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Mar?, rischio di PENA DI MORTE

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    #46
    Originally posted by brucche View Post
    la spiacevole vicenda ha in se' qualcosa di poco chiaro e nessuno ce la racconta giusta.......premesso che sono contrario all'istituto della pena di morte,ora vi chiedo se qualcuno fa un po' luce e chiarezza sull'accaduto......hanno o non hanno ammazzato 2 pescatori??l'hanno scambiati per pirati?........proviamo a capovolgere i fatti geograficamente....due maro' indiani sparano e uccidono due pescatori di mazzara del vallo.....anche se erano qui per accordi internazionali e d'accordo con il governo italiano,come ci saremmo comportati noi??.....insomma possono due militari che sbagliano bersaglio passarla liscia e tornare nel proprio paese considerati degli eroi??ditemelo perche' non ce sto a capire nulla e di certo i media ormai omologati dal governo delle larghe intese non mi aiutano....vediamo se il potente forum,mi aiuta.....grazie....brucche
    forse ti posso aiutare....se torniamo indietro qualche anno....

    come ? andata a finire con l' aereo militare USA che ha tranciato i cavi della funivia provocando dei morti ITALIANI?

    a memoria, ma forse mi sbaglio, mi sembra che sia stato processato dai militari USA.....

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      #47
      Originally posted by ciccio 14 View Post
      ace io al tuo posto non perderei pi? tempo a rispondere hai komunistoni tornati dalle ferie forzate tanto loro non sono nazionalisti per loro siamo tutti uguali al mondo!!!
      ciccio, dato che dici di amare tanto l'Italia, non sarebbe il caso d'imparare a scrivere IN ITALIANO?

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        #48
        Originally posted by tex View Post
        forse ti posso aiutare....se torniamo indietro qualche anno....

        come ? andata a finire con l' aereo militare USA che ha tranciato i cavi della funivia provocando dei morti ITALIANI?

        a memoria, ma forse mi sbaglio, mi sembra che sia stato processato dai militari USA.....
        forse siamo stati trattati da colonia dagli ammerigani?
        forse gli indiani non vogliono fare la nostra fine?:gaen:

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          #49
          Originally posted by rna View Post
          ciccio, dato che dici di amare tanto l'Italia, non sarebbe il caso d'imparare a scrivere IN ITALIANO?
          l'importante sono le ideologie:gaen::gaen::gaen: poi l'errore ci sta

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            #50
            Originally posted by ciccio 14 View Post
            l'importante sono le ideologie:gaen::gaen::gaen: poi l'errore ci sta
            amo le ideologie (tutte) come dei cocci di vetro nelle mutande:gaen:

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              #51
              Originally posted by rna View Post
              forse siamo stati trattati da colonia dagli ammerigani?
              forse gli indiani non vogliono fare la nostra fine?:gaen:
              non sto scrivendo quello.....

              il problema ? che loro fanno come cazz vogliono..... SEMPRE.....

              ? solo che mi dispiace moltissimo vedere 2 militari nostri connazionali, in servizio,

              che ne fanno le spese x i loro schifosi traffici...... dove il loro unico tornaconto sono i soldi......

              sono 2 anni che sono abbandonati in mano a gente che vuol fare vedere che lo hanno sotto grosso

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                #52
                Originally posted by rna View Post
                amo le ideologie (tutte) come dei cocci di vetro nelle mutande:gaen:
                caxxi tua.....

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                  #53
                  Originally posted by tex View Post
                  non sto scrivendo quello.....

                  il problema ? che loro fanno come cazz vogliono..... SEMPRE.....

                  ? solo che mi dispiace moltissimo vedere 2 militari nostri connazionali, in servizio,

                  che ne fanno le spese x i loro schifosi traffici...... dove il loro unico tornaconto sono i soldi......

                  sono 2 anni che sono abbandonati in mano a gente che vuol fare vedere che lo hanno sotto grosso
                  e perch? invece di prendercela con i veri colpevoli si cerca la scontro con un'altra nazione?
                  raccontalo ad ace, ciccio ecc ecc...:gaen:

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                    #54
                    Finmeccanica ti dice nulla RNA?

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                      #55
                      Originally posted by Icy24 View Post
                      Finmeccanica ti dice nulla RNA?
                      a me tanto...
                      mi evoca una controllata statale che produce elicotteri... ed a te?
                      Io dico puliamo il pattume di casa nostra invece di fare i burattini idioti di chi soffia sull'odio alimentandolo con un nazionalismo falso e da 4 soldi.

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                        #56
                        Originally posted by rna View Post
                        e perch? invece di prendercela con i veri colpevoli si cerca la scontro con un'altra nazione?
                        raccontalo ad ace, ciccio ecc ecc...:gaen:
                        io non cerco assolutamente lo scontro con nessuno, ci mancherebbe

                        mi girano le 00 di come si sta evolvendo il caso.

                        evidentemente, converrai con me, che ci sono interessi "occulti" ai pi? e che ne stanno facendo le spese i 2 malcapitati che si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato.

                        non nego che la mia soluzione alla presunta incapacit? di gestire la situazione che si ? creata, sia un pelino indigesta ad entrambe le parti.

                        i 2 militari probabilmente (e tengo a precisare il probabilmente) stavano solo eseguendo degli ordini impartiti dai loro diretti superiori.

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                          #57
                          La questione dovrebbe essere semplice: i mar? sono stati mandati dallo stato italiano, quindi sono loro dipendenti, quindi dovrebbe essere il datore di lavoro a rispondere delle loro azioni e poi vedersela con loro.
                          Io al posto dei 2 militari mi sarei sentito tradito...

                          P.s. Rna eri pi? piacevole da leggere quando eri bannato

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                            #58
                            La vicenda della Enrica Lexie e dei due Mar? nel diritto internazionale - Controversia tra Italia e India sull

                            1.- Verso la met? di febbraio del 2012, due fucilieri della marina militare italiana, appartenenti al Battaglione San Marco – che denominiamo da ora in poi mar? –, i quali si trovavano a bordo della nave petroliera Enrica Lexie, con il compito di proteggerla da attacchi di pirati, sparavano contro un peschereccio con a bordo undici persone che avevano confuso per dei pirati, cagionando la morte di due pescatori. Sono state fatte delle dichiarazioni secondo cui i due pescatori indiani non sono stati uccisi dai due mar?, ma dalle forze di sicurezza di un’altra petroliera che si trovava nello stesso luogo. Altra dichiarazione, secondo la quale la presenza italiana rappresenta il prodotto della prassi affaristica illecita ed il tentativo di tenere lontano il made in Italy dall’India per favorire i gruppi politici locali.
                            Ci sono anche questioni attinenti l’esatta locazione dove ? avvenuto l’incidente, se si ? consumato nella acque internazionali oppure nelle acque interne dell’India. Dopo l’incidente, le autorit? indiane non hanno esitato a fermare la petroliera Enrica Lexie, battente bandiera italiana, convincendola ad entrare nel porto di Kochi, dove hanno proceduto al fermo dei due mar? per interrogarli e, dopo aver valutato le responsabilit? su chi ha sparato, accusarli del reato di omicidio.
                            Le autorit? italiane, a loro volta, hanno posto in risalto il fatto che l’India non aveva alcuna giurisdizione in merito all’accaduto e, quindi, che solo l’Italia aveva la esclusiva giurisdizione sui propri organi ufficiali che operavano per la sicurezza dell’Enrica Lexie e questo in base ad un principio generale storicamente e comunemente riconosciuto dall’ordinamento internazionale – e, da ultimo, sancito nell’articolo 87 della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982 – secondo cui nelle acque internazionali lo Stato della bandiera ? il solo soggetto normalmente legittimato ad esercitare poteri coercitivi nei confronti delle navi iscritte nei propri registri.
                            Le autorit? indiane facevano presente alle autorit? italiane che spettava a loro l’esercizio della giurisdizione, in base al loro ordinamento interno. Il luogo dove ? avvenuto l’incidente costituisce il punto cruciale per comprendere la natura della controversia tra i due soggetti di diritto internazionale. A parere delle autorit? italiane, visto che la petroliera Enrica Lexie si trovava in alto mare al momento dell’accaduto, le Corti indiane non erano competenti nel giudicare i due mar?, secondo il diritto internazionale.
                            Questa disputa tra i due Stati opera alcuni differenti punti: il primo, se l’esercizio di giurisdizione da parte dell’India viene inibito dalle rilevanti norme di diritto internazionale generale; il secondo, se l’inseguimento e il fermo della Enrica Lexie in acque internazionali era ammissibile; e, il terzo, se questo priva i tribunali interni indiani ad applicare la loro giurisdizione.
                            Il primo punto pu? essere risolto dando uno sguardo alle fonti standard del diritto internazionale generale come, a titolo di esempio, i trattati e la consuetudine. Classicamente lo jus cogens o, meglio, il diritto internazionale consuetudinario disciplina l’esercizio della giurisdizione secondo cui ciascuno Stato potrebbe esercitarla in ogni momento, tranne dove si presenta una norma che la vieta. Su questo punto si espresse gi? la Corte Permanente di Giustizia Internazionale, prima della nuova Corte Internazionale di Giustizia, la quale affront? un simile caso nel 1927, sottolineando che lo Stato nazionale della nave, dove ci furono anche dei morti, aveva tutto il diritto di esercitare la giurisdizione perch? il reato si consum? sul territorio di quello Stato, visto che la nave era, in un certo senso, considerato lembo territoriale.
                            Questo principio trova la sua recente espressione nello jus cogens noto come il principio del fine territoriale. Gli altri principi del territorio sono quello soggettivo, quello della nazionalit? attiva, della personalit? passiva, dell’universalit?, della protezione e, possibilmente, quelli degli effetti dottrinali. Gli Stati, pertanto, sono liberi di limitare l’esercizio della propria giurisdizione merc?, inter alia, accordi internazionali siglati.
                            Gran parte degli Stati, che costituiscono la vita della societ? internazionale, dopo la decisione della Corte Permanente di Giustizia Internazionale inerente l’affare Lotus tra Francia e Turchia del 1927, si sono riuniti a Montego Bay nel 1982 per dar vita alla Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare, firmandola ed invertendo la decisione dell’affare Lotus.
                            Si menzioni il fatto che sia il governo italiano che quello indiano hanno ratificato e firmato questo trattato del 1982, per cui sono a tutti gli effetti vincolati ad esso.
                            [B]L’articolo 97 paragrafo 1 della Convenzione di Montego Bay sul Diritto del Mare enuncia che in caso di abbordo o di qualunque altro incidente di navigazione nell'alto mare, che implichi la responsabilit? penale o disciplinare del comandante della nave ovvero di qualunque altro membro dell'equipaggio, non possono essere intraprese azioni penali o disciplinari contro tali persone, se non da parte delle autorit? giurisdizionali o amministrative dello Stato di bandiera o dello Stato di cui tali persone hanno la cittadinanza.[/B[ Questo articolo va applicato esclusivamente ai casi di collisione ed incidenti di navigazione nelle acque internazionali, ad esclusione di altri eventuali casi. La Convenzione di Montego Bay sul Diritto del Mare inibisce l’esercizio di giurisdizione su atti che cagionano una collisione che avviene su una altra nave battente bandiera di un altro Stato, fondandosi, pertanto, sul principio oggettivo territoriale.
                            La norma generale inerente la giurisdizione in acque internazionali ? sancita nell’articolo 92, secondo cui le navi battono la bandiera di un solo Stato e, salvo casi eccezionali specificamente previsti da trattati internazionali o dalla presente Convenzione, nell'alto mare sono sottoposte alla sua giurisdizione esclusiva. Purtroppo, questa norma non specifica in modo netto la giurisdizione penale su atti che avvengono su una nave e si concludono su di un’altra nave. Essa fa riferimento soltanto alla giurisdizione sulle navi e si riferisce, in larga misura, all’autorit? di fermare la nave nelle acque internazionali e di condurre l’attivit? di polizia giudiziaria a bordo. Sempre l’articolo 92 pu? essere letto per comprendere l’esclusione della applicazione all’approccio dell’obiettivo territoriale della giurisdizione, facendo riferimento ai casi eccezionali. Il problema di quest’approccio sta nel fatto che, secondo la teoria oggettiva, lo Stato nazionale della nave, dove ? stato commesso il crimine, non esercita la giurisdizione sulla nave in cui il crimine ha avuto il suo inizio. L’India ha sempre ritenuto di dover esercitare il proprio diritto di considerare crimini quelle attivit? che si manifestano o si sono manifestati, se pur parzialmente, sul suo territorio. Il contenuto della norma, presente nell’articolo 92, indica come prevenire gli Stati dall’esercizio della giurisdizione su eventi che accadono a bordo di una nave in acque internazionali e che batte la bandiera di un altro Stato. In aggiunta, va sottolineato che la norma, di cui all’articolo 97, inerente la collisione, sarebbe superflua, se l’articolo 92 fosse intesa come esclusione della competenza giurisdizionale in tutti i casi, dove il reato viene commesso a bordo di un’altra nave.
                            Gli estensori della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare non tennero in considerazione o, meglio, esclusero la giurisdizione solamente nei casi di collisione ed incidenti di navigazione, asserendo, in conclusione, che in altri casi la giurisdizione ? consentita.
                            Estendere la giurisdizione indiana su reati che vengono commessi su navi che battono bandiera indiana ? conforme con l’attuale prassi giurisdizionale riguardanti i reati che hanno il loro inizio nel territorio di uno Stato e sono commessi o parzialmente compiuti nel territorio di un altro Stato. Le Corti indiane andrebbero intese come aventi la giurisdizione sui due mar? basata sulla mancanza di ogni esplicita inibizione della Convenzione di Montego Bay del 1982 sull’esercizio del principio dell’obiettivo territoriale ed il fatto che la prassi giurisdizionale attuale di solito sostiene l’esistenza di alcune giurisdizioni in determinati casi.
                            Competente a prescrivere comportamenti ?, ovviamente, una questione separata dal se perseguire o meno la petroliera Enrica Lexie in acque internazionali, ed era consentito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare. Questo secondo problema concerne l’autorit? di uno Stato di trattenere una nave in acque internazionali. L’articolo 111 paragrafo 1 della Convenzione di Montego Bay del 1982 enuncia che ? consentito l’inseguimento di una nave straniera quando le competenti autorit? dello Stato costiero abbiano fondati motivi di ritenere che essa abbia violato le leggi e i regolamenti dello Stato stesso. L’inseguimento deve iniziare quando la nave straniera o una delle sue lance si trova nelle acque interne, nelle acque arcipelagiche, nel mare territoriale, oppure nella zona contigua dello Stato che mette in atto l’inseguimento, e pu? continuare oltre il mare territoriale o la zona contigua solo se non e` interrotto.
                            L’esatta locazione della petroliera italiana Enrica Lexie, al momento dell’inseguimento iniziato – se al di l? del mare territoriale –, pu? essere considerato come un violare i diritti nella zona dell’alto mare, in cui la nave italiana si trovava in quel momento. Nonostante tutto, alcune cose possono essere evidenziate con certezza. Le autorit? indiane non avevano alcun diritto di inseguire la nave Enrica Lexie, visto che i presunti atti di omicidio sono avvenuti oltre il loro mare territoriale e, quindi, in aree non soggette alla sovranit? dello Stato indiano. Contrariamente, a parere di chi scrive, essi avevano pienamente il diritto e l’autorit? di fermare la nave battente bandiera italiana, solamente se l’incidente fosse accaduto nelle loro acque territoriali. A maggior ragione, visto che la nave italiana era stata trattenuta in modo inappropriata nel porto di Kochi per alcuni mesi – il suo rilascio ? avvenuto agli inizi del mese di maggio –, le autorit? indiane sono in dovere nel risarcirla per ogni perdita giornaliera. Ci? ? sancito proprio nel paragrafo 8 dell’articolo 111, sempre della Convenzione di Montego Bay del 1982, secondo cui una nave che abbia ricevuto l’ordine di fermarsi o sia stata sottoposta al fermo fuori dal mare territoriale in circostanze che non giustificano l’esercizio del diritto di inseguimento verr? indennizzata di ogni eventuale perdita o danno conseguente a tali misure. Ma questo non ha ancora risolto il problema della giurisdizione indiana circa la detenzione dei due fucilieri della marina militare, che sono tuttora, anche se in parte liberi, in attesa della decisione dell’alta Corte indiana per il loro via dal territorio indiano.
                            L’ultima problematica concerne la questione inerente i tribunali indiani se sono autorizzati ovvero abbiano titolo a processare i due mar? – o fucilieri della marina militare italiana – per l’accusa di omicidio, in cui si suppone pure che l’India abbia violato una serie di norme di diritto internazionale proprio attraverso il fermo della petroliera battente bandiera italiana e l’arresto dei due organi ufficiali. La risposta dell’India non pu? che sembrare positiva come questione di diritto. Sebbene non viene dibattuto, generalmente, il procedimento giudiziario di un individuo sar? legale anche nel momento in cui quella persona sia stata data in custodia alla Corte indiana con strumenti illeciti. La Camera straordinaria del Tribunale cambogiano, ad esempio, ha esplicitamente riconosciuto tale dottrina, mentre il Tribunale internazionale per i crimini di guerra in Ruanda ne ha gi? dibattuto.
                            Non pare esserci, di conseguenza, una parte del diritto internazionale che possa regolare il modus con cui poter esercitare la giurisdizione a causa di questo presunto arresto illegale. La presenza di questi nuclei militari a bordo si attiene anche alla risoluzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, la quale invita tutti gli Stati a contribuire al contrasto della pirateria al largo delle coste somale e nell’Oceano indiano. Le autorit? italiane hanno insistito sul problema che, sulla base dei principi del diritto internazionale, la giurisdizione sul caso appartiene unicamente all’ordinamento giudiziario italiano, perch? i fatti sono avvenuti in un’azione antipirateria, come pure quest’azione ? stata compiuta in alto mare su una nave battente bandiera italiana e anche per il fatto che ne sono stati protagonisti militari italiani, organi ufficiali dello Stato italiano.
                            L’incidente avvenuto in acque internazionali tra la petroliera battente bandiera italiana ed il peschereccio indiano viene dipinto come una specie di giallo internazionale.

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                              #59
                              Originally posted by tex View Post

                              sono nostri militari in difesa dei LORO interessi economici in giro x il mondo.....che mostrino almeno un minimo di onore e dignit? verso i poveri militari.....

                              mi autoquoto questa frase......

                              il mio pensiero, anche se vale il nulla, ? principalmente questo.

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                                #60
                                Originally posted by 2Stroke View Post
                                La questione dovrebbe essere semplice: i mar? sono stati mandati dallo stato italiano, quindi sono loro dipendenti, quindi dovrebbe essere il datore di lavoro a rispondere delle loro azioni e poi vedersela con loro.
                                Io al posto dei 2 militari mi sarei sentito tradito...

                                P.s. Rna eri pi? piacevole da leggere quando eri bannato

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