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Corona Virus BEI CAZZI capitolo VII

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    #151
    Originally posted by moreno.44 View Post


    Roma, lunghe file da Primark: “Paura del Covid-19? Vince lo shopping"



    per la serie facciamo morire l'economia italiana ma i centri commerciali dei grandi gruppi e delle multinazionali teniamoli pure aperti che tanto i coxlioni che fanno ore di fila per il black friday non mancano mai...
    Ma se gli Italiani vogliono quello , perchè tu dovresti imporgli i negozietti ?

    Questo concetto mi sfugge ...

    Cioè in piena pandemia gli ITaliani fanno la fila pur di entrare in un nuovo centro commerciale con i soliti negozi delle solite marche . Quindi da qui si evince quanto morbosa è la voglia degli Italiani di calpestare la propria salute pur di entrare in un centro commerciale . E per quale motivo tu dovresti imporre ai cittadini di tornare a qualche decennio fa quando si andava di negozio in negozio ?

    Ai tempi c'era più tempo libero quindi la gente aveva tempo di spendere tempo per andare di negozio in negozio chiaccherando con i passante o i vicini di ogni negozio . Era un'altra vita migliore o peggiore non so ma sicuro differente .

    E' come se vai in un villaggio di indigeni africa piuttosto che altre zone remote del pianeta dove la "civilizzazione occidentale non è arrivata" . Metti loro un centro comerciale dove c'è tutto .

    E sta gente che minkia fa tutto il giorno ? Le donne hanno la loro mezza giornata dove prendono la cesta e vanno in compagnia con l'amica a prendere l'acqua o il cibo ... poi tornano al villaggio e cucinano insieme ... il tempo passa e sono in compagnia .
    Qui ci si alza al mattino si corre , si corre , arrivati al lavoro si fa di fretta perchè ci sono le tempistiche di consegna, poi si corre a casa perchè è tardi per far da mangiare e via dicento tutto in frenesia ... Giusto ? Boh . Sbagliato ? Boh . Sicuro è che gli Italiani preferiscono andare al centro commerciale piuttosto che passare di negozio in negozio con la calma .

    Poi comunque se un negozio offre qualcosa di qualità superiore, il modo di sopravvivere lo trova .
    Ho un mio amico che coltiva verdura ed ha aperto un negozio in Milano : mi diceva che guadagna 10 volte con quel negozio piuttosto che lavorare con 5 rivenditori qui in campagna . Lui fa l'uno e l'altro ma dati alla mano questi sono i conti .

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      #152
      Originally posted by Lele-R1-Crash View Post

      Beh ma il controllare telelavoro deve essere un requisito quasi scontato . Senza controllo che lavoro è ???

      A mio modo di vedere il telelavoro può sussistere solo in condivisione dei monitor o comunque con una sorveglianza trasparente . Diversamente io non lo definisco lavoro .
      Io ho collaborato per anni con un commercialista, che mi ha formato a suon di insulti e calci nel culo quando qualcosa non andava bene, ora ho cambiato lavoro e sono in Smart working da quando ho praticamente iniziato, abbiamo fatto anche delle call conference per parlare di telelavoro, per vedere di mettere in piedi una policy aziendale, per quello che é stata la mia formazione io non concepisco nemmeno che ci debba essere controllo da remoto o sorveglianza, io ho sempre lavorato per obiettivi, c’è una scadenza? Un compito o un adempimento da portare a termine entro il giorno X? Non conta quanto lavori o come ci arrivi, conta che arrivi al risultato. È così bisognerebbe ragionare ed essere valutati, se uno in telelavoro dorme per 4 ore, e il resto delle 4 ore riesce a fare tutto puntualmente secondo me non c’è alcun problema.

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        #153

        27 nov 20:20

        Iss: in 12 Regioni Rt sopra 1, Lombardia e Toscana 1,24

        Dodici regioni con indice di trasmissibilità Rt sopra a 1. In testa Lombardia e Toscana con 1,24. Seguono il Veneto con 1,23, la Basilicata con 1,22, il FVG con 1,17, il Molise con 1,12, l'Abruzzo e l'Emilia Romagna con 1,11, la Puglia con 1,06, la Sicilia 1,05, la Provincia Autonoma di Bolzano con 1,03, e la Valle dAosta con 1,01. Questi i dati contenuti nel Monitoraggio Fase 2 (DM Salute 30 aprile 2020) relativi alla settimana 16-22 novembre 2020 (aggiornati al 25 novembre 2020), su una media di 14 giorni. Il Lazio è a 0,96, la Calabria e la Campania 0,94.


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          #154

          Il ministro Speranza ha modificato la suddivisione dell'Italia in fasce per contrastare la diffusione del coronavirus. Così da domenica le Regioni Lombardia, Piemonte e Calabria non saranno più zona rossa bensì arancione; se ristoranti e locali resteranno chiusi verrà invece permesso lo spostamento dei cittadini all'interno di un Comune. Dad solo per le superiori. Negozi aperti. Area gialla per Liguria e Sicilia.




          Chi resta in zona rossa Nella nuova ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, in vigore dal 29 novembre, restano in zona rossa Toscana, Abruzzo, Valle d'Aosta, Campania e la Provincia di Bolzano. Rinnovate le misure già in vigore anche per Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche e Toscana.

          Fontana: "Non è un liberi tutti" "I negozi verranno riaperti, la scuola media verrà svolta in presenza e all'interno del Comune si potrà circolare liberamente senza dover portare l'autocertificazione con sé", ha spiegato il governatore Fontana. "In una situazione in cui il virus c'è ed è ancora pericoloso, dobbiamo ribadire e insistere perché quei comportamenti attenti e rispettosi delle regole devono essere ancora mantenuti. Bisogna far capire a cittadini che non è iniziata la stagione del liberi tutti".

          Toti: "Non sprechiamo questa situazione" "Grazie al grande sforzo del nostro sistema sanitario, ai tanti sacrifici dei liguri e di tutti noi, i dati in questi giorni sono sensibilmente migliorati e ci hanno portato a questo risultato che mi ha appena comunicato il ministro Speranza", ha spiegato il governatore Toti. "Non sprechiamo questa occasione. Rispettiamo con rigore le regole per migliorare ulteriormente la nostra situazione, senza dover tornare indietro. Uniti ce la faremo, siamo sulla strada giusta".

          Cirio: "Notizia positiva, la strada è quella giusta" Il passaggio del Piemonte a zona arancione è "una notizia positiva che è il frutto di tanti sacrifici dei piemontesi e del grande lavoro dal nostro sistema sanitario", commenta il presidente Alberto Cirio. "Un passo importante perché permetterà a molte nostre attività commerciali di
          riaprire già da questa domenica - aggiunge - ma che dobbiamo vivere con grande senso di responsabilità. Non possiamo sprecare questo grande sforzo, non possiamo permetterci di tornare indietro. La strada è quella giusta, continuiamo a percorrerla insieme con senso di responsabilità e prudenza".

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            #155
            Originally posted by JB hsm View Post

            Io ho collaborato per anni con un commercialista, che mi ha formato a suon di insulti e calci nel culo quando qualcosa non andava bene, ora ho cambiato lavoro e sono in Smart working da quando ho praticamente iniziato, abbiamo fatto anche delle call conference per parlare di telelavoro, per vedere di mettere in piedi una policy aziendale, per quello che é stata la mia formazione io non concepisco nemmeno che ci debba essere controllo da remoto o sorveglianza, io ho sempre lavorato per obiettivi, c’è una scadenza? Un compito o un adempimento da portare a termine entro il giorno X? Non conta quanto lavori o come ci arrivi, conta che arrivi al risultato. È così bisognerebbe ragionare ed essere valutati, se uno in telelavoro dorme per 4 ore, e il resto delle 4 ore riesce a fare tutto puntualmente secondo me non c’è alcun problema.
            Beh sono concezioni differenti cmq concordo con te .

            Io vedo che per lo stesso lavoro posso giungere al risultato comunque in 10 ore. Posso farlo con dedizione ed ottenre un risultato qualitativo eccellente cosi come posso farlo sempre in 10 ore ma limitando al "quanto dovuto" .

            Guarda io vedo questo : in qualunque ambiente di lavoro vedo che ci sono responsabili , controllori dei responsabili e tutta una struttura piramidale per monitorare i lavoratori . Questo accade in fabbriche ed in aziende . Dove vedo che non c'è sufficiente controllo live , il rendimento delle persone crolla inevitabilmente per lasciar spazio al lassismo . Quando il controllo non può essere capillare ti scontri con la differenza di rendimento di un dipendente FCA con quello di una piccola/media azienda ... ed il paragone è quasi offensivo nei confronti della seconda categoria .

            Perciò venire a dire che chi lavora in smartworking si ammazza di lavoro, a me suona un pò surreale ... è un pò come in DDG che lavorano tutti decine e decine di ore lavoro con straordinari non retribuiti . Sono realtà troppo distanti da quel che riesco a vedere nelle decine di aziende che ho modo di vedere costantemente in Italia ed all'estero .

            Probabilmente o la vostra è una nicchia che io non riesco a vedere oppure tutte le aziende che vedo io sono una nicchia che voi non riuscite a veder .

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              #156

              Cenone di Natale e di Capodanno massimo in sei e soprattutto, con tracciamento dei presenti, specie per quelli che potrebbero nei giorni precedenti, aver avuto contatti con potenziali positivi. Evitare baci e abbracci sempre, sia quando si entra in casa, messa di Natale vietata, compresa l'ipotesi di anticiparne la celebrazione di un paio d'ore, e regole uniche per tutta Italia. Impianti sciistici solo in assenza di un nuovo picco di contagi dopo il 20 gennaio. Queste le linee guida sulle festività in arrivo dettate dagli esperti del Comitato tecnico scientifico al governo per impostare il Dpcm che sostituirà il testo in scadenza il 3 dicembre.


              Indicazioni nette, sottolinea il Messaggero, che rispondono al "consueto principio di massima precauzione e che riguarderanno - precisa il Cts - anche le regioni gialle". "Da parte nostra ci sarà pochissimo spazio alle deroghe rispetto alle misure attuali perché se si inizia a fare eccezioni diventa il caos", aggiungono gli esperti.

              Unica eccezione ammessa, riguarderebbe il coprifuoco ma potrebbe essere a tempo. Per i giorni di festa infatti potrebbe essere revocata. "Sarà davvero minima - avvertono - con il limite forse spostato alle 23, o anche addirittura solo alle 22.30. Nulla è deciso. Ma si punta ad una mini-estensione per consentire "un ampliamento dei percorsi di vendita" e aumentare gli orari disponibilità dei negozi al fine di evitare gli assembramenti.

              Le indicazioni saranno nazionali e riguarderanno tutti. Fuori e dentro casa. Circa i festeggiamenti natalizi, gli esperti del Cts aggiungono che e tavolate potrebbero essere consentite ma solo con un massimo di 6 partecipanti (bambini esclusi) ed esclusivamente tra parenti stretti (genitori e figli, fratelli e sorelle), a patto che prevalga il buonsenso. Ovvero che chiunque sospettasse di aver avuto un contatto con un positivo si tenga alla larga da qualsiasi occasione di socialità effettuando immediatamente un tampone per risalire la catena dei contagi e tracciare tutti i possibili anelli di congiunzione per spegnere il focolaio.

              C' è bisogno che l'attenzione sia massima e che le raccomandazioni rimangano le stesse. "Prima di iniziare a cambiare il modo con cui si pensa all'emergenza bisogna aspettare almeno due settimane dopo l'Epifania". Per il 20 gennaio infatti si teme un nuovo picco. "Se quel picco non dovesse presentarsi, ad esempio si può ragionare sul riaprire gli impianti sciistici".

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                #157
                Originally posted by mito22 View Post
                Il ministro Speranza ha modificato la suddivisione dell'Italia in fasce per contrastare la diffusione del coronavirus. Così da domenica le Regioni Lombardia, Piemonte e Calabria non saranno più zona rossa bensì arancione; se ristoranti e locali resteranno chiusi verrà invece permesso lo spostamento dei cittadini all'interno di un Comune. Dad solo per le superiori. Negozi aperti. Area gialla per Liguria e Sicilia.




                Chi resta in zona rossa Nella nuova ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, in vigore dal 29 novembre, restano in zona rossa Toscana, Abruzzo, Valle d'Aosta, Campania e la Provincia di Bolzano. Rinnovate le misure già in vigore anche per Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche e Toscana.

                Fontana: "Non è un liberi tutti" "I negozi verranno riaperti, la scuola media verrà svolta in presenza e all'interno del Comune si potrà circolare liberamente senza dover portare l'autocertificazione con sé", ha spiegato il governatore Fontana. "In una situazione in cui il virus c'è ed è ancora pericoloso, dobbiamo ribadire e insistere perché quei comportamenti attenti e rispettosi delle regole devono essere ancora mantenuti. Bisogna far capire a cittadini che non è iniziata la stagione del liberi tutti".

                Toti: "Non sprechiamo questa situazione" "Grazie al grande sforzo del nostro sistema sanitario, ai tanti sacrifici dei liguri e di tutti noi, i dati in questi giorni sono sensibilmente migliorati e ci hanno portato a questo risultato che mi ha appena comunicato il ministro Speranza", ha spiegato il governatore Toti. "Non sprechiamo questa occasione. Rispettiamo con rigore le regole per migliorare ulteriormente la nostra situazione, senza dover tornare indietro. Uniti ce la faremo, siamo sulla strada giusta".

                Cirio: "Notizia positiva, la strada è quella giusta" Il passaggio del Piemonte a zona arancione è "una notizia positiva che è il frutto di tanti sacrifici dei piemontesi e del grande lavoro dal nostro sistema sanitario", commenta il presidente Alberto Cirio. "Un passo importante perché permetterà a molte nostre attività commerciali di
                riaprire già da questa domenica - aggiunge - ma che dobbiamo vivere con grande senso di responsabilità. Non possiamo sprecare questo grande sforzo, non possiamo permetterci di tornare indietro. La strada è quella giusta, continuiamo a percorrerla insieme con senso di responsabilità e prudenza".
                Ma che strada giusta ! E' pieno di sposamenti non necessari ed anche superflui . L'Italiano a me pare si stia applicando per poter diffondere al meglio il virus.

                O si fa un Lockdown totale e ferreo oppure si convive co sto caxxo di virus .

                Ste pasticciate a metà non servono a niente .

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                  #158
                  Originally posted by mito22 View Post
                  C' è bisogno che l'attenzione sia massima e che le raccomandazioni rimangano le stesse. "Prima di iniziare a cambiare il modo con cui si pensa all'emergenza bisogna aspettare almeno due settimane dopo l'Epifania". Per il 20 gennaio infatti si teme un nuovo picco. "Se quel picco non dovesse presentarsi, ad esempio si può ragionare sul riaprire gli impianti sciistici".
                  E per forza ma più che temere è uan certezza .

                  Adesso lasciano liberi i porci di fare shopping e contagiarsi , ma poi arriva il conto dei contagi appena finito il business .

                  Io però penso che occorra della spericolatezza per andare in un centro commerciale durante le festività ...

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                    #159
                    Originally posted by JB hsm View Post

                    Io ho collaborato per anni con un commercialista, che mi ha formato a suon di insulti e calci nel culo quando qualcosa non andava bene, ora ho cambiato lavoro e sono in Smart working da quando ho praticamente iniziato, abbiamo fatto anche delle call conference per parlare di telelavoro, per vedere di mettere in piedi una policy aziendale, per quello che é stata la mia formazione io non concepisco nemmeno che ci debba essere controllo da remoto o sorveglianza, io ho sempre lavorato per obiettivi, c’è una scadenza? Un compito o un adempimento da portare a termine entro il giorno X? Non conta quanto lavori o come ci arrivi, conta che arrivi al risultato. È così bisognerebbe ragionare ed essere valutati, se uno in telelavoro dorme per 4 ore, e il resto delle 4 ore riesce a fare tutto puntualmente secondo me non c’è alcun problema.
                    E infatti così dovrebbe essere sempre. Le tue considerazioni non fanno una grinza.
                    Però prendiamo uno della pubblica amministrazione, uno, non tutti che magari non sono tutti così, uno che è abituato a farne poca anche sul posto di lavoro, a defilarsi per momenti di "pausa" più o meno lunghi, addirittura ad assentarsi per andare a fare affari suoi, ed è successo ripetutamente, uno che solitamente non lavora per obiettivi, uno già difficilmente controllabile prima, uno così in smart senza una parvenza di controllo è praticamente in vacanza perpetua.
                    Purtroppo la coscienza civile (ed anche il piacere personale, aggiungerei) del fare il proprio dovere a prescindere non è di tutti

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                      #160
                      Originally posted by Lele-R1-Crash View Post

                      Beh sono concezioni differenti cmq concordo con te .

                      Io vedo che per lo stesso lavoro posso giungere al risultato comunque in 10 ore. Posso farlo con dedizione ed ottenre un risultato qualitativo eccellente cosi come posso farlo sempre in 10 ore ma limitando al "quanto dovuto" .

                      Guarda io vedo questo : in qualunque ambiente di lavoro vedo che ci sono responsabili , controllori dei responsabili e tutta una struttura piramidale per monitorare i lavoratori . Questo accade in fabbriche ed in aziende . Dove vedo che non c'è sufficiente controllo live , il rendimento delle persone crolla inevitabilmente per lasciar spazio al lassismo . Quando il controllo non può essere capillare ti scontri con la differenza di rendimento di un dipendente FCA con quello di una piccola/media azienda ... ed il paragone è quasi offensivo nei confronti della seconda categoria .

                      Perciò venire a dire che chi lavora in smartworking si ammazza di lavoro, a me suona un pò surreale ... è un pò come in DDG che lavorano tutti decine e decine di ore lavoro con straordinari non retribuiti . Sono realtà troppo distanti da quel che riesco a vedere nelle decine di aziende che ho modo di vedere costantemente in Italia ed all'estero .

                      Probabilmente o la vostra è una nicchia che io non riesco a vedere oppure tutte le aziende che vedo io sono una nicchia che voi non riuscite a veder .
                      Diciamo che dipende dal lavoro che uno fa, per il settore nel quale lavoro non c’è un lavoro eccellente o uno scarso, c’è un lavoro fatto o un lavoro non fatto. Ecco il perché del mio ragionamento.
                      Ma sono assolutamente convinto che ci siano realtà che sono esattamente come le descrivi, quello che ho notato io passando da libero professionista a lavoratore dipendente è boh l’assoluta tranquillità con cui tutti lavorano, per alcuni adempimenti io sono rimasto collegato anche oltre l’orario normale di lavoro perché mi scocciava lasciare qualcosa a metà, e c’erano colleghi che mi dicevano di andare tranquillo che potevo farlo anche il giorno dopo... e per me é una cosa inconcepibile, ma forse perché io sono abituato diversamente...

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                        #161
                        Originally posted by springer View Post

                        E infatti così dovrebbe essere sempre. Le tue considerazioni non fanno una grinza.
                        Però prendiamo uno della pubblica amministrazione, uno, non tutti che magari non sono tutti così, uno che è abituato a farne poca anche sul posto di lavoro, a defilarsi per momenti di "pausa" più o meno lunghi, addirittura ad assentarsi per andare a fare affari suoi, ed è successo ripetutamente, uno che solitamente non lavora per obiettivi, uno già difficilmente controllabile prima, uno così in smart senza una parvenza di controllo è praticamente in vacanza perpetua.
                        Purtroppo la coscienza civile (ed anche il piacere personale, aggiungerei) del fare il proprio dovere a prescindere non è di tutti
                        Questo succede perché di fatto, sopratutto nella pubblica amministrazione, non c’è una responsabilità diretta un pensare “cazzo se non faccio questo non mi pagano la fattura”, non c’è nemmeno “il padrone della baracca” che ti fa il culo, e quindi la gente sa che comunque uno faccia il suo stipendio a fine mese se lo prende.. se tutti i dipendenti di una PA avessero lavorato qualche anno come liberi professionisti penso che ci sarebbe un efficenza decisamente diversa...

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                          #162
                          "Nei prossimi giorni sarà la stragrande maggioranza dei pensionati a riceverla. Nel giro di qualche settimana verrà poi erogata anche ai dipendenti privati e a quelli pubblici. La tredicesima mensilità quest'anno arriverà nei portafogli di 16 milioni di pensionati e di 18 milioni di lavoratori dipendenti. L'importo complessivo ammonterà a 30 miliardi di euro, 3 miliardi in meno rispetto all'anno scorso". Lo rende noto l'Ufficio studi della Cgia.

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                            #163
                            Memo....

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                              #164
                              Telelavoro?

                              l assistenza del mio cn mi sistema i casini da remoto... invece che muovere il culo da padova a Bologna

                              e se serve ci colleghiamo anche con spagna e germania

                              ho la macchina collegata a internet , posso girare sui porno mentre lavoro: al capo sai che frega? Basta gli tiro fuori i pezzi

                              ho 2 chat watsap con tecnici vari in cui discutiamo di problemi vari

                              È il progresso eh

                              e quel babbo del mio ex titolare nn voleva il cellulare a lavoro

                              infatti adesso sulla mia ex macchina fanno 3 filetti al giorno

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                                #165

                                Ristoranti chiusi a Natale e Santo Stefano. E' la decisione verso cui si starebbe orientando il governo per il prossimo Dpcm. Stando a quanto emerso, nel decreto, che sarà varato entro il 3 dicembre, verrà confermato il coprifuoco dalle 22 alle 6 di mattina.


                                Le decisioni non sono ancora state prese in maniera definitiva, anche perché le opinioni su alcune delle norme divergono: un nuovo passaggio sarà fatto con il Cts e con le Regioni, oltre che nel governo. Ma al termine di un vertice fiume del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza, venerdì sera, sembra prevalere la linea di chi vuole blindare il Natale, per limitare i rischi di una terza ondata.

                                Orario prolungati per i negozi Tra le indiscrezioni emerse anche quella di orari prolungati per i negozi, per evitare assembramenti a causa dello shopping natalizio. I negozi potranno quindi restare aperti fino alle 21 o anche oltre, purché si rispetti il coprifuoco in vigore dalle 22.

                                Verso spostamenti solo per residenti, ma si valutano deroghe Per quanto riguarda gli spostamenti, dovrebbe essere confermato il blocco della mobilità tra le Regioni, con l'esclusione della possibilità per i residenti di tornare a casa. L'intesa di massima sarebbe stata raggiunta, ma una discussione sarebbe ancora aperta e si starebbero valutando deroghe per chi abbia il domicilio in una Regione diversa da quella di residenza o per alcuni casi di ricongiungimento familiare.

                                Stando a quanto emerso, il governo sarebbe intenzionato a varare un unico Dpcm che dovrebbe valere anche per il periodo di Natale. Per le festività, però, dovrebbero essere individuate regole anti contagio specifiche: lo stop agli spostamenti tra Regioni gialle potrebbe valere non dal 4 dicembre ma a partire da un'altra data ancora da definire.

                                Quarantena per chi viene dall'estero e scuola I nodi da sciogliere sono ancora molti. Tra questi è ancora da confermare l'idea di introdurre una quarantena di 15 giorni per chi, nel periodo natalizio, rientri dall'estero. Dubbi anche sulla scuola, anche se sembra prevalere l'orientamento di chi vorrebbe riportare in classe anche le superiori da gennaio, ma il pressing della ministra Lucia Azzolina con M5s e Iv per smettere la didattica a distanza a dicembre è forte.

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