Sembrano passati secoli.
E invece poco più di 3 anni fa Mir vinceva il Mondiale MotoGP.
Uno dei pochi successi per cui ho goduto pienamente.
Dal nulla, il maiorchino e la Suzuki, si issarono sul tetto del mondo.
Poi un 2021 buono ma non buonissimo, un 2022 iniziato discretamente e poi il buio.
Suzuki si ritira, Mir passa in Honda Repsol per il 2023, ma intanto chiude male la stagione, senza podi
La Honda è una moto complicata, Marquez nell'altro lato box anche peggio.
Un 2023 pieno di cadute e delusioni per il pilota.
Che medita anche di mollare tutto e cambiare aria.
Alla fine però sarà il compagno di box ad andarsene.
Mir rimane in Honda. Con prospettive future assai buie.
Nei test la Honda sembra un po' migliorata.
Ma la realtà dei fatti è ben diversa.
La moto non va. Nemmeno a spinta.
Mir non si perde di animo e, in 4 gare, si issa a caposquadra Honda.
Rimane il rammarico, più che per lo 0 di Austin, per il finale in Qatar, in cui, parole sue, si è mangiato le gomme nel finale per cercare di mettere in ghiaccio l'undicesima piazza.
Domenica ha corso quella che probabilmente è la sua migliore gara da quando è in Honda.
Dodicesimo dopo essere partito parecchio indietro, arrivando a un amen dall'Aprilia TrackHouse di Fernandez.
Spero che Joan rimanga nella categoria, con un mezzo, non necessariamente ufficiale, di buon livello.
Spero anche che continui a lottare con le unghie e coi denti per difendere i colori di una Honda sempre più in difficoltà.
Potrebbe farci divertire alla grande, per le battaglie di metà gruppo quest'anno e per qualcosa di più il prossimo anno.
E poi, caro Joan, ora che si ritira Rafa Nadal, mi rimani tu da tifare fra i maiorchini. Quindi...
¡ANIMO, JOAN!
E invece poco più di 3 anni fa Mir vinceva il Mondiale MotoGP.
Uno dei pochi successi per cui ho goduto pienamente.
Dal nulla, il maiorchino e la Suzuki, si issarono sul tetto del mondo.
Poi un 2021 buono ma non buonissimo, un 2022 iniziato discretamente e poi il buio.
Suzuki si ritira, Mir passa in Honda Repsol per il 2023, ma intanto chiude male la stagione, senza podi
La Honda è una moto complicata, Marquez nell'altro lato box anche peggio.
Un 2023 pieno di cadute e delusioni per il pilota.
Che medita anche di mollare tutto e cambiare aria.
Alla fine però sarà il compagno di box ad andarsene.
Mir rimane in Honda. Con prospettive future assai buie.
Nei test la Honda sembra un po' migliorata.
Ma la realtà dei fatti è ben diversa.
La moto non va. Nemmeno a spinta.
Mir non si perde di animo e, in 4 gare, si issa a caposquadra Honda.
Rimane il rammarico, più che per lo 0 di Austin, per il finale in Qatar, in cui, parole sue, si è mangiato le gomme nel finale per cercare di mettere in ghiaccio l'undicesima piazza.
Domenica ha corso quella che probabilmente è la sua migliore gara da quando è in Honda.
Dodicesimo dopo essere partito parecchio indietro, arrivando a un amen dall'Aprilia TrackHouse di Fernandez.
Spero che Joan rimanga nella categoria, con un mezzo, non necessariamente ufficiale, di buon livello.
Spero anche che continui a lottare con le unghie e coi denti per difendere i colori di una Honda sempre più in difficoltà.
Potrebbe farci divertire alla grande, per le battaglie di metà gruppo quest'anno e per qualcosa di più il prossimo anno.
E poi, caro Joan, ora che si ritira Rafa Nadal, mi rimani tu da tifare fra i maiorchini. Quindi...
¡ANIMO, JOAN!
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