Announcement

Collapse
No announcement yet.

Announcement

Collapse
No announcement yet.

Jarno... semplicemente Jarno.

Collapse
X
Collapse
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • Font Size
    #31
    ? Ma con Questo destino, a Monza

    e venuta all? improviso lafine, rimane

    sempre un ricordo indimenti cabbile, coloro

    che ha conosciuto Jarno Saarinen nelle

    sue gare.



    E con Queste notizzie,rimane sempre un

    Ricordo di Jarno Saarinen negli anni

    Trascorsi dal.



    11.12.1945 Fino all 20.05.1973

    Comment


    • Font Size
      #32
      ECCOLO DIETRO A READ GUARDATE CHE PIEGA

      Comment


      • Font Size
        #33
        metto pure queste:














        ciao

        Comment


        • Font Size
          #34
          Bellissime Dacorsa!!

          Comment


          • Font Size
            #35
            Bel Post Breeze.

            Comment


            • Font Size
              #36
              INDIMENTICABILE

              Comment


              • Font Size
                #37
                Ieri sera guardavo un filmato su Saarinen: bellissimo vedere come piegava con ginocchio a terra mentre tutti gli altri adottavano ancora lo stile di guida "vecchio"...

                Comment


                • Font Size
                  #38

                  Comment


                  • Font Size
                    #39
                    Questo ? il mio personalissimo e originale omaggio al compianto Jarno..

                    In natura quando una stella implode su se stessa e smette di esistere, accade un evento straordinario, conosciuto come la nascita di una supernova, ovvero un? esplosione di luce di intensit? inimmaginabile, che lascia per secoli il segno in quel frammento di universo.
                    La vita di Jarno Saarinen, assomiglia molto a questo evento cosmico, la sua breve carriera, il suo talento cristallino, sprigionarono una tale energia, che ancora oggi, a molti anni dalla sua scomparsa, l?eco delle sue imprese, e il suo ricordo, riecheggia nel cuore di chi ha vissuto la sua fulminante ascesa.

                    Jarno Saarinen nasce Turku (un piccolo paesino finlandese), l'11 dicembre del ?45, orfano di padre e maggiore di tre fratelli, sopporta sulle sue spalle le responsabilit? della vita famigliare, gestendo l?azienda di onoranze funebri lasciatagli del padre.
                    Nato in una terra che non vantava grandi tradizioni nella velocit?, i suoi esordi agonistici avvengono a 18 anni in una specialit? decisamente poco conosciuta in Italia, ovvero lo speedway su ghiaccio.
                    In soli 2 anni di attivit?, conquista il titolo nella massima serie nazionale, e nonostante le gare e il lavoro gli rubino parecchio tempo, persevera negli studi universitari, fino ad arrivare ad una meritata laurea in ingegneria meccanica.
                    Nel 1966, dopo essersi tolto enormi soddisfazioni, in una delle discipline pi? in voga del suo Paese, decide di passare alla velocit? su pista. L?esordio avviene su una datata Puch 125, anche in questa nuova specialit? Jarno non fatica a mettersi in mostra, vincendo subito due titoli nazionali.
                    Ormai appagato dalle vittorie in patria, decide di provare l?avventura del mondiale di velocit?. Nel 1968 partecipa ad un solo Gp, quello del Salzburgring, in sella ad una Yamaha 250 privatissima, senza l?ausilio di nessun meccanico o collaboratore, coglie un sesto posto di grande spessore, considerando l?organizzazione da armata Brancaleone?.
                    L?anno successivo, il 1969, gli appuntamenti mondiali si infittiscono, sempre contando su mezzi limitatissimi e su una Yamaha 250 standard, si mette in luce arrivando sempre primo tra i piloti non ufficiali. E? impossibile non accorgersi di lui, non solo per i risultati eccellenti, ma anche per il suo stile, ? stato un pioniere della guida di corpo, il primo a sporgere il ginocchio all?interno della curva, il primo a strisciarlo sull?asfalto, aprendo la strada a quella che sarebbe diventata la tecnica di guida adottata da tutti fino ai tempi nostri.
                    Nel 1970, finalmente l?importatore finlandese della Yamaha si accorge di lui e gli affida una 250 ben pi? competitiva di quella guidata fino ad allora, e naturalmente i risultati si vedono subito.
                    Sono questi i due anni della consacrazione definitiva, nel 1970 termina in quarta posizione il campionato, privo di acuti, ma costantemente vicinissimo alle posizioni che contano.
                    Nel 1971, arrivano finalmente le prime vittorie in 250 si impone nel Gp di Spagna e grazie a tanti altri piazzamenti importanti, termina al terzo posto nella graduatoria finale. E? la 350 per?, la classe che gli dar? maggiori soddisfazioni, centra due successi, in Cecoslovacchia e a Monza, davanti ad un incredulo Agostini, impotente sulla sua Mv. Termina cos? secondo in campionato e la sua ascesa nel mondiale ? definitivamente terminata. Ormai il suo nome ? pronunciato con rispetto da tutti, ? ufficialmente un Big del panorama mondiale, temibile avversario per l?anno successivo.
                    Nel 1972 la stella di Saarinen esplode definitivamente, nonostante sia ancora un pilota non ufficiale e tutto il suo team sia composto solo da lui, (che oltre al pilota fa anche il meccanico) e dalla moglie Soili , le sue prestazioni eclissano quelle dei suoi ufficialissimi rivali.
                    Si sposta da un posto all?altro semplicemente con un furgone contenente la moto e ricambi vincendo a ripetizione. Infila 7 centri totali, si laurea per la prima volta campione del mondo nella 250 e nella 350 ? il solo Giacomo Agostini a fare meglio di lui in campionato. Si impone anche altre 22 volte in ambito internazionale, correndo in tutte le cilindrate possibili, mirabile la sua affermazione al circuito di Pesaro in sella alla scorbutica Benelli si impone nelle classi 350 e 500 proprio davanti all?idolo di casa Agostini.
                    Nel 1973, la Yamaha offre finalmente al talento finlandese, un posto nella sua squadra ufficiale, troppo grande l?umiliazione patita nel ?72 quando Jarno sbaraglio la concorrenza con una mezzo privato. Dotato finalmente di un mezzo altamente competitivo, Saarinen ? pronto a dare l?assalto ai titoli di 250 (dove corre con il numero uno) e della 500, con la nuova moto che la casa di Iwata ha costruito per lui.
                    La stagione inizia con due splendide vittorie alla 200 miglia di Daytona e Imola, dove, con una datata Yamaha 350 riesce a sbaragliare la concorrenza con moto ben pi? potenti. Con queste premesse, sono in molti a prevedere per Jarno un lungo periodo di dominio assoluto, ma purtroppo il suo orologio biologico stava battendo gli ultimi rintocchi.
                    L?esordio nel mondiale del ?73 ? perfetto, vince subito entrambe le classi 250 e 500 nei Gp di Francia che Austria, in Germania la doppietta gli sfugge causa un cedimento della catena della sua 500. Saarinen sembra inarrestabile, ? una spanna sopra tutti, e nessuno sembra riuscire ad arginare minimamente l?incredibile vena del ?Barone? (cos? lo chiamano infatti i suoi conterranei).
                    Il 20 Maggio 1973 si svolge in Gp d?Italia a Monza, Saarinen ? uno dei piloti pi? attesi, ci si aspetta da lui altre due gare da cineteca.
                    Durante la gara della 350, avviene un episodio che cambier? la storia, Villa rientra ai box ad un giro dalla fine perch? la sua Benelli perde olio, viene stupidamente rimandato in pista per portare a casa un quinto posto che inonda la pista d?olio.
                    Di li a poco sarebbe partita la gara delle 250, qualche addetto ai lavori e il pilota John Dodds, si accorgono del pericolo, ma l?organizzazione fa proseguire le gare senza preoccuparsi di accertare le reali condizioni della pista.
                    Al primo giro della 250 ? l?italiano Renzo Pasonini il pi? rapido, seguito come un?ombra da Saarinen, il gruppo compatto si dirige ad altissima velocit? verso il curvone, Pasolini perde il controllo della sua moto e scivola sull?olio, investito da Saarinen e dal resto del groppone.
                    In un groviglio di moto e corpi e coinvolge ben 13 moto, Pasolini e Saarineen muoiono sul colpo.
                    La gara viene interrotta due giri dopo?? una delle tragedie pi? assurde della storia del motociclismo, un incidente terribile che ha messo fine alla carriera di due persone straordinarie e ha privato il finlandese della possibilit? di esprimere fino in fondo le sue indiscusse potenzialit?.
                    Il sacrificio dei due piloti non ? stato vano, essersi immolati a causa della disorganizzazione e il disinteresse per la sicurezza dei piloti, ha focalizzato l?attenzione su un problema fin qui poco dibattuto. Il sacrifico di Saarinen ha cos? contribuito suo malgrado ad innalzare gli standard di sicurezza dei circuiti, problema per cui si battono ancora oggi i piloti attuali.
                    Il rispetto con cui la gente lo ricorda, le moto e i motoclub a lui dedicati sono una testimonianza indelebile del segno che questo pilota venuto dal freddo, con occhi di ghiaccio ha lasciato.
                    Se il destino fosse stato meno ingrato, il nome Jarno Saarinen comparirebbe spesso nell?albo d?oro dei campioni, ed ? grande il rammarico di averlo avuto tra noi per un periodo cos? maledettamente breve.


                    By S. P.

                    Comment


                    • Font Size
                      #40
                      Bella Lith, non mi stanco mai di rileggere la sua storia.

                      Comment


                      • Font Size
                        #41
                        gustatevi queste belle foto e fate attenzione ad Agostini nell'ultima foto che sfiora il marciapiede allucinante
                        http://www.bike70.com/FBeau/SAARINEN/index.html
                        Last edited by kaciaro; 21-12-05, 21:53.

                        Comment


                        • Font Size
                          #42
                          BEL CALENDARIO VERO???
                          http://www.motociclismo.it/edisport/...5?OpenDocument

                          Comment


                          • Font Size
                            #43
                            Bellissimo

                            Complimenti raga, un bel racconto, me lo son "bevuto" tutto d'un fiato

                            Mitico Jarno

                            Comment


                            • Font Size
                              #44
                              Jarno trulli si chiama cosi' in onore a questo grande pilota!!!!!!!!!!!!!!

                              Comment


                              • Font Size
                                #45
                                Jarno... semplicemente Jarno

                                Originally posted by kaciaro
                                gustatevi queste belle foto e fate attenzione ad Agostini nell'ultima foto che sfiora il marciapiede allucinante
                                http://www.bike70.com/FBeau/SAARINEN/index.html

                                CHE PELO!!!!!


                                ps belle foto!!!

                                Comment

                                X
                                Working...
                                X