Originally posted by bubilillo
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Doc, leggi cosi capisci perch? io non giudico gli omosessuali o pedofeli come delle persone malate...






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ossia verso la giusta valutazione delle cose . Si tratta di un amore puramente gnoseologico che dovette cos? tanto animare le convinzioni del filosofo da porsi come principio ispiratore della sua vita e del suo pensiero.
Da ci? si comprende la celeberrima espressione socratica che recita "una vita senza ricerca non ? degna di essere vissuta".
Primo bene che l'uomo deve perseguire ? cio? quello di non accontentarsi di ricette preconfezionate, ma sforzarsi di partorire la giusta interpretazione di tutto ci? che lo circonda.
Altri amori di Socrate, oltre a quello nei confronti della Giustizia (di cui per? parleremo nella sezione dedicata al processo), furono degli amori terreni e corruttibili che egli ebbe verso sia delle donne sia degli uomini . Prima di poter tacciare Socrate di essere perverso, omosessuale o pedofilo va puntualizzato come nell'antica Grecia l'amore venisse inteso secondo un'accezione molto amplia che mal si concilia con il nostro attuale modo di intenderlo.
Egli infatti non solo ebbe due mogli (e contemporaneamente!!), ma anche diversi amanti maschi (soprattutto giovani!!). A quei tempi era uso comune e non oggetto di scandalo praticare la omosessualit?.
Questa si manifestava come una sorta di relazione pedagogica in cui il pi? anziano era il maestro (eromene) e il giovane il discepolo ( eraste ).Tra i due si creava una relazione tale che includeva anche il rapporto fisico che, proprio in quanto non finalizzato alla procreazione, risultava pi? nobile e pi? vero rispetto all'amore verso una donna.
Socrate ebbe tanti amanti a partire dai suoi maestri (Critone, Damone, Archelao) fino ai suoi discepoli (fra cui il celebre Alcibiade).
Con questi s? che si realizzava un amore d'anime, ma con le donne e, soprattutto con la moglie Santippe, da quanto riferiscono le fonti, c'era davvero cos? poca affinit? che la povera Santippe ? passata alla storia come l'emblema della donna bisbetica e rompiscatole.
Per cause non perfettamente chiare Socrate ebbe anche una seconda moglie da cui ebbe due figli. Si tratta di una certa Mirto che, secondo Plutarco, Socrate spos? solo per bont? d'animo " giacch? questa era caduta nella pi? nera miseria". Altri invece sostengono che fosse solo una concubina che si era trascinata in casa una sera che aveva bevuto.
Sta di fatto che il vero amore che mosse ogni passo della sua esistenza fu quello eterno e in corruttibile della conoscenza! Si tratta di quell' amore non banale che fece passare Socrate come uno dei pi? grandi filosofi di tutti i tempi.







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Il primo grande amore che accompagn? tutta quanta l'esistenza di Socrate fu l'amore verso la verit?

Da ci? si comprende la celeberrima espressione socratica che recita "una vita senza ricerca non ? degna di essere vissuta".
Primo bene che l'uomo deve perseguire ? cio? quello di non accontentarsi di ricette preconfezionate, ma sforzarsi di partorire la giusta interpretazione di tutto ci? che lo circonda.
Altri amori di Socrate, oltre a quello nei confronti della Giustizia (di cui per? parleremo nella sezione dedicata al processo), furono degli amori terreni e corruttibili che egli ebbe verso sia delle donne sia degli uomini . Prima di poter tacciare Socrate di essere perverso, omosessuale o pedofilo va puntualizzato come nell'antica Grecia l'amore venisse inteso secondo un'accezione molto amplia che mal si concilia con il nostro attuale modo di intenderlo.
Egli infatti non solo ebbe due mogli (e contemporaneamente!!), ma anche diversi amanti maschi (soprattutto giovani!!). A quei tempi era uso comune e non oggetto di scandalo praticare la omosessualit?.
Questa si manifestava come una sorta di relazione pedagogica in cui il pi? anziano era il maestro (eromene) e il giovane il discepolo ( eraste ).Tra i due si creava una relazione tale che includeva anche il rapporto fisico che, proprio in quanto non finalizzato alla procreazione, risultava pi? nobile e pi? vero rispetto all'amore verso una donna.
Socrate ebbe tanti amanti a partire dai suoi maestri (Critone, Damone, Archelao) fino ai suoi discepoli (fra cui il celebre Alcibiade).
Con questi s? che si realizzava un amore d'anime, ma con le donne e, soprattutto con la moglie Santippe, da quanto riferiscono le fonti, c'era davvero cos? poca affinit? che la povera Santippe ? passata alla storia come l'emblema della donna bisbetica e rompiscatole.
Per cause non perfettamente chiare Socrate ebbe anche una seconda moglie da cui ebbe due figli. Si tratta di una certa Mirto che, secondo Plutarco, Socrate spos? solo per bont? d'animo " giacch? questa era caduta nella pi? nera miseria". Altri invece sostengono che fosse solo una concubina che si era trascinata in casa una sera che aveva bevuto.
Sta di fatto che il vero amore che mosse ogni passo della sua esistenza fu quello eterno e in corruttibile della conoscenza! Si tratta di quell' amore non banale che fece passare Socrate come uno dei pi? grandi filosofi di tutti i tempi.
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