Announcement

Collapse
No announcement yet.

Announcement

Collapse
No announcement yet.

MIKE "The Bike" HAILWOOD

Collapse
X
Collapse
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • Font Size
    #106
    video
    part 1
    [youtube]H-_H3bHE4ZQ[/youtube]
    part 2
    [youtube]LV_SwojanZk[/youtube]

    Comment


    • Font Size
      #107
      IL GRANDE MIKE ANCHE IN FACEBOOK!!!

      Comment


      • Font Size
        #108
        Quattro immagini di Hailwood con la Honda


        Tourist Trophy 1961 classe 125


        Tourist Trophy 1966 classe 500


        Hockenheim 1967 classe 250


        Tourist Trophy 1967 classe 500
        Last edited by Pilosio; 15-11-08, 20:57.

        Comment


        • Font Size
          #109
          sapevo dell'incidente di Regazzoni...ma no sapevo che fosse stato Mike a tirarlo fuori!!

          Comment


          • Font Size
            #110
            Monza 1968. Prove del GP d'Italia. Sabato. Mike dopo avere fatto i turni del venerdi in sella alle MV 3 cilindri 350/500 ed avere rifiutato in serata il diktat del Conte Agusta che lo voleva secondo dietro ad Agostini in entrambe le cilindrate, si accorda all'ultimo momento con la Benelli, su mediazione di Jim Redman, per correre nella massima cilindrata con la 4 cilindri pesarese. Pasolini generosamente accetta di lasciargli la moto migliore.
            Purtroppo in gara, con la pista allagata, riuscirà a compiere solo tre giri in scia all'asso italiano, prima di finire a terra proprio in questo punto del veloce tracciato monzese.
            Agostini dominerà la gara doppiando tutti all'infuori di Pasolini che però taglierà il traguardo staccato di 34.6 secondi, poi Bergamonti a due giri e Alberto Pagani e Bertarelli a quattro.

            Qui vediamo Mike già inclinato all'ingresso della Parabolica col bolide grigio-verde.


            Last edited by rocketman; 06-01-10, 07:10.

            Comment


            • Font Size
              #111
              Monza 1968. Ancora un paio di foto. Questa volta si riferiscono alla gara.
              Nella prima vediamo Ago e Mike qualche minuto prima della partenza. La pista è bagnata ma la gente che attornia i due campioni, gia schierati sulla "start line", non ha alcun ombrello aperto. Sul cupolino della Benelli si vedono goccioline in grande quantità ma apparentemente sembra che Giove pluvio abbia dato un attimo di tregua. Ago è concentrato, con gli occhi chiusi, le mani appoggiate sul serbatoio.
              Mike si sta sistemando il guanto destro mentre sta guardando lontano davanti a sè con aria corrucciata, si nota appena la bocca, protetta dalla fascia bianca, contratta in una smorfia rabbiosa. Entrambi hanno gli occhialoni sul casco e Agostini ha già il naso incerottato ma non ha ancora indossato la fascia di cuoio scuro a protezione della bocca che penzola agganciata ad un lato del casco. La gente attorno ha un'aria abbastanza svagata. Tutti guardano qualcosa ma sembra non si accorgano dell'enorme tensione che c'è tra i due sfidanti. Solo il fotografo...
              Alla sinistra di Hailwood, fuori campo, c'è l'altra Benelli, la n.ro 3 di Pasolini, ma l'immagine è solo per loro.



              Partiti! L'asfalto bagnato riflette a specchio l'mmagine rovesciata delle moto. Il mossiere ha appena abbassato la bandiera e fatti pochi passi la prima fila è già in sella. Il tuono delle pluricilindriche riempie l'aria. Paso è già cavalcioni e guarda gli altri due che lo sopravvanzano "di un niente".
              Mike è ancora seduto di traverso sul sellino, segno che solo un attimo prima ha rilasciato la frizione e allo stesso tempo con un colpo d'anca ha agevolato la messa in moto della sua 4 cilindri. Sta guardando in basso, forse il contagiri, mentre sfriziona e smanetta furiosamente, controllando con la coda dell'occhio il bolide rosso-argento che, qualche metro alla sua destra, gli sta scappando via. Stranamente la forcella della numero 2 non tende a "scaricarsi" sotto l'impulso dell'accelerazione, anzi sembra quasi compressa, come in frenata.
              Forse sarà proprio questo assetto "duro" all'anteriore che tra due giri causerà la caduta alla staccata della Parabolica che metterà Mike K.O.
              E' interessante notare che l'ancoraggio della sospensione posteriore della Benelli di Mike sotto il sellino è decisamente più avanzato di quello della macchina di Paso. Questo è dovuto al fatto che Mike era più alto di Renzo, ma anche alla sua impostazione di guida. In ogni caso la sua Benelli sembra decisamente troppo caricata all'anteriore e questo su una pista allagata potrebbe non essere la migliore delle situazioni. Ormai è diventato un luogo comune dire che Mike "guidava sopra i problemi", anche se a volte (non tante, per la verità...) , questo fatto lo spediva direttamente fuori gara.
              Come in questa occasione.
              Ago è quello che ha spinto meglio di tutti. Una partenza perfetta. Ha l'indice della mano sinistra sulla leva della frizione ma sta accelerando in piena progressione mentre volteggia con una elegante acrobazia sul sellino della MV, per sistemarsi in posizione di guida.
              Sta guardando davanti, al punto di staccata. Forse nota appena alla sua sinistra la ruota anteriore della Benelli di Mike che sfila e capisce che al Curvone sarà primo.
              In pratica la corsa si decide qui.

              Last edited by rocketman; 05-01-10, 19:18.

              Comment


              • Font Size
                #112

                Mike the bike impegnato con la ducati 950 nella discesa di Bray hill

                Comment


                • Font Size
                  #113
                  Bellissimo thread e che Mito mike, ragazzi mia avete fatto venire i brividi!

                  grazie

                  Comment


                  • Font Size
                    #114
                    Mike



                    Vi invio anche il mio contributo con questa vecchia foto del TT 1965 del grande Mike .
                    Guardate come era ridotta la moto eppure vinse ugualmente!!
                    Last edited by Ks-The poz; 20-07-10, 23:30.

                    Comment


                    • Font Size
                      #115
                      Originally posted by Ks-The poz View Post


                      Vi invio anche il mio contributo con questa vecchia foto del TT 1965 del grande Mike .
                      Guardate come era ridotta la moto eppure vinse ugualmente!!
                      stupenda foto, guarda questa

                      Comment


                      • Font Size
                        #116
                        Originally posted by Ks-The poz View Post


                        Vi invio anche il mio contributo con questa vecchia foto del TT 1965 del grande Mike .
                        Guardate come era ridotta la moto eppure vinse ugualmente!!
                        Si, qui lo vediamo con le sospensioni "a tampone" nella compressione di Bray Hill.
                        Quel giorno pioveva e nessuno avrebbe potuto immaginare che Mike avrebbe fatto una delle gare pi? epiche della sua carriera.
                        La corsa aveva preso immediatamente la sua "normale" fisionomia: Mike al comando e il rookie Agostini dietro lui.
                        Al secondo giro Ago cade al Sarah's Cottage, si rialza incolume e si mette vicino ai commissari a seguire la corsa.
                        Al giro seguente arriva Mike la pesante MV4 lo scarica a terra nello stesso punto.
                        "La cosa buffa - dice Agostini - ? che Mike appena rialzatosi da terra, ? partito come un missile verso la mia moto che era appoggiata ad un muro..."
                        Si accorge subito dell'errore ( forse nota il n? 8 sulla carenatura...) e dopo avere raccattato la sua moto: "raddrizza a calci il manubrio - scrive Roberto Patrignani su Motociclismo di Agosto 1965 - tubi di scarico e pedane poi rimonta in sella e, pur col motore che marcia a tre cilindri, (nella strisciata sull'asfalto si era rotto un cavetto che comandava l'apertura dei carburatori) riesce a spuntarla sulla minacciosa muta delle macchine inglesi, sguinzagliata alla caccia della preda ferita."
                        Mike soffre, anche lui ? abbastanza ammaccato, ma non cede e vince una delle gare pi? eroiche della storia del motociclismo.
                        Appena tagliato il traguardo si ferma e per la fatica ha un mancamento.
                        I meccanici lo sorreggono e la cerimonia di premiazione viene rimandata di qualche minuto per dargli modo di riprendersi.
                        Poi ? sul podio con la folla in delirio , con gli stessi meccanici della MV che non riescono a capacitarsi del miracolo sportivo che quell'inglese smilzo ha appena compiuto.
                        Una piccola curiosit? in chiusura.
                        Come gi? detto la gara si svolse sotto la pioggia, ma se guardate bene la foto noterete che non ci sono ombrelli aperti tra il pubblico e sotto le ruote della MV4, deformata dal terribile schiacciamento, c'? l'asfalto perfettamente asciutto...

                        Comment


                        • Font Size
                          #117
                          http://www.motoblog.it/post/28923/am...v-500#continua

                          Giusto per ricordare le sue imprese!!!

                          Comment


                          • Font Size
                            #118
                            Originally posted by rocketman View Post
                            Si, qui lo vediamo con le sospensioni "a tampone" nella compressione di Bray Hill.
                            Quel giorno pioveva e nessuno avrebbe potuto immaginare che Mike avrebbe fatto una delle gare pi? epiche della sua carriera.
                            La corsa aveva preso immediatamente la sua "normale" fisionomia: Mike al comando e il rookie Agostini dietro lui.
                            Al secondo giro Ago cade al Sarah's Cottage, si rialza incolume e si mette vicino ai commissari a seguire la corsa.
                            Al giro seguente arriva Mike la pesante MV4 lo scarica a terra nello stesso punto.
                            "La cosa buffa - dice Agostini - ? che Mike appena rialzatosi da terra, ? partito come un missile verso la mia moto che era appoggiata ad un muro..."
                            Si accorge subito dell'errore ( forse nota il n? 8 sulla carenatura...) e dopo avere raccattato la sua moto: "raddrizza a calci il manubrio - scrive Roberto Patrignani su Motociclismo di Agosto 1965 - tubi di scarico e pedane poi rimonta in sella e, pur col motore che marcia a tre cilindri, (nella strisciata sull'asfalto si era rotto un cavetto che comandava l'apertura dei carburatori) riesce a spuntarla sulla minacciosa muta delle macchine inglesi, sguinzagliata alla caccia della preda ferita."
                            Mike soffre, anche lui ? abbastanza ammaccato, ma non cede e vince una delle gare pi? eroiche della storia del motociclismo.
                            Appena tagliato il traguardo si ferma e per la fatica ha un mancamento.
                            I meccanici lo sorreggono e la cerimonia di premiazione viene rimandata di qualche minuto per dargli modo di riprendersi.
                            Poi ? sul podio con la folla in delirio , con gli stessi meccanici della MV che non riescono a capacitarsi del miracolo sportivo che quell'inglese smilzo ha appena compiuto.
                            Una piccola curiosit? in chiusura.
                            Come gi? detto la gara si svolse sotto la pioggia, ma se guardate bene la foto noterete che non ci sono ombrelli aperti tra il pubblico e sotto le ruote della MV4, deformata dal terribile schiacciamento, c'? l'asfalto perfettamente asciutto...

                            A proposito di questa famosissima vittoria di Mike, c'? una piccola curiosit? sulla caduta che lo vide protagonista al Sarah's Cottage che forse non tutti voi conoscete.
                            L'impresa di Mike ?, giustamente, rimasta leggendaria ma questo particolare la rende ancor pi? unica.
                            Come sappiamo, al termine della strisciata sull'asfalto il campione inglese si rimise in piedi, abbastanza dolorante, ma non troppo malconcio.
                            A proposito della caduta Mike disse:"Non ero al massimo in quel punto, ma un secondo prima ero ancora in piedi, il secondo dopo stavo strisciando di schiena sull'asfalto. La prima cosa che vidi quando mi rialzai fu lo sguardo divertito di Agostini, il mio compagno di squadra ."
                            Alz? gli occhialoni sul casco e dopo aver sollevato e appoggiato la moto ad un terrapieno a lato della strada, sotto l'occhio dei marshall,strapp? via buona parte del cupolino, raddrizz? a pugni il semimanubrio sinistro , con un paio di calci rialline? alla buona i tubi di scarico e con un'altra pedata fece saltare via il terminale della leva del cambio che si era divelto e consumato strisciando sull'asfalto, poi la spinse in discesa.
                            La 4 cilindri italiana and? in moto quasi subito, per?... a 3 cilindri.
                            Mike fece un'inversione a "U" e riprese la corsa... e qui siamo gi? dentro al mito.
                            Ci sono testimoni che dicono di averlo visto cambiare a mano, altri che lo hanno descritto in mezzo alla pioggia battente veloce come se nulla fosse successo. Sicuramente per lui fu un'impresa estremamente faticosa arrivare per primo al traguardo con una moto in quelle condizioni.
                            Poi fu l'apoteosi, ma...nei giorni successivi sulla stampa inglese vennero pubblicate delle foto che mostravano la MV di Mike e quella di Ago con la parte sinistra decisamente "sinistrata", altre foto in cui si vedeva il campione inglese attorniato dai marshall mentre cercava di raddrizzare alla meglio le varie parti danneggiate e un'immagine in cui lo si vede in sella alla pluricindrica di Verghera col piede sinistro a terra mentre sta completando l'inversione a “U”.
                            In effetti Mike aveva rimesso in moto la sua MV spingendola, in discesa, contro il senso di marcia della corsa - cosa assolutamente vietata dal regolamento per ovvi ed evidenti motivi di sicurezza - divenendo cos? passibile di squalifica.
                            Perch? allora non successe nulla?
                            Primo perch? i marshall non denunciarono la cosa visto che in quel momento stavano tutti guardando "da un'altra parte", poi perch? gli avversari, forse ignari del fatto, non fecero alcun reclamo, infine perch? la direzione corsa pur essendo stata informata “ufficiosamente”, vista l'entit? dell'impresa del campione di casa, si guard? bene dal mettere in risalto questo “piccolo” particolare.
                            Poi il tempo e la leggenda hanno fatto perdere quasi ogni traccia di questa “sciocchezzuola”, che a noi per? non ? sfuggita....
                            Last edited by rocketman; 14-04-11, 14:07.

                            Comment


                            • Font Size
                              #119
                              Originally posted by kingfoggy View Post
                              http://www.motoblog.it/post/28923/am...v-500#continua

                              Giusto per ricordare le sue imprese!!!
                              Beh! Diciamo che questa ? la storia del motociclismo secondo Falcioni di Motoblog.
                              In realt? in quello scritto ci sono concentrate parecchie sciocchezze e qualche bugia.Vediamole.
                              -"acqua, grandine, nevischio e nebbia*,
                              quel giorno c'erano condizioni di umido solo nel tratto di montagna, non risultano grandine, nevischio e nebbia.
                              - "Evita miracolosamente alberi, pali e muretti e dopo una lunga strisciata sull?asfalto finisce fra il pubblico assiepato ai bordi del micidiale tracciato",
                              in relt? lui e Agostini caddero nella semicurva sinistra che, provenendo da Glen Helen, precede la piegata a destra del Sarah's Cottage, dove all'esterno si trovava solo la postazione dei marshall che stavano guardando la corsa insieme ad Agostini che era finito a terra poco prima nello stesso punto e nello stesso modo.
                              - "Mike, disteso sull?asfalto sotto la pioggia battente, ? stordito, ha la tuta a brandelli, il rosso del sangue marca il nero del cuoio",
                              le foto dimostrano che Mike non aveva assolutamente nessuna ferita e nessuna tuta a brandelli.
                              - "Solo pi? tardi si sapr? di quattro costole, un dito della mano e due dita del piede fratturati, oltre alle escoriazioni varie",
                              figuriamoci. Falcioni dovrebbe spiegare come fece Mike con quella serie di fratture a raddrizzare a pugni il semi manubrio e a calci i tromboncini di scarico...
                              - "Qualcuno gli porge una boccetta di whisky, gli passano una? sigaretta accesa, tutti lo acclamano e lo incitano",
                              certo, gli passarono anche un panino e una gazzosa per rifocillarlo. In realt? Mike non perse tempo, gli avversari lo stavano braccando, appoggi? la moto al terrapieno raddrizz? alla buona quello che poteva e ripart? a tutta.
                              - "La notizia che Agostini ha nel frattempo guadagnato la testa della corsa lo spinge come una molla a rimettersi in piedi e a sollevare la moto (la MV 500 4 superava i 200 kg!) per tentare di ripartire"
                              Agostini non era pi? in corsa dal giro precedente, ma era li, nella postazione dei marshall, che lo guardava divertito affannarsi per riprendere la corsa al pi? presto.
                              - "Sale in sella, lo spingono in discesa ma il motore recalcitra",
                              nessuno lo ha aiutato, per questo Mike spinse la moto in discesa contro il senso di marcia della corsa, come ho scritto nel post precedente.
                              - "E? l?ultimo giro. Agostini ? nel mirino, ancora pochi secondi ed ? il sorpasso. Ma la quattro cilindri dell?italiano s?ammutolisce e l?inglese vola verso il trionfo e verso il suo quinto titolo iridato.",
                              tutto questo ? completamente FALSO, INVENTATO di sana pianta. Probabilmente Falcioni si ? confuso e ha descritto il finale del fantastico duello che i due fuoriclasse misero in scena nel Senior TT del 1967, quando alla tricilindrica dell'italiano si ruppe la catena nel tratto di montagna e Ago dovette lasciare a Mike una gara che aveva dominato fin dal primo metro.

                              Che dire? Sicuramente ? giusto ricordare le imprese, ma ? giusto anche dire la verit?.
                              Quel giorno Mike fece qualcosa di strepitoso, anche senza le fantasiose aggiunte di Falcioni...
                              Last edited by rocketman; 19-04-11, 15:40.

                              Comment


                              • Font Size
                                #120
                                http://s4.postimage.org/2yufxnx6h/mike_hailwood.jpg

                                Mike con un trofeo appena vinto,in sella alla ducati 250 bicilindrica,inisema al suo tecnico Oscar Folesani,e con suo padre alla sinistra Stan Hailwood.

                                La moto monta anche componenti britannici:forcella roadholder,ammortizzatori girling,i freni invece sono degli italianissimi oldani.

                                Comment

                                X
                                Working...
                                X