Announcement

Collapse
No announcement yet.

Announcement

Collapse
No announcement yet.

Nigel Farage - un uomo, un mito

Collapse
X
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • Font Size
    #46
    Monti e Cameron: ora crescita e mercati aperti
    Lettera di Roma e Londra a Bruxelles con altri dieci leader. Fuori Berlino e Parigi

    Monti (Ap)
    BRUXELLES - ? un colpo di timone che parte da Roma, L'Aia, Londra. E trova il sostegno di altre 9 capitali. Non di Parigi e Berlino. Al culmine della crisi, in quello che senza giri di parole viene definito ?un momento pericoloso, con la disoccupazione che sale?, 12 leader europei si rivolgono a tutti gli altri: ?chiediamo a voi e al Consiglio Europeo di rispondere all'appello dei nostri popoli per le riforme e di aiutare a ristabilire la loro fiducia nella capacit? dell'Europa di assicurare una crescita forte e sostenibile?. Crescita dunque, non pi? soltanto rigore finanziario, contro il letargo della recessione. E la crescita ha un nome: apertura dei mercati, un piano anti-crisi in 8 punti per il rafforzamento del mercato interno unico, dall'eliminazione delle ?restrizioni anti-competitive? nei servizi, allo sfoltimento delle professioni regolamentate dagli ordini, alla riduzione delle ?garanzie implicite per salvare sempre le banche, che distorcono il mercato unico?. Perch? ?le banche, non i contribuenti, dovrebbero essere responsabili per il costo dei rischi che si assumono?.

    Fra le firme in calce all'appello ci sono quelle di governanti dell'Eurozona, e di altri che non ne fanno parte, di Paesi del Nord e del Sud, in un inedito schieramento trasversale: Italia, Gran Bretagna, Olanda, Estonia, Lettonia, Finlandia, Irlanda, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna, Svezia e Polonia sono l?, nella lettera inviata al presidente stabile della Ue Herman Van Rompuy e al capo della Commissione Europea Jos? Manuel Barroso, in previsione del vertice Ue fissato per il primo marzo. Poi, quelle vistose assenze: mancano, fra i grandi, Germania e Francia, che a dicembre inviarono una lettera ben diversa allo stesso Van Rompuy. Allora, si trattava di lanciare il fiscal compact , il patto di bilancio voluto da Angela Merkel e basato sulla ricetta dell'austerit?: aderirono 26 Paesi su 27, rest? fuori la Gran Bretagna. Adesso, la Gran Bretagna c'?: e sottoscrive proposte mai prima accettate, soprattutto sul mercato del lavoro. ?Esistono alcuni precedenti di lettere franco-tedesche - avverte il ministro italiano degli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi - ora abbiamo un altro gruppo di Paesi che hanno ambizione di contribuire a ispirare il Consiglio Europeo: ? importante non viverla n? considerarla come contrapposta o in competizione?.
    Forse ha tenuto lontane Parigi e Berlino l'accento forte sulle liberalizzazioni nei singoli Paesi, e il ruolo di controllore assegnato alla Commissione Europea. O ancora, la critica alle garanzie implicite per le banche, non ben accetta a Berlino. In ogni caso il tono della lettera, i temi trattati, e quell'inedito fronte di nazioni - le rigoriste Olanda e Finlandia, e la ricca Svezia, tutte con rating da "tripla A", insieme con Spagna o Slovacchia - sembrano disegnare un profilo nuovo del continente.

    Il documento nasce da un'iniziativa del britannico David Cameron, dell'italiano Mario Monti e dell'olandese Mark Rutte, in veste di promotori-mediatori, sulla scia di una lettera inviata da Monti al vertice Ue del 30 gennaio. Almeno in parte sembra ispirarsi poi al rapporto Monti sul mercato unico, della primavera 2010. ?Insomma, il contributo italiano al testo ? stato decisivo?, spiega una fonte diplomatica qualificata.
    La tesi di fondo: bisogna ?modernizzare le nostre economie, costruire una maggiore competitivit??. Poi, i vari punti: l'apertura del mercato interno dei servizi; la creazione per il 2015 di un mercato unico digitale, e per il 2014 di quello dell'energia; il potenziamento di ricerca e innovazione, l'apertura a mercati globali come l'India; l'alleviamento delle regole Ue sulle piccole e medie imprese. E ancora: l'apertura dei mercati del lavoro a donne e giovani, la riduzione nel numero delle professioni regolamentate con un ?nuovo duro test di proporzionalit?? da introdurre nelle norme Ue. E la costruzione di un settore dei servizi finanziari ?robusto e dinamico?. Tutto questo, ancora una volta, perch? ?abbiamo bisogno di ristabilire fra i cittadini, le imprese e i mercati finanziari la fiducia nella capacit? dell'Europa di crescere con forza e di mantenere la sua porzione di prosperit? globale?.

    Luigi Offeddu

    Comment


    • Font Size
      #47
      Ma quale fallimento dell'Euro... :asd:

      Comment


      • Font Size
        #48
        Se quei due testi rispondono a verit? vuol dire che la UE ha visto aria di tempesta, e se crolla la UE ci van dentro tutti...dimostrazione ne ? che ci sono dentro praticamente tutti tranne germania e francia.
        Ora bisogna vedere cosa succeder? nei fatti e se il caro Monti si decider? ad aiutare i cittadini italiani invece di massacrarli...

        Comment


        • Font Size
          #49
          Originally posted by alem74 View Post
          Se quei due testi rispondono a verit? vuol dire che la UE ha visto aria di tempesta, e se crolla la UE ci van dentro tutti...dimostrazione ne ? che ci sono dentro praticamente tutti tranne germania e francia.
          Ora bisogna vedere cosa succeder? nei fatti e se il caro Monti si decider? ad aiutare i cittadini italiani invece di massacrarli...
          Francia e Germania ci sono dentro fino al collo, praticamente i bond grechi li hanno acquistati tutti loro... :asd:

          Comment


          • Font Size
            #50
            Originally posted by Foglio View Post
            Francia e Germania ci sono dentro fino al collo, praticamente i bond grechi li hanno acquistati tutti loro... :asd:
            Si si...intendevo che ovviamente sono loro a non aver firmato!!! ne convieni che tutta la mia teoria sulla volont? tedesca di dominare ne esce rafforzata?
            solo che, sempre che quelle lettere portino a qualcosa e non restino roba da notizia, la stessa UE da loro voluta gli si ? rigirata contro...perch? la Grecia ? collassata, noi gli stiamo andando dietro, ma dopo di noi ci sarebbe solo da tirare ad indovinare a chi toccherebbe...Spagna? Portogallo? Irlanda? Polonia? Croazia?...

            In tutta sincerit? spero che sia l'anticipazione di azioni mirate e ben fatte, personalmente non ho alcun interesse al fatto che fallisca l'?, oramai c'?...

            Se ne usciamo in piedi allora FORSE la UE sar? davvero quel progetto con cui ci hanno imbambolato quando ? nata...con tutti gli ovvi ritorni.

            Comment


            • Font Size
              #51
              Originally posted by alem74 View Post
              Si si...intendevo che ovviamente sono loro a non aver firmato!!! ne convieni che tutta la mia teoria sulla volont? tedesca di dominare ne esce rafforzata?
              Si, in effetti la tendenza ? quella... Ma in effetti pu? anche essere una tendenza positiva, se gli altri paesi "copiassero" l'efficienza crucca...
              solo che, sempre che quelle lettere portino a qualcosa e non restino roba da notizia, la stessa UE da loro voluta gli si ? rigirata contro...perch? la Grecia ? collassata, noi gli stiamo andando dietro, ma dopo di noi ci sarebbe solo da tirare ad indovinare a chi toccherebbe...Spagna? Portogallo? Irlanda? Polonia? Croazia?...

              In tutta sincerit? spero che sia l'anticipazione di azioni mirate e ben fatte, personalmente non ho alcun interesse al fatto che fallisca l'?, oramai c'?...

              Se ne usciamo in piedi allora FORSE la UE sar? davvero quel progetto con cui ci hanno imbambolato quando ? nata...con tutti gli ovvi ritorni.
              Spero anche io che l'UE si rimetta in piedi (al pi? presto), anche perch? se ne avvantaggerebbero anche le altre nazioni (USA, russia e cina)... :sissi:

              Comment

              X
              Working...
              X