Trappola per le moto teso sulla strada filo ad altezza uomo
MOLASSANA Indagano i carabinieri
Un filo teso da una parte all'altra del ponte Bezzecca. Una trappola trasparente e potenzialmente mortale, tesa attraverso il passaggio obbligato tra Lungobisagno d'Istria e via Piacenza. Marted? mattina, poco dopo le 11, vi ? incappato un camionista. Pochi i danni. Il filo ? stato tranciato dopo l'impatto con il parabrezza. Ma non sarebbe stato cos?, se il primo a finire in quell'imboscata fosse stato un motociclista. Ed ? per questo che indagano i carabinieri della compagnia San Martino. Vogliono scoprire chi avrebbe potuto ferire o forse uccidere chiunque, in sella ad uno scooter, si fosse avventurato sul ponte.
L'autista del camion, un genovese di 26 anni, dipendente di una cooperativa di trasporti, marted? mattina si ? presentato alla caserma dei carabinieri a bordo del suo mezzo, un furgoncino Isutzu, lievemente danneggiato, e con in mano ci? che restava del filo. Di nylon, verde, quasi trasparente, ma incredibilmente spesso. Tre millimetri di diametro. Come una lenza per la pesca al tonno. Pericoloso a dir poco. Soprattutto per come era stato collocato: in mezzo al ponte, assicurato alle due estremit? ai paletti della segnaletica stradale, ad "altezza uomo", un metro e mezzo o poco pi?. ?Non si vedeva assolutamente, cos? chiaro e con il riverbero della luce ho anche faticato a metterlo a fuoco dopo l'impatto - ha spiegato ai militari - se invece del mio camion fosse passato un motociclista avrebbe rischiato di ferirsi gravemente. Avrebbe potuto cadere, come minimo?.
Dopo l'impatto, l'autotrasportatore ? sceso a raccogliere gli avanzi del filo. ?Mi sono guardato intorno per vedere se c'era qualcuno, ma non ho visto nessuno. Non c'era assolutamente nessuno, n? da una parte n? dall'altra del ponte. E mi ? anche sembrato strano perch? se qualcuno fa uno scherzo cos?, quantomeno poi resta a godersi la scena. E invece no?.
La denuncia ? stata sufficiente ad innescare le indagini dei carabinieri. ?E' un posto molto aperto quello, chi ha messo il filo potrebbe essere stato ovunque - spiegano alla compagnia San Martino - La prima impressione ? quella di una bravata, ma ? uno scherzo che poteva costare caro a qualcuno. Cos? spesso e cos? teso, quel filo poteva anche tranciare la testa di un motociclista piuttosto veloce oppure ferirlo gravemente?.
Di scherzi del genere, la storia di Genova non ? avara. Era gi? accaduto un fatto del genere, qualche tempo fa nel Ponente. Ed anche in quel caso le conseguenze furono, fortunatamente, limitate.
Al. Cost.
31/03/2005
Meglio che mi autocensuro...
MOLASSANA Indagano i carabinieri
Un filo teso da una parte all'altra del ponte Bezzecca. Una trappola trasparente e potenzialmente mortale, tesa attraverso il passaggio obbligato tra Lungobisagno d'Istria e via Piacenza. Marted? mattina, poco dopo le 11, vi ? incappato un camionista. Pochi i danni. Il filo ? stato tranciato dopo l'impatto con il parabrezza. Ma non sarebbe stato cos?, se il primo a finire in quell'imboscata fosse stato un motociclista. Ed ? per questo che indagano i carabinieri della compagnia San Martino. Vogliono scoprire chi avrebbe potuto ferire o forse uccidere chiunque, in sella ad uno scooter, si fosse avventurato sul ponte.
L'autista del camion, un genovese di 26 anni, dipendente di una cooperativa di trasporti, marted? mattina si ? presentato alla caserma dei carabinieri a bordo del suo mezzo, un furgoncino Isutzu, lievemente danneggiato, e con in mano ci? che restava del filo. Di nylon, verde, quasi trasparente, ma incredibilmente spesso. Tre millimetri di diametro. Come una lenza per la pesca al tonno. Pericoloso a dir poco. Soprattutto per come era stato collocato: in mezzo al ponte, assicurato alle due estremit? ai paletti della segnaletica stradale, ad "altezza uomo", un metro e mezzo o poco pi?. ?Non si vedeva assolutamente, cos? chiaro e con il riverbero della luce ho anche faticato a metterlo a fuoco dopo l'impatto - ha spiegato ai militari - se invece del mio camion fosse passato un motociclista avrebbe rischiato di ferirsi gravemente. Avrebbe potuto cadere, come minimo?.
Dopo l'impatto, l'autotrasportatore ? sceso a raccogliere gli avanzi del filo. ?Mi sono guardato intorno per vedere se c'era qualcuno, ma non ho visto nessuno. Non c'era assolutamente nessuno, n? da una parte n? dall'altra del ponte. E mi ? anche sembrato strano perch? se qualcuno fa uno scherzo cos?, quantomeno poi resta a godersi la scena. E invece no?.
La denuncia ? stata sufficiente ad innescare le indagini dei carabinieri. ?E' un posto molto aperto quello, chi ha messo il filo potrebbe essere stato ovunque - spiegano alla compagnia San Martino - La prima impressione ? quella di una bravata, ma ? uno scherzo che poteva costare caro a qualcuno. Cos? spesso e cos? teso, quel filo poteva anche tranciare la testa di un motociclista piuttosto veloce oppure ferirlo gravemente?.
Di scherzi del genere, la storia di Genova non ? avara. Era gi? accaduto un fatto del genere, qualche tempo fa nel Ponente. Ed anche in quel caso le conseguenze furono, fortunatamente, limitate.
Al. Cost.
31/03/2005
Meglio che mi autocensuro...
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