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Bene, la Cassazione ha definitivamente abolito l'articolo 18 per TUTTI...
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Insomma le soluzione sbagliate a problemi ben pi? complessi.
Se certi settori sono in crisi e diminuisce il profitto, mandare la gente a casa pu? essere una soluzione, ma fino ad un certo punto... ? solo un procrastinare l'inevitabile.
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Credo che in linea di principio non sia sbagliato: se il business non gira, avere dipendenti da mantenere ? un costo oggettivamente non sostenibile.
Credo per? che sia importantissimo individuare una modalit? equa: di base, l'imprenditore dovrebbe assumersi un rischio e esserne di conseguenza remunerato.
Dall'altra parte, un dipendente accetta una remunerazione inferiore in cambio di maggior sicurezza in caso di eventi avversi (sui quali non pu? o non vuole influire): quindi ok al licenziamento, ma deve esserci un meccanismo di "protezione" congruo, che gli consenta di trovare un'alternativa in tempi ragionevoli.
Questo credo sia il nodo da sciogliere e finora non vedo nessuno affrontare il problema in questi termini
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Smanettonazzo
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..partendo dal fatto che non ? una sentenza a sezioni unite
cmq non ? stato licenziato..ma ? stata soppressa la figura lavorativa nel senso..chiuso il dipartimento dove costui lavorava come direttore...2 cose ben diverse..
cmq qui la sentenza in pdf..
al comma 5.2 vi ? la spiegazione...
dove si evince che il licenziamento dovrebbe essere " socialmente opportuno"...mentre l alta corte chiarisce " che tale lettura non ? costituzionalmente imposta ".
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Peccato che quando aumenta il profitto non aumentano mai le retribuzioni.Originally posted by Torakiky View PostCredo che in linea di principio non sia sbagliato: se il business non gira, avere dipendenti da mantenere ? un costo oggettivamente non sostenibile.
Credo per? che sia importantissimo individuare una modalit? equa: di base, l'imprenditore dovrebbe assumersi un rischio e esserne di conseguenza remunerato.
Dall'altra parte, un dipendente accetta una remunerazione inferiore in cambio di maggior sicurezza in caso di eventi avversi (sui quali non pu? o non vuole influire): quindi ok al licenziamento, ma deve esserci un meccanismo di "protezione" congruo, che gli consenta di trovare un'alternativa in tempi ragionevoli.
Questo credo sia il nodo da sciogliere e finora non vedo nessuno affrontare il problema in questi termini
Il sistema non ? equo.Da sempre.
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Smanettonazzo
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Originally posted by MiKiFF View PostQuindi ? solo un precedente sfavorevole che non far? giurisprudenza?
Il tizio ? stato licenziato dalla struttura turistica dove lavorava per "soppressione della unit? organizzativa".
La rivoluzione copernicana cui allude Milano finanza consiste nel fatto che la cassazione -sezione lavoro- ha sancito che il versare in condizioni critiche sotto il profilo economico finanziario non ? un necessario presupposto per attuare riorganizzazioni con taglio di posizioni.
Chiaramente le riorganizzazioni devono essere effettive e non pretestuose (tipo assumere altri per la stessa mansione che costino meno) ma tant'?.
Dalla sentenza non si riesce ad evincere se al tizio licenziato sia stato offerta un'altra posizione o se la societ? ha dichiarato che non vi erano possibilit?.
Dubito assai che quanto sopra non faccia giurisprudenza e comunque il tizio sta a casa e, salvo acrobazie della corte d'appello, non avr? le 15 mensilit? di risarcimento e dovr? pagare le spese processuali
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giusto alla faccia dei diversamente abili che saranno tutti pi? lenti e meno produttivi e quindi licenziabiliOriginally posted by Torakiky View PostCredo che in linea di principio non sia sbagliato: se il business non gira, avere dipendenti da mantenere ? un costo oggettivamente non sostenibile.
Credo per? che sia importantissimo individuare una modalit? equa: di base, l'imprenditore dovrebbe assumersi un rischio e esserne di conseguenza remunerato.
Dall'altra parte, un dipendente accetta una remunerazione inferiore in cambio di maggior sicurezza in caso di eventi avversi (sui quali non pu? o non vuole influire): quindi ok al licenziamento, ma deve esserci un meccanismo di "protezione" congruo, che gli consenta di trovare un'alternativa in tempi ragionevoli.
Questo credo sia il nodo da sciogliere e finora non vedo nessuno affrontare il problema in questi termini
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Questo lo hai detto tu, non io: la disabilit? va tenuta in considerazione, anche se ritengo sia una questione sociale, quindi di cui dovrebbe farsi carico lo Stato pi? che un imprenditore privatoOriginally posted by doc67 View Postgiusto alla faccia dei diversamente abili che saranno tutti pi? lenti e meno produttivi e quindi licenziabili
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