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Guerra in UCRAINA

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    #1171
    La famigerata "inteligensa" europea....





    Guerra in Ucraina. Le intelligence europee non credevano al conflitto

    PARIGI - I servizi britannici e americani di intelligence avevano allertato già nell'ottobre scorso i loro colleghi francesi, italiani e tedeschi sul rischio di una guerra in Ucraina scatenata da Vladimir Putin. Secondo una ricostruzione del giornale le Monde nell'autunno scorso erano arrivate da Washington e Londra le prime allerte su un possibile “intervento russo in Ucraina".

    Molte informazioni sono state scambiate al livello bilaterale tra alleati, ma a metà novembre, su iniziativa della Casa Bianca, è stato istituito un processo di cooperazione avanzata tra le agenzie di intelligence di Usa, Regno Unito, Francia, Germania e Italia. Il “Gruppo dei Cinque” si è riunito più volte per esaminare e valutare l'intelligence raccolta. Arrivando a conclusioni opposte. Da una parte - americani e britannici - chi non aveva più dubbi sulle intenzioni di Putin. Dall’altra - francesi, tedeschi e italiani - chi non ci voleva credere fino in fondo.

    Alle discussioni ristrette intorno al rischio di una guerra in Ucraina hanno partecipato il capo britannico del Joint Intelligence Committee, il responsabile tedesco dei servizi segreti presso la Cancelleria tedesca, il coordinatore francese dell'intelligence francese. L'Italia era rappresentata dal capo del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza, Elisabetta Belloni.

    A dicembre gli Stati Uniti sono sempre più convinti dello scenario che si sta preparando a Mosca, con notizie che vengono fatte filtrare sulla stampa Usa. Nelle riunioni con gli alleati del “Gruppo dei Cinque”, l'americana Avril Haines, nominata da Joe Biden direttrice della National Intelligence, avverte in modo netto i suoi omologhi: le dichiarazioni concilianti del capo del Cremlino sono una tattica diversiva. L'obiettivo di Putin, prosegue Haines, è invadere l'Ucraina.

    Gli europei non prendono fino in fondo l'ipotesi sul serio. Tanto che non partecipano allo sforzo di Usa e Regno Unito per cominciare a preparare l'esercito ucraino alla guerra. Le forze britanniche organizzano esercitazioni militari congiunte e missioni di addestramento con l'Ucraina. Gli americani stanziano fondi e aiuti militari. Gli europei hanno aspettato lo scoppio dell'offensiva per mandare armi, ma è probabile che il sostegno preventivo di Usa e Regno Unito si sia rivelato importante nella resistenza che l'esercito russo ha trovato nei primi giorni della sua avanzata.

    Anche quando la Casa Bianca comincia a desecretare alcuni contenuti di intelligence, comprese le immagini satellitari delle truppe russe schierate al confine, alcuni responsabili politici a Parigi e Berlino parlano di “allarmismo”. Aiutati in questo approccio anche dal presidente ucraino Zelensky che non apprezza le continue allerte - ormai pubbliche - che arrivano da Washington.

    Fino a pochi giorni prima dell'invasione Emmanuel Macron e Olaf Scholz restano convinti che sia ancora possibile una soluzione diplomatica. Il presidente francese va a Mosca, seguito poi dal cancelliere tedesco. Si parla di un possibile viaggio di Mario Draghi anche se, nota le Monde, nelle riunioni del “Gruppo dei Cinque” gli italiani sono “rimasti in disparte, data la loro dipendenza dal gas russo e le loro interazioni con Mosca sulla questione libica”.

    In parallelo alle informazioni - ormai certezze - di americani e britannici sui preparativi russi che si intensificano, con la previsione di una data di attacco (sbagliata solo di qualche giorno), Francia e Germania cercano di rilanciare le discussioni del formato Normandia sugli accordi di Minsk. Macron crede che le manovre militari di Putin siano un modo di fare pressione sugli alleati occidentali per ottenere il massimo su separatisti nel Donbass e “nuova architettura di sicurezza” nell'ambito della presenza Nato sul continente. “La Francia ha voluto dare a Putin tutte le opzioni possibili per evitare la guerra” si sono giustificati a posteriori i diplomatici francesi rispondendo a chi segnala un grave errore di valutazione.

    Qualche ora prima del discorso di Putin che annuncia il riconoscimento delle repubbliche separatiste del Donbass, il presidente francese esce da una telefonata con Putin sostenendo che il presidente russo è pronto a parlare con Biden. L'ennesima menzogna. Alla luce del dibattito avvenuto nel “Gruppo dei Cinque” - tra allarmisti e prudenti - è facile capire perché è da Parigi che oggi arrivano i messaggi più pessimisti. “Il peggio deve ancora venire” hanno spiegato i consiglieri di Macron dopo l'ultimo colloquio con il Cremlino.

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      #1172
      Originally posted by Bruno Rabolini View Post

      Pensa come sarà incazzata Hilary di non poter "struckar el botòn".
      si ma qui la cosa sta diventando un tantino incomprensibile a questo punto.

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        #1173
        sono 8 anni che li avverte... 8 anni.
        in tutti i modi, a dicembre e gennaio due "ultimatum"... e ancora niente... e non venitemi a dire che non ha fatto tutto il possibile per "via diplomatica", se quando dici qualcosa non ti rispondono o non ti prendono sul serio.

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          #1174
          Naaa, era tra gli scenari prevedibili.

          Ci sono anche questioncelle aperte con la macedonia, ma potrei sbagliarmi

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            #1175
            ah ma tanto, per come stanno agendo, non e' che stiano tentando di arginare il conflitto eh, anzi, mi pare che stiano facendo di tutto per farlo uscire da li...

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              #1176
              Sta a vedere che di Dr. mabuse ce ne sono due...e io candido che pensavo che gli oligarchi ucraini fossero solo Poroshenko, Ahmetov, Kolomoisky...

              Stamberga da 15 stanze al Forte, ebbravo il nostro comico...

              https://www.liberoquotidiano.it/news...lia-cipro.html

              Se quella villa moderna, non sontuosa ma con un giardino molto curato, che si trova in una via della frazione Vittoria Apuana nel comune di Forte dei Marmi, sta attirando l'attenzione di tantissime persone in questi giorni, ancora più curiosità suscita la sua storia. Curiosità e qualche interrogativo. Del resto, una casa è una casa e c'è gran poco da raccontare. Ciò che è interessante è che la dimora, del valore di 3,8 milioni di euro, è di proprietà della San Tommaso Srl società italiana di proprietà di Volodymyr Zelensky il Presidente dell'Ucraina. Come già avevamo riportato nei giorni scorsi, l'immobile viene affittato ed ha rispettato tutte le formalità richieste dalla normativa vigente. La San Tommaso srl, che ha come unico immobile la casa di Forte dei Marmi, aveva come amministratore Ivan Bakanov, che dal 29 agosto del 2019 è diventato il capo del servizio di sicurezza dell'Ucraina. Bakanov è stato anche il leader dal 2017 al 2019 del partito servo del popolo. Amico di Zelensky e responsabile nel 2013 della LLC Kvartal 95 studio, società di produzione televisiva che fa capo a Zelensky. Dopo la sua elezione a presidente, diversi collaboratori della società d'intrattenimento LLC Kvartal 95 divennero esponenti dell'amministrazione di Zelensky. Oggi compare come amministratore unico della San Tommaso srl Svitlana Pishchanska la cui sorella è Olga Pishchanska, nominata, durante la presidenza di Zelensky, presidente del Comitato Antimonopolio dell'Ucraina. Il nome di Svitlana, ora amministratore unico della San Tommaso srl, compare tra i finanziatori della campagna elettorale di Volodymyr Zelensky.
              DEBITI AZZERATI

              Nomi importanti nella vita politica di Zelensky come Bakanov e Pishchanska risultano collegati alla San Tommaso srl, società fondata il 28/06/2010 con un capitale sociale 12 mila euro. I coniugi Zelensky sono proprietari anche della Kvartal95 Studio, Zelari fish, Aldorante Limited a Cipro e della Film Heritage inc. in Belise. Grazie all'analisi dell'azienda fatta con l'avvocato Francesco Keller, esperto di diritto societario ed internazionale, abbiamo ricostruito che la cipriota Aldorante limited è una società del 2012 che subisce una serie di acquisti e cessioni. Potrebbe trattarsi di una shelf company, ovvero di una società incorporata da consulenti e tenuta inattiva nell'attesa di trovare un acquirente che necessiti di una società pronta per le proprie operazioni. Questa società subisce un paio di trasferimenti di azioni sempre nel corso del 2012 poi successivamente nel 2015 acquista non l'immobile ovvero la villa di Forte dei Marmi del presidente ma la totalità delle quote della San Tommaso srl. La San Tommaso srl è una società costituita nel 2010 che si è occupata di costruire la villa di Forte dei Marmi. Dalla lettura della nota integrativa al bilancio della San Tommaso srl relativa all'anno 2014 emerge che l'immobile è iscritto all'attivo dello stato patrimoniale per un valore di 3.590.834 euro e contemporaneamente la società ha debiti per 3.733.830 euro composti per 1.950.000 euro da un debito ipotecario contratto con la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza e da altri debiti plurimi verso imprese collegate per euro 885.000 euro nonché verso il socio per i finanziamenti pari a 895.000 euro. Nel corso del 2015 Aldorante Limited acquista il 100% della San Tommaso Srl e in un solo colpo azzera completamente i debiti societari che passano dai famosi 3.733.829 euro a soli euro 9.943 euro. L'operazione può essere stata effettuata esclusivamente mediante un finanziamento proveniente da Cipro per euro 3.882.105 da parte della Aldorante Limited (proprietà della famiglia Zelensky). Finanziamento che, tra l'altro, si trova inscritto nello stato patrimoniale del bilancio della San Tommaso srl relativo all'anno 2015 che evidenzia, tra l'altro, come tutta l'operazione di acquisizione del finanziamento da Cipro ed estinzione dei debiti societari sia stata in Italia da parte di Bakanov che acquisisce l'incarico di amministratore unico della San Tommaso Srl il 29 Luglio 2015, cinque giorni prima che venisse stipulato atto di cessione delle quote con il quale la società Aldorante Limited con sede a Cipro ha acquistato la San Tommaso srl. Tutto ruota quindi attorno ai capitali nella disponibilità della società cipriota Aldorante Limited .
              PUNTO D'APPRODO

              Avvocato Keller, come analizziamo quanto abbiamo spiegato circa la società Aldorante Limited e La San Tommaso srl nel contesto più ampio di aziende riconducibili a soggetti non comunitari che hanno sede a Cipro? «Cipro è da sempre stato un punto d'approdo favorevole per gli imprenditori dell'Est Europa per diversi anni l'isola ha accolto e concesso residenze a soggetti ad alto reddito provenienti dall'Est Extra Unione Europea, sostanzialmente Cipro è stato utilizzato come base di partenza per gli investimenti da effettuarsi all'interno dell'Unione Europea. Negli ultimi anni la situazione è significativamente cambiata poiché il governo cipriota ha implementato una efficiente legislazione in tema di antiriciclaggio e controlli preventivi che ha reso più trasparente e coerente con la normativa comunitaria l'intero ecosistema finanziario di Cipro». Tanti intrecci che dimostrano come la villa di Forte dei Marmi non sia una casa per le vacanze estive del presidente ucraino e della sua famiglia ma il frutto di un giro di investimenti ben più ampio a livello internazionale.
              Last edited by Bruno Rabolini; 04-03-22, 22:50.

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                #1177
                Originally posted by Larsen_EE View Post
                lo sai si che i separatisti sono ucraini russi vero?
                e per fortuna che almeno qualcuno di quei bastardi c'ha rimesso la vita... ripeto, conosco gente del donbass, donesk, posticini del genere, hanno vissuto di fatto in guerra negli ultimi 8 anni, e voi fate la sceneggiata per 1 settimana di bombardamenti (blandi tra l'altro)?
                quindi, per te, visto che sono morti anche aggressori, allora va bene cosi'? va bene voltarsi dall'altra parte come hanno fatto tutte le istituzioni, va bene che un governo centrale abbia foraggiato un genocidio?
                Proponi dati falsi o comunque parziali, spacciandoli per oro colato. Tutto qui. Quindi la tua è una narrazione a senso unico. Beato te che vedi il mondo diviso tra bene e male e che hai queste certezze incrollabili.

                Poi ognuno ha la propria opinione, per quanto mi riguarda anche un solo morto è già troppo, russo o no.

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                  #1178
                  Originally posted by Sgarione View Post

                  Proponi dati falsi o comunque parziali, spacciandoli per oro colato. Tutto qui. Quindi la tua è una narrazione a senso unico. Beato te che vedi il mondo diviso tra bene e male e che hai queste certezze incrollabili.

                  Poi ognuno ha la propria opinione, per quanto mi riguarda anche un solo morto è già troppo, russo o no.
                  Senza i morti, non vivresti in questo stupendo paese democratico.

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                    #1179
                    Originally posted by Andy96 View Post

                    Senza i morti, non vivresti in questo stupendo paese democratico.
                    Ok, va bene, d'accordo, hai ragione...

                    Ma non cambia il fatto che si sparano informazioni false o manipolate, spacciandole per la versione vera che noncielodicono

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                      #1180
                      Originally posted by Sgarione View Post

                      Proponi dati falsi o comunque parziali, spacciandoli per oro colato. Tutto qui. Quindi la tua è una narrazione a senso unico. Beato te che vedi il mondo diviso tra bene e male e che hai queste certezze incrollabili.

                      Poi ognuno ha la propria opinione, per quanto mi riguarda anche un solo morto è già troppo, russo o no.
                      tieni, ecco la narrazione... ente terzo... accomodati.


                      non sono opinioni, quelli sono "semplici" rapporti cronologici da parte di ispettori dell'osce, se vuoi mettere in dubbio anche questo, accomodati, ma non stai facendo una grande figura.

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                        #1181
                        e non posso postare, e non voglio postare, rapporti approfonditi sul campo con documentazione fotografica, di quell'arco cronologico, perche' francamente non me la sento.

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                          #1182

                          05 mar 06:31

                          Russia: non vogliamo dividere Ucraina ma smilitarizzarla

                          L'operazione russa non punta a dividere l'Ucraina in parti ma ad assicurare la sicurezza della Russia. Lo afferma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov a Sky News Arabia, sottolineando che la Russia vuole un'Ucraina "smilitarizzata e libera dall'ideologia neonazista. Vogliamo che lo status neutrale dell'Ucraina sia nella costituzione e vogliamo garanzie che le armi in grado di cambiare gli equilibri di sicurezza in Europa non possano essere dispiegate".


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                            #1183

                            05 mar 07:24

                            Ucraina, Johnson: analogia profonda tra Putin e Milosevic

                            "C'è una profonda analogia tra il comportamento di Putin e quello di Slobodan Milosevic in Serbia negli anni 90. Entrambi al potere per molto tempo, sempre più autocratici, con una causa nazionalista per cementare la loro posizione. E' questo l`incubo che ora abbiamo davanti. Ma sta alla Corte trovare le prove di munizioni illegali, cluster bomb, bombe termobariche". Lo dice il premier britannico Boris Johnson in un'intervista a Repubblica, Die Welt ed El País.


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                              #1184

                              05 mar 07:35

                              Ucraina, Cnn: Russia potrebbe inviare altri 1.000 mercenari

                              La Russia potrebbe inviare altri mille mercenari in Ucraina nei prossimi giorni, secondo un funzionario dell'intelligence americana citato da Cnn secondo cui Mosca potrebbe bombardare le città ucraine "fino alla resa". Gli Stati uniti hanno già "alcune prove" che i mercenari russi sono stati coinvolti nell'invasione russa "in alcune aree" dell'Ucraina, aveva rivelato all'inizio della settimana un funzionario della Difesa Usa.


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                                #1185

                                05 mar 07:39

                                Crisi Ucraina, Russia dichiara tregua e apre corridoi umanitari

                                Il ministero della Difesa russo ha annunciato la tregua per aprire corridoi umanitari. Lo scrive Interfax.


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