Sulla via di casa, ad una velocit? attorno ai 100 all'ora, ho visto un uccellino nero planare dalla destra proprio verso la mia traiettoria.
Istintivamente ho decelerato ed ho portato il braccio destro verso il corpo, e con la coda dell'occhio ho visto nello specchietto il volatile che cadeva rovinosamente a terra.
Il mio primo pensiero ? stato quello di vedere se la moto si era fatta qualcosa, infatti mi sono fermato d ho constatato i danni, preparandomi al peggio, ma non ho trovato alcun segno, in quanto probabilmente il pennuto ha urtato contro il giubbino (anche se io non ho sentito niente).
Poi ho guardato nella sua direzione, e l'ho visto a terra, immobile...
Ho inforcato la moto e gli sono andato incontro. Era riverso sull'asfalto, privo di vita, e mi ha fatto una gran pena.
Ero solo, mi sono sentito colpevole per aver spezzato incolpevolmente una vita innocente...
Non me la sono sentito di lasciarlo sull'asfalto, l'ho preso e l'ho adagiato sotto un albero, e mentre ritornavo verso la moto mi ? sembrato che il cielo fosse diventato pi? nuvoloso...
Reinforcato il bolide, ho scrutato all'orizzonte. Neppure uno spiraglio di luce.
Sono ripartito a razzo, come per scrollarmi di dosso una colpa non mia, generata dal caso, ma che un po mi pesa...
Arrivato sugli 8000 colpo di gas e su in monoruota... un ultimo omaggio a chi non potr? mai pi? volare...
La mia ultima penna ? per te, sfortunato signore del cielo...
Istintivamente ho decelerato ed ho portato il braccio destro verso il corpo, e con la coda dell'occhio ho visto nello specchietto il volatile che cadeva rovinosamente a terra.
Il mio primo pensiero ? stato quello di vedere se la moto si era fatta qualcosa, infatti mi sono fermato d ho constatato i danni, preparandomi al peggio, ma non ho trovato alcun segno, in quanto probabilmente il pennuto ha urtato contro il giubbino (anche se io non ho sentito niente).
Poi ho guardato nella sua direzione, e l'ho visto a terra, immobile...
Ho inforcato la moto e gli sono andato incontro. Era riverso sull'asfalto, privo di vita, e mi ha fatto una gran pena.
Ero solo, mi sono sentito colpevole per aver spezzato incolpevolmente una vita innocente...
Non me la sono sentito di lasciarlo sull'asfalto, l'ho preso e l'ho adagiato sotto un albero, e mentre ritornavo verso la moto mi ? sembrato che il cielo fosse diventato pi? nuvoloso...
Reinforcato il bolide, ho scrutato all'orizzonte. Neppure uno spiraglio di luce.
Sono ripartito a razzo, come per scrollarmi di dosso una colpa non mia, generata dal caso, ma che un po mi pesa...
Arrivato sugli 8000 colpo di gas e su in monoruota... un ultimo omaggio a chi non potr? mai pi? volare...
La mia ultima penna ? per te, sfortunato signore del cielo...
Comment