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i quattordicenni di oggi

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    #46
    Originally posted by Chobin73
    Non credo che il mondo di oggi sia pi? pericoloso di quello di 16 anni fa. 16 anni fa la droga nei giardini c'era lo stesso, con la differenza che i tossici si facevano di eroina e lasciavano le siringhe in giro.
    Il traffico c'era anche 16 anni fa, e forse era anche pi? pericoloso perch? non c'erano le barriere architettoniche e le zone pedonali che ci sono oggi.
    La delinquenza minorile c'era anche allora, solo che aveva un nome diverso: si chiamavano teppisti e pi? che rubare le biciclette non facevano. Se oggi fanno di peggio ? solo perch? nessuno pi? si azzarda a prenderli a pedate nel sedere quando ne fanno una delle loro...tutti hanno paura di essere denunciati: i genitori sono sempre dalla parte dei figli, anche se hanno torto. Quando io avevo 16 anni, i miei erano dalla parte della legge. Sempre. E se avessi rubato qualcosa e qualcuno mi avesse beccato e riempito di mazzate, mio padre a casa avrebbe completato l'opera riempiendomi di mazzate.
    I pedofili c'erano anche una volta...ma non si avvicinavano ai bambini proprio perch? c'era sempre qualche genitore in zona che teneva d'occhio tutto. Adesso i genitori non ci vanno, ai giardinetti dei figli, perch? tanto gli han rifilato il cellulare...
    Quando io avevo 14 anni c'erano ragazzini che avevano cose che io non avevo e non potevo avere. L'autopista Polistil megagalattica io me la dovevo sognare. Per me c'era l'autopista piccolina, con un incrocio e la curva sopraelevata...senza giri della morte o chiss? quali altri arzigogoli. Se volevo l'autopista era quella, altrimenti niente. Ed i miei mica si vergognavano a dirmi che l'altra pista costava troppo e non me l'avrebbero presa. E se dicevo:"ma Paolino ce l'ha!!" i miei rispondevano in coro:"allora dovevi nascere al posto suo."
    Un conto ? non fare sentire i figli inferiori agli altri...un altro conto ? accontentare ogni loro velleit?. Io mi rendo perfettamente conto che anch'io, sicuramente, con i miei figli (quando li avr?) dovr? cedere sul "discorso cellulare" e prenderglielo. Ma da me non arriver? il cellulare spaziale e megagalattico. Arriver? il modello pi? disgustosamente economico. Perch? se gli serve a telefonare e mandare messaggi, l'ultimo modello non gli serve. E la playstation (o quello che allora ci sar? sul mercato) arriver? probabilmente anche a loro, ma di sicuro non li lascer? a stuprarsi il cervello per interi pomeriggi l? davanti.
    Insomma: il giusto equilibrio tra lo stare al passo con i tempi ed il resto, secondo me passa per una seria riappropriazione di quelli che erano i veri e giusti spazi sociali....Mi piange il cuore, a me 31enne, vedere che nei miei giardinetti di piazza Grandi c'? erba dappertutto...erba laddove c'erano i buchi spelacchiati di un campetto dove giocavamo a palla...e tutto intorno una perfetta siepe squadrata dove campeggia il cartello "E' VIETATO GIOCARE AL PALLONE"..E lo stesso in Largo Marinai...ed al parco Forlanini...ed il triste proliferare di cartelli "E' vietato introdurre biciclette e ciclomotori nel giardino"...
    Saranno 12 anni che non vedo pi? dei ragazzini fare i salti con le biciclette sugli sterrati...
    Sulla pericolosit? del mondo d'oggi mi riferivo per lo pi? alla mia esperienza personale. 25/30 anni fa (e non 16...), a Pisa la mia libert? aveva un peso ben diverso da quella di un ragazzino di 10 anni a Milano, ? innegabile. Probabilmente adesso anche quella citt? ? cambiata , ma sicuramente meno di altre, conservando un p? di quel sano vivere all'aria aperta senza troppe preoccupazioni.
    Dici bene quanto sottolinei gli innumerevoli divieti in giro per i parchi; naturale che poi non ci vada nessuno a giocare, visto che se ti beccano (tu, genitore) fai pure una figura di merd@ per aver permesso a tuo figlio di calpestare il verde pubblico. Le responsabilit? di questo sono in gran parte da ricercare al di fuori delle mura domestiche...
    Pure io, quando ero ragazzino, ho desiderato cose che non potevo avere... Se oggi posso offrire qualcosa ai miei figli e questo qualcosa ritengo non comporti n? un sacrificio economico insostenibile n? un'insidia per il loro percorso educativo, non mi tiro indietro. Credo abbiano imparato a non poter pretendere tutto quello che gli passa davanti agli occhi; quando entrano in un negozio di giocattoli gli basta uscire con qualcosa di piccolo e modesto, al contrario di altri bimbi che si abbandonano a crisi isteriche con testate per terra annesse. Se per? mi chiedono le lelly kelly viste in tv, gi? che devo comprare le scarpe nuove cerco quelle, piuttosto che altre. Quando arriver? il telefonino, non sar? certo il modello di punta; neanche io saprei che farmene del top di gamma... Tornare indietro di 30 anni non credo che sar? comunque possibile. Dimentichiamoci di poter educare i nostri figli come facevano i nostri genitori. Dobbiamo adattare quei valori, universali, alla societ? moderna, frenetica, a volte spietata ma ancora carica di positivit?. Gli abbracci genuini che un bimbo di 3 anni e una bimba di 6 sono capaci di offrire continuano a farmi ben sperare.

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      #47
      Fabrix..quegli abbracci che ti dici son la cosa che mi piace tnatissimo dei bambini

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        #48
        Originally posted by ShoR
        Fabrix..quegli abbracci che ti dici son la cosa che mi piace tnatissimo dei bambini
        Questa mattina ho fatto un salto alla festa dell'asilino dove va mio figlio di 3 anni. Quando ha salutato Ricky, il suo amichetto preferito, ? stato commovente. Queste immagini mi fanno pensare positivo, mi fanno sperare che questi valori sinceri e disinteressati restino vivi nel tempo, probabilmente rivolti ad altre persone, altri amici, ma comunque presenti.

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          #49
          Originally posted by Chobin73

          Io ti posso dire che quando avevo 15 anni i miei avevano metodi molto pi? efficaci delle mazzate per farmi capire che avevo sbagliato. Ad esempio: "per 15 giorni finita la scuola torni a casa e non esci. Studi. Niente televisione. Se vuoi far qualcosa leggi il giornale."
          E stai tranquillo che ti basta solo una volta, una punizione del genere, che la volta dopo avvisi a casa per qualsiasi contrattempo.
          Se ti pu? interessare, io non ho mai "assaggiato la cinghia" perch? i miei non erano avvezzi alle cinghiate...erano molto pi? abili a farmi sentire una mer** per averli fatti stare in pensiero. E ti assicuro che in testa non mi saliva il "che palle, 'sti matusa..". E se avessi anche solo provato a prendere a male parole uno di loro...beh...ti dir?...non ho mai avuto modo di scoprire come avrebbero reagito. Era fuori dal mondo una cosa del genere. E ti assicuro che cos? deve rimanere: se mai mi dovesse capitare che mio figlio mi insultasse per un qualunque motivo...beh...sarebbero estremi, tonanti, infiniti, strazianti cazzi suoi!! :P
          A me lo dici, quando ero ragazzo (12 anni) ero sempre in bici, una volta sono andato a farmi un giro un po' pi? lontano (una 10ina di km) senza dirlo ed ero insieme a due adulti (i genitori di due miei amici, anche loro ciclisti)......b? sono rimasto senza bici per una settimana
          All'epoca ? stata brutta, ma oggi, a 15 anni di distanza, dico che hanno fatto bene.

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            #50
            io ho un bimbo e spero ke nn cresca come i pischelli di oggi senno' lo ammazzo io

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