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La nuova normalità

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    #1

    La nuova normalità

    Da La Repubblica

    ROMA - Spostare sotto la Protezione civile la struttura commissariale, con pieni poteri in campo amministrativo e nella gestione dei contratti. Avvalersi del Comando operativo di vertice interforze (Covi) - al cui vertice sarà nominato entro la fine dell’anno proprio il generale Francesco Figliuolo – per le operazioni sul campo utili a fronteggiare il Covid. Ecco come Palazzo Chigi pensa di ridisegnare la gestione della pandemia, nel caso in cui non dovesse essere rinnovato lo stato d’emergenza. Attraverso una legge ad hoc, da varare nelle prossime settimane. Una mossa che servirebbe a lasciare in piedi l’architettura a cui finora è stata delegata la lotta al virus, trovando però ospitalità sotto il dipartimento guidato da Fabrizio Curcio.

    Dall’emergenza alla convivenza: è da questa filosofia che muove Mario Draghi. Il premier non si sbilancia pubblicamente, ma ritiene che sia giunto il tempo di chiudere una fase e di aprirne un’altra. Vuole spiegarlo al Paese. Molto dipenderà ovviamente dagli ultimi dati sulla pandemia a disposizione, quelli che saranno raccolti nei prossimi giorni. Se possibile, però, si sancirà un principio: misure anche straordinarie vanno comunque ricondotte all’ordinario. Per questo, Palazzo Chigi studia da giorni uno scenario alternativo alla proroga dell’emergenza. E immagina una legge ad hoc che conservi le strutture, riportandole però nell’alveo della “normalità”.

    Nelle ultime ore i vertici del governo hanno valutato tutte le possibili soluzioni. Manca ancora la decisione definitiva, che sarà presa probabilmente in settimana. Il capo della Protezione civile Curcio è stato già allertato e si è riservato qualche giorno per studiare il dossier. Vuole dare risposta ad alcune domande: può la sua struttura assorbire quella commissariale? Esistono competenze adeguate e forze sufficienti per svolgere questo nuovo compito? E ancora: a chi affidare le campagne vaccinali, che proseguiranno anche nel medio periodo?
    È probabile che la risposta sia positiva. Un ruolo di peso, poi, dovrebbe rivestirlo anche il ministero della Salute. Per gli interventi sul campo, invece, potrebbe entrare in gioco il Comando operativo interforze. Non è una scelta casuale. Entro la fine dell’anno il consiglio dei ministri darà il via libera al decreto di nomina di Figliuolo alla guida del Covi, su impulso del ministro della Difesa Lorenzo Guerini. La struttura, che risponde allo Stato maggiore della Difesa, coordina tutti gli interventi delle forze armate, dalle missioni internazionali all’operazione “Strade sicure”. Nella gestione dell’emergenza ha già avuto un ruolo centrale, dalla organizzazione di alcuni centri per effettuare test sul Covid all’allestimento degli ospedali da campo, dalla logistica per alcune aree dedicate alle vaccinazioni all’azione delle task force con medici militari.

    Non è detto, però, che la nuova era possa aprirsi dal primo gennaio. La pandemia morde e i tempi sono stretti. Per questo, esiste già un piano B. Passerebbe dalla proroga di un mese (o al massimo due mesi) dello stato d’emergenza, in modo da dare il tempo – soprattutto alla Protezione civile – di organizzarsi. Una fase ibrida, di transizione. Che si chiuderebbe il 31 gennaio 2022, o al più tardi a fine febbraio. Nel primo caso, si completerebbe il ciclo del periodo emergenziale, che può avere la durata massima di due anni: iniziato il 31 gennaio 2020, sotto il governo Conte, lo stato d’emergenza può essere sancito per 12 mesi e prorogato altri 12 al massimo. Oltre, occorrerebbe un nuovo intervento legislativo.

    L’eventuale svolta porta con sé anche questioni di carattere giuridico e costituzionale. È sostenibile, ad esempio, mantenere il sistema delle fasce regionali a colori, senza l’ombrello dello stato d’emergenza? E sarebbe possibile decretare zone rosse, se necessario? Di certo, l’esecutivo è convinto che non si possa rinunciare a queste armi. Tutti approfondimenti tecnici che gli uffici di governo stanno svolgendo da giorni. I ragionamenti di carattere politico, poi, corrono paralleli. Non è un mistero che Pd e Forza Italia preferirebbero prorogare lo stato d’emergenza. Ieri è venuto allo scoperto Enrico Letta: "Se stiamo meglio degli altri Paesi europei, è perché siamo stati seri nelle misure emergenziali. Se il governo proporrà un’estensione dello stato di emergenza, la sosterremo senza ambiguità".
    Quel che è certo è che Draghi ha voglia di chiudere una fase e aprirne una nuova. Che però, a ben guardare, non si concilia del tutto con i pessimi dati del contagio delle ultime ore. Per questo, nei prossimi dieci giorni l’esecutivo valuterà anche eventuali nuove misure. Tra queste, l’estensione del meccanismo del 2G (che esclude i tamponi dal Super Green Pass) ai trasporti pubblici locali, ad aerei e treni a lunga percorrenza. E, forse, ai negozi al dettaglio.

    di Tommaso Ciriaco10 Dicembre 2021

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    #2
    C'è il rischio concreto che il meccanismo del green pass venga esteso a vita ed applicato ad altri contesti?
    D'altronde ciò è già stato fatto, considerato che il GP fu istituito inizialmente per facilitare gli spostamenti tra i vari stati europei.

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      #3
      Questo governo se ne fotte talmente tanto della democrazia che non mi stupirei se lo prolungassero per anni ed in altri contesti.In italia godrebbero comunque del favore della gente e dell'appoggio dei media, in questi due anni ne abbiamo avuto la prova.

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        #4
        Godrebbe del favore anche di ristoratori albergatori operatori dello spettacolo ecc ecc visto che stanno lavorando dopo essere stati fermi

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          #5
          Originally posted by arabykola View Post
          Godrebbe del favore anche di ristoratori albergatori operatori dello spettacolo ecc ecc visto che stanno lavorando dopo essere stati fermi
          Dici che non lavorerebbero se togliessero il greenpass ?

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            #6
            Originally posted by mauri954 View Post

            Dici che non lavorerebbero se togliessero il greenpass ?
            No, ma il mantra è "senza green pass, tornerebbero le chiusure".

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              #7
              Super green pass per entrare nei negozi. se non è un ricatto questo... sei libero di non vaccinarti, ma devi morire di fame chiuso in casa tua...

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                #8
                Originally posted by AG_KTM View Post
                Super green pass per entrare nei negozi. se non è un ricatto questo... sei libero di non vaccinarti, ma devi morire di fame chiuso in casa tua...
                Eh no, ti dicono che puoi fare la spesa online🤣

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                  #9
                  Originally posted by Andy96 View Post

                  No, ma il mantra è "senza green pass, tornerebbero le chiusure".
                  Certo, il motto della nuova normalità che piace alla maggioranza

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                    #10
                    Il punto non è la vaccinazione, ma l'istituzione di un meccanismo davvero pericoloso per la democrazia.
                    Se come pare dall'articolo proposto, questo sistema verrà svincolato dalla situazione emergenziale pandemica ed entrerà a far parte in maniera endemica nel nostro ordinamento, il pericolo che le condizioni poste alla nostra libertà possano in futuro non dipendere da una motivazione sanitaria ma da altro, non è poi così lontana.

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                      #11
                      Almeno lasciargli fare la spesa al supermercato,tanto alla fine chi non si vaccina si deve tamponare x cui non vedo perché negare questo.....

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                        #12
                        Originally posted by LucaDB6 View Post
                        Il punto non è la vaccinazione, ma l'istituzione di un meccanismo davvero pericoloso per la democrazia.
                        Se come pare dall'articolo proposto, questo sistema verrà svincolato dalla situazione emergenziale pandemica ed entrerà a far parte in maniera endemica nel nostro ordinamento, il pericolo che le condizioni poste alla nostra libertà possano in futuro non dipendere da una motivazione sanitaria ma da altro, non è poi così lontana.
                        C'è chi lo dice da marzo 2020 e viene deriso.
                        Per adesso, tutto secondo programma.

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                          #13
                          Originally posted by smanettone75 View Post
                          Almeno lasciargli fare la spesa al supermercato,tanto alla fine chi non si vaccina si deve tamponare x cui non vedo perché negare questo.....
                          Tralasciando il costo del tampone, che si può considerare incluso nella libera scelta di non voler fare questo vaccino, lo stesso criterio non si può usare per qualsiasi attività??

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                            #14
                            Originally posted by LucaDB6 View Post
                            Il punto non è la vaccinazione, ma l'istituzione di un meccanismo davvero pericoloso per la democrazia.
                            Se come pare dall'articolo proposto, questo sistema verrà svincolato dalla situazione emergenziale pandemica ed entrerà a far parte in maniera endemica nel nostro ordinamento, il pericolo che le condizioni poste alla nostra libertà possano in futuro non dipendere da una motivazione sanitaria ma da altro, non è poi così lontana.
                            L'hanno testato, hanno visto che in determinate condizioni viene accettato addirittura con piacere, direi che i presupposti per poterlo utilizzare anche in altri contesti ci siano tutti.

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                              #15
                              Originally posted by LucaDB6 View Post
                              Il punto non è la vaccinazione...
                              Il più grande esperimento di ingegneria sociale, come reagisce la massa all'inazione (non all'iniezione).

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