Announcement

Collapse
No announcement yet.

Announcement

Collapse
No announcement yet.

Allarme

Collapse
X
Collapse
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • Font Size
    #271
    vediamo di essere chiari... c'e' moltissima gente ormai che non riesce piu' a pagare il gas per il riscaldamento, che e' una mazzata sempre peggiore ogni anno.
    il pellet e' economico, e scaldano, le stufe moderne sono una favola, con programmi e controlli di temperatura, consumano anche poco.

    invece di porti il problema "eh, ma guarda sti stronzi che si scaldano sempre di piu' a legno e pellet", perche' non provi ad andare alla fonte del problema, ovvero: "perche' la gente si sta organizzando per riscaldarsi spendendo meno?".

    in grecia, 7 o 8 anni fa, dopo la prima ondata di troika, hanno avuto il problema che la gente andava a tagliare abusivamente i boschi nell'area continentale per scaldarsi d'inverno, e non e' un paese freddo (almeno sullo ionio, verso la macedonia mi sa che invece son cazzi).

    grazie alle coglionate green siamo in un paese in recessione da 10 anni, che pero' vuole che la gente prenda l'auto elettrica, o che cambi auto ogni 2 anni, che usi riscaldamenti elettrici quando abbiamo contatori da 3kw grazie alle politiche energetiche insulse post anni 80, e con costi per l'energia alle stelle, grazie anche alle truffe sugli incentivi per "il green" che stanno diventando inaffrontabili....

    eppero' inquinano sti poveri di merda...

    Comment


    • Font Size
      #272
      Infatti

      peccato son le stufe vecchie a far polvere, di 5/10 anni fa,e per chi le cambia c? lo sconto del 65... proprio per aiutare i poweri

      Comment


      • Font Size
        #273
        certo, perche' i poveri c'hanno 1500? per cambiare la stufa grazie all'rdc giusto?

        Comment


        • Font Size
          #274
          Esatto

          Comment


          • Font Size
            #275
            Incendi in Australia: un assaggio di futuro

            Il global warming aumenta il rischio di roghi estesi: condizioni meteo come quelle che hanno favorito gli incendi in Australia sono sempre pi? comuni.

            Gli incendi in Australia sono un anticipo di quello che ci aspetta in un mondo 3 ?C pi? caldo rispetto all'era pre-industriale: lo affermano gli scienziati del Met Office britannico, il servizio meteorologico nazionale del Regno Unito, autori di una revisione di 57 studi sul rapporto tra incendi e cambiamenti climatici.

            Tutti i dati raccolti finora provano che il riscaldamento globale ha gi? aumentato frequenza e intensit? del cosiddetto fire weather, cio? la combinazione di alte temperature, ridotta umidit?, forti venti e bassa piovosit? che aumenta il rischio di propagazione di incendi su larga scala. Secondo l'analisi, la durata di queste stagioni favorevoli ai roghi estesi si ? allungata dal 1979 al 2013, e non per fluttuazioni naturali, ma a causa dell'aumento delle temperature causato dalle attivit? umane.

            Carbone: siamo a una svolta?

            Altamente infiammabile. Gli estremi climatici che hanno preceduto gli incendi in Australia - il 2019 ? stato l'anno pi? caldo e pi? secco mai registrato nel Paese - saranno la normalit? in un mondo apparentemente incapace di accordarsi per limitare le emissioni. L'Australia ? oggi 1,4 ?C pi? calda rispetto alle temperature medie globali dell'era pre-industriale. Con un aumento di 2 ?C dovuto al global warming, il sud-est del Paese dovrebbe affrontare ogni anno dai 20 ai 30 giorni extra di condizioni climatiche fortemente favorevoli alla diffusione di incendi incontrollabili.

            Attualmente, le temperature globali sono di circa 1 grado pi? calde rispetto alla met? del 1800. ?Questi sono gli impatti che vediamo con solo un grado di global warming - afferma Corinne Le Qu?r?, dell'Universit? dell'East Anglia, tra gli autori dello studio - gli effetti peggioreranno, se non facciamo ci? che occorre per stabilizzare il clima mondiale.?2,789 people are talking about this
            Combinazione esplosiva. I fenomeni meteo naturali come il Dipolo dell'Oceano Indiano (IOD), che porta aria secca sulle coste australiane e che ? stato nell'ultimo anno insolitamente intenso, hanno senz'altro avuto un ruolo importante nel creare le condizioni ideali per la propagazione degli incendi in Australia. Ma l'apporto del riscaldamento globale non ? per questo da sottovalutare: ?Gli incendi si sarebbero verificati naturalmente, ma possiamo dire con certezza che sono stati resi pi? intensi a causa dei cambiamenti climatici?, ? il commento di Richard Betts, del Met Office Hadley Centre di Exeter.

            Come un vulcano. Intanto, alcune stime preliminari del Naval Research Laboratory statunitense sostengono che la quantit? di ceneri sollevata dagli incendi in Australia fino nella stratosfera dai piro-cumulonembi (le tempeste innescate dai roghi) sia equivalente a quella che emetterebbe un'eruzione vulcanica di scala moderata.

            Si stima che soltanto negli ultimi 4 giorni di dicembre, in Australia si siano generati almeno 20 di questi sistemi temporaleschi dovuti all'ascesa di fumo e aria calda. Alcuni di essi sono riusciti a spingere le ceneri fino a 10-50 km di quota, creando un pennacchio che ha attraversato l'Oceano Atlantico verso est e che dovrebbe completare il giro della Terra tornando al punto di partenza in pochi giorni.

            A parlare di "scala vulcanica" ? stato il meteorologo David Peterson, che afferma che, in termini di fumo emesso nella stratosfera, gli incendi in Australia sono da considerare uno degli eventi peggiori di sempre - un riscontro confermato anche dagli astronauti che in questi giorni li osservano dalla ISS.255 people are talking about this
            Traccia duratura. Le conseguenze di queste ceneri sul clima non sono ancora note: le emissioni vulcaniche su larga scala possono avere un effetto raffreddante, ma la chimica degli aerosol trasportati dai piro-cumulonembi ? diversa e ancora poco studiata, e potrebbero portare sia a un calo, sia a un rialzo (comunque locali) delle temperature. I detriti di materiale bruciato possono rimanere in stratosfera a lungo, anche per mesi, secondo Peterson, perch? a quell'altezza sono riscaldati dal Sole, che li porta a fluttuare ancora pi? su, prolungando la loro permanenza in quota.

            Australia: quando il meteo d? spettacolo Vai alla gallery (12 foto)

            Comment


            • Font Size
              #276
              Tanto son tutte kazzate da green demmerda ...

              fink? prendono fuoco gli altri

              Comment


              • Font Size
                #277
                https://torino.repubblica.it/cronaca...re_-246304731/

                Comment


                • Font Size
                  #278
                  Oppala

                  Comment

                  X
                  Working...
                  X