Ieri mattina a Spezia,
via Crispi dopo l'uscita della Spallanzani (è una galleria, per voi che non lo sapete), abbiamo girato a sinistra in via XXIV maggio, come fanno quasi tutti.
Ma tu non eri come tutti. Tu eri su una splendida MV F3. Ed eri bellissima su quella moto Io invece, come quasi tutti, tumulato in un suvvone ibrido del cazzo.
E lì, dentro il mio salottino imbottito del cazzo, in coda come tante volte al ritorno verso lo studio, non mi aspettavo di vederti. Sei apparsa all'improvviso come un fulmine a ciel sereno. Una visione. Che mi ha strappato via dai miei pensieri.
Ti sei affiancata. Io forse ancora non ti avevo vista ma evidentemente ti ho percepita perché istintivamente non ho potuto fare a meno di guardarti.
E poi ancora, un'altra volta o forse un altro paio. Di meno proprio non potevo. Onestamente ti avrei guardata molte altre volte, anzi, probabilmente non avrei mai distolto lo sguardo da te, piantandomi lì e continuando a seguirti con lo sguardo fin dove avrei potuto. Ma ti sarei sembrato uno scemo allupato retrograda attratto da un qualcosa di inusuale e da due cosce e un culo nei leggings neri (almeno, credo si chiamino così, ora. Noi li chiamavamo fuseaux). Non potevi sapere che ero un appassionato motociclista che avrebbe voluto tirare una terza piena a limitatore in via XXIV Maggio con uno scarico racing da 130 dB facendo saltare tutti gli allarmi della zona e magari anche qualche vetro. Che se ti avessi incontrata in moto magari avrei fatto qualche cagata che mi avrebbe fatto sembrare scemo, soprattutto ora che non ho più la mano. O magari, chissà, avresti voluto starmi davanti e quasi sicuramente ci saresti riuscita. Ma quello l'avrei accettato e mi avrebbe anche divertito.
Ma tu non potevi saperlo, già. Soprattutto in quegli abiti civili eleganti ed impettiti in cui ero. Quindi mi sono trattenuto, come detto. Avrei anche voluto farti segno di aprire o almeno un pollice alzato. Qualcosa. Ma anche lì, forse sbagliando, mi sono trattenuto. E dunque mi sono limitato a guardarti un paio di volte con finta aria distaccata, con un sorrisetto laterale alla Clint Eastwood de noartri che serviva a trattenermi, tra il compiaciuto, il finto indifferente e l'uomo che la sa lunga...
O forse era solo un mezzo sorrisetto da ebete. Perché un pò inebetito effettivamente lo ero. Forse hai notato qualcosa. Mi sembra anche che tu ti sia girata un attimo. Ma non ne sono sicuro perché, appunto, cercavo di far finta di niente.
Fatto sta che dopo aver girato in via XXIV maggio hai tirato una marcia ed hai dovuto subito inchiodare perché un'auto ha girato a sinistra in una viuzza subito davanti a te, tagliandoti la strada. Tu hai inchiodato, ti sei girata indietro per vedere che non arrivasse qualcuno nell'altra corsia, hai scartato l'auto e via, con nonchalance, in estrema scioltezza.
Ci stavi davvero bene su quella moto, fattelo dire di nuovo!
Ciao ragazza motociclista su F3. Volevo solo dirti questo e salutarti virtualmente. Ma soprattutto ringraziarti per avermi dato una bella emozione.
A tutte voi invece, ragazze del forum, volevo dire: capito cosa siete e cosa provocate quando andate in giro in moto? Anche inconsapevolmente, facendovi innocuamente i fatti vostri...
A me stesso, infine, che non si può violentare e reprimere la propria natura per sempre.
A voi tutti ragazzi (esclusivamente uomini, intendo ) che farete dell'ironia di andareaprendervelaintercooler . Ovviamente con il massimo affetto
P.S.: aggiungo che così, di getto, non so che cazzo ho scritto. Mo leggo
via Crispi dopo l'uscita della Spallanzani (è una galleria, per voi che non lo sapete), abbiamo girato a sinistra in via XXIV maggio, come fanno quasi tutti.
Ma tu non eri come tutti. Tu eri su una splendida MV F3. Ed eri bellissima su quella moto Io invece, come quasi tutti, tumulato in un suvvone ibrido del cazzo.
E lì, dentro il mio salottino imbottito del cazzo, in coda come tante volte al ritorno verso lo studio, non mi aspettavo di vederti. Sei apparsa all'improvviso come un fulmine a ciel sereno. Una visione. Che mi ha strappato via dai miei pensieri.
Ti sei affiancata. Io forse ancora non ti avevo vista ma evidentemente ti ho percepita perché istintivamente non ho potuto fare a meno di guardarti.
E poi ancora, un'altra volta o forse un altro paio. Di meno proprio non potevo. Onestamente ti avrei guardata molte altre volte, anzi, probabilmente non avrei mai distolto lo sguardo da te, piantandomi lì e continuando a seguirti con lo sguardo fin dove avrei potuto. Ma ti sarei sembrato uno scemo allupato retrograda attratto da un qualcosa di inusuale e da due cosce e un culo nei leggings neri (almeno, credo si chiamino così, ora. Noi li chiamavamo fuseaux). Non potevi sapere che ero un appassionato motociclista che avrebbe voluto tirare una terza piena a limitatore in via XXIV Maggio con uno scarico racing da 130 dB facendo saltare tutti gli allarmi della zona e magari anche qualche vetro. Che se ti avessi incontrata in moto magari avrei fatto qualche cagata che mi avrebbe fatto sembrare scemo, soprattutto ora che non ho più la mano. O magari, chissà, avresti voluto starmi davanti e quasi sicuramente ci saresti riuscita. Ma quello l'avrei accettato e mi avrebbe anche divertito.
Ma tu non potevi saperlo, già. Soprattutto in quegli abiti civili eleganti ed impettiti in cui ero. Quindi mi sono trattenuto, come detto. Avrei anche voluto farti segno di aprire o almeno un pollice alzato. Qualcosa. Ma anche lì, forse sbagliando, mi sono trattenuto. E dunque mi sono limitato a guardarti un paio di volte con finta aria distaccata, con un sorrisetto laterale alla Clint Eastwood de noartri che serviva a trattenermi, tra il compiaciuto, il finto indifferente e l'uomo che la sa lunga...
O forse era solo un mezzo sorrisetto da ebete. Perché un pò inebetito effettivamente lo ero. Forse hai notato qualcosa. Mi sembra anche che tu ti sia girata un attimo. Ma non ne sono sicuro perché, appunto, cercavo di far finta di niente.
Fatto sta che dopo aver girato in via XXIV maggio hai tirato una marcia ed hai dovuto subito inchiodare perché un'auto ha girato a sinistra in una viuzza subito davanti a te, tagliandoti la strada. Tu hai inchiodato, ti sei girata indietro per vedere che non arrivasse qualcuno nell'altra corsia, hai scartato l'auto e via, con nonchalance, in estrema scioltezza.
Ci stavi davvero bene su quella moto, fattelo dire di nuovo!
Ciao ragazza motociclista su F3. Volevo solo dirti questo e salutarti virtualmente. Ma soprattutto ringraziarti per avermi dato una bella emozione.
A tutte voi invece, ragazze del forum, volevo dire: capito cosa siete e cosa provocate quando andate in giro in moto? Anche inconsapevolmente, facendovi innocuamente i fatti vostri...
A me stesso, infine, che non si può violentare e reprimere la propria natura per sempre.
A voi tutti ragazzi (esclusivamente uomini, intendo ) che farete dell'ironia di andareaprendervelaintercooler . Ovviamente con il massimo affetto
P.S.: aggiungo che così, di getto, non so che cazzo ho scritto. Mo leggo
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