Un giorno di marzo
Stamattina fa ancora piuttosto freddo ma oramai mi sono abituata a non pensarci pi?, perch? tanto anche oggi rimarr? chiusa in questo piccolo box sotto questo telo sporco. Fosse stato pulito mi avrebbe dato almeno un po' di dignit?, e invece mi ritrovo coperta da una tovaglia con macchie secche di marmellata. Pazienza.
Non mi meraviglio quando sento la voce del mio proprietario, passa ogni mattina qua davanti, star? parlando al telefono. Bla bla bla, parla sempre, non conclude mai. Mi pare ci sia qualcuno con lui. Non riconosco la voce, e sento che sta tirando su la saracinesca.
"Cosa gli servir? stamattina?" mi domando. Una volta era bello, quando entrava nel box per uscire con me. Cercavo di essere sempre pronta e mi dannavo l'anima per nascondere qualche goccia d'olio che macchiava il pavimento. All'inizio sembrava che fosse felice di vedermi, ma mi sbagliavo. Lui voleva usarmi per farsi guardare, ma non molti si interessavano a me. Mi portava la sera in qualche bar sul lungomare di Catania e mi lasciava li, accanto a moto pi? giovani e belle che si divertivano a prendermi in giro per le mie misure. "Hai solo 80 cavalli" dicevano, "la Panda del mio proprietario ? pi? veloce di te", "hai perso un paio di valvole per cilindro, pisciaolio", "sei dello stesso colore del pulmino che porta i bimbi a scuola". E lui non mi difendeva mai. Ricordava sempre il nome della mia famiglia, Ducati, come se questo fosse un lasciapassare per la gloria. Una volta ha detto che io ero come la moto di Dovizioso, e vi lascio immaginare i commenti dei proprietari delle altre moto. Ridevano di lui, e guardavano me con un misto di compassione e sufficienza. Come se fosse colpa mia, come se io avessi preteso qualcosa. Non vedevo l'ora di tornare a casa e di rimettermi nel mio angolino.
Tutto questo ? durato poco, ho capito subito che per lui non andavo bene. Dal 2011 non mi ha mai nemmeno portato alla revisione, tanto se mi faceva fare il giro dell'isolato una volta al mese era fin troppo.
Ricordo la prima volta che ha provato a vendermi, le parole che diceva a quel ragazzo con la tuta stretta con scritto Givova che non era stato in grado nemmeno di farmi fare 10 metri dritta senza farmi spegnere. Quello voleva la 'moto come quella di Rossi", e io non lo ero. Sia ringraziato il cielo, meglio restare chiusa qua che con uno del genere. Alla fine non ? venuto pi? nessuno, e lo capivo. Fino ad adesso.
Quando la saracinesca si alza sento il mio proprietario dire :"Ecco, la moto ? sotto il telo. Una volta avevo quello Ducati originale". Bugiardo, penso, hai sempre usato la tovaglia di marmellata. Per? mi agito mentre mi scopre, perch? qualcuno ? venuto per me.
Vedo questo ragazzo e mi colpisce subito perch? ? molto alto. Mi chiedo subito se star? comodo su di me ma quasi mi vergogno del pensiero; perch? dovrebbe volermi?
Lo sguardo gli cade subito a terra, vicino al cavalletto. Ecco, ora vede la goccia d'olio e se ne va. Invece sorride, e rimane.
Chiede se pu? portarmi fuori,alla luce. Che bello il sole, non lo vedevo da tanto. Sono un po' impolverata, ho perso lo specchietto destro e la freccia ? piegata. Io non volevo cadere, ma la mia mamma mi ha fatto con un cavalletto a molla bastardo e il mio proprietario non ha mai pensato di sistemarmi. A lui di me non importa.
Questo ragazzo mi guarda con attenzione, per? non sembra perplesso. Alla fine sono tutta originale, le carene sono integre e ben verniciate, non ho segni su forcelle,forcellone e telaio. Non sono una ragazzina,ho pur sempre 21 anni, ma ho visto coetanee mie essere messe molto peggio. Forse gli piaccio, almeno un po'.
Quando si siede su di me accarezza il serbatoio; a me a volte sembra sia troppo stretto e quella protezione in gomma poi...eppure a lui piace. E vedo che guarda la mia strumentazione con un bel sorriso in viso. Non ho uno schermoalplasmacellularecontutteleinfodelmondo, eppure a lui sembra piacere cos?.
Ora immagino che voglia accendermi, ma so che non potr?. La batteria ? scarica e la pompa benzina fa i capricci. Sono stata ferma per un bel po', mi spiace.
Mi riporta nel box, mi rimettono il telo marmellata e vanno via. Non sento cosa dicono, sento solo il rumore della saracinesca che si abbassa e porta il buio.
Un giorno fine marzo
Qualche volta ci ho pensato a quel ragazzo alto. Mi sarebbe piaciuto se mi avesse portato via, ma non ? successo. Lo capisco, sono io ad essere strana.
Un giorno di aprile
Sento avvicinarsi qualcosa. Non ? una macchina, sembra un motore pi? grosso, forse un furgone. Avranno portato un po' di materiale per la casa che stanno costruendo qua accanto. Per? il rumore ? vicino, sembra che qualcuno si stia fermando proprio qua davanti. Si, si ? fermato. E si alza la saracinesca.
Quando lo rivedo provo a fare finta di nulla, ma in realt? non sto nella pelle. E' tornato per prendere me. Me, capite? Nonostante tutto! Il mio proprietario lo aiuta a farmi salire sul furgone e mi legano stretta. Star? attentissima a non cadere, non di nuovo, capito cavalletto bastardo?
Salgono insieme e sento che si dirigono a fare il passaggio. Poi il mio vecchio proprietario se ne va, senza nemmeno guardarmi. Addio
.
Mentre il ragazzo alto mi porta nella mia nuova casa sento che parla al telefono con Enzo, e parla di me. Capisco che Enzo ha una mia sorella che si chiama 848. E sento che gli dice "E' bellissima". Capite, parla di me, di me! Bellissima! Era da una vita che non mi diceva qualcuno cos?. Credo di stare provando qualcosa di simile alla felicit?.
Dopo un'ora ci fermiamo, e mi chiedo come sar? la mia nuova casa. Ma sbaglio, perch? mi fanno scendere in un capannone ordinato dove ci sono tante altre moto. Sono da un meccanico, che sembra bravo e simpatico. Quando mi vede dice:" E' gialla". Bravo,simpatico, scontato, non daltonico.
Mi portano dentro e mi fermano accanto ad una Guzzi 850 e una Gilera RC 600. Sento il ragazzo alto dire al meccanico: "Mi raccomando,trattala bene e rimettila in forma". E poi gli da un pacchetto con dentro uno specchietto,per me. E' il primo regalo che mi fa. Prima di andare si avvicina ancora, mi guarda e mi sorride.
Ho capito che da me non si aspetta nulla di pi? di quello che ho, e spero di fare del mio meglio per essere all'altezza. E anche se l'R6 di fronte a noi sta per dirmi 'pisciaolio' a me non importa. Se hai qualcuno che ti vuole bene il resto conta poco.
N.B. tutto questo per dire in sintesi che mi sono accattato una SS 900 e che mi piace assai
Stamattina fa ancora piuttosto freddo ma oramai mi sono abituata a non pensarci pi?, perch? tanto anche oggi rimarr? chiusa in questo piccolo box sotto questo telo sporco. Fosse stato pulito mi avrebbe dato almeno un po' di dignit?, e invece mi ritrovo coperta da una tovaglia con macchie secche di marmellata. Pazienza.
Non mi meraviglio quando sento la voce del mio proprietario, passa ogni mattina qua davanti, star? parlando al telefono. Bla bla bla, parla sempre, non conclude mai. Mi pare ci sia qualcuno con lui. Non riconosco la voce, e sento che sta tirando su la saracinesca.
"Cosa gli servir? stamattina?" mi domando. Una volta era bello, quando entrava nel box per uscire con me. Cercavo di essere sempre pronta e mi dannavo l'anima per nascondere qualche goccia d'olio che macchiava il pavimento. All'inizio sembrava che fosse felice di vedermi, ma mi sbagliavo. Lui voleva usarmi per farsi guardare, ma non molti si interessavano a me. Mi portava la sera in qualche bar sul lungomare di Catania e mi lasciava li, accanto a moto pi? giovani e belle che si divertivano a prendermi in giro per le mie misure. "Hai solo 80 cavalli" dicevano, "la Panda del mio proprietario ? pi? veloce di te", "hai perso un paio di valvole per cilindro, pisciaolio", "sei dello stesso colore del pulmino che porta i bimbi a scuola". E lui non mi difendeva mai. Ricordava sempre il nome della mia famiglia, Ducati, come se questo fosse un lasciapassare per la gloria. Una volta ha detto che io ero come la moto di Dovizioso, e vi lascio immaginare i commenti dei proprietari delle altre moto. Ridevano di lui, e guardavano me con un misto di compassione e sufficienza. Come se fosse colpa mia, come se io avessi preteso qualcosa. Non vedevo l'ora di tornare a casa e di rimettermi nel mio angolino.
Tutto questo ? durato poco, ho capito subito che per lui non andavo bene. Dal 2011 non mi ha mai nemmeno portato alla revisione, tanto se mi faceva fare il giro dell'isolato una volta al mese era fin troppo.
Ricordo la prima volta che ha provato a vendermi, le parole che diceva a quel ragazzo con la tuta stretta con scritto Givova che non era stato in grado nemmeno di farmi fare 10 metri dritta senza farmi spegnere. Quello voleva la 'moto come quella di Rossi", e io non lo ero. Sia ringraziato il cielo, meglio restare chiusa qua che con uno del genere. Alla fine non ? venuto pi? nessuno, e lo capivo. Fino ad adesso.
Quando la saracinesca si alza sento il mio proprietario dire :"Ecco, la moto ? sotto il telo. Una volta avevo quello Ducati originale". Bugiardo, penso, hai sempre usato la tovaglia di marmellata. Per? mi agito mentre mi scopre, perch? qualcuno ? venuto per me.
Vedo questo ragazzo e mi colpisce subito perch? ? molto alto. Mi chiedo subito se star? comodo su di me ma quasi mi vergogno del pensiero; perch? dovrebbe volermi?
Lo sguardo gli cade subito a terra, vicino al cavalletto. Ecco, ora vede la goccia d'olio e se ne va. Invece sorride, e rimane.
Chiede se pu? portarmi fuori,alla luce. Che bello il sole, non lo vedevo da tanto. Sono un po' impolverata, ho perso lo specchietto destro e la freccia ? piegata. Io non volevo cadere, ma la mia mamma mi ha fatto con un cavalletto a molla bastardo e il mio proprietario non ha mai pensato di sistemarmi. A lui di me non importa.
Questo ragazzo mi guarda con attenzione, per? non sembra perplesso. Alla fine sono tutta originale, le carene sono integre e ben verniciate, non ho segni su forcelle,forcellone e telaio. Non sono una ragazzina,ho pur sempre 21 anni, ma ho visto coetanee mie essere messe molto peggio. Forse gli piaccio, almeno un po'.
Quando si siede su di me accarezza il serbatoio; a me a volte sembra sia troppo stretto e quella protezione in gomma poi...eppure a lui piace. E vedo che guarda la mia strumentazione con un bel sorriso in viso. Non ho uno schermoalplasmacellularecontutteleinfodelmondo, eppure a lui sembra piacere cos?.
Ora immagino che voglia accendermi, ma so che non potr?. La batteria ? scarica e la pompa benzina fa i capricci. Sono stata ferma per un bel po', mi spiace.
Mi riporta nel box, mi rimettono il telo marmellata e vanno via. Non sento cosa dicono, sento solo il rumore della saracinesca che si abbassa e porta il buio.
Un giorno fine marzo
Qualche volta ci ho pensato a quel ragazzo alto. Mi sarebbe piaciuto se mi avesse portato via, ma non ? successo. Lo capisco, sono io ad essere strana.
Un giorno di aprile
Sento avvicinarsi qualcosa. Non ? una macchina, sembra un motore pi? grosso, forse un furgone. Avranno portato un po' di materiale per la casa che stanno costruendo qua accanto. Per? il rumore ? vicino, sembra che qualcuno si stia fermando proprio qua davanti. Si, si ? fermato. E si alza la saracinesca.
Quando lo rivedo provo a fare finta di nulla, ma in realt? non sto nella pelle. E' tornato per prendere me. Me, capite? Nonostante tutto! Il mio proprietario lo aiuta a farmi salire sul furgone e mi legano stretta. Star? attentissima a non cadere, non di nuovo, capito cavalletto bastardo?
Salgono insieme e sento che si dirigono a fare il passaggio. Poi il mio vecchio proprietario se ne va, senza nemmeno guardarmi. Addio
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Mentre il ragazzo alto mi porta nella mia nuova casa sento che parla al telefono con Enzo, e parla di me. Capisco che Enzo ha una mia sorella che si chiama 848. E sento che gli dice "E' bellissima". Capite, parla di me, di me! Bellissima! Era da una vita che non mi diceva qualcuno cos?. Credo di stare provando qualcosa di simile alla felicit?.
Dopo un'ora ci fermiamo, e mi chiedo come sar? la mia nuova casa. Ma sbaglio, perch? mi fanno scendere in un capannone ordinato dove ci sono tante altre moto. Sono da un meccanico, che sembra bravo e simpatico. Quando mi vede dice:" E' gialla". Bravo,simpatico, scontato, non daltonico.
Mi portano dentro e mi fermano accanto ad una Guzzi 850 e una Gilera RC 600. Sento il ragazzo alto dire al meccanico: "Mi raccomando,trattala bene e rimettila in forma". E poi gli da un pacchetto con dentro uno specchietto,per me. E' il primo regalo che mi fa. Prima di andare si avvicina ancora, mi guarda e mi sorride.
Ho capito che da me non si aspetta nulla di pi? di quello che ho, e spero di fare del mio meglio per essere all'altezza. E anche se l'R6 di fronte a noi sta per dirmi 'pisciaolio' a me non importa. Se hai qualcuno che ti vuole bene il resto conta poco.
N.B. tutto questo per dire in sintesi che mi sono accattato una SS 900 e che mi piace assai

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