Announcement

Collapse
No announcement yet.

Announcement

Collapse
No announcement yet.

Aneddoti, interviste e storie curiose WSBK

Collapse
X
Collapse
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • Font Size
    #31
    Non hai cambiato nulla perché mi sembra che gara 1 sia andata meravigliosamente bene.

    "No solo cambiato mutanda normale da tanga e quindi senti troppo bene".

    Noriyuki Haga


    Comment


    • Font Size
      #32

      Il numero 21 è qualcosa a cui non hai mai rinunciato. Qual è la sua provenienza?

      Quando sono entrato nel team della SBK, Davide Tardozzi mi ha detto "Troy, che numero vuoi?". Gli ho risposto "Non lo so, non mi interessa". Allora lui mi ha detto: "Ok, avrai il 21, il numero con cui correvo io". E mi è piaciuto, ho pensato che fosse davvero un bel numero.

      Troy Bayliss



      Comment


      • Font Size
        #33
        "Purtroppo il mondo è cambiato, in peggio. E io posso dirlo perché sono nato presto. Quando lavoravo in Verlicchi tutti avevano un forte attaccamento all’azienda, che sapeva valorizzare il personale. Serviva uno strumento per terminare un lavoro? Si acquistava, senza dover fare troppa burocrazia. Non è mai mancato uno strumento di lavoro, perché la dirigenza sapeva che dietro una richiesta tecnica c’era una reale necessità. E tutti i dipendenti trattavano questi strumenti come fossero loro. C’era uno spirito di gruppo e si lavorava bene. Oggi, purtroppo, non è più così, anche perché mi sono accorto che è venuto meno il concetto di team. Spesso molti ingegneri non sono a conoscenza di ciò che avviene nell’ufficio accanto."

        Riccardo "Ricky One" Pierobon



        riccardo e massimo pierobon

        Comment


        • Font Size
          #34
          Cosa vuol dire andare al limite con una moto?

          "Non accontentarsi del risultato che stai ottenendo ma tirare sempre. Vuol dire non rilassarsi mai: la gara è quasi una corsa in apnea. Devi cercare di fare sempre meglio. Devi analizzare le cose che hai in mano, a livello di moto, di gomme, di sospensioni. Devi riuscire a capire come ottenere il massimo".

          Pierfrancesco Chili


          Comment


          • Font Size
            #35
            “La Ducati mi chiamò un giorno che ero negli Stati Uniti e mi chiese di fare la gara Superbike a Sugo; Carl non poteva farla per i postumi dell’incidente che aveva avuto nella gara precedente. Preparai una valigia in fretta e furia e andai a correre in Giappone: fu un disastro dall’inizio alla fine, non riuscii a terminare neanche una delle due manche! Caddi due volte. Pensai, a quel punto, che non avrei dovuto aspettarmi una seconda chiamata. Invece, mi fu data un’altra chance: fui di nuovo in pista nella tappa di Monza e, per fortuna, in quel weekend riuscii a esprimere molto meglio il mio potenziale. Tutto è nato da lì.”

            Troy Bayliss


            Comment


            • Font Size
              #36

              “Il 2001 fu una stagione incredibile, le mie gomme Dunlop funzionavano benissimo al pari delle Michelin degli avversari e avevo a disposizione una Ducati ufficiale. Anche se eravamo in tanti a contenderci l’iride la sensazione era di giocare con degli amici”.

              Benjamin Bostrom



              Comment


              • Font Size
                #37
                Originally posted by mito22 View Post
                "Nell’88 la Bimota mi offre di fare le ultime tre gare promettendomi di iscrivermi al mondiale Superbike se avessi vinto il titolo italiano. Manco a dirlo, vinco. Nell’ 88-89 il pilota Bimota è Fabio Biliotti. Mi dicono: porta casco e guanti a Donington, ti facciamo provare e vediamo se vai bene. Il venerdì è il giorno delle prove libere. Biliotti mi fa “Vieni dietro a me che così impari le traiettorie”. Ok. Il sabato ci sono le ufficiali. Giriamo un’ora e alla fine escono i tempi: Biliotti 24esimo, Falappa pole position. Vado da lui e gli do una pacca sulle spalle:”Grazie mille, sei stato un ottimo maestro”.

                Giancarlo Falappa


                Morto

                Comment


                • Font Size
                  #38
                  "Forse il ricordo più grande che non dimenticherò mai è stato tagliare il traguardo nel 2008 a Portimao, avendo appena vinto il terzo campionato del mondo, ma anche sapendo che era la mia ultima corsa a livello mondiale e la fine della mia avventura in Europa."

                  Troy Bayliss



                  Comment


                  • Font Size
                    #39



                    LIVIO SUPPO (Team Principal HRC): “UN ONORE AVERLO COME PILOTA”

                    «Quando lavoravo in Ducati,facemmo la presentazione della sua squadra in SBK: per noi della Ducati era un onore avere un pilota come lui. Si fece male a Monza, ma andava fortissimo

                    Comment


                    • Font Size
                      #40
                      “Il 2001 fu una stagione incredibile, le mie gomme Dunlop funzionavano benissimo al pari delle Michelin degli avversari e avevo a disposizione una Ducati ufficiale. Anche se eravamo in tanti a contenderci l’iride la sensazione era di giocare con degli amici”.

                      Last edited by samvise; 24-12-23, 10:02.

                      Comment


                      • Font Size
                        #41
                        Originally posted by samvise View Post
                        “Il 2001 fu una stagione incredibile, le mie gomme Dunlop funzionavano benissimo al pari delle Michelin degli avversari e avevo a disposizione una Ducati ufficiale. Anche se eravamo in tanti a contenderci l’iride la sensazione era di giocare con degli amici”.
                        E-...... tipo... chi l'ha detto???

                        Comment


                        • Font Size
                          #42

                          A seguito di un post su quel fenomeno di Antony Gobert mi e' stato chiesto di raccontare qualche episodio sull'avventura Bimota dove ero il tecnico delle sospensioni x conto della Paioli.



                          Dopo aver vinto i mondiali SuperSport '98 e '99 (con (Fabrizio Pirovano e Stephane Chambon ) le mie quotazioni erano alte cosicche' la Bimota quando decide di partecipare al Mondiale SBK nel 2000 , siccome utilizzava sospensioni Paioli come primo montaggio opta x farsi costruire nuovissime sospensioni racing dal medesimo produttore a condizione che il tecnico di pista fossi io.

                          E QUI COMINCIA L'AVVENTURA

                          # Telaio nuovo

                          # Motore Suzuki TL1000 completamente trasformato da quel mago di Farne'

                          # Sospensioni nuove (senza alcun riferimento....)

                          # Nuovo team formato da bravi e instancabili meccanici x lo più in ex orbita Ducati.

                          Essendo un progetto completamente nuovo i tempi di realizzazione di allungano notevolmente su ogni componente.

                          La Paioli mi fornisce tutto il materiale x assemblare da zero 6 forcelle alla vigilia di Natale , l'officina e' chiusa x ferie fino al 2 gennaio e io trascorro giorni e notti a comporre e perfezionare queste forcelle così da essere pronto nel nuovo anno per svolgere prove approfondite e ripetute ai banchi prova Paioli .

                          Nel frattempo a Pesaro il reparto Corse Bimota lavorava "24 ore al giorno" x riuscire a mettere su asfalto questo prototipo. Finalmente a fine gennaio si organizza la prima uscita in pista a Misano ma......

                          non riescono a portare la moto xche' non pronta e così x altre 2 volte.

                          Finalmente a fine febbraio conosco Antony (che si presenta fortemente sovrappeso ) si riesce a fare solo qualche giro di pista , un secondo test a marzo poi le moto devono essere spedite x la prima gara del mondiale SBK in Sud Africa a Kyalami .

                          Non furono veri test x vedere il potenziale della moto ma servirono x risolvere problemi di gioventu' e in condizioni climatiche non buone quindi tempi cronometrici alti ma Antony se ne esce così :

                          A Kyalami voglio vincere !

                          Positivo l'approccio alla competizione ma irrazionale nel concreto, noi tutti eravamo sconcertati.

                          Vero anche che dal suo capotecnico di quando correva in America con la Ducati sapevamo che Antony non era un pilota esigente nella messa a punto e che compensava molto col talento e che aveva fatto tutto il campionato USA senza cambiare tarature e click

                          fatto sta che con un progetto totalmente nuovo sarebbe servito anche un pilota collaudatore.....

                          Arriviamo in Sud Africa x la prima gara , Antony era dimagrito 15/20 kg , trasformato, era fisicamente in forma .

                          Il team manager Virginio Ferrari , grande persona, lo indirizzava come un padre fa col figlio, raccomandandogli di comportarsi con educazione anche nei gesti verso tutti i meccanici , lui era un po' selvaggio....

                          primo turno di prove libere , dopo pochi giri tutti attorno a lui x apprendere le sensazioni e di conseguenza intervenire lui se ne esce con : incredible , fantastik bike, perfect , engine top .... rientra in pista mentre noi restiamo increduli

                          fine del turno : Antony comincia a guardare la classifica dei tempi col dito e...... era tra gli ultimi : SHIT BIKE ! FUKKING BIKE ! SHIT BIKE ! FUKKING BIKE ! Ecco era tornato nella realta' ! Tira via i guanti e manda tutti affanculo

                          Virginio gli corre dietro ed evidentemente e' un bravo psicologo poiché poi rientra e ci chiede scusa.

                          Alla gara si era presentato con una tipa vistosa con lunghissime unghie , cioe' "un puttanone da film porno" che non faceva altro che cambiare il colore allo smalto delle unghie e cercare le attenzioni di Antony , che non la cagava di striscio. La notte prima della gara litigarono in camera e lui gli diede un pugno sul naso così lei dolorante e sanguinante sveglio' parte del team ....

                          Phillip Island , 2° gara , Antony corre in casa , il numeroso pubblico lo acclama , lui e' carico e qui succede il miracolo , il tempo era incerto, la pista bagnata che andava ad asciugarsi , grande indecisione in griglia se partire produntemente con le slik o rischiare su altra pioggia con le Rain e ando' cosi , con un po' di fortuna e un talento da vero fuoriclasse che vincemmo gara 1 .

                          Ecco che Antony era tornato a fantasticare che voleva vincere il mondiale....

                          La sera nella locale discoteca grande festa , Antony bello carico di alcool rimorchia 2 gnocche e se ne va via con loro abbandonando "il puttanone" sconsolata che non sapeva che fare e dove andare...

                          3° Gara Sugo Giappone , grande interesse della Suzuki e dei media sulla nostra moto .

                          Prove libere , La Michelin insiste sul pneumatico più duro , come stava usando Colin Edwards in pole, ma Antony non vuole provarlo , Virginio cerca di convincerlo x le prove ufficiali che e' la gomma giusta ma lui e' cocciuto e insiste con la morbida, i tempi non scendono , entra ai box gli montiamo pneumatici nuovi , la moto e' accesa , Antony e' in sella, chiama il capotecnico e gli chiede che pneumatico gli e' stato montato , duro, spegne la moto e se ne va via senza finire il turno di prove ufficiali.....

                          la mia avventura finisce qui poiche' dubbi sulle sospensioni erano sorti soprattutto dato che Antony non ne aveva la minima idea di come dare indicazioni e la Bimota anche x un effetto psicologico gli monta delle forcelle Ohlins con la taratura che usava sulla Ducati in America ed io ero pagato dalla Paioli non dal team.

                          Antony mi aveva soprannominato harsh man per via della sensazione di rigidezza che riscontrava all'avantreno , a me dispiaceva non capire dove intervenire ma era tutto troppo nuovo e senza sviluppo , le gare che seguirono furono sottotono x concludere con la NON partecipazione del Mondiale SBK a Misano dove lo sponsor era sparito e quindi senza soldi finisce l'avventura Bimota . Cmq Antony era presente nel paddock , lo vedo in lontananza che si sbraccia , bohhhh a chi dira' !???

                          Diceva a me e.... incredibilmente mi abbraccia e mi fa una gran festa , si scusava, era dispiaciuto di aver dubitato del mio lavoro e della forcella Paioli dato che montando Ohlins quella sensazione hars era rimasta e i risultati erano stati scadenti.

                          Certamente un cavallo di razza con un potenziale enorme ma selvaggio e difficile da gestire a me cmq e' rimasto nel cuore
                          ds facebook marco poletti

                          Comment


                          • Font Size
                            #43
                            orcocane era pazzo come un cvallo

                            mo son curioso di vedere com'era il "puttanone " da competizione che aveva rimorchiato

                            Comment


                            • Font Size
                              #44
                              ROB MUZZY su Anthony Gobert

                              «Eddie Lawson e Doug Chandler sono stati eccezionali nell’aiutarci a settare la moto, capivano al volo se le modifiche che apportavamo funzionavano oppure no. Gobert, perlomeno quando era con noi, aveva un talento incredibile, un’enorme energia, ma quasi nessuna esperienza sul comportamento dinamico della moto. Si limitava a pensare: “io aggiro il problema”. Forse è per questo che ha imparato a pilotare al massimo livello, perché ha provato a guidare sopra ad ogni problema invece di provare a sistemarlo. Un altro approccio mentale, all’estremo opposto del perfezionismo. Gobert era capace di cose che non ho mai visto fare a nessun altro, su una moto.»




                              «era difficile lavorare con lui, perché non apprezzava lo sforzo che la squadra faceva: su questo era molto esplicito. È sempre difficile lavorare con un ragazzo che ti dice che sei uno stupido stronzo

                              Comment


                              • Font Size
                                #45
                                Originally posted by luciocabrio View Post
                                orcocane era pazzo come un cvallo

                                mo son curioso di vedere com'era il "puttanone " da competizione che aveva rimorchiato
                                Eh ce ne saran stati svariati...

                                Comment

                                X
                                Working...
                                X