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I Bisogni di Amazon

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    #31
    no, bhe', quella di costringere il corriere a comprarsi il furgone, e figurare come padroncino, contando che e' su contratto esclusivo, la trovo una porcata.
    un amico qui di zona, che lavora per brt da anni, mi diceva che l'unica cosa che aveva all'epoca era una franchigia sugli eventuali danni... tipo, strisci la fiancata (e capita), fino a 500€ paghi tu, sopra i 500€ paga l'azienda.
    solitamente e' per coprire cose come fanalini, specchietti, roba di poco conto.

    20 anni fa conoscevo uno che lavorava nelle consegne, avevo lo studio vicino ad un bar, e lui cascasse il mondo alle 15 era li (non so se fosse ancora in orario di giro, e avesse gia' finito, o dopo aver timbrato).
    io per quel poco che son stato in poste, posso dirti che e' un mestiere ideale: orario dalle 8.20 alle 16, e' vero che non fai la pausa, ma avresti tutto il tempo per farla.
    nonostante non conoscessi le zone, dopo i primi 3 o 4 giorni da solo, son sempre tornato in orari piu' che accettabili, ma tipo anche le 14.30 volendo (poi ok, te ne stavi in giro, che tanto anche se hai un lavoro di chiusura quando torni da fare, non ci metti piu' di mezz'ora, e stare in stabilimento quando puoi startene in giro l'ho sempre trovato stupido, ma c'era gente che alle 14 era gia' li a "cazzeggiare").
    lo stipendio base, che e' il base-base del contratto nazionale (non mi ricordo quale), e' sui 1.200 (netti) al mese piu' un 100naio di euro di buoni pasto, personalmente non ho mai preso meno di 1.400 netti, senza fare cose particolari (visto poi il conguaglio ricevuto alla scadenza del contratto, in effetti devo aver fatto molto di piu' di cio' che era previsto da contratto, tfr a parte, che era minimo ovviamente vista la breve durata del contratto, ma e' stata veramente una bella sorpresa).
    tra l'altro alcuni, finendo cmq alle 16, facevano anche secondi lavori (ovviamente non proprio "dichiarati").
    tornerei al volo a lavorare nella logistica... fai la tua parte, tutto il resto non ti compete e non ti riguarda, orario ottimo, lavoro che personalmente ho trovato rilassante (non e' per tutti, lo ammetto).

    pero'... gli ho fatto cambiare le gomme di praticamente tutto il parco auto (non essendo un "titolare", mi toccava prendere auto a rotazione dell'assente di turno, quindi non hai mai il tuo veicolo), fatto cambiare giunti, fatto sistemare freni e freni a mano vari... perche' i titolari curano zero i mezzi, tanto non sono loro, e se li "ammazzano" sul giro, chi se ne frega? (a parte che poi resti senza e diventa un casino far fare le riparazioni se non hai veicoli in piu' da far girare).

    credo che per i dipendenti amazon funzioni allo stesso modo, diverso e' se si tratta delle millemila cooperative alle quali spesso si appoggiano: quelli sono i veri filibustieri.
    piccole cooperative, le classiche con i soci lavoratori, dove prendi meno del minimo edittale, nelle quali devi veramente sovraccaricare di lavoro senno' amazon ti toglie il contratto.
    ma i dipendenti diretti, di qualsiasi di queste compagnie di consegna e trasporto, se la passano bene va... non alla grande, perche' ovviamente e' un compromesso: stipendio adeguato a cio' che fai.

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      #32
      Originally posted by Larsen_EE View Post
      no, bhe', quella di costringere il corriere a comprarsi il furgone, e figurare come padroncino, contando che e' su contratto esclusivo, la trovo una porcata.
      Vedi è il concetto che non condivido .
      Chiaro che è una proposta svantaggiosa ma se una persona ha alternative rifiuta questa costrizione. Diversamente si abbassano le orecchie, la si accetta malgrado sia svantaggiosa e nel frattempo ci si impegna a trovare alternative .
      A me è capitato più di una volta in trovarmi in situazioni davvero problematiche ed è questione di tempo , anni ... ma poi se si vuole un'alternativa la si trova .
      Sempre .
      Salute a parte non c'è nient'altro che può giustificare una reiterata situazione di costrizione .

      Originally posted by Larsen_EE View Post
      un amico qui di zona, che lavora per brt da anni, mi diceva che l'unica cosa che aveva all'epoca era una franchigia sugli eventuali danni... tipo, strisci la fiancata (e capita), fino a 500€ paghi tu, sopra i 500€ paga l'azienda.
      solitamente e' per coprire cose come fanalini, specchietti, roba di poco conto.

      20 anni fa conoscevo uno che lavorava nelle consegne, avevo lo studio vicino ad un bar, e lui cascasse il mondo alle 15 era li (non so se fosse ancora in orario di giro, e avesse gia' finito, o dopo aver timbrato).
      io per quel poco che son stato in poste, posso dirti che e' un mestiere ideale: orario dalle 8.20 alle 16, e' vero che non fai la pausa, ma avresti tutto il tempo per farla.
      nonostante non conoscessi le zone, dopo i primi 3 o 4 giorni da solo, son sempre tornato in orari piu' che accettabili, ma tipo anche le 14.30 volendo (poi ok, te ne stavi in giro, che tanto anche se hai un lavoro di chiusura quando torni da fare, non ci metti piu' di mezz'ora, e stare in stabilimento quando puoi startene in giro l'ho sempre trovato stupido, ma c'era gente che alle 14 era gia' li a "cazzeggiare").
      Beh i lavori di cazzeggio e senza applicazione mentale sono apprezzati da molte persone .
      Cosi come chi svolge ed apprezza un lavoro al chiuso, non starebbe all'aperto manco per idea . Un mio amico "trumbé" è esattamente come te . Lui non titola "stupido" lavorare in ufficio o azienda ma non fa per lui e non lo farebbe se non per momentanea sopravvivenza . Io, viceversa star fuori con le intemperie , freddo, fanghiglia , sporco ecc ecc ... non lo apprezzo particolarmente .
      Lavorare senza nessuno stimolo come descrivi il servizio postale o altro che sia, è un lavoro ambito da molte persone ma io penso che o mi inventerei un secondo lavoro o ... bho ... io sciupare 8 ore tutti i giorni a fare qualcosa senza stimoli sarei sottoposto ad alienazione .

      Originally posted by Larsen_EE View Post
      lo stipendio base, che e' il base-base del contratto nazionale (non mi ricordo quale), e' sui 1.200 (netti) al mese piu' un 100naio di euro di buoni pasto, personalmente non ho mai preso meno di 1.400 netti, senza fare cose particolari (visto poi il conguaglio ricevuto alla scadenza del contratto, in effetti devo aver fatto molto di piu' di cio' che era previsto da contratto, tfr a parte, che era minimo ovviamente vista la breve durata del contratto, ma e' stata veramente una bella sorpresa).
      tra l'altro alcuni, finendo cmq alle 16, facevano anche secondi lavori (ovviamente non proprio "dichiarati").
      I famosi comunisti a parole ma evasori a parte

      Originally posted by Larsen_EE View Post
      tornerei al volo a lavorare nella logistica... fai la tua parte, tutto il resto non ti compete e non ti riguarda, orario ottimo, lavoro che personalmente ho trovato rilassante (non e' per tutti, lo ammetto).

      pero'... gli ho fatto cambiare le gomme di praticamente tutto il parco auto (non essendo un "titolare", mi toccava prendere auto a rotazione dell'assente di turno, quindi non hai mai il tuo veicolo), fatto cambiare giunti, fatto sistemare freni e freni a mano vari... perche' i titolari curano zero i mezzi, tanto non sono loro, e se li "ammazzano" sul giro, chi se ne frega? (a parte che poi resti senza e diventa un casino far fare le riparazioni se non hai veicoli in piu' da far girare).

      credo che per i dipendenti amazon funzioni allo stesso modo, diverso e' se si tratta delle millemila cooperative alle quali spesso si appoggiano: quelli sono i veri filibustieri.
      piccole cooperative, le classiche con i soci lavoratori, dove prendi meno del minimo edittale, nelle quali devi veramente sovraccaricare di lavoro senno' amazon ti toglie il contratto.
      ma i dipendenti diretti, di qualsiasi di queste compagnie di consegna e trasporto, se la passano bene va... non alla grande, perche' ovviamente e' un compromesso: stipendio adeguato a cio' che fai.
      Se un lavoro ha troppa concorrenza e ci si ostina a voler fare quel lavoro ... beh non è che occorrono scienziati per capire ste banalità

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        #33
        lele, te ogni tanto sembri vivere in realta' parallele
        a me quello che piaceva e' che la gestione e' totalmente "tua"... hai un'area, arriva il "carico", e tu devi imparare a gestirtelo, a preparare il giro, non importa con che ordine vai, poi impari che quella persona riceve spesso roba, ma e' a casa ad ora di pranzo, e allora e' inutile che gli lasci mille avvisi se passi alle 10, che non ci sara' mai... ti regoli anche su quello.

        non si tratta di lavori "da cervello spento", quelli sono in catena di montaggio, dove altri hanno gia' stabilito cosa devi fare, come devi farlo, e quanto tempo ci devi mettere... quello e' un lavoro da macchine, e spariranno gli operai umani, perche' sono lenti, costosi, ed incostanti.

        quanto al lavoro nella logistica, col cavolo che ce n'e' poco, specie in quest'anno di pandemia... il carico e' sempre maggiore, ma finche' i contratti "creativi" saranno piu' convenienti, specie per i sindacati, avrai sempre una carenza di personale "come si deve".

        il discorso dei "finti padroncini" in realta' non sarebbe manco legale: non puoi essere monocommessa... rischi anche noie col fisco... e l'azienda ti dice semplicemente "cazzi tuoi, non ti vietiamo di lavorare anche per altri" (certo, e quando? che sei fulltime...?).

        tu mi ricordi quel personaggio di albanese (era lui?), quello del nonno che ha fatto il capannone, il padre che ha fatto il capannone piu' grande, e lui che fa il capannone piu' grande ancora...
        tu apprezzi le 4 pareti dove si sta comodi e non ci si sporca, io non le sopporto piu', perche' quelle 4 pareti, quelle delle "reponsabilita'" che non ti mollano manco quando esci da li, quelle che vai sempre nello stesso posto, sempre alla stessa ora, vedi sempre le stesse facce, fai sempre le stesse cose... bhe', quello ti uccide.

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          #34
          Originally posted by Larsen_EE View Post
          lele, te ogni tanto sembri vivere in realta' parallele
          Beh ... la mia realtà è limitata alle aziende che conosco in queste 4 nazioni che frequento e con cui lavoro .
          Ma io pure ho l'impressione che tu e molti altri vedete tutto grigio scuro dove ci sono diverse realtà .
          Rassegnarsi è legittimo ma è pure plausibile che io non sia della vostra idea . Se piglio un furgone e mi pagano poco non mi metto a frignare perchè mi pagano poco ma prima mi autotitolo io per l'errata scelta e poi mi do da fare per cambiare strategia .
          Se invece per te è normale continuare a lavorare in condizioni svantaggiose e piangersi addosso ... ambè ... son punti di vista .

          Originally posted by Larsen_EE View Post
          a me quello che piaceva e' che la gestione e' totalmente "tua"... hai un'area, arriva il "carico", e tu devi imparare a gestirtelo, a preparare il giro, non importa con che ordine vai, poi impari che quella persona riceve spesso roba, ma e' a casa ad ora di pranzo, e allora e' inutile che gli lasci mille avvisi se passi alle 10, che non ci sara' mai... ti regoli anche su quello.
          Beh ... anche i lavori più semplici o umili hanno ottimizzazioni da fare e solo chi li svolge capisce bene i dettagli .
          Il tuttofare che abbiamo in azienda ha tanti di quegli accorgimenti che occorrerebbe un manuale per trasmetterli ad un neolaureato

          Originally posted by Larsen_EE View Post
          non si tratta di lavori "da cervello spento", quelli sono in catena di montaggio, dove altri hanno gia' stabilito cosa devi fare, come devi farlo, e quanto tempo ci devi mettere... quello e' un lavoro da macchine, e spariranno gli operai umani, perche' sono lenti, costosi, ed incostanti.
          mmh mmh ... si concordo con te ma non generalizzerei perchè anche nei lavoratori di Amazon c'è una componente umana cosi come nei lavoratori in produzione .
          La robotizzazione va bene dove ci sono i numeri . Se devi produrre 1000 pezzi, la robotizzazione è un costo anche solo pensarci . Se devi produrne un milione anno, allora l'automazione è l'unica via percorribile per un bravo imprenditore .

          Originally posted by Larsen_EE View Post
          quanto al lavoro nella logistica, col cavolo che ce n'e' poco, specie in quest'anno di pandemia... il carico e' sempre maggiore, ma finche' i contratti "creativi" saranno piu' convenienti, specie per i sindacati, avrai sempre una carenza di personale "come si deve".
          Non capisci il concetto : la domanda e l'offerta regolano anche le assunzioni . Se c'è tanta gente che vuol lavorare nella logistica, vien da se che l'offerta economica è bassa da fame . Se ad un operatore specializzato si propone uno stipendio di 1'200 Euro mese, ma anche 1'500 quello si mette a ridere o forse si sente anche offeso per l'indecenza della proposta . Se ad un dipendente logistico di offre 1'500 Euro mese potrebbe anche fare salti di gioia . Perchè ? I logistici sono sostituibili in qualche giorno, un lavoratore specializzato richiede anni di formazione . Semplice .

          Originally posted by Larsen_EE View Post
          il discorso dei "finti padroncini" in realta' non sarebbe manco legale: non puoi essere monocommessa... rischi anche noie col fisco... e l'azienda ti dice semplicemente "cazzi tuoi, non ti vietiamo di lavorare anche per altri" (certo, e quando? che sei fulltime...?).
          Legale o non legale capita a tutti . Pensa che tra i miei molti clienti ne ho uno che se lavoro per lui, l'altro suo "vicino" di casa non mi da lavoro per quel tempo e me lo dice pure apertamente che se lavoro per l'uno non posso farlo per l'altro (e non sono concorrenti ma sono pure parte della stessa holding ...)

          Originally posted by Larsen_EE View Post
          tu mi ricordi quel personaggio di albanese (era lui?), quello del nonno che ha fatto il capannone, il padre che ha fatto il capannone piu' grande, e lui che fa il capannone piu' grande ancora...
          tu apprezzi le 4 pareti dove si sta comodi e non ci si sporca, io non le sopporto piu', perche' quelle 4 pareti, quelle delle "reponsabilita'" che non ti mollano manco quando esci da li, quelle che vai sempre nello stesso posto, sempre alla stessa ora, vedi sempre le stesse facce, fai sempre le stesse cose... bhe', quello ti uccide.
          No , in realtà io ho diversificato e non sono sempre in Italia cosi come non sono sempre in lombardia e cosi come non vedo sempre le stesse facce .
          Cocnordo con te che la routine uccide ed è per questo che l'ho sempre combattuta . Detesto le routine ed ho voglia di crearmi sempre nuovi stimoli .
          Mi sto tuffando anche in una nuova attività scollegata da quella che ho imparato da piccolo ... questo pèer diletto mio ma anche per sicurezza imprenditoriale (se non tira l'uno, mi salvo con l'altro)

          Quanto non ne avrò più, farò come una nota azienda di freni in ambito moto : vedo ad altri e mi dedico ad altre attività differenti .

          Tranquillo che non sono stigmatizzabile come dici ... la vita è una e corre cosi veloce che non ci si può fermare alla routine !

          Hai ciccato analisi Larsen ... non è che siccome non mi piace fare il postino, allora la mia vita è noiosa ... ma anche no .

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            #35
            non hai capito il senso...
            per 25 anni mi sono occupato di terziario, dalle certificazioni iso inizialmente, per poi passare alla comunicazione (grafica ecc.ecc.).
            e ovviamente essendo io uno, se lavoro per uno, non posso lavorare per un altro... alla fine e' la vita del consulente.
            ma, alla fine dell'anno non sono mai arrivato con un "monocommessa", per ovvie ragioni: come in ogni mercato, il cliente puo' chiudere, o semplicemente decidere di cambiare fornitore, e se tu sei monocommessa, sei morto.
            quindi si impara anche a dire no, quando ovviamente stai seguendo piu' clienti, e uno ti chiede piu' lavoro del solito (perche' materialmente non e' possibile portarlo avanti).

            il fatto e' che tu, e grossa parte della classe dirigente politica e non solo, non vi rendete conto che oggi la "classe media", quella che lavora, e che si mette nelle condizioni di diversificare per far fronte ad imprevisti, o anche solo perche' si diverte, e' sostanzialmente sparita.
            ci sono migliaia di persone per poche centinaia di posti di lavoro mediamente... ed e' buon gioco di qualsiasi azienda abusare di contratti "legali" a proprio vantaggio, per avere un ricambio costante di personale, sempre "motivato" dal miraggio di un lavoro a tempo indeterminato, che quindi ti lavora di piu', e meglio, di quelli fissi, ormai "seduti" su posizioni sicure e comode. (e spesso ormai intoccabili)

            il problema che non vedi e' che queste aziende di fatto ti ricattano: o ti apri la p.iva e ti fai carico dei mezzi, o non lavori.
            cosi' ci siamo trovati invasi di aziende dell'est, con contratti dell'est, e trasportatori dell'est, e se e' vero che anche solo 30 anni fa fare il trasportatore ti permetteva di condurre una vita piacevole (ammesso che ti piaccia il lavoro s'intende), oggi no... tra costi per il rinnovi delle patenti, assurdi e solo in italia (se sei a contratto bulgaro, non ti viene ovviamente richiesto, con patente conseguita laggiu'), e contratti capestro come quello della p.iva, il mercato del lavoro e' a puttane.

            lele, tu sei uno di quelli che chiamo "malati di lavoro", vivono per lavorare, e gli piace, son scelte rispettabilissime... io invece quella fase l'ho superata, non so quando o cosa sia successo, ma lavoro per vivere, e se potessi francamente non dover pensare ad uno stipendio, lavorerei cmq, ma per fare cio' che mi piace (e sarei ugualmente produttivo: lavoro molto meglio quando non mi interesso del compenso, che sia lo stipendio o una fattura).
            la vita non e' lavorare il piu' possibile per permettere ad un consiglio di amministrazione di fare dividendi... non me ne frega un tubo... lavoro per le mie esigenze, e quando ho soddisfatto quelle, preferisco farmi una passeggiata, piuttosto che "cercare nuove opportunita'".
            tanto nella tomba non ti porti nulla... puoi essere musk... (che tra l'altro e' uno che lavora per hobby, e si diverte, e fa solo quello che gli piace, ma e' un privilegiato, oltre che particolarmente furbo, visto come ha fatto i soldi inizialmente).

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              #36
              Mah ... boh ... malato di lavoro ? Boh ... Un pilota di moto che vive con le gare è malato di lavoro ? Eppure deve lavorare sempre anche se fa quelc he gli piace .
              Perchè uno non può amare altri lavori oltre al motociclismo ?

              Mai vi capirò io .... rispetto le scelte di voi che vivete per le passeggiate ma rimane che non capisco .

              Dividendi ? Soldi nella tomba ? Direic he hai capito più o meno niente del mio approccio lavorativo ma ... beh magari in separata sede .
              Di sicuro quando si fanno delle scelte che comportano impegni verso altre persone, non reputo accettabile cambiare idea lungo il percorso e lasciare le macerie ad altri . Pertanto la responabilità la si conosce prima e va mantenuta .

              Non so cosa intendi tu per nuove opportunità ma cosi come per te il postino era un lavoro attraente, per me una nuova tecnologia sofisticata può essere attraente . Per te è attraente non avere impegni lavorativi mentre per me potrebbe esserlo imparare e sviluppare un nuovo lavoro . Per te è attraente fare una passeggiata mentre per me è attraente fare un viaggio magari un pò inusuale ... ora che ne avevo le carte ben disposte è arrivato sto caxx di virus che mi ha guastato i piani . Ambè ... pazienza .

              NOn c'è una ricetta di vita giusta ... ognuno si cerca la sua strada . Ho incontrato prima mia cuGGGGGina ... uan decina d'anni meno di me e mi ha detto che partirà per 5 mesi in India . Lei vive per fare del bene (partendo da una base economica ereditaria tale da non doverle imporre di lavorare) . Ognuno ha le sue carte e se le gioca come meglio crede .

              Io dico che ogni scelta è buona purcheè non lede nessuno e genera entusiasmo di vita ! Quando al mattino non ci si sveglia ringraziando il fato per un nuovo giorno da vivere, significa che occorre cambiare qualcosa .


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