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Essere motociclisti...

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    #196
    C'? mancato poco che cominciassi a piangere... Io quando ero piccolo e stavo andando in montagna in macchina con i miei mi pass? di fianco un 996(cosa che ora nn concepisco ) in pennola... saranno passati 10 anni e lo ricordo come fosse ieri...

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      #197
      Bellissimo Video E Parole Sante

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        #198
        Originally posted by Desmo_87 View Post
        non ci sono parole.. guardate il video

        [YOUTUBE]pT7Zi5GIrcg&eurl[/YOUTUBE]
        mamma... molto toccante, fiero di essere motocilista per sempre...

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          #199
          Originally posted by Ste___86 View Post
          visto che.. mi era rimasto impresso.
          Vorrei ripostare un intervento che fece Icy qualche tempo fa. vi consiglio di leggerlo.. con calma.. ? semplicemente una cosa fantastica

          Stasera, dopo essere stato alla cena con i ragazzi di SV-Italia (e nn solo wub.gif), tornando a casa mi sono fermato a P.zza Euclide per far riposare un pochino gli occhi... con il casco da cross senza visiera ? un'impresa farsi tutta la tratta Ariccia-Casa a velocit? superiori agli 80km/h... e raccordo nemmeno a parlarne...

          Mi fermo e parcheggio al solito posto... lo stesso da anni immemorabili... saluto la solita cricca di gente e mi sparo un caff?...

          Quando esco sento una voce a me fin troppo familiare che mi dice: "ti dispiace se salgo un minuto sulla tua moto?"... dove ? la cosa strana? La voce ? quella di uno dei miei pi? cari amici... motociclista... praticante fino a 3 anni fa quando una maledetta macchina guidata dal solito stronzo ha messo la parola fine alla sua carriera motociclistica tentando di fare inversione su CORSO FRANCIA (strada a senso unico tipo autostrada...) falciando Gianluca che stava transitando in quel momento in sella alla sua SuperMotard... Schiena spezzata... addio gambe... addio moto... addio vita (perch? un motociclista senza moto nn vive... sopravvive passivamente)...

          Lo carichiamo sopra a braccia, sistemiamo le gambe sulle pedane, levo il bloccasterzo e gli occhi diventano lucidi... "Non me la ricordavo cos? bella la vita da quiss?..."... groppo in gola x me... Cipo (il suo soprannome) ? stato il mio "compagno di pieghe" da quando ci siamo conosciuti (e ci siamo conosciuti rigorosamente in strada, ovvio..)...

          Accarezza il serbatoio nero come la notte di Erica... il suo sguardo ? perso... ? lontano... ? tornato a quando aveva 19anni... a quando la vita la cavalcava... a quando la sua incazzatissima Husky 610Smt faceva da "ombra" a BimbaCattiva...

          Clik... il contagiri esegue il primo giro del Chek motore... il secondo... la pompa della benzina ronza, carica e mette in pressione il circuito... "Accendimi, come una volta"... ? ci? che Erica pare sussurrare a Cipo... lui mi guarda.. in silenzio ed io, sempre in silenzio, annuisco... le parole tra noi nn sono mai servite...

          Paolo e Giovanni hanno gi? capito e si schierano uno in coda... uno al lato... e io all'altro lato... solleviamo Erica dal cavalletto, prima dentro e via a passo d'uomo... sorretto tra tre angeli custodi che ricordano ad un quarto angelo che ha perso le sue ali come si vola...

          Due giri della piazza, lentissimi... le mani di Cipo che stringono i semimanubri della mia piccola... la frizione che slitta dolce accompagnado un sorriso ch'? rimasto celato dietro le lacrime per tre lunghissimi anni.. anche Erica ha capito e canta bassa, dolcissima come non ha mai fatto... il primo che mi viene a dire che le moto nn hanno un'anima....................

          Torniamo al punto di partenza, e l? l'idea folle... "Andiamo a fare un giro Cipo?" non s? come mi sia saltata in testa una assurdit? del genere.. ma la risposta che ne ho ricevuto da Cipo rende l'assurdo una cosa normalissima... "Ho il mio casco in macchina (lo stesso del suo incidente), ? sempre con me... se me lo prendi andiamo..."...

          Lo carichiamo sul sellino posteriore, io monto in sella, lui si sistema e cerchiamo di fissare le gambe nella maniera pi? stabile possibile... caschi in testa e via.. pianissimo... *****, erano TRE anni... TRE maledetti anni che non vedevo Gianluca cos? felice.. 20minuti... una 10ina di Km scarsi e giriamo per ritornare in piazza ove ci aspettavano Paolo e Giovanni.. pi? contenti che preoccupati... "Mario, per favore, riportami l?, quella curva io la voglio finire... riportami ove ho smesso di vivere... ho voglia di rinascere..."... silenzio... abortisco la curva e tiro dritto... "Ok, andiamo"! 3a dentro ed Erica comincia ad Urlare... e Cipo anche... schiacciati come siamo dalla forza centrifuga piombiamo in quella curva come due fachi in picchiata nel buio.. lo s?.. nn avrei dovuto correre, in fondo dovevamo solo fare una passeggiata ma... ma sai che c'?? **********! Sento l'asfalto che scorre e saetta a pochi metri da noi... sento la velocit? che cresce.. sento Cipo che mi strige sempre pi? forte, le mie gambe sulle sue per tenerle sulle pedane e in un attimo usciamo da quella maledetta curva come missili anche se il tempo pare fermarsi e cominciare a scorrere a ritroso.. tre anni scompaiono in un lampo... siamo sempre noi, i due Amici silenziosi capaci di parlarsi a sguardi... che lasciavano lunghissime strisce nere sull'asfalto... che ci siamo raccolti a vicenda talmente tante volte da perderne il conto... ********** vita di merda, siamo pi? forti noi!!!!

          Arriviamo in fondo, mi fermo per risistemargli le gambe e torniamo in piazza...

          Mi fermo, scendo da Erica e lui scivola al posto di guida... si accascia sul serbatoio... lo abbraccia... si leva il casco e lo lascia cadere a terra... lacrime rigano il suo volto.. ? felice.. *****, lo sono anche io... come poche volte nella mia vita... ? possibile, Cipo pu? tornare in sella! Erano TRE stracazzo di anni che me lo domandavo.. ogni volta che lo vedevo.. e che vedevo il suo sguardo accarezzare Erica in silenzio morendo, ogni volta, dentro...

          "Andiamo a fare colazione?" perch? no? Giovanni si avvicina con la sedia a rotelle... si prepara ad aiutarlo a smontare di sella... "No, viene con me..." Mi sono accorto di aver pronunciato queste parole solo dopo averlo fatto... e avevo gi? il casco di Cipo in mano...

          Silenzio... "Andiamo Mario... portami in cielo..." e via...

          C.so Francia, Flaminia, P.te Milvio, lo Stadio Olimpico con il suo currvone appena accennato, P.zzale Clodio e stop per rimettere le gambe apposto che erano scivolate gi?... alzo lo sguardo... La Panoramica si stagliava nel buio... quante volte ci siamo rincorsi per quelle curve Cipo.. quante volte? "aspettateci al bar ragazzi.. arriviamo... giusto il tempo di fare una cosa..." e via... 3a dentro e pennelliamo le curve che ci anno visto strappare l'asfalto troppe volte... questa volta ho le lacrime anche io... ? un sogno... Curva a destra, accelerazione, frenata, curvone a sinistra, okkio che ? bastardo, ? scivoloso, con quel cavolo di Motard iperbombardato mi ci fregava sempre l?... Erica si muove, ringhia con i suoi occhi che tagliano la notte... accelerazione, staccata, curva a destra, accelerazione, curvone a destra da raccordare, uscita, accelerazione staccata e dentro nelle ultime due da raccordare e semaforo... controllo che le gambe siano ancora nella giusta posizione in sella, giro la moto e torniamo gi?.. piano questa volta... tra noi un silenzio carico di parole... P.zzale Clodio appare davanti a noi e giriamo a destra verso il P.zz Pio IX (o XII? Boh, nn me lo ricordo mai...) arriviamo al bar... Paolo e Giovanni ci aspettano con "le gambe" di Cipo gi? pronte... lo aiutano a scendere sulla sedia a rotelle... la gente fuori dal bar si ammutolisce... Cipo si leva il casco... "Grazie... stasera mi hai regalato la voglia di tornare a vivere..." non rispondo... ci guardiamo... ci siamo gi? detti tutto...

          Colazione, saluti e riparto verso casa... ho la testa piena di immagini, pensieri, ricordi... mi domando se non ho esagerato questa volta nella mia (nostra) pazzia... la moto ? pericolosa, lo sappiamo tutti e Gianluca, se fosse successo qualcosa di brutto, avrebbe rischiato davvero grosso... ma poi rivedo i suoi occhi davanti ai miei... gli stessi che mi chiedono di salire su Erica un momento.. un momento soltanto per ricordarsi come si vive a cavallo di quel sogno... occhi tristi... e rivedo gli stessi occhi dopo il giro... l?.. al bar... appena sceso da Erica... occhi vivi, scintillanti che fanno da contorno ad un sorriso che nn ho mai scordato.. che spuntava da sotto il casco quando ci fermavamo per aspettare gli altri che, come sempre, rimanevano indietro...

          Gli stessi occhi che ha qui...

          user posted image

          ...e allora **********... la vita ? una... che valga la pena viverla... sempre...

          Motociclisti... strana, meravigliosa gente...

          Forse da qualche parte, in cielo, gli Angeli hanno le ali... qui, sulla terra... viaggiano su due ruote e amano guardare la vita planando bassi e veloci...

          letto tutto d' un fiato... sono senza parole... e ho tanto su cui riflettere...

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            #200
            cipo... che serata...

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              #201
              Originally posted by Desmo_87 View Post
              non ci sono parole.. guardate il video

              [YOUTUBE]pT7Zi5GIrcg&eurl[/YOUTUBE]
              chi e' l'autore del video...riconosco alla fine il baretto di marina di ravenna...nostro ritrovo invernale che ci hanno raso al suolo...

              poi riconosco piazza baracca a Lugo...tutto in provincia di ravenna!!!


              che video....

              vista la versione originale e come sempre senza parole, ma tante lacrime e un orgoglio che cresce sempre piu'...sono un motociclista e nessuno potra' mai cavarmelo...nessuno potra' mai cavarcelo...

              e ricordate sempre che NON BASTA AVERE LA MOTO PER ESSERE MOTOCICLICSTA... ci vuole questo cuore, questa piccola pazzia...la moto non e' una moda!!!

              ciao ragazzi...un lampeggio

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                #202
                Originally posted by Icy View Post
                cipo... che serata...
                lo sai vero Icy, che ci hai fatto conoscere l'anima di Cipo? ho letto quello che hai scritto tanto tempo fa, ma ogni tanto torno a rileggerlo, e lo faccio leggere a chiunque ama le moto quanto me. Ogni volta i miei occhi seguono il percorso della tua moto, e mi sembra di vivere quella guida anche se quelle strade non le ho mai visto. Tu e Cipo avete donato moltissimo al mondo delle due ruote, e per questo io, personalmente, ti sono eterno debitore, come immagino tanta gente che vede diversi video con una bella musica di Ludovico Einaudi, e si chiede chi ha partorito un testo cos? bello. Hai un dono nel narrare le cose, in sella al tuo tmax in pista c'ero anche io! per non parlare del sidecar! grazie anche per quello!

                ancora grazie.
                indice e medio a V, a te, Maxmoto e Cipo

                Leonardo.

                P.S. (Quest'estate dopo un concerto ho detto ad Einaudi di cercare il video tuo e di maxmoto.. secondo me l'ha fatto )

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                  #203
                  Originally posted by catoblepa View Post
                  P.S. (Quest'estate dopo un concerto ho detto ad Einaudi di cercare il video tuo e di maxmoto.. secondo me l'ha fatto )
                  ...sarebbe un grande onore se l'avesse fatto, la sua musica, quella si ch'? poesia...

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                    #204
                    solo una parola: GRAZIE!

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                      #205
                      Originally posted by Icy View Post
                      Il testo l'ho scritto io...
                      L'ho scritto una notte in ufficio dopo esser stato a cena con la mia ragazza (all'epoca all'inizio della nostra storia) insieme al mio gruppo di amici/motociclisti... ho provato a spiegare a lei che non era motociclista (oggi, dopo un anno e qualche mese abbiamo percorso insieme quasi 50.000km posso considerarla motociclista/zavorrina a tutti gli effetti ma all'inizio è stata dura) cosa volesse dire per noi essere quello che siamo...

                      Il testo che leggete nel (nei) video non è completo, è solo una parte... il completo è questo:

                      Eccomi qui... alle 4 di notte in ufficio.. di nuovo... da solo con i miei pensieri, la mia musica e il mio lavoro...
                      Stanotte son stato a cena da Amici... Motociclisti... in compagnia di un Piccola Peste tanto grande dentro quanto ermetica fuori (ma queste è un'altra storia... una storia che lentamente si stà scrivendo da sola quindi lascio che quella piuma vaghi da sola libera di tracciare il suo delicato tratto fin dove ne avrà voglia...) e un altra ragazza non Motociclista...

                      Serata piacevole come tutte quelle che passo in compagnia di questo gruppetto che si è formato spontaneamente intorno a quel fantastico oggetto inanimato capace di catalizzare una passione così impalpabile in fiumi di emozioni..

                      Verso fine cena il discorso è volato sulle nostre disavventure, i nostri piccoli, più o meno cruenti, incontri con quel nastro d'asfalto che tanto amiamo quando planiamo bassi e veloci e odiamo quando ci ricorda che esiste un limite... e che è stato passato giusto un istante fa...

                      Son volate tante risate mentre c'era chi narrava di escursioni speleologiche, incursioni sotto a macchine, curve fantasiose e analisi accurate di carrozzerie più o meno resistenti agli impatti con il corpo umano... una specie di "diario della calma zen post-impatto del motociclista"... anche se in quei momenti nessuno si dimentica del dolore, della paura, della rabbia e dei mille pensieri che si riversano dentro in quel lasso di tempo infinitesimale che ci separa dall'impatto contro qualcosa che ci auguriamo più morbido di noi... ma non è quasi mai così... e fa male.. Cristo se fa male...

                      La serata è proseguita con le visioni delle foto dei momenti passati, dell'estate scorsa, dei raduni più o meno vicini e la proiezione del filmato del raduno di Foligno con tutto quello che ne è nato...

                      Guardavo la Piccola Peste mentre guardava il filmato... silenziosa...

                      Guardavo i suoi occhi... mentre lei guardava le cifre del tachimetro, gli angoli di piega cosi assurdi per chi non è avvezzo a vivere la vita ad inclinazioni variabili, le accellerazioni da mozzare il respiro... guardavo la sua paura celata nel poter perdere qualcuno a cui, piano piano, magari comincia a tenere a cuore...

                      In questi giorni, inaspettatamente, Ella si è immersa in questa vita dominata da questa passione così inspiegabile ed incomprensibile per chi non ama bagnarsi di vento... ha conosciuto la gioia dell'essere un gruppo di persone così diverse ma così uguali... il dolore del ricordo di chi non piega più insieme a noi su questa terra... e la consapevolezza della presenza costante di una variabile che porta la vita a potersi spegnere da un momento all'altro...

                      E' difficile comprendere...

                      Per Lei è assurdo essere consapevoli di tanto pericolo e salire in sella ogni giorno sfidando la Nera Signora incuranti dei suoi sguardi... sperando che la sua pazienza non sia ancora finita e che ci lasci giocare ancora un pò con i nostri draghi di fuoco e metallo...

                      Assurdo... si lo è... per Lei lo è eccome e la posso capire... ma vi è un errore di fondo...

                      Qui nessuno sfida quel nero mantello, nessuno balla sulla lama di quell'impietosa falce... anzi... la nostra consapevolezza ci porta solo ad essere preparati e cxonsapevoli più di altri che questa vita, prima o poi, finirà... tutti ci auguriamo che sia in vecchiaia mentre guardiamo i nostri nipotini crescere e sbucciarsi le ginocchia con le minimoto... ma non è detto.. non è scritto...

                      Penso a noi mentre ci vestiamo per andare a lavorare, al bar, a prendere un gelato al lago o semplicemente a comprare il giornale dietro casa... penso a noi mentre indossiamo gusci semirigidi in plastica e leghe varie sulla schiena, mentre indossimao giacche tecniche con protezioni omologate cee e testate dai piloti, mentre ci facciamo scivolare addosso quella pesante pelle o multistrato in cordura che ormai odora di traffico e smog, mentre ci caliamo sul capo caschi in fibre varie testati per resistere ad impatti inimmaginabili e calziamo guanti che anni fa non avrebbero sfigurato in un torneo medievale... eppur nemmeno così bardati ci sentiamo al sicuro... nemmeno così vestiti ci sentiamo invincibili...

                      Poi penso al classico automobilista che esce di casa, sale in macchina e, senza nemmeno degnarsi di guardare la cintura di sicurezza, s'immette in quella bolgia infernale che non sfigurerebbe paragonato ad un girone dantesco ch'è il traffico d'oggi confidando nella lamiera che lo circonda, quasi fosse uno scudo impenetrabile... senza pensare nemmeno lontanamente che basta un impatto a 40km/h e la sua stupida e orgogliosa testolina passerebbe attraverso il parabbrezza seguita dal resto del corpo... direttamente in braccio a quella sinuosa figura nera ed incappucciata...

                      Ora chi è DAVVERO l'incoscente allora?

                      Quando è l'ora è l'ora... c'è poco da fare lì... lo vediamo intorno a noi... a volte vicino.. a volte lontano... ma è così... ma chi tra i due sfida davvero lo scintillio di quella falce?

                      Si dice che ogni volta che saliamo in sella ad i nostri destrieri insieme a noi salgano pure angeli e diavoli... è vero...

                      Rappresentano quel dualismo che rende questo modo di vivere così denso di emozioni che a volte il cuore pare voler saltar via dal petto e mettersi a correre... ad urlare... diavoli che girano quel polso in maniera a volte così irrazionale e violenta che lo skizzo di adrenalina ti arriva diritto al cervello senza passare dal via lasciandoti i tremori per lunghissimi interminabili minuti... che ti spingono a piegare quel tanto che basta da far diventare bianche le mani e diventare tutt'uno con la nostra passione... la nostra vita... tanto da pensare di averlo sfiorato quel limite... di aver scosso quel mantello con il nostro passaggio radente... e angeli che portano il volto e la voce di chi non è più con noi... dei nostri affetti... delle nostre paure ed esperienze costruite sulle nostra ossa rotte... angeli che ti accarezzano quel polso che torna a colorarsi e lascia andare la manetta quel tanto che basta per godere senza infastidire quel mantello che fino ad un secondo fa avremmo strappato urlando per lo spostamento d'aria per vedere s'è veramente così bella e sinuosa questa mitologia creatura perennemente celata dall'ombra della paura...

                      Pazzi? A volte forse... ma gli anni.. i kilometri e quelle risate che non sentiremo più ci fanno crescere più di quasiasi schiaffo o cinghiata presa in gioventù... eppure "gli altri" non ci capiscono... esser Motociclisti è pericoloso... si muore... ma chi ve lo fa fare?

                      Poi ci trovate i WeekEnd in quache strada di campagna sperduta tra i monti... seduti su un muretto con la sigaretta che si consuma lenta all'angolo delle labbra... con lo sguardo perso all'orizzonte e una mano che inconsciamente segue le sinuose linee del serbatoio o dell'affilato cupolino... colorati come farfalle... bardati come antichi cavalieri... da soli o in sfavillanti sfilate di scintille e riflessi... con il saluto sempre pronto anche se chi incroci non l'hai mai visto e mai più lo rivedrai...

                      Poi ci vedete seduti intorno ad un tavolo di trattoria o stesi su un prato vicino ad un lago.. con le nostre belle in vista.. rigorosamente in vista... che facciamo baldoria e ridiamo e mangiamo e beviamo tra noi come se fossimo nati tutti lo stresso giorno, dallo stesso grembo... tutti delle medesima classe socialie, estrazione e famiglia... ma come potreste credere che magari ci si è semplicemente trovati sulla stessa strada senza essersi mai visti o parlati prima? Ci crederebbero? Mai...

                      ...ma in moto si muore... è vero... capita... ma quanta Vita è capace di regalarci questa passione?

                      Il papà di uno di noi che ora non c'è più... il papà di un Angelo con il #24 sul cupolino e nel cuore ci ha definiti così:

                      "...Mi aveva tanto parlato di voi, ma a dire il vero non lo avevo mai ascoltato più di tanto, ma essendo un gran "capoccione" me li ha voluti far conoscere uno ad uno,questi ragazzi e ragazze meravigliose da abbracciare e baciare come figli propri,immersi in quelle loro tute di pelle, con i loro tatuaggi, con i loro caschi da i colori sgargianti, tutti veri DURI! Gente che su strada non abbassa mai lo sguardo,ma provate ad alzare loro quelle visiere scure da marziani e troverete occhi splendidi, puliti, gonfi di quelle lacrime vere in cui puoi annegare ed arrivare fino in fondo alla loro anima per vedere com'è candida,occhi che solo la gioventù più sana può avere. Provate poi a togliergli quelle tute e troverete al loro interno dei bambinoni innamorati della vita,delle scorribande,dei week end a bistecche e salsicce, ma ancora tanto bisognosi di un padre o di una madre che li prenda per mano quando la sorte inizia a giocare così duro...."

                      ...si, è vero.. in moto si muore, capita... può capitare ad ognuno di noi... ci si fa male... tanto male... ma quanta vita si trasforma in ricordi bellissimi, in attimi eterni, in risate così fragorore da far tornare il sole anche in una fredda e piovosa giornata di novembre?

                      Parlate con ognuno di noi... fatevi raccontare un giro, un aneddoto, una curva... e perdetevi in quello sguardo che comincia a scintillare come quello di un bimbo che scopre la vita per la prima volta... nelle risate... nel sorriso che, spontaneo, stira gli angoli del viso e distende la fronte...

                      Parlate con ognuno di noi... e chiedetegli cosa sarebbe di lui se un giorno dovesse rinunciare a questa passione... e preparatevi a sentire l'urlo del silenzio... e a vedere quello sguardo di bimbo diventare lo sguardo di un marinaio costretto a vivere a terra con il mare in vista... di un pilota che guarda il cielo ancorato a terra...

                      Già.. in moto si muore... ma ora credete di poterci capire? Io non credo... nonancora...

                      Chiedete allora di portarvi ad un raduno, ad una scampagnata... bagnatevi di piggia scrosciante che vi penetra fino alla biancheria intima.. che vi entra nelle ossa... lasciate che il freddo vi punga fino a farvi lacrimare... lasciate che il sole tenti di liquefarvi mentre indossate limmancabile giacca tecnica... o semplicemente provate a chiedergli di fermarsi così, senza nessun motivo apparente x strada accostandosi al ciglio per stupirvi di quanti (automobilisti) non vi degneranno di uno sguardo e quanti (motociclisti) si fermeranno per offrirvi aiuto, compagnia, un semplice passaggio al più vicino distributore anche se esso si trovi asvariati km o un posto nel proprio box per la moto e un pasto caldo per voi mentre aspettate i soccorsi...

                      ..fatelo e allora, solo allora arriverete a sfiorare l'essenza di essere Motociclista...

                      In moto si muore, è vero... ma non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso... e se ancora non lo avete capito beh.. lasciate perdere, non lo capirete mai... ma se un domani mentre andrete a mare con la vostra famiglia automobilisticamente corretta dovesse sopraggiungere uno di Noi e vedreste vostro figlio girarsi di scatto e salutare sbracciando come un pazzo rinunciate a capire anche lui... lui che nella sua incoscenza vede in Noi quella scintilla che voi non siete stati capaci di scorgere... e se vedere il Motociclista ricambiare il saluto... beh... non c'è nulla di strano sapete? Tra Angeli in terra ci si saluta sempre... ma questo, chi ha perso le ali, non lo ricorda...

                      Motociclisti... strana, meravigliosa gente...


                      Guarda ho appena finito di leggerlo tutto d'un fiato e....non ho parole per descrivere quello che provo,mi viene in mente solo PELLE D'OCA....la più "lunga" ed intensa che abbia mai provato.

                      Sei riuscito a racchiudere tutta l'essenza ed il significato dell'essere Motociclista in questo scritto che meriterebbe di essere incorniciato ed appeso al muro da ognuno di noi che si definisca veramente tale.

                      Se non dispiace vorrei inoltre aggiungere una cosa che è sicuramente trita e ritrita ma che non posso fare a meno di rammentare,e quale topic più adatto di questo per farlo...:quando siete per strada ed incrociate un'altro Motociclista come voi che vi saluta,rispondete altrettanto....con indice e medio a V,con manina "ciao ciao" o semplicemente con un lampeggio non importa,quello che conta è farlo indipendentemente dai "club" di marca o dalla tipologia....che abbia i semimanubri,il traversino o "l'asciuga-ascelle" la Moto è sempre la Moto,e come tale i Motociclisti sono sempre Motociclisti.

                      Non vi costa nulla e fa sentire veramente orgogliosi di appartenere ad una categoria così speciale di persone che,fortunatamente,si distinguono dalla massa per ciò che sono....e non per ciò che vorrebbero essere.

                      Ho letto anche di Cipo e mi sembra addirittura scontato definirlo toccante....sicuramente è qualcosa di molto più grande che fa riflettere,e anche a lungo.

                      Scusate ma non posso fare a meno di ripeterlo anch'io:

                      MOTOCICLISTI...STRANA,MERAVIGLIOSA GENTE.

                      INDICE E MEDIO A V,MANINA "CIAO CIAO" E LAMPS A TUTTI VOI!!!
                      Last edited by Luke#80; 15-08-09, 14:38.

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                        #206
                        senza parole... ma con le lacrime agli occhi.

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                          #207
                          essere motociclista ti fa appartenere a un altra razza, sono troppo felice di esserlo e mi piace commuovermi leggendo e guardando storie toccanti come queste!

                          un saluto a tutti ragazzi!!

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                            #208
                            Che bel racconto.Grazie.Sono in ufficuio con le lacrime agli occhi.
                            Grazie,Buon Natale.
                            Pier

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                              #209
                              Grazie a te Pier...

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                                #210
                                ogni volta che rileggo questo tread ho le lacrime hai occhi...
                                grande Icy grazie

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