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pena di morte

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    #106
    Originally posted by Chobin73
    Originally posted by fabiettor6
    Originally posted by Lord Grifone
    Ovviamente contro: nessuno ha il diritto di togliere la vita e se lo fa lo stato commette un crimine pari a quello commesso dal criminale.
    La legge del taglione lasciamola ai mafiosi.

    Per chi ha votato a favore consiglio la lettura dei saggi "Dei delitti e delle pene" e "La pena di morte" di Cesare Beccaria...ah, siamo nel XXI? secolo!


    credo che un genitore che abbia subito la perdita della figlia uccisa du un gruppo di ragazzi che prima l'hanno violentata, poi massacrata non gliene freghi molto di quello che scrive Cesare Beccaria...almeno, se io fossi il padre
    La giustizia non si applica per alleviare le pene dei familiari delle vittime. Quella ? la vendetta. E non ? certamente una concezione della giustizia che si possa applicare ad una societ? civile.
    Civile ? assicurare una giusta condanna al colpevole di un reato. Civile ? fare in modo che il colpevole paghi la sua colpevolezza dinnanzi a tutti attraverso una espiazione cosciente del suo reato. Il criminale pu? anche non essere in grado di concepire il suo crimine, ma non per questo si pu? pensare di privarlo del diritto alla vita.
    Altrimenti si accetta il fatto che per fare "stare meglio" qualcuno ? lecito uccidere. Questo non ? civile. E di sicuro non ? un deterrente nei confronti di chi non ha nulla da perdere.
    Il diritto alla vita ? inalienabile per definizione.
    Non si sta vaneggiando di diritto alla nascita per un embrione incosciente.
    Si parla di prendere una persona che ha commesso un reato ed ammazzarla. Utilit? sociale della pena di morte? zero.
    Ribadisco il concetto. Se si accetta che l'uccisione di un individuo ? deprecabile in ogni caso, non si pu? concepire la pena di morte come "giusta pena". Perch? nega la deprecabilit? del gesto di privare una persona della vita.
    belle parole, per? viste dall'esterno!
    ti invidio, perch? non proveresti rancore verso chi ha strappato la cosa pi? importante della tua vita!io non ci riuscirei, punto!mi metto nei panni di chi ha subito una perdita e penso che riuscirei a perdonare!
    ripeto, ti invidio, ma io non sono cosi

    Comment


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      #107
      Originally posted by fabiettor6
      Originally posted by Chobin73
      Originally posted by fabiettor6
      Originally posted by Lord Grifone
      Ovviamente contro: nessuno ha il diritto di togliere la vita e se lo fa lo stato commette un crimine pari a quello commesso dal criminale.
      La legge del taglione lasciamola ai mafiosi.

      Per chi ha votato a favore consiglio la lettura dei saggi "Dei delitti e delle pene" e "La pena di morte" di Cesare Beccaria...ah, siamo nel XXI? secolo!


      credo che un genitore che abbia subito la perdita della figlia uccisa du un gruppo di ragazzi che prima l'hanno violentata, poi massacrata non gliene freghi molto di quello che scrive Cesare Beccaria...almeno, se io fossi il padre
      La giustizia non si applica per alleviare le pene dei familiari delle vittime. Quella ? la vendetta. E non ? certamente una concezione della giustizia che si possa applicare ad una societ? civile.
      Civile ? assicurare una giusta condanna al colpevole di un reato. Civile ? fare in modo che il colpevole paghi la sua colpevolezza dinnanzi a tutti attraverso una espiazione cosciente del suo reato. Il criminale pu? anche non essere in grado di concepire il suo crimine, ma non per questo si pu? pensare di privarlo del diritto alla vita.
      Altrimenti si accetta il fatto che per fare "stare meglio" qualcuno ? lecito uccidere. Questo non ? civile. E di sicuro non ? un deterrente nei confronti di chi non ha nulla da perdere.
      Il diritto alla vita ? inalienabile per definizione.
      Non si sta vaneggiando di diritto alla nascita per un embrione incosciente.
      Si parla di prendere una persona che ha commesso un reato ed ammazzarla. Utilit? sociale della pena di morte? zero.
      Ribadisco il concetto. Se si accetta che l'uccisione di un individuo ? deprecabile in ogni caso, non si pu? concepire la pena di morte come "giusta pena". Perch? nega la deprecabilit? del gesto di privare una persona della vita.
      belle parole, per? viste dall'esterno!
      ti invidio, perch? non proveresti rancore verso chi ha strappato la cosa pi? importante della tua vita!io non ci riuscirei, punto!mi metto nei panni di chi ha subito una perdita e penso che riuscirei a perdonare!
      ripeto, ti invidio, ma io non sono cosi
      Non vorrei essere preso male (anche se ho notato che con alcuni ? capitato), ma non ? una posizione invidiabile o meno che deve determinare una decisione di questo tipo.
      Il concetto ? semplice: la giustizia non deve rappresentare una sorta di "soddisfazione" per i familiari delle vittime di un crimine efferato. Altrimenti come si farebbe a giustificare la pena di morte per una persona che commette un crimine efferato nei confronti di qualcuno che non ha famiglia e/o affetti?
      E se il reato consiste nell'assassinio o nell'abuso nei confronti di qualcuno, come si fa a considerare la pena come conseguenza di un reato perpetrato nei confronti di terze parti? Se qualcuno ammazza mio fratello io mi dispero sicuramente. Ma l'omicida ha colpito mio fratello, non me. Con che diritto io posso chiedere il suo sangue? Che differenza c'? tra la mia motivazione per avere vendetta e la eventuale motivazione che aveva l'assassino per colpire mio fratello?
      Quanti fattori si dovrebbero tenere in considerazione per considerare lecita la pena di morte?
      Esistono solo 3 tipi di omicidio: volontario (voglio uccidere), colposo (per una mia omissione o sbaglio qualcuno ? morto) e preterintenzionale (non intendevo uccidere, ma l'ho fatto). Non esiste l'omicidio con l'aggravante della "grave sofferenza familiare".
      Colpire qualcuno per dare soddisfazione ai familiari e/o agli affetti si chiama vendetta. Non ? contemplabile in una societ? civile che si fonda sull'inviolabilit? della vita umana.

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        #108
        Originally posted by Chobin73
        Se qualcuno ammazza mio fratello io mi dispero sicuramente. Ma l'omicida ha colpito mio fratello, non me.
        se ammazzano mio fratello, mia figlia, mia moglie i miei genitori, mi dispiace ma ha ucciso una parte di me!
        io ho detto che sono favorevole alla pena di morte solo in certi casi, come lo stupro e la violenza specie sessuale sui bambini.
        poi se vuoi dire che sarebbe solo vendetta, fai pure...? la tua opinione, diversa dalla mia.
        tutto questo, comunque, ? dovuto a quello che sivede...omicidi fuori galera dopo 4 anni, stupratori assolti grazie a avvocati che raggirano le leggi....la gente ? stanca!sa che tanto fanno poco in galera, poi tutto come prima!questo ? il vero problema, la voglia di fare giustizia da soli

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          #109
          Originally posted by fabiettor6
          Originally posted by Chobin73
          Se qualcuno ammazza mio fratello io mi dispero sicuramente. Ma l'omicida ha colpito mio fratello, non me.
          se ammazzano mio fratello, mia figlia, mia moglie i miei genitori, mi dispiace ma ha ucciso una parte di me!
          io ho detto che sono favorevole alla pena di morte solo in certi casi, come lo stupro e la violenza specie sessuale sui bambini.
          poi se vuoi dire che sarebbe solo vendetta, fai pure...? la tua opinione, diversa dalla mia.
          tutto questo, comunque, ? dovuto a quello che sivede...omicidi fuori galera dopo 4 anni, stupratori assolti grazie a avvocati che raggirano le leggi....la gente ? stanca!sa che tanto fanno poco in galera, poi tutto come prima!questo ? il vero problema, la voglia di fare giustizia da soli
          Farsi giustizia da soli ? una opzione deprecabile, ma ha sicuramente molto pi? senso che non chiedere che sia lo Stato a farsi carico del desiderio di vendetta. Se non altro perch? nel commettere la tua vendetta sei tu in prima persona che ti fai carico dinnanzi al resto della societ? della tua volont?.
          Resta il fatto che non ? uccidendo che si insegna a non uccidere.
          E non ? inasprendo le pene fino ai massimi livelli che si pu? avere la certezza delle medesime. Peraltro, gli avvocati non raggirano le leggi: le adoperano. Sono i giudici che alla fine decidono. Gli avvocati non decidono nulla. Se il sistema ? fatto in modo da dare scappatoie da leguleio ai colpevoli, ? sbagliato e deve essere rivisto. Non sono certo le pene ad essere inadeguate. E' il codice di procedura che ? fallace.

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            #110
            Ritorno alla discussione dopo qualche ora in cui non ho pensato a questa discussione, ora a mente e animo un po' meno infervorati, vorrei dire ancora qualche parola.

            Nessuno sta dicendo che chi non ? favorevole alla pena di morte sia per lo scarceramento facile o per una punizione consistente in un buffetto ed un ammonimento, ci mancherebbe.
            Sto solo dicendo che a mio parere (e di altri in questo forum) chi commette certi reati perde ogni diritto socio umanitario, non pu? pi? essere definito una persona.
            Io sono a favore della vendetta, sono fatto cos?, gente che mi fa un torto non riesco a perdonarla, non vado a cercarla ma se posso prima o poi gliela faccio pagare, questo per cose che mi hanno fatto e non certo per i crimini di cui stiamo parlando! Figuriamoci se dovessi sopportare la morte di un figlio o di una persona cara per mano di un criminale, un incidente si pu? capire, ma un assassinio no!
            Non mi ritengo un mafioso, ma nemmeno uno che si fa mettere i piedi in testa.
            Non arriviamo all'estremo, ma prendiamo il caso pi? stupido, questa non ? rivolta a nessuno in particolare, ma pensateci tutti......

            Arriva uno che non conoscete e vi da del figlio di put**** e vi tira uno schiaffo

            Voi in tutta onest? cosa fareste? Io da come mi conosco gli stacco i cogl**** e glieli faccio mangiare!
            Qualcuno porgerebbe l'altra guancia? Onestamente......

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              #111
              A FAVORE !

              Questi sono solo alcuni esempi.....occhio che ? roba forte! Quindi vedete voi se leggerla o meno, lo dico per chi non ? maggiorenne...cmq facilmente reperibile su internet...









              Tempo fa ho letto un'enciclopedia dei serial killer, ho letto i casi pi? famosi e devo dire, con orrore, che pochi hanno scontato veramente la propria pena e sono rimasti in carcere dal primo arresto (quasi nessuno o forse nessuno..)....molti venivano arrestati ma poi la pena gli veniva affievolita col passare del tempo; l'ergastolo stesso o la pena di morte venivano cancellati per buona condotta. Dopodich? venivano rilasciati!!!
              Una volta a piede libero, queste (scusate) "bestie", continuavano a mietere vittime su vittime....sevizie ai bambini, atti di cannibalismo, omicidi per il proprio gusto. Mi chiedo come sia possibile trovare gente che ha da scontare 8 ergastoli (ma non ? uno solo l'ergastolo ) che poi viene rilasciata....
              Molti serial killer poi, una volta liberi, erano recidivi....(ma guarda!)
              Vi consiglio di leggere questa enciclopedia, prima di rispondere a questo sondaggio...io stesso non potevo immaginare cosa la mente umana ? capace di fare...e che orrore. Alcuni individui, non sono recuperabili, ....si pensi che, al precesso, ridevano dei loro crimini in faccia anche ai parenti delle vittime, e godevano nel raccontare le cose che avevano fatto e come le avevano fatte.... non avevano piet? e nessun pentimento! E veder soffrire i parenti delle vittime li faceva godere ancora di pi?....schernivano la giustizia, la corte, se ne fregavano....non avevano paura di morire, n? di essere imprigionati...
              Documentatevi se volete ma sappiate che sono argomenti molto forti.

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                #112
                Fuoco ho letto gli articoli che hai postato e sono semplicemente agghiaccianti!

                Certe storie rafforzano la mia convinzione che la pena di morte sia giusta in alcuni casi!

                Comment


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                  #113
                  Originally posted by erreunista
                  Fuoco ho letto gli articoli che hai postato e sono semplicemente agghiaccianti!

                  Certe storie rafforzano la mia convinzione che la pena di morte sia giusta in alcuni casi!
                  quoto!!!

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                    #114
                    Originally posted by FUOCO
                    A FAVORE !

                    Questi sono solo alcuni esempi.....occhio che ? roba forte! Quindi vedete voi se leggerla o meno, lo dico per chi non ? maggiorenne...cmq facilmente reperibile su internet...









                    Tempo fa ho letto un'enciclopedia dei serial killer, ho letto i casi pi? famosi e devo dire, con orrore, che pochi hanno scontato veramente la propria pena e sono rimasti in carcere dal primo arresto (quasi nessuno o forse nessuno..)....molti venivano arrestati ma poi la pena gli veniva affievolita col passare del tempo; l'ergastolo stesso o la pena di morte venivano cancellati per buona condotta. Dopodich? venivano rilasciati!!!
                    Una volta a piede libero, queste (scusate) "bestie", continuavano a mietere vittime su vittime....sevizie ai bambini, atti di cannibalismo, omicidi per il proprio gusto. Mi chiedo come sia possibile trovare gente che ha da scontare 8 ergastoli (ma non ? uno solo l'ergastolo ) che poi viene rilasciata....
                    Molti serial killer poi, una volta liberi, erano recidivi....(ma guarda!)
                    Vi consiglio di leggere questa enciclopedia, prima di rispondere a questo sondaggio...io stesso non potevo immaginare cosa la mente umana ? capace di fare...e che orrore. Alcuni individui, non sono recuperabili, ....si pensi che, al precesso, ridevano dei loro crimini in faccia anche ai parenti delle vittime, e godevano nel raccontare le cose che avevano fatto e come le avevano fatte.... non avevano piet? e nessun pentimento! E veder soffrire i parenti delle vittime li faceva godere ancora di pi?....schernivano la giustizia, la corte, se ne fregavano....non avevano paura di morire, n? di essere imprigionati...
                    Documentatevi se volete ma sappiate che sono argomenti molto forti.
                    Avevo gi? letto questo ed altro a proposito dei serial killer.
                    Non posso non sottolinerae come, ad esempio, del primo delitto di Chikatilo sia stato accusato un innocente (che comunque altri crimini li aveva commessi), condannato a morte e giustiziato....
                    Confesso che la mia contrariet? alla pena di morte vacilla paurosamente quando leggo cose di questo genere e penso ai miei figli....
                    E' pi? forte di me. Nessuno, a meno che malauguratamente non ci si debba trovare, ? a mio parere in grado di sapere quali saranno le sue reazioni; penso che a volte il vuoto di un dolore cos? immenso lasci senza capacit? di reagire...

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                      #115
                      Ma notate come si torna sempre "a bomba" al discorso delle conseguenze emotive per i familiari delle vittime?
                      Io mi (e vi) domando: come si pu? intendere la giustizia come un appagamento per le vittime e non come una applicazione coercitiva dei basilari principi di convivenza?
                      Cosa c'? di civile nel desiderare (per qualsiasi motivo) la morte di una persona?
                      Allora a questo punto sarebbe da considerare legittima ogni possibile forma di vendetta per ogni possibile torto? E perch? rivolgersi allo Stato per ottenere soddisfazione? Non si potrebbe tornare alla pratica del duello per risolvere le questioni d'onore?
                      Che valenza educativa pu? avere nei confronti della societ?, l'applicazione della pena di morte? E' sotto gli occhi di tutti quello che succede negli USA. La pena di morte esiste e viene applicata, eppure i crimini efferati vengono perpetrati lo stesso.
                      E comunque, anche a coloro che parlano di pena di morte per i reati in cui viene accertata oltre ogni ragionevole dubbio la colpevolezza dell'imputato, come fare per determinare l'univocit? della verit? processuale? Verit? processuale e verit? oggettiva sono due cose molto diverse. In un processo si pu? arrivare esclusivamente a definire una verit? processuale valida al fine della determinazione della pena. Ma la pena DEVE essere reversibile. Perch? le prove portate possono essere viziate, male interpretate, falsate. Il processo pu? giungere ad una conclusione che non ? riepilogativa del reale svolgimento dei fatti. Il concetto ? sempre quello: ? meglio un criminale in libert? che un innocente in carcere. Se la pena non fosse reversibile, come si potrebbe giustificare l'applicazione di una sentenza di morte per un innocente? Si va poi dai familiari della vittima innocente e gli si dice "ci spiace, abbiamo sbagliato"? Non sarebbe migliaia di volte peggio? Chi garantirebbe il "diritto alla vendetta" dei familiari dell'innocente passato per le mani del boia?
                      Lo Stato non rappresenta una entit? etica e moralizzatrice nella societ?. Rappresenta una struttura fatta dagli uomini per gli uomini al fine di assicurare dei servizi pubblici di assistenza, promozione della crescita sociale ed individuale e di amministrazione della giustizia secondo principi universalmente condivisi. Ed uno dei principi cardine deve essere l'intangibilit? della vita umana. Non si pu? sacralizzare la vita umana per poi affermare che lo Stato ha diritto di disporne. Perch? lo Stato ? fatto dagli uomini. E se si accetta il principio che nessun uomo ha il diritto di privare della vita un altro uomo, a maggior ragione tanti uomini non possono arrogarsi il diritto di costituire una entit? giuridica ordinalmente superiore. Lo Stato non ? e non sar? mai una "astratta divinit? laica" in grado di misurare il valore della vita di un individuo e disporne a piacere.
                      Perch? a questo punto, se esistesse la pena di morte per i reati efferati contro la persona, che pena bisognerebbe prevedere per i reati contro lo Stato?
                      In ogni modo la si voglia guardare, la sacralizzazione della vita umana impedisce di accettare la pena di morte come una strada praticabile. Io lo affermo da ateo, non da cristiano quale non sono. I diritti umani sono universali e non definiti dall'uomo. Un uomo ? uomo per nascita, ed automaticamente ha dei diritti inalienabili. Alla vita, alla salute, all'accrescimento personale, a costituire una famiglia, a generare prole. Ed il suo diritto alla vita non pu? essere sottoposto a discussione. Altrimenti perch? gli altri non potrebbero essere alienati? Se io privo un uomo del diritto alla vita, perch? non dovrei per altri motivi poter essere privato del diritto alla salute, ad una famiglia?
                      Si tratta di diritti inalienabili, pertanto negano la possibilit? della pena di morte. Perch? chiunque appartenga alla societ? possa sapere che lo Stato gli garantir? in ogni caso questi diritti umani, ad ogni costo.

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                        #116
                        Originally posted by Chobin73
                        Ma notate come si torna sempre "a bomba" al discorso delle conseguenze emotive per i familiari delle vittime?
                        Io mi (e vi) domando: come si pu? intendere la giustizia come un appagamento per le vittime e non come una applicazione coercitiva dei basilari principi di convivenza?
                        Cosa c'? di civile nel desiderare (per qualsiasi motivo) la morte di una persona?
                        Allora a questo punto sarebbe da considerare legittima ogni possibile forma di vendetta per ogni possibile torto? E perch? rivolgersi allo Stato per ottenere soddisfazione? Non si potrebbe tornare alla pratica del duello per risolvere le questioni d'onore?
                        Che valenza educativa pu? avere nei confronti della societ?, l'applicazione della pena di morte? E' sotto gli occhi di tutti quello che succede negli USA. La pena di morte esiste e viene applicata, eppure i crimini efferati vengono perpetrati lo stesso.
                        E comunque, anche a coloro che parlano di pena di morte per i reati in cui viene accertata oltre ogni ragionevole dubbio la colpevolezza dell'imputato, come fare per determinare l'univocit? della verit? processuale? Verit? processuale e verit? oggettiva sono due cose molto diverse. In un processo si pu? arrivare esclusivamente a definire una verit? processuale valida al fine della determinazione della pena. Ma la pena DEVE essere reversibile. Perch? le prove portate possono essere viziate, male interpretate, falsate. Il processo pu? giungere ad una conclusione che non ? riepilogativa del reale svolgimento dei fatti. Il concetto ? sempre quello: ? meglio un criminale in libert? che un innocente in carcere. Se la pena non fosse reversibile, come si potrebbe giustificare l'applicazione di una sentenza di morte per un innocente? Si va poi dai familiari della vittima innocente e gli si dice "ci spiace, abbiamo sbagliato"? Non sarebbe migliaia di volte peggio? Chi garantirebbe il "diritto alla vendetta" dei familiari dell'innocente passato per le mani del boia?
                        Lo Stato non rappresenta una entit? etica e moralizzatrice nella societ?. Rappresenta una struttura fatta dagli uomini per gli uomini al fine di assicurare dei servizi pubblici di assistenza, promozione della crescita sociale ed individuale e di amministrazione della giustizia secondo principi universalmente condivisi. Ed uno dei principi cardine deve essere l'intangibilit? della vita umana. Non si pu? sacralizzare la vita umana per poi affermare che lo Stato ha diritto di disporne. Perch? lo Stato ? fatto dagli uomini. E se si accetta il principio che nessun uomo ha il diritto di privare della vita un altro uomo, a maggior ragione tanti uomini non possono arrogarsi il diritto di costituire una entit? giuridica ordinalmente superiore. Lo Stato non ? e non sar? mai una "astratta divinit? laica" in grado di misurare il valore della vita di un individuo e disporne a piacere.
                        Perch? a questo punto, se esistesse la pena di morte per i reati efferati contro la persona, che pena bisognerebbe prevedere per i reati contro lo Stato?
                        In ogni modo la si voglia guardare, la sacralizzazione della vita umana impedisce di accettare la pena di morte come una strada praticabile. Io lo affermo da ateo, non da cristiano quale non sono. I diritti umani sono universali e non definiti dall'uomo. Un uomo ? uomo per nascita, ed automaticamente ha dei diritti inalienabili. Alla vita, alla salute, all'accrescimento personale, a costituire una famiglia, a generare prole. Ed il suo diritto alla vita non pu? essere sottoposto a discussione. Altrimenti perch? gli altri non potrebbero essere alienati? Se io privo un uomo del diritto alla vita, perch? non dovrei per altri motivi poter essere privato del diritto alla salute, ad una famiglia?
                        Si tratta di diritti inalienabili, pertanto negano la possibilit? della pena di morte. Perch? chiunque appartenga alla societ? possa sapere che lo Stato gli garantir? in ogni caso questi diritti umani, ad ogni costo.
                        una sola domanda...ovviamente non ti voglio far cambiare idea...ognuno ha le sue opinioni e vanno rispettate
                        unabomber, che attacca sempre i bambini e gli anziani...secondo te lui non si meriterebbe la pena capitale?

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                          #117
                          Originally posted by Chobin73
                          Si tratta di diritti inalienabili, pertanto negano la possibilit? della pena di morte. Perch? chiunque appartenga alla societ? possa sapere che lo Stato gli garantir? in ogni caso questi diritti umani, ad ogni costo.
                          partiamo da presupposti diversi, io dico che chi viola per primo i diritti umani inalienabili (come li chiami tu) poi non ha diritto di avvalersi di questi stessi diritti che lui stesso per primo non ha rispettato.

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                            #118
                            ma scusate... allora chi ? favorevole ha queste motivazioni o sbaglio?

                            - occhio per occhio
                            - evitare che torni a far danni
                            - costo per la comunit?

                            a parte l'occhio per occhio e il costo per la comunit?... parliamo del fatto che esca e ricommetta il crimine "efferato"..
                            ma allora non bisognerebbe punire anche chi gliel'ha permesso? non ? che sta gente evade...

                            se la gente rimanesse in carcere per un tempo "giusto" non credo che molti starebbero a chiedersi se la pena di morte ? giusta o meno... quindi se ? questo il problema, bisognerebbe essere a favore della certezza della pena e di altri meccanismi che evidentemente sono raggirabili tutt'oggi... questo ? il vero crimine.

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                              #119
                              Originally posted by AndreaRS250
                              ma scusate... allora chi ? favorevole ha queste motivazioni o sbaglio?

                              - occhio per occhio
                              - evitare che torni a far danni
                              - costo per la comunit?

                              a parte l'occhio per occhio e il costo per la comunit?... parliamo del fatto che esca e ricommetta il crimine "efferato"..
                              ma allora non bisognerebbe punire anche chi gliel'ha permesso? non ? che sta gente evade...

                              se la gente rimanesse in carcere per un tempo "giusto" non credo che molti starebbero a chiedersi se la pena di morte ? giusta o meno... quindi se ? questo il problema, bisognerebbe essere a favore della certezza della pena e di altri meccanismi che evidentemente sono raggirabili tutt'oggi... questo ? il vero crimine.
                              per me per una vita spezzata non esiste il tempo giusto per stare in galera....

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                                #120
                                certe questioni sono troppo diverse in base al punto di vista... per fortuna ci sono delle leggi.. la sfortuna ? che a volte non vengono utilizzate nella maniera giusta.

                                Se non ci fossero per? delle leggi... non ci sarebbe nemmeno democrazia e libert?.

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