio, il metallurgico della porta accanto, era responsabile della “Iside Nova” che organizzava “eventi culturali” a Benevento patrocinati dal consiglio regionale di mammà, mentre la fidanzata Roberta era leader dei giovani Udeur e consigliera regionale in Liguria, e l’ex fidanzata Manuela era praticante al Campanile. Elio e Pellegrino acquistarono 4 alloggi più la sede romana del Campanile a prezzi stracciati e ora pagano una super-rata mensile di 6700 euro, alla portata di ogni metalmeccanico. Meno male che papà non è familista...

                    Azz nè sai più della Procura !!


                    oppure le hai prese qui stè notizie (dove nè sanno più della procura).
                    (http://www.voglioscendere.ilcannocch...nte%20mastella)
                    Last edited by Rexxx; 01-04-09, 13:10.

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                      #325
                      Cmq quando si parla di nucleare, escono fuori da tutte le parti, (pure dai tombini) professori, fisici ed esperti di ogni categoria, guarda caso, tutti dello stesso colore politico. Si arriva addirittura a parlare di ecomafie dimenticandosi il colore delle formazioni dei territori che le hanno patite di più.
                      Ma questa non è "propaganda politica" becera e di partito, è solo una casualità.



                      Direi che il concetto che qualcuno voleva far passare sia passato e chi aveva orecchiere per intendere ha inteso...
                      il sondaggio si può pure chiudere qui!


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                      Last edited by Rexxx; 01-04-09, 13:11.

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