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Fino a quando resteremo a casa?

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    #16
    Originally posted by Semiramide View Post
    Picco? Quarantena? Il virus ci costringer? in casa per almeno un anno e mezzo, se va bene...
    Questo ? verosimile .
    Io penso che cmq finoa fine anno siamo gi? assicurati ora ... ma almeno so di non essere l'unico a vederla cosi .

    Il fatto ? per? che le attivit? lavorative non le si possono certo fermare per un anno e mezzo ...

    Io coltivo un orticello ... ma ... ma ... mica campi di mangiare solo con un orticello .

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      #17
      Secondo me vi state accanendo inutilmente e senza tutte le ragioni...la gente si mette a correre? beh, non tutti sono sempre stati pantofolai da divano, molti vanno in palestra, fanno attivit? varie, bici, nuoto ecc...ora si pu? "solo" correre! Ma correndo non infetti nessuno e, prima che iniziate con la solfa "e se poi ti fai male?" vi fermo facendovi presente che circa il 40% degli infortuni avviene dentro casa, e normalmente non stiamo a casa tutto il giorno...che fate, state a casa e fate solo letto-divano-cesso? Inoltre ci sono persone che devono, per la loro salute mentale, muoversi. Questo non vuol dire andare a fare la corsetta nel posto vip, ma intorno all'isolato, magari al mattino presto o la sera, evitando di passare vicini alle persone che si possono incontrare ecc...mi dite cosa c'? di male? Non ? una malattia tipo nube tossica o radattiva, se non parli con nessuno e non tocchi niente (meglio se usi i guanti), non lo prendi il virus.

      Vi invito a leggere questo articolo fino in fondo...e poi fate un esame di coscienza. Vedrete che molti di noi si rispecchiaranno in quelli che gridavano all'untore.

      L'immagine dei settanta mezzi militari che portano le salme delle vittime di coronavirus fuori da Bergamo, per condurle nei forni crematori delle localit? vicine, ci riporta l'esatta dimensione della tragedia che stiamo vivendo. Anche come spettatori passivi, nella solitudine delle nostre dimore. Quell'immagine ci mette in contatto con l'emergenza reale dei luoghi maggiormente colpiti dall'infezione: troppi contagi, un sistema sanitario quasi al collasso, l'enorme numero dei decessi.

      Quell'immagine, insieme all'orrore che ha suscitato, mi riporta a una reminiscenza scolastica: il carro con i cadaveri delle persone colpite dalla peste, cos? come descritto nel XXXI capitolo de I promessi sposi. Manzoni cos? scriveva: ?I cadaveri di quella famiglia furono, d'ordine della Sanit?, condotti al cimitero suddetto, sur un carro, ignudi, affinch? la folla potesse vedere in essi il marchio manifesto della pestilenza. Un grido di ribrezzo, di terrore, s'alzava per tutto dove passava il carro; un lungo mormor?o regnava dove era passato; un altro mormor?o lo precorreva?.

      Non voglio ovviamente sostenere che i mezzi militari siano stati consegnati alla visione del pubblico per generare un effetto simile a quello descritto dallo scrittore lombardo ? la misura si rese necessaria per far capire al popolo ancora titubante che il contagio di peste c'era davvero ? ma l'eco della paura che queste immagini si lasciano dietro, con il mormorio che precede e segue, ? di natura analoga. A rileggere i due capitoli che parlano della peste a Milano si possono rintracciare straordinarie somiglianze con quanto tutti e tutte noi stiamo vivendo adesso, man mano che i numeri sui contagi e le vittime vengono aggiornati a cadenza quotidiana. E a parer mio, quelle pagine andrebbero rilette per capire un po' meglio cosa sta succedendo nell'Italia del 2020 che si trova a dover gestire il Covid-19.

      Facciamo un passo in avanti, rispetto a I promessi sposi, e torniamo alla nostra quotidianit?. Riporto le parole di un mio contatto su Facebook. Si chiama Paola (nome di fantasia) e lavora in fabbrica. ? una di quelle persone che non possono stare a casa, insomma, e scrive: ?Sono stanca. Psicologicamente e fisicamente stanca. Esco dal lavoro e mi fermo al semaforo rosso. Ho gi? il finestrino, mi godo il sole. Sento un urlo "stai a casa assassina! Dovete stare a casa senn? ci uccidete tutti!". Mi giro e dalla cascina che costeggia la strada, una tizia alla finestra sta gridando. Proprio rivolta a me?. La donna alla finestra l'ha vista fuori casa e la sua reazione ? violenta. ?Una tizia che non mi conosce, che non sa nulla della mia vita, non sa perch? sono fuori casa, si sente in diritto di gridarmi le sue frustrazioni dalla finestra. Non ci siamo mai viste prima ma lei, sicura tra le mura domestiche intenta a salvare il mondo, giudica me, l'assassina fuori casa senza motivo?. Non ? l'unico caso. Tra le bacheche dei miei amici, il "restare a casa" ? pi? di un obbligo dovuto a una misura governativa. ? un discrimine morale. Fa la differenza tra la vita e la morte. E se esci diventi un assassino. In automatico.

      Tornando alla peste di Milano e a I promessi sposi, ci? che Manzoni scrive di quel contagio ? analogo a molte cose che abbiamo visto nelle settimane passate. All'inizio pochi casi, qua e l?, nel territorio. Alle voci lontane di ci? che avveniva altrove, il popolo ha prima minimizzato, sottovalutando le prime avvisaglie d'allarme: ?Ma [...] ci? che fa nascere un'altra e pi? forte maraviglia, ? la condotta della popolazione medesima, di quella, voglio dire, che, non tocca ancora dal contagio, aveva tanta ragion di temerlo. [...] sulle piazze, nelle botteghe, nelle case, chi buttasse l? una parola del pericolo, chi motivasse peste, veniva accolto con beffe incredule, con disprezzo iracondo?.

      Nel romanzo troviamo anche la necessit? di trovare un paziente zero: ?Il Tadino e il Ripamonti vollero notare il nome di chi ce la port? il primo, e altre circostanze della persona e del caso? possiamo leggere. L'autore ricorda che ?nasce una non so quale curiosit? di conoscere que' primi e pochi nomi che poterono essere notati e conservati?. Dopo di che, non appena ci si convince che il problema ? reale, scatta un secondo meccanismo: trovare una categoria sulla quale far ricadere la colpa di quanto avvenuto. Ne I promessi sposi questa categoria era quella dell'untore: ?Contro di essi? leggiamo sul sito della Treccani, ?si scaten? spesso l?ira popolare, e si dette anche corso a persecuzioni giudiziarie?. Gli untori nell'Italia di oggi non sono persone che impiastrano i muri con sostanze appiccicose e unte. Sono, invece, quanti e quante decidono di uscire di casa.

      E oggi, come nella Milano della peste, le persone affacciate ai balconi o connesse ai social sul proprio monitor del computer osservano attente per scoprire chi "infrange la legge", con tanto di delazioni e fotografie e pubblicate su Facebook, per consegnare alla gogna pubblica il colpevole di turno: ?Gli animi, sempre pi? amareggiati dalla presenza de' mali? leggiamo nel XXXII capitolo, questa volta, e ?irritati dall'insistenza del pericolo, abbracciavano pi? volentieri quella credenza: ch? la collera aspira a punire: [...] le piace pi? d'attribuire i mali a una perversit? umana, contro cui possa far le sue vendette, che di riconoscerli da una causa, con la quale non ci sia altro da fare che rassegnarsi?. E quindi: ?Con una tal persuasione che ci fossero untori, se ne doveva scoprire, quasi infallibilmente: tutti gli occhi stavano all'erta?. La parola che oggi sembra aver sostituito "untore", con tanto di trasmigrazione di significato, ? quella di runner. Coloro che vanno a fare attivit? fisica all'aperto. E, pi? in generale, chi non sta a casa.

      Uscire all'aperto per fare attivit? fisica ? qualcosa che i decreti attualmente in vigore permettono (sebbene alcuni enti locali hanno gi? avviato delle restrizioni). Si legge, infatti, sul sito del Ministero dell'Interno alla voce "Spostamenti": ?L?attivit? motoria all?aperto ? consentita purch? non in gruppo. Sono sempre vietati gli assembramenti?. Mi rendo conto che, nel momento in cui scrivo ? gioved? 19 marzo, ore 13:21 ? questa possibilit? ? messa in discussione. Ancora in troppi non si rendono conto della differenza tra poter usufruire di una libert? e abusarne. E, come avviene spesso, il rischio ? quello che la venga tolta a chiunque. Eppure fare attivit? fisica ?, per ora, permesso. Da soli e mantenendo le distanze di sicurezza.

      ? una questione di salute, anche mentale. Non tutte le persone vivono in appartamenti grandi. Non tutte le persone hanno un balcone o un terrazzo fiorito, dove prendere il sole. Molte persone hanno bisogno di un momento all'aria aperta ? e parlo di chi si comporta con senso di responsabilit? ? per ragioni di equilibrio psico-fisico. E la salute mentale ? salute. Tutto questo per dire, anche, che andrebbe tenuta ben presente una differenza tra chi si avvale di tale possibilit? seguendo le regole e chi ne abusa. Gridare, indistintamente, assassino a chiunque (come Paola, magari, che va a lavoro perch? deve) ? un modo come un altro di avvelenare il clima sociale. E ci? non ? salutare.

      Non sono l'unico che si interroga sull'enormit? di questo atteggiamento collettivo, per cui il runner ? novello untore ? o chi va fuori casa, per svariati motivi, ? visto come un criminale da additare e punire, senza se e senza ma. ?Siamo sicuri davvero? si interroga Giulio Cavalli su Left ?che sia scoppiato tutto questo enorme improvviso senso civico e invece non covi da qualche parte, sotto la brace, l?ansia di potere dare una faccia e un nome a un colpevole qualsiasi per avere la soddisfazione di odiare e di sentirsi assolti come serenamente e quotidianamente avveniva prima del Coronavirus? Chiedo, eh?.

      Silvia Kuna Ballero, sul suo blog, scrive parole pi? che condivisibili. Riporto uno stralcio: ?Chi crede seriamente che prendere una boccata d?aria per strada in sicurezza sia una grave violazione del senso civico sta sostenendo un pensiero non molto diverso dalla superstizione. Sta negando la possibilit?, vivaddio data al cittadino, di valutare le circostanze per agire in modo responsabile gestendo i margini di libert? che gli sono dati (il che non vuol dire aggirare la legge, dato che ? proprio la legge che fornisce questi margini)?. Insomma, torna il discorso sulla differenza tra atteggiamento responsabile e abuso.

      Atteniamoci dunque sempre alle disposizioni in vigore ? con le eventuali ed ulteriori restrizioni del caso ? e cerchiamo di non essere noi stessi/e, in buona sostanza, il veicolo di un altro tipo di virus: quello dell'odio. Di chi ha bisogno di un capro espiatorio che prima era il migrante che viene a mettere a repentaglio la nostra civilt?, poi ? il cinese che viene a contagiarci e adesso ? chiunque esca di casa, atto fisico che sarebbe sufficiente ad uccidere chicchessia e a vanificare il lavoro del personale delle professioni sanitarie. Il virus non ? un uccello che vola via dal nostro corpo nel momento in cui lasciamo le nostre dimore per aggredire persone tanto ignare quanto pi? meritevoli, per il solo fatto di rimanere chiuse nei propri appartamenti.

      Il virus ? qualcosa che viene trasmesso anche a causa di comportamenti irresponsabili. Cerchiamo di valutare, dunque, quei singoli comportamenti. E, quando non abbiamo gli strumenti per valutarli, cerchiamo di rimanere in silenzio. Sempre preferibile, quando non si hanno validi argomenti per suffragare le proprie ipotesi. O il rischio ? quello di gridare all'untore. Con tutto ci? che ne consegue, con il suo carico di violenza e irrazionalit?. Lo ha gi? scritto Manzoni, nelle pagine del suo romanzo. Sarebbe il caso di andare a rileggerlo.

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        #18
        Originally posted by alem74 View Post
        Secondo me vi state accanendo inutilmente e senza tutte le ragioni...la gente si mette a correre? beh, non tutti sono sempre stati pantofolai da divano, molti vanno in palestra, fanno attivit? varie, bici, nuoto ecc...ora si pu? "solo" correre!
        Negativo .

        Viene cheisto di non uscire di casa . Chi esce , secondo me , non ? rispettoso degli altri . Anche a passeggiare ci si pu? far male ... non fatemi star a cercare il solito racconto che metti male il piede , vai in ospedale e rubi risorse ...

        Ok l'errore sta nel non aver IMPOSTO di non uscir di casa ma ora lo faranno .


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          #19
          Originally posted by Lele-R1-Crash View Post

          Negativo .

          Viene cheisto di non uscire di casa . Chi esce , secondo me , non ? rispettoso degli altri . Anche a passeggiare ci si pu? far male ... non fatemi star a cercare il solito racconto che metti male il piede , vai in ospedale e rubi risorse ...

          Ok l'errore sta nel non aver IMPOSTO di non uscir di casa ma ora lo faranno .

          Scusa ma tu a casa non fai nulla? Ho scritto che in condizioni normali il 40% degli infortuni avviene in casa, ora stiamo a casa tutto il giorno...il rischio che uno si faccia male per strada piuttosto che in casa non cambia le statistiche di contagio.
          L'aria che respiri non ? contagiosa e non la infetti. E' chiaro che se vai a correre dove vanno tutti non va bene, e devi essere denunciato, ma se corri o anche solo passeggi nel bosco sopra/sotto casa tua mi dici cosa fai di male? Chiaro che se abiti in pieno centro a Milano in un palazzo con 60 appartamenti la cosa ? ben diversa...
          Secondo me si ? a caccia dell'untore...

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            #20
            Originally posted by mito22 View Post

            Quanto siamo COGLIONI...
            Ho dimenticato di aggiungere... Moglie di poliziotto.
            Per carit? non ha fatto niente di male.
            Ma io invece di andare in moto con la scusa di andare a fare la spesa, l'ho accesa sul piazzale privato come mi hai consigliato tu.
            Il cane suo c'ha un bel giardino per correre ecc

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              #21
              Originally posted by alem74 View Post
              Secondo me vi state accanendo inutilmente e senza tutte le ragioni...la gente si mette a correre? beh, non tutti sono sempre stati pantofolai da divano, molti vanno in palestra, fanno attivit? varie, bici, nuoto ecc...ora si pu? "solo" correre! Ma correndo non infetti nessuno e, prima che iniziate con la solfa "e se poi ti fai male?" vi fermo facendovi presente che circa il 40% degli infortuni avviene dentro casa, e normalmente non stiamo a casa tutto il giorno...che fate, state a casa e fate solo letto-divano-cesso? Inoltre ci sono persone che devono, per la loro salute mentale, muoversi. Questo non vuol dire andare a fare la corsetta nel posto vip, ma intorno all'isolato, magari al mattino presto o la sera, evitando di passare vicini alle persone che si possono incontrare ecc...mi dite cosa c'? di male? Non ? una malattia tipo nube tossica o radattiva, se non parli con nessuno e non tocchi niente (meglio se usi i guanti), non lo prendi il virus.

              Vi invito a leggere questo articolo fino in fondo...e poi fate un esame di coscienza. Vedrete che molti di noi si rispecchiaranno in quelli che gridavano all'untore.

              L'immagine dei settanta mezzi militari che portano le salme delle vittime di coronavirus fuori da Bergamo, per condurle nei forni crematori delle localit? vicine, ci riporta l'esatta dimensione della tragedia che stiamo vivendo. Anche come spettatori passivi, nella solitudine delle nostre dimore. Quell'immagine ci mette in contatto con l'emergenza reale dei luoghi maggiormente colpiti dall'infezione: troppi contagi, un sistema sanitario quasi al collasso, l'enorme numero dei decessi.

              Quell'immagine, insieme all'orrore che ha suscitato, mi riporta a una reminiscenza scolastica: il carro con i cadaveri delle persone colpite dalla peste, cos? come descritto nel XXXI capitolo de I promessi sposi. Manzoni cos? scriveva: ?I cadaveri di quella famiglia furono, d'ordine della Sanit?, condotti al cimitero suddetto, sur un carro, ignudi, affinch? la folla potesse vedere in essi il marchio manifesto della pestilenza. Un grido di ribrezzo, di terrore, s'alzava per tutto dove passava il carro; un lungo mormor?o regnava dove era passato; un altro mormor?o lo precorreva?.

              Non voglio ovviamente sostenere che i mezzi militari siano stati consegnati alla visione del pubblico per generare un effetto simile a quello descritto dallo scrittore lombardo ? la misura si rese necessaria per far capire al popolo ancora titubante che il contagio di peste c'era davvero ? ma l'eco della paura che queste immagini si lasciano dietro, con il mormorio che precede e segue, ? di natura analoga. A rileggere i due capitoli che parlano della peste a Milano si possono rintracciare straordinarie somiglianze con quanto tutti e tutte noi stiamo vivendo adesso, man mano che i numeri sui contagi e le vittime vengono aggiornati a cadenza quotidiana. E a parer mio, quelle pagine andrebbero rilette per capire un po' meglio cosa sta succedendo nell'Italia del 2020 che si trova a dover gestire il Covid-19.

              Facciamo un passo in avanti, rispetto a I promessi sposi, e torniamo alla nostra quotidianit?. Riporto le parole di un mio contatto su Facebook. Si chiama Paola (nome di fantasia) e lavora in fabbrica. ? una di quelle persone che non possono stare a casa, insomma, e scrive: ?Sono stanca. Psicologicamente e fisicamente stanca. Esco dal lavoro e mi fermo al semaforo rosso. Ho gi? il finestrino, mi godo il sole. Sento un urlo "stai a casa assassina! Dovete stare a casa senn? ci uccidete tutti!". Mi giro e dalla cascina che costeggia la strada, una tizia alla finestra sta gridando. Proprio rivolta a me?. La donna alla finestra l'ha vista fuori casa e la sua reazione ? violenta. ?Una tizia che non mi conosce, che non sa nulla della mia vita, non sa perch? sono fuori casa, si sente in diritto di gridarmi le sue frustrazioni dalla finestra. Non ci siamo mai viste prima ma lei, sicura tra le mura domestiche intenta a salvare il mondo, giudica me, l'assassina fuori casa senza motivo?. Non ? l'unico caso. Tra le bacheche dei miei amici, il "restare a casa" ? pi? di un obbligo dovuto a una misura governativa. ? un discrimine morale. Fa la differenza tra la vita e la morte. E se esci diventi un assassino. In automatico.

              Tornando alla peste di Milano e a I promessi sposi, ci? che Manzoni scrive di quel contagio ? analogo a molte cose che abbiamo visto nelle settimane passate. All'inizio pochi casi, qua e l?, nel territorio. Alle voci lontane di ci? che avveniva altrove, il popolo ha prima minimizzato, sottovalutando le prime avvisaglie d'allarme: ?Ma [...] ci? che fa nascere un'altra e pi? forte maraviglia, ? la condotta della popolazione medesima, di quella, voglio dire, che, non tocca ancora dal contagio, aveva tanta ragion di temerlo. [...] sulle piazze, nelle botteghe, nelle case, chi buttasse l? una parola del pericolo, chi motivasse peste, veniva accolto con beffe incredule, con disprezzo iracondo?.

              Nel romanzo troviamo anche la necessit? di trovare un paziente zero: ?Il Tadino e il Ripamonti vollero notare il nome di chi ce la port? il primo, e altre circostanze della persona e del caso? possiamo leggere. L'autore ricorda che ?nasce una non so quale curiosit? di conoscere que' primi e pochi nomi che poterono essere notati e conservati?. Dopo di che, non appena ci si convince che il problema ? reale, scatta un secondo meccanismo: trovare una categoria sulla quale far ricadere la colpa di quanto avvenuto. Ne I promessi sposi questa categoria era quella dell'untore: ?Contro di essi? leggiamo sul sito della Treccani, ?si scaten? spesso l?ira popolare, e si dette anche corso a persecuzioni giudiziarie?. Gli untori nell'Italia di oggi non sono persone che impiastrano i muri con sostanze appiccicose e unte. Sono, invece, quanti e quante decidono di uscire di casa.

              E oggi, come nella Milano della peste, le persone affacciate ai balconi o connesse ai social sul proprio monitor del computer osservano attente per scoprire chi "infrange la legge", con tanto di delazioni e fotografie e pubblicate su Facebook, per consegnare alla gogna pubblica il colpevole di turno: ?Gli animi, sempre pi? amareggiati dalla presenza de' mali? leggiamo nel XXXII capitolo, questa volta, e ?irritati dall'insistenza del pericolo, abbracciavano pi? volentieri quella credenza: ch? la collera aspira a punire: [...] le piace pi? d'attribuire i mali a una perversit? umana, contro cui possa far le sue vendette, che di riconoscerli da una causa, con la quale non ci sia altro da fare che rassegnarsi?. E quindi: ?Con una tal persuasione che ci fossero untori, se ne doveva scoprire, quasi infallibilmente: tutti gli occhi stavano all'erta?. La parola che oggi sembra aver sostituito "untore", con tanto di trasmigrazione di significato, ? quella di runner. Coloro che vanno a fare attivit? fisica all'aperto. E, pi? in generale, chi non sta a casa.

              Uscire all'aperto per fare attivit? fisica ? qualcosa che i decreti attualmente in vigore permettono (sebbene alcuni enti locali hanno gi? avviato delle restrizioni). Si legge, infatti, sul sito del Ministero dell'Interno alla voce "Spostamenti": ?L?attivit? motoria all?aperto ? consentita purch? non in gruppo. Sono sempre vietati gli assembramenti?. Mi rendo conto che, nel momento in cui scrivo ? gioved? 19 marzo, ore 13:21 ? questa possibilit? ? messa in discussione. Ancora in troppi non si rendono conto della differenza tra poter usufruire di una libert? e abusarne. E, come avviene spesso, il rischio ? quello che la venga tolta a chiunque. Eppure fare attivit? fisica ?, per ora, permesso. Da soli e mantenendo le distanze di sicurezza.

              ? una questione di salute, anche mentale. Non tutte le persone vivono in appartamenti grandi. Non tutte le persone hanno un balcone o un terrazzo fiorito, dove prendere il sole. Molte persone hanno bisogno di un momento all'aria aperta ? e parlo di chi si comporta con senso di responsabilit? ? per ragioni di equilibrio psico-fisico. E la salute mentale ? salute. Tutto questo per dire, anche, che andrebbe tenuta ben presente una differenza tra chi si avvale di tale possibilit? seguendo le regole e chi ne abusa. Gridare, indistintamente, assassino a chiunque (come Paola, magari, che va a lavoro perch? deve) ? un modo come un altro di avvelenare il clima sociale. E ci? non ? salutare.

              Non sono l'unico che si interroga sull'enormit? di questo atteggiamento collettivo, per cui il runner ? novello untore ? o chi va fuori casa, per svariati motivi, ? visto come un criminale da additare e punire, senza se e senza ma. ?Siamo sicuri davvero? si interroga Giulio Cavalli su Left ?che sia scoppiato tutto questo enorme improvviso senso civico e invece non covi da qualche parte, sotto la brace, l?ansia di potere dare una faccia e un nome a un colpevole qualsiasi per avere la soddisfazione di odiare e di sentirsi assolti come serenamente e quotidianamente avveniva prima del Coronavirus? Chiedo, eh?.

              Silvia Kuna Ballero, sul suo blog, scrive parole pi? che condivisibili. Riporto uno stralcio: ?Chi crede seriamente che prendere una boccata d?aria per strada in sicurezza sia una grave violazione del senso civico sta sostenendo un pensiero non molto diverso dalla superstizione. Sta negando la possibilit?, vivaddio data al cittadino, di valutare le circostanze per agire in modo responsabile gestendo i margini di libert? che gli sono dati (il che non vuol dire aggirare la legge, dato che ? proprio la legge che fornisce questi margini)?. Insomma, torna il discorso sulla differenza tra atteggiamento responsabile e abuso.

              Atteniamoci dunque sempre alle disposizioni in vigore ? con le eventuali ed ulteriori restrizioni del caso ? e cerchiamo di non essere noi stessi/e, in buona sostanza, il veicolo di un altro tipo di virus: quello dell'odio. Di chi ha bisogno di un capro espiatorio che prima era il migrante che viene a mettere a repentaglio la nostra civilt?, poi ? il cinese che viene a contagiarci e adesso ? chiunque esca di casa, atto fisico che sarebbe sufficiente ad uccidere chicchessia e a vanificare il lavoro del personale delle professioni sanitarie. Il virus non ? un uccello che vola via dal nostro corpo nel momento in cui lasciamo le nostre dimore per aggredire persone tanto ignare quanto pi? meritevoli, per il solo fatto di rimanere chiuse nei propri appartamenti.

              Il virus ? qualcosa che viene trasmesso anche a causa di comportamenti irresponsabili. Cerchiamo di valutare, dunque, quei singoli comportamenti. E, quando non abbiamo gli strumenti per valutarli, cerchiamo di rimanere in silenzio. Sempre preferibile, quando non si hanno validi argomenti per suffragare le proprie ipotesi. O il rischio ? quello di gridare all'untore. Con tutto ci? che ne consegue, con il suo carico di violenza e irrazionalit?. Lo ha gi? scritto Manzoni, nelle pagine del suo romanzo. Sarebbe il caso di andare a rileggerlo.
              Spetta. Parliamone.
              Senza il cinese che si mangia il pipistrello o che gli scappa il virus dal laboratorio (a seconda della tesi che si sostiene). Il corona virus non ci sarebbe stato.
              Ovvero se il cinese si mangia animali controllati non muore e non ci ammazza tutti.
              Penso che questo sia inconfutabile.
              Come il fatto che abbiano cercato di insabbiare tutto.
              Come ho detto non mi risulta ci siano state pandemie partite dall'Italia.
              Io i pipistrelli non li mangio quindi non posso prendermela con chi ha infettato il mondo?
              Non posso prendermela con chi ha gestito cermobyl ad esempio?
              Si citano i migranti
              Non si tratta di odio ma di semplice calcolo economico.
              Il migrante clandestino mi porta vantaggi? No
              Mi porta svantaggi? S?
              Non c'? odio ne gusto di odiare. Semplice constatazione.
              E pregate che Abdul non abbia preso il posto in rianimazione che serve a noi

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                #22
                A proposito di abdul ndo cazzo sono tutte le onlus cazzi e mazzi e le bandierine pronte ad aiutare i pi? deboli?tutti a casa eh

                Comment


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                  #23
                  Originally posted by Semiramide View Post
                  Picco? Quarantena? Il virus ci costringer? in casa per almeno un anno e mezzo, se va bene...

                  Bisogna guardare in faccia alla realt?: se non si trova subito un metodo efficace per debellare il corona, saremo costretti a nuove ondate di reclusione per 18 mesi, cambiando il nostro modo di vivere.

                  Chi spera di tornare presto alla normalit?, cio? alla vita che conduceva prima di febbraio, smetta di sperare. Non si torner? presto e, con ogni probabilit?, non si torner? proprio. Il coronavirus, come titola questo articolo del New York Times, ? qui per rimanere. Questo significa molte cose, che ? bene cominciare a interiorizzare fin da adesso.

                  Prima di tutto, che bisogna farsi poche illusioni: il caldo, da alcuni atteso come la pioggia alla fine dei Promessi Sposi, non indebolir? il virus. Non ci sono (ancora) prove che lo faccia e, anzi, tutti gli indizi sembrano invece andare in opposta direzione. D?estate ci si ammala di meno perch? ci si ? gi? ammalati nei mesi invernali, sviluppando anticorpi.

                  Anche questo aspetto ? secondo punto ? va chiarito. Non ? detto che prendere il Covid-19 e poi guarirne garantisca di rimanere immuni in seguito. Al contrario, gli altri coronavirus, come quelli della SARS e della MERS, sviluppano una immunit? molto lieve.

                  Al momento ? terzo punto ? solo la quarantena, cio? la riduzione di contatti tra gli individui, permette di dimunuire la propagazione del virus. Bloccare il contagio significa, alla lunga, fermare l?epidemia. Ma non significa impedire che ritorni (da altri Paesi, o da zone ristrette in cui si ? mantenuto in vita)

                  Per questa ragione, come si ricorda in questo articolo del MIT Technology Review, bisogna dimenticarsi del grafico ?abbatti la curva?. O meglio, bisogna arricchirlo, secondo le indicazioni di questa analisi dell?Imperial College di Londra, aggiungendo tante altre curve alla prima. Questo significa che il virus del CoVid-2 ? qui per restare, come si ? detto. E che finch? non ci sar? un vaccino ? non esister? almeno fino all?autunno 2021, se mai verr? trovato e prodotto in grandi quantit? ? si ripresenter? a ondate.

                  Bisogna rendersene conto subito. Una volta esaurita la quarantena, ci sar? un rilassamento del distanziamento sociale. E, poich? il virus non sar? stato davvero debellato, prima o poi si ripresenteranno nuovi casi, saliranno i contagi e ? di nuovo ? i ricoveri supereranno la soglia di sicurezza: a quel punto sar? necessaria un?altra quarantena. Il tutto sar? destinato a ripetersi a ondate che, secondo gli esperti, si alterneranno in due mesi di distanziamento sociale e un mese di rilassamento.

                  Alternative, purtroppo, non ce ne sono. Aumentare i posti letto in terapia intensiva aiuta, ma non risolve nulla. Inutili sono anche le quarantene mirate, nei confronti di anziani, malati e pazienti a rischio. Finch? la popolazione continua a circolare, il virus continuer? a propagarsi. I malati aumenteranno e la capacit? degli ospedali, anche se accresciuta, arriver? a superare il livello di guardia. Sconsigliato anche allungare i tempi della quarantena: fare cinque mesi di fila, un colpo solo per liberarsi del virus anzich? gestire ondate di quarantene non cambia niente: il CoVid-2 tornerebbe e, in quel caso, sarebbe anche alle soglie dell?inverno.

                  Cambier? tutto, insomma. E bisogna prenderne subito atto. Coleranno a picco tutte le attivit? che si basano sugli assembramenti: bar e ristoranti in primo luogo, ma anche palestre, teatri, cinema, gallerie, centri commerciali, musei. E concerti, eventi sportivi, crociere, compagnie di trasporto su strada e compagnie di trasporto aereo. E altri ancora.

                  Alcuni si adatteranno. Come si scrive qui, forse i cinema allontaneranno le poltrone, gli incontri si faranno a distanza o in stanze molto ampie, alcuni servizi (come le palestre) saranno disponibili solo su prenotazione, con limiti di ingresso molto pi? bassi. Forse esisteranno anche documenti di ?guarigione avvenuta?, prove da esibire per partecipare a concerti o partite di calcio.

                  Non solo. Adattarsi significher? accettare una maggiore sorveglianza da parte delle aziende tecnologiche: il tracciamento dei movimenti attraverso lo smartphone, per esempio, ? gi? stato messo in atto a Taiwan, lo si fa a Singapore, presto sar? messo a punto anche in Israele. Se ne parla in Italia, dove alcune compagnie telefoniche avrebbero monitorato i movimenti dei cittadini lombardi. Polemiche a parte, c?? da credere che in futuro sar? una delle prime misure che saranno prese: permetter? di bloccare fin da subito i vettori di potenziali contagi, contenendo la propagazione del virus. Meno privacy, insomma. Che potrebbe accompagnarsi a una maggiore libert? di azione e controllo da parte delle forze di polizia.

                  Non solo: nel nuovo mondo post-coronavirus i poveri e gli emarginati continueranno a esistere. Con ogni probabilit?, vista la prevedibile scomparsa di numerosi lavori precari, aumenteranno pure. E le cose diventeranno pi? difficili anche per rifugiati, immigrati, ex detenuti. Le fasce deboli di una societ? sottoposta a lockdown a corrente alterna, insomma, diventeranno sempre pi? deboli.

                  notizia da: Linkiesta.it


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                  Ma porco dio.. e bannatemi se lo ritenete opportuno..vi sembra una notizia le cui fonti siano attendibili? ? tutta basata su una previsione nata dalla fantasia di qualcuno che pensa di avere "la" risposta...e poi parliamo di non seminare il panico? Ma per piacere, se questi sono I contributi che date al forum se ne pu? anche fare a meno!!!!!

                  Inviato dal mio HUAWEI GRA-L09 utilizzando Tapatalk

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                    #24
                    Vabb? il Post di Semiramide ? apparentemente na minkyata solenne, per? ? anche giusto conoscere un punto di vista pur strano che sia, d?altronde nessuno sa cosa succeder?, e molti per ora hanno cambiato idea, direi tutti ... io credo che a Maggio sar? tutto passato e sono esattamente al l?opposto di quel Post, mica ho ragione ma la penso cos?

                    Luciocabrio ma hai letto Alem? Cio? lui parla di Runner e te rispondi di Pipistrelli

                    Alem ... pensavo di essere solo a questo mondo, invece altri con un cervello ci sono, GRAZIE!
                    Si, chi lo contesta ? un ottuso Casalingo con una capacit? di ragionamento pari a chi se ne fotte delle regole assembrandosi, la sola differenza ? che la loro scelta ? pi? sicura e conforme alla maggioranza ...
                    Ma avete ragione voi, vista la capacit? cognitiva della maggioranza ? meglio obbligarli a stare in casa ...
                    Correre in un parco stando a distanza ? uno sforzo troppo grande per chi si crede intelligente

                    PS: e a me fotte sega se vi rinchiudono in casa, se limitano a 200mt la lontananza da casa vorr? dire che mi porto l?autocertificazIone pure in giardino, ho solo il problema del tabaccaio a pi? di 1km ... ma Voi la stragrande maggioranza vivete in appartamenti microscopici ammassati nei palazzi con vicini altri palazzi... se siete contenti di limitarvi #iostoincasa caxxi vostri
                    SE CI RIESCONO OGGI, DOMANI SANNO COME DOMARVI ... cari cagnolini che non uscirete neppure a pisciare

                    #IOSTOLONTANODAGLIALTRI ... ed ? facilissimo visto che pure gli altri stanno lontano da me, ma esco e vivo
                    Essendo single gi? mi manca la Fi.ga, fortunatamente Rocco ci ha rassicurato affermando che masturbarsi ? antivirale!
                    Per? voi state attenti neh ... se vi slogate il polso poi fate un casino e gli ospedali sono intasati
                    Pensate che oggi mi sono slogato l?alluce del piede mettendomi le calze, incredibile ma mi fa un male cane
                    domani mi tocca andare in bici invece che correre
                    Dove sta andando? A comprare le siga! poi me ne star? in casa ma non mi faccio rinchiudere

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                      #25
                      giugno sarebbe gi? un disastro economico..oltre un bagno di sangue

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                        #26
                        Originally posted by nomex View Post
                        Ma porco ***.. e bannatemi se lo ritenete opportuno..vi sembra una notizia le cui fonti siano attendibili? ? tutta basata su una previsione nata dalla fantasia di qualcuno che pensa di avere "la" risposta...e poi parliamo di non seminare il panico? Ma per piacere, se questi sono I contributi che date al forum se ne pu? anche fare a meno!!!!!

                        Inviato dal mio HUAWEI GRA-L09 utilizzando Tapatalk

                        Capisco che la tesi raccontata nell?articolo possa risultarti come uno schiaffo in faccia o come una spruzzata di alcool su un'escoriazione in questo momento, ma ha la stessa dignit? di esistere di chi dice e scrive ? andr? tutto bene? tappezzando il mondo di fogliettini arcobaleno rassicuranti.

                        Oggettivamente quella riportata pu? essere un?opinione condivisibile o meno, (che poi tanto fantasia non ?, considerato che si appoggia ad uno studio scientifico dell'
                        Imperial College of Science, Technology and Medicine di Londra), cosi come ? condivisibile o meno la speranza ( che non ? un' evidenza scientifica) di coloro i quali pensano che a maggio sar? tutto passato e tutto sar? come prima.


                        Fortunatamente, fino a prova contraria, l?amministratore e fondatore di questo forum, offre democraticamente la possibilit? a tutti di esprimere le proprie idee, belle o brutte che siano e di arricchire il forum con contributi vari, proprio perch? il bello di un forum ? anche il confrontarsi con idee e/o opinioni differenti, non solo attraverso gli utenti che si esprimono, ma anche attraverso articoli presi in rassegna stampa, per offrire una visione varia del mondo che ci circonda. Non per nulla la sezione in cui ? stata postata si chiama ? 4 chiacchiere? e non "archivio delle pubblicazioni ed evidenze scientifiche".

                        Ad oggi, con questo covid-19 ci stiamo muovendo sulle sabbie mobili e l?unica certezza che abbiamo ? che nessuna teoria o previsione pu? essere considerata quella definitiva o giusta, tutto ? in divenire ed ? per questo che il ragionamento proposto nell?articolo de Linkiesta non pu? essere considerato fallace in senso assoluto, anche perch? se di ? fantasie? di qualcuno si parla, sono comunque ? fantasie" autorevoli, considerato che sono condivise e sostenute non dalla casalinga di Voghera, ma dal sopraccitato Imperial College of Science di Londra e da uno studio commissionato dal governo tedesco a Lothar Wieler presidente del Robert Koch Institut di Berlino, che tra l'altro fa parte del Ministero federale della salute tedesco.

                        Rifiutare a priori mentalmente la peggiore delle ipotesi o delle opinioni ? sicuramente umano, ma non ci porter? di certo ad avere un'oggettiva visione a 360 gradi di quello che potrebbe succedere. E? una visione catastrofica? Probabile?. E? una visione distopica? Plausibile? Ma ? sempre meglio prepararsi al peggio guardandolo in faccia, piuttosto che nascondersi la verit? come gli struzzi con la testa sottoterra.

                        L'unica cosa certa, ? che questo ? uno di quei momenti storici che siamo abituati a leggere con indifferenza sui libri di storia, con la differenza di cui avrei fatto volentieri a meno, (come tutti immagino), che questa volta sui libri di storia purtroppo ci finiremo noi?.









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                          #27
                          Originally posted by Semiramide View Post

                          Fortunatamente, fino a prova contraria, l?amministratore e fondatore di questo forum, offre democraticamente la possibilit? a tutti di esprimere le proprie idee, belle o brutte che siano e di arricchire il forum con contributi vari, proprio perch? il bello di un forum ? anche il confrontarsi con idee e/o opinioni differenti, non solo attraverso gli utenti che si esprimono, ma anche attraverso articoli presi in rassegna stampa, per offrire una

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                            #28
                            Originally posted by Carapintadas View Post
                            giugno sarebbe gi? un disastro economico..oltre un bagno di sangue
                            VV.. qua bisogna venirne fuori.. altrimenti non ci sar? manco un'economia da recuperare.....

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                              #29
                              Ci? che ha scritto Semiramidee non ? piacevole da leggere, ma corrisponde alla realt? delle cose se si guarda alla storia delle pandemie. ? normale che ci sia un ritorno a ondate, ? sempre stato cosi. Ora abbiamo al tecnologia, abbiamo l'informazione che ci permette, utilizzando buon senso e cervello, di capire la situazione giorno per giorno.Abbiamo la medicina che rispetto ai primi del 900 con la spagnola, ha fatto passi da gigante.

                              Ma non dobbiamo dimenticare i dati storici che sono passati dalle pandemie precedenti, cosa ci hanno insegnato.

                              Che non sia piacevole sentirselo dire ? una cosa comprensibile, ma star qui a prenderla come catastrofista, quando ha riportato link e dati oggettivi mi sembra alquanto fuoriluogo.

                              Oltretutto i miei complimenti per la puntualit? dei link e lo sbattimento nella ricerca.

                              Aggiungo che, la pandemia del Covid cesser? matematicamente solo all'arrivo del vaccino, in quanto il nostro modello di vita impedisce una chiusura ed isolamento totale di ogni individuo per 2-3 settimane (in linea teorica basterebbe tenere ogni individuo distante dall'altro per questo lasso di tempo)

                              Il vero problema, e paura, a mio avviso, ? che non vengano fuori nuove varianti di questo virus che, essendo a RNA, ha grande capacit? di mutazione. La quale, dipende direttamente dal numero di passaggi e replicazioni.

                              Per questo ? importane non farlo girare.

                              Per la scienza, i Coronavirus che abitano nei pipistrelli, o serpenti che dir si voglia, sono circa un centinaio, e questo ? il primo che riesce a diventare pandemico, grazie al lento periodo di incubazione. Virus molto + aggressivi, da un'evoluzione temporale dei sintomi di pochi gg, si autoestinguono, in quanto i portatori non riescono fisicamente ad andare in giro ad infettare altri individui.

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                                #30
                                Qui nel frattempo si danno da fare https://www.progettoitalianews.net/n...mo-e-efficace/

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